Frasi su opera
pagina 20

“La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti. (vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147)”

Michele Rosi (1864–1934) storico e docente italiano

da op. citata, vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147 https://archive.org/details/litaliaodiernadu01rosi/page/147
L'Italia odierna
Variante: La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti.

“È inutile che lo spettatore cerchi nella visione di un'opera d'arte qualcosa che lo consoli. Troverà solo qualcosa che lo dilanierà. Starà a lui decidere come adoperarlo.”

Lea Vergine (1938) critica d'arte italiana

Origine: Citato in La dolorosa emozione dell'arte http://archivio.festivaletteratura.it/flm-web/eventi/detail/IT-FLM-CRE0001-0000991/la-dolorosa-emozione-arte-n-2017-09-06-009?jsonVal={%22jsonVal%22:{%22query%22:%22lea%20vergine%22,%22startDate%22:%22%22,%22endDate%22:%22%22,%22fieldDate%22:%22dataNormal%22,%22_perPage%22:20}}, Archivio.festivaletteratura.it, 6 settembre 2017.

Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Giuseppe Montanelli photo

“Ci eravamo sentiti rallegrare, quando fu messo fuori dal Ministero il così detto sistema delle regioni. Sperammo trovata la vera formula del saldo e libero ordinamento d'Italia: aggiunta la nuova unità ai preziosi acquisti unitarj della tradizione: rappresentata in cotesto sistema quella triplice centralità, che abbisogna al progressivo vivere d'ogni popolo moderno; vale a dire la centralità nazionale, istrumento della sovranità costituente, legislatrice, e amministrativa dello Stato: la centralità municipale, primo ritrovo delle famiglie in opera comune di civiltà; e la centralità regionale, consorzio mediatore tra il Comune e lo Stato, autorità di mezzo, partecipe insieme della vita dell'uno e dell'altro.”

Giuseppe Montanelli (1813–1862) scrittore e politico italiano

cap. 1, p. 2
Dello ordinamento nazionale
Variante: Ci eravamo sentiti rallegrare, quando fu messo fuori dal Ministrero il così detto sistema delle regioni. Sperammo trovata la vera formula del saldo e libero ordinamento d'Italia: aggiunta la nuova unità ai preziosi acquisti unitarj della tradizione: rappresentata in cotesto sistema quella triplice centralità, che abbisogna al progressivo vivere d'ogni popolo moderno; vale a dire la centralità nazionale, istrumento della sovranità costituente, legislatrice, e amministrativa dello Stato: la centralità municipale, primo ritrovo delle famiglie in opera comune di civiltà; e la centralità regionale, consorzio mediatore tra il Comune e lo Stato, autorità di mezzo, partecipe insieme della vita dell'uno e dell'altro. (cap. 1, p. 2)

Massimo Scaligero photo

“L'Io opera mediante il karma, non potendo far uso del pensiero vivo.”

Massimo Scaligero (1906–1980) filosofo e esoterista italiano

Origine: Reincarnazione e karma, p. 38

Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Antonio Cifrondi photo
Paul B. Preciado photo
Shintaro Kago photo
Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Gioacchino Volpe photo
Samuel Sharp (chirurgo) photo

“I lazzaroni sono i più squallidi miserabili che si possano immaginare: in nessun altro paese d'Europa se ne vedono di somiglianti. Tra' facchini, forse, delle vetrerie londinesi si troverebbero due o tre straccioni come questi. E sono a Napoli seimila di questi lazzaroni e non uno di essi dorme mai in un letto: tutti dormono su' gradini che son davanti a' palazzi, o sulle panche della strada. Ne vedete alcuni – e ciò è davvero scandaloso – sdraiarsi sotto i muri di Palazzo reale e lì starsene per tutta la giornata a riscaldarsi al sole come tanti maiali: lo spettacolo è dei più disgustosi. Quasi tutti son presso che nudi: soffrono molto il freddo e se il clima fosse lor meno propizio morrebbero tutti certamente. Anche tra gli operai pochi portano le calze e le scarpe: i loro bambini poi non ne portano mai. Si dice che siano avvezzi a questo e alle intemperie: tuttavia l'inverno li affligge ugualmente di geloni e di piaghe alle gambe, e fanno proprio pietà. In primavera que' poveri piccini son lasciati completamente nudi, e così i lor genitori riescono pur a fare una piccola economia.
I conventi a Napoli sono ricchi e usano distribuire pane e brodo una volta al giorno a chi domanda questa carità: però i lazzaroni vivono principalmente di quella: altri, o rubando o chiedendo l'elemosina, ottengono abbastanza per soddisfare alle loro necessità e anche per mantenersi sani e robusti.”

Samuel Sharp (chirurgo) (1700–1778) chirurgo e scrittore britannico

da Lettera nona, Napoli, dicembre 1765, pp. 51-52
Lettere dall'Italia 1765-1766

Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Vittorio Pica photo

“Aubrey Beardsley, il giovane disegnatore inglese, che un morbo implacabile doveva, nella primavera del 1898, trascinare nella tomba appena ventiseienne, è, a parer mio, una delle personalità più spiccate che l'aristocratica arte del bianco e nero abbia avuto in quest'ultimo ventennio.
Dinanzi all'opera sua così numerosa, così varia ed a cui egli ha saputo, fondendo gli elementi più disparati, imprimere un'originalità spiccatissima ed affatto individuale; dinanzi all'opera sua, che, acerbamente censurata dagli uni ed enfaticamente glorificata dagli altri, ha esercitata un'influenza così larga e così profonda sui disegnatori dell'Inghilterra e dell'America Settentrionale, suscitando tutta una falange d'imitatori, non si può rimanere indifferenti e se, già altra volta si è ceduto al fascino dell'arte d'eccezione, si finisce ben presto col non trovare esagerato l'epiteto di geniale attribuitole dai ferventi suoi ammiratori.”

Vittorio Pica (1864–1930) scrittore e critico d'arte italiano

Variante: Aubrey Beardsley, il giovane disegnatore inglese, che un morbo implacabile doveva, nella primavera del 1898, trascinare nella tomba appena ventiseienne, è, a parer mio, una delle personalità più spiccate che l'aristocratica arte del bianco e nero abbia avuto in quest'ultimo ventennio.
Dinanzi all'opera sua così numerosa, così varia ed a cui egli ha saputo, fondendo gli elementi più disparati, imprimere un'originalità spiccatissima ed affatto individuale; dinanzi all'opera sua, che, acerbamente censurata dagli uni ed enfaticamente glorificata dagli altri, ha esercitata un'influenza così larga e così profonda sui disegnatori dell'Inghilterra e dell'America Settentrionale, suscitando tutta una falange d'imitatori, non si può rimanere indifferenti e se, già altra volta si è ceduto al fascino dell'arte d'eccezione, si finisce ben presto col non trovare esagerato l'epiteto di geniale attribuitole dai ferventi suoi ammiratori.
Origine: Attraverso gli albi e le cartelle, p. 94

Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo

“La educazione pittorica di Domenico Ghirlandaio si può ricercare nell'opera che con tutta probabilità è la prima in cui l'artista si esprima compiutamente, cioè nella cappella di Santa Fina a San Gimignano, ove sembra un continuatore perfezionato, raffinato di Benozzo di Lese.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 7, parte 1, p. 716
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Origine: Benozzo di Lese di Sandro (1420 circa – 1497), più noto con il nome di Benozzo Gozzoli.

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena photo

“Questo poi e il colmo della bassezza vilta non si domanda l'aprovazione dell proprio Sovrano contro le cui ordine e istruzione diametralmente contrario si opera e si domanda la provazione dei Ribelli di un piccolo numero di Francesi cio mostra la viltà dei Ribelli. Invito di Nelson a Ferdinando IV di recarsi in Napoli l'inconcepibile Reita stupidita o non intelligenza dei sottoscrivendo. E questo un cosi infame trattato che se per un miracolo della Providenza non nasce qualche evento che lo rompe distrugge mi conto per perduta disonorata e credo che a costa di morire della mail aria della fatigha du/na scopetata dei Ribelli il Re da un lato il Princpe dair altro devono imediatamente armare le Province marciare contro la ribelle Citta e morire sotto le di lei rovine se vi e resistenza ma non restare ville schiavi dei Birbanti francesi e loro infami Emuli i Ribelli. Tale e lo mio sentimento questa capitolazione infame se avrà luogo mi aflige assai più della perdita del Regno ed allora assai peggiore efetti.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

Origine: Osservazione di Maria Carolina alla Capitolazione concordata tra il cardinale Ruffo ed i rivoluzionari assediati nei castelli, l'osservazione è scritta in margine all'art 10 della Capitolazione. Una copia del testo della Capitolazione di Castel Nuovo e Castel dell'Ovo venne inoltrata da Nelson a Palermo e rispedita dopo poche ore con le osservazioni e le istruzioni della regina apposte in margine agli articoli; esse sono riprodotte nel testo così come vennero scritte, senza apportare correzioni.
Origine: Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton, p. 79-81

Giovanni Morelli photo
Vittorio Pica photo
Vittorio Pica photo

“Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a Pozzuoli. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di Siracusa. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male."”

Karl August Mayer (1808–1894)

[...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. (Da Vita popolare a Napoli nell'età romantica)
Origine: Citato in Domenico Rea, Le due Napoli; in Opere, a cura e con un saggio introduttivo di Francesco Durante e uno scritto di Ruggero Guarini, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2005, pp. 1344-1345. ISBN 88-04-54884-3

Giovanni Morelli photo
Marco Rizzo photo
Pierre-Jean Grosley photo
Marco Giallini photo
Anna Louise Strong photo
Antonio Muñoz photo
Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Giovanni Morelli photo
Rena Nōnen photo
Pellegrino Rossi photo
Adriano Cecioni photo
Giacomo Durando photo
Enrico Corradini photo
Lea Massari photo

“Del valore artistico dell'opera [la Storia della letteratura italiana di Girolamo Tiraboschi] si è discusso molto, dell'esattezza di alcuni fatti si è dubitato, della eccessiva abbondanza di dettagli a danno delle linee principali del lavoro si è parlato assai, ma con tutto ciò la Storia riesce utile anche oggi. Anzi in un tempo, in cui le monografie erudite abbondano e grossi volumi e molteplici articoli si scrivono in Italia e si traducono dall'estero per illustrare cose non sempre difficili e grandi, fa più che mai impressione uno scrittore, che come il Tiraboschi, modestamente e quasi senza farsene accorgere, studia e documenta tante cose.”

Michele Rosi (1864–1934) storico e docente italiano

vol. 1, libro primo, parte seconda, cap. 2, p. 112
L'Italia odierna
Variante: Del valore artistico dell'opera si è discusso molto, dell'esattezza di alcuni fatti si è dubitato, della eccessiva abbondanza di dettagli a danno delle linee principali del lavoro si è parlato assai, ma con tutto ciò la Storia riesce utile anche oggi. Anzi in un tempo, in cui le monografie erudite abbondano e grossi volumi e molteplici articoli si scrivono in Italia e si traducono dall'estero per illustrare cose non sempre difficili e grandi, fa più che mai impressione uno scrittore, che come il Tiraboschi, modestamente e quasi senza farsene accorgere, studia e documenta tante cose.

Milena Vukotic photo
Marco Rizzo photo

“Un dato storico ed ideologico che ritengo simile ad una "prova" di fedeltà agli ideali bolscevichi: la questione su Stalin. Diffidate di chi denigra o anche solo dimentica la figura del continuatore dell'opera di Lenin, di chi ha saputo costruire il socialismo in URSS e battere il mostro nazista.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Citato in Intervento di Rizzo all'incontro internazionale di Madrid http://ilpartitocomunista.it/2017/05/20/intervento-di-rizzo-allincontro-internazionale-di-madrid/, ilpartitocomunista.it, 20 maggio 2017.

Alessandro Natta photo
Adriano Cecioni photo
Francesco Merlino photo
Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Corrado Ricci photo
Eugène Vermersch photo
Alessandro Guiccioli photo
Megumi Han photo
Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Salvador Dalí photo
Marco Aurelio photo

“Opera e pensa in tutto come se ti trovassi in punto di morte.”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

vol. II, p. 290
A sé stesso

Lionel Robbins photo
Stalin photo
Alain de Benoist photo

“Un uomo politico può dire il contrario di quello che pensa, perché la finalità del discorso è accedere al potere. Ma un intellettuale non può farlo, perché la sua opera è la sola che resterà di lui.”

Alain de Benoist (1943) scrittore francese

Origine: Citato in Marcello Veneziani, Imperdonabili, Venezia, 2017, p. 373, ISBN 978-88-317-2858-4

Vladimir Konstantinovič Bukovskij photo
Lenin photo
Lenin photo

“I riformisti cercano, mediante elemosine, di dividere e ingannare gli operai, di distoglierli dalla lotta di classe.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Marxismo e riformismo. Disponibile su https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/mdclcf19-011250.htm, Resistenze.org.

Lenin photo

“Compagni! La rivoluzione degli operai e dei contadini, che da sempre i bolscevichi hanno ritenuto una necessità, è compiuta!”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Dalla Seduta del Soviet dei Deputati Operai e Soldati di Pietrogrado, 25 ottobre (7 novembre) 1917; pubblicata nell'Izvestia del CEC, n. 207, 26 ottobre 1917.

Fabio Capello photo
Palmiro Togliatti photo

“Bordiga vive oggi tranquillamente in Italia come una canaglia trotskista, protetto dalla polizia e dai fascisti, odiato dagli operai come deve essere odiato un traditore.”

Palmiro Togliatti (1893–1964) politico e antifascista italiano

Origine: Da un saggio sulla morte di Antonio Gramsci, 1937; citato in Un nome dal passato: Bordiga http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0713_01_1995_0180_0003_10570602/, La Stampa, 6 luglio 1995.

Luca Ward photo
Bernardo Bertolucci photo
Leonid Il'ič Brežnev photo
Tullio De Mauro photo
Roy Lichtenstein photo

“Voglio che la mia opera abbia un aspetto programmato o impersonale, ma non credo di essere impersonale mentre la realizzo.”

Roy Lichtenstein (1923–1997) artista statunitense

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 327. ISBN 9788858018330

“Il fascismo non è un avversario della UE. La UE sostiene spesso fascisti e simili organizzazioni per realizzare i propri interessi. Suoi avversari sono i popoli, il sistema socialista, i partiti comunisti, il movimento operaio e popolare.”

Origine: Citato in "Il degrado del governo SYRIZA non ha fine - il 9 maggio ha firmato una dichiarazione che è un baluardo di anticomunismo" https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_degrado_del_governo_syriza_non_ha_fine__il_9_maggio_ha_firmato_una_dichiarazione_che__un_baluardo_di_anticomunismo/11_28402, Lantidiplomatico.it, 13 maggio 2019.

Tommaso d'Aquino photo

“La pace è indirettamente opera della giustizia, in quanto questa ne rimuove gli ostacoli, ma è opera della carità che, in forza della sua natura, porta la pace.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 64. ISBN 9788858019429

“La via del Creativo opera per mutamento e trasformazione e premia ciò che è propizio e perseverante.”

Salvatore Garau (1953) pittore italiano

Origine: http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2005/05/08/ST5PO_ST501.html?refresh_ce, La Nuova Sardegna, “Quel pittore ha un'anima rock ", 05/08/2015

Kim Il-sung photo
Paolo Sylos Labini photo