Frasi su partito
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“Tutte le volte che giocavamo contro la Francia dovevo marcare Zidane. La notte prima della partita non dormivo e pregavo perché accadesse qualcosa di magico.”

Gennaro Gattuso (1978) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Radio Montecarlo; citato in Cristiano Sala, Gattuso: «Pregavo quando dovevo marcare Zidane» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/11/14-225911/Gattuso%3A+%C2%ABPregavo+quando+dovevo+marcare+Zidane%C2%BB, Tuttosport.com, 14 novembre 2012.

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“Quelle prudenza, giudicio e moderazione mostrata per avanti nelle risoluzioni che prendeva, dopo il giuramento datosi dal Viceré e Collaterale, il sabato 13, in questa mia Cattedrale, per l'osservanza e adempimento de' concordati a favore del popolo, stabiliti il mercoledì 11, giorno dedicato alla Beatissima Vergine del Carmine, di cui tutta questa città è divotissima, l'aveva affatto perduta, e convertita in temerità, furore e tirannide; a segno tale che, sendosi reso esoso allo stesso popolo e suoi fautori, questa mattina, partito che io sono stato dalla chiesa del Carmine, dopo avervi celebrata messa, per solennizarsi oggi la sua generale festa, e ritornato a casa, nel claustro del medesimo convento è stato ucciso e troncatagli la testa. A questo avviso, montato di nuovo in carrozza, mi sono portato volando dal Viceré, al cui palazzo è concorsa anco in un tratto tutta la nobiltà. E perché si poteva temere di qualche nuova sollevazione in questo punto; per mantenere la città in fede, e sossegata, si è preso ispediente di uscire in cavalcata, come abbiamo fatto, il Viceré ed io, col Collaterale, senza nobiltà, licenziata ad ogni buon fine; e siamo in quest'ora, che sono le quindici in sedici, venuti all'arcivescovato a renderne grazie a Dio benedetto, alla Beatissima Vergine, ed al glorioso S. Gennaro, il cui sangue e testa ho fatto stare esposti in questi giorni di turbolenze, per consolazione de' devoti, e per implorare il suo patrocinio, dal quale, ma principalmente da quello della Beatissima Vergine, questa città e popolo deve riconoscere la grazia fattagli in questa giornata da Sua Divina Maestà, con avergli estinto il perturbatore, e restituita la perduta quiete. (dalla lettera a papa Innocenzo X del 16 luglio 1647)”

Ascanio Filomarino (1583–1666) cardinale italiano

riferendosi all'uccisione di Masaniello

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“Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

Il libro de Kipli

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“Il nostro scopo è quello di avere il più grande partito del Paese senza responsabilità di governo.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

Imitazioni, Fausto Bertinotti

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“Non andrete da nessuna parte mettendo in moto piccoli plotoni di esecuzione che a nome del partito unico tirano randellate a Berlusconi.”

Fabrizio Cicchitto (1940) politico italiano

dall'intervento al convegno di AN ad Assisi, Il tempo delle scelte, del 18 novembre 2007; citato in Mario Stanganelli, AN fischia e contesta Cicchitto Casini: i gazebo aiutano Prodi http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071119/g9f21.tif, Il Messaggero, 19 novembre 2007, p. 4

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“Il cosiddetto "design italiano" è nato intorno agli anni Trenta, insieme all'idea ben radicata che disegnare qualcosa è soprattutto un evento politico, cioè un evento etico.
Evento etico non nel senso che devi essere uno che fa la carità, comportarti bene e andare a messa ogni domenica, ma nel senso che devi confrontare te stesso, come uomo privato, con la società che ti sta intorno, con la storia, con la condizione antropologica della tribù, piccola o grande, a cui appartieni. Evento politico non nel senso che devi essere per forza membro di un partito o fare politica attiva, ma nel senso che devi essere consapevole di quello che succede nella società intorno a te e nelle altre società sul pianeta ed essere in grado di dare un'immagine (o perlomeno sapere che il tuo problema è quello di dare un'immagine) all'ambiente, un'immagine ai movimenti della storia.
Progettare è un evento politico nel senso che si deve sempre o si dovrebbe sempre sapere molto bene che quando si fa qualcosa, quel qualcosa viene depositato in un ambiente sociale in movimento. Quello che è stato depositato in un ambiente sociale provocherà reazioni diverse. Qualche volta quello che è stato disegnato sarà percepito il giorno dopo, qualche volta sarà percepito anni più tardi e altre volte non sarà forse mai percepito, perché resterà per sempre nascosto nel grande calderone della storia. …”

Ettore Sottsass (1917–2007) architetto e designer italiano

Scritti 1946-2001

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“[Famosa gaffe] Corso e De Sisti hanno fatto la sua partita.”

Ferruccio Valcareggi (1919–2005) allenatore di calcio e calciatore italiano

Attribuite
Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 38, ISBN 88-8598-826-2.

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“Resta fermo che il termine «liberale» nasce da un'auto-designazione orgogliosa, che ha al tempo stesso una connotazione politica, sociale e perfino etnica. Siamo in presenza di un movimento e di un partito che intendono chiamare a raccolta le persone fornite di un'«educazione liberale» e autenticamente libere, ovvero il popolo che ha il privilegio di essere libero, la «razza eletta» – per dirla con Burke –, la «nazione nelle cui vene circola il sangue della libertà». Tutto ciò non è stupefacente. Come è stato chiarito da eminenti studiosi delle lingue indoeuropee, «liberi» è una «nozione collettiva», è un segno di distinzione che compete ai «ben nati» e solo a loro. Proprio per questo, al di fuori della comunità dei liberi e dei ben nati, la servitù o la schiavitù non solo non è esclusa ma è perfino presupposta. Agli occhi di Cicerone, alla testa dei liberi populi è Roma, che pure procede alla schiavizzazione in massa dei popoli sconfitti e considerati indegni della libertà. In modo analogo, nell'Inghilterra liberale del XVIII secolo, una canzone divenuta assai popolare (Rule Britannia) così inneggia all'impero che ha da poco strappato alla Spagna l'asiento, il monopolio della tratta dei neri: «Questo fu il suo privilegio divino, / che gli angeli cantarono in coro: / Oh Britannia, comanda alle onde, / Mai gli inglesi saranno schiavi».”

Domenico Losurdo (1941–2018) filosofo italiano

cap. VIII, 1, p. 242

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“[Su Pete Sampras nel 1990] È davvero nata una nuova stella del tennis mondiale, ed è splendido che giochi un bel tennis, piacevolissimo e vario […]. Perderà qualche partita sulla terra, ma sul cemento e sull'erba sarà uno spauracchio per tutti.”

Ubaldo Scanagatta (1949) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Pietro Farro, Il tennis è un grattacielo: storie in punta di racchetta, Effepi Libri, 2005, p. 108. ISBN 88-6002-001-8

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] Dalle esperienze luministiche dei suoi precursori, fra cui erano anche quel Lotto che il Lomazzo […] chiama "maestro del dare il lume" e quel Savoldo in cui il Pino esalta "le ingegnose descrittioni dell'oscurità", il Caravaggio scopre "la forma delle ombre": uno stile dove il lume, non più asservito, finalmente, alla definizione plastica dei corpi su cui incide, è anzi arbitro coll'ombra seguace della loro esistenza stessa. Il principio era per la prima volta immateriale; non di corpo ma di sostanza; esterno ed ambiente all'uomo, non schiavo dell'uomo […] Che cosa importasse questo nuovo stile nei confronti col Rinascimento ch'era invece partito dall'uomo, e vi aveva sopra edificato una superba mole antropocentrica, cui anche la luce era anodina servente, è facile intendere. All'artificio, al simbolo drammatico dello stile attendeva ora il lume medesimo, non l'idea che l'uomo poteva aver formato di se stesso. Ma quando in un battito del lume una cosa assommasse, e poiché non era più luogo a preordinarla nella forma, nel disegno, nel costume, e neppure nella rarità del colore, essa non poteva sortire che terribilmente naturale. Il dirompersi delle tenebre rilevava l'accaduto e nient'altro che l'accaduto; donde la sua inesorabile naturalezza e la sua inevitabile varietà, la sua incapacità di "scelta". Uomini, oggetti, paesi, ogni cosa sullo stesso piano di costume, non in una scala gerarchica di degnità…”

Roberto Longhi (1890–1970) storico dell'arte italiano

da Quesiti caravaggeschi, "Pinacotheca", 1928-1929; citato in Caravaggio, pp. 186-187

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“Qui si sono abituati troppo bene. Si sono abituati a mangiare la Nutella e appena devono mangiare un po' di merda si comportano in questa maniera. Sono già 3 o 4 partite che qualcuno mi ha puntato e mi fischia. Mi è successa la stessa cosa a Roma e me ne sono andato, mi è accaduto a Madrid e me ne sono andato. L'Inter sta giocando un altro campionato, ma la Sampdoria è seconda in classifica. E ribadisco seconda. Lancio un messaggio, a buon intenditor poche parole.”

Antonio Cassano (1982) calciatore italiano

Origine: Dall'intervista dopo la partita Sampdoria-Bari; citato in Filippo Grimaldi Cassano furioso coi tifosi: "Avanti così e me ne vado" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Sampdoria/01-11-2009/cassano-furioso-coi-tifosi-601821563844.shtml, Gazzetta.it, 1 novembre 2009.

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“Le lotte dei partiti sono pel popolo ciò che pel facchino è il far passare da una spalla all'altra il suo pesante fardello, senza avvedersi che questo non è che un illusorio alleggerimento.”

Max Nordau (1849–1923) sociologo, medico e giornalista ungherese

da Mene, Tequel, Ufarsin, p.19
Le menzogne convenzionali della nostra civiltà

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“I signori erano tutti iscritti al Partito, anche quei pochi, come il dottor Milillo, che la pensavano diversamente, soltanto perché il Partito era il Governo, era lo Stato, era il Potere, ed essi si sentivano naturalmente partecipi di questo potere. Nessuno dei contadini, per la ragione opposta, era iscritto, come del resto non sarebbero stati iscritti a nessun altro partito politico che potesse, per avventura, esistere. Non erano fascisti, come non sarebbero stati liberali o socialisti o che so io, perché queste faccende non li riguardavano, appartenevano a un altro mondo, e non avevano senso. Che cosa avevano essi a che fare con il Governo, con il Potere, con lo Stato? Lo Stato, qualunque sia, sono «quelli di Roma», e quelli di Roma, si sa, non vogliono che noi si viva da cristiani. C'è la grandine, le frane, la siccità, la malaria, e c'è lo Stato. Sono dei mali inevitabili, ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Ci fanno ammazzare le capre, ci portano via i mobili di casa, e adesso ci manderanno a fare la guerra. Pazienza!
Per i contadini, lo Stato è più lontano del cielo, e più maligno, perché sta sempre dall'altra parte. Non importa quali siano le sue formule politiche, la sua struttura, i suoi programmi. I contadini non li capiscono, perché è un altro linguaggio dal loro, e non c'è davvero nessuna ragione perché li vogliano capire. La sola possibile difesa, contro lo Stato e contro la propaganda, è la rassegnazione, la stessa cupa rassegnazione, senza speranza di paradiso, che curva le loro schiene sotto i mali della natura.”

1990, pp. 67-68
Cristo si è fermato a Eboli

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“Con un mio intervento dell'11 settembre 2013 sulla mozione per impedire l'invasione della Siria da parte dell'Italia avevo avvertito il Parlamento sul pericolo ISIS esattamente con queste parole, che però rimasero inascoltate. A inizio settimana del settembre 2013 avevamo incontrato una rappresentante del partito curdo della Turchia, che ci ha raccontato che Aleppo (città siriana vicino a nord della Turchia) era sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell'esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che hanno utilizzato per depredare le città; inoltre abbiamo avuto accesso a una serie di documenti raccolti dall'YPG (unità di difesa popolare curda) nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, in particolare quella della Turchia. I documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d'identità, tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. Questa documentazione è emersa dopo aver perquisito le sedi centrali dei gruppi Islamic State of Iraq, cioè ISIS, e il fronte Al-Nusra, affiliato ad Al Qaeda.”

Paolo Bernini (1987) politico italiano

Origine: Citato in Camera.it - Resoconto stenografico, seduta n.o 402 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/xhtml/sed0402/tabellaSommarioStenografico.html - 30 marzo 2015.

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“Ci sono due stupratori che sono Saviano e Grillo i quali stabiliscono di avere proprietà del loro partito e della loro ideologia […] I 5 Stelle non sono al di sopra della democrazia. Quella ragazza fa la resistenza contro tre fascisti e un nazista che sarebbe Grillo accompagnato dal suo collega Stalin che si chiama Saviano.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Dal programma radiofonico La Zanzara, Radio 24; citato in "Chi cazz... sei? Sei un nazista stupratore". Vittorio Sgarbi massacra il super-big della politica: caos in diretta http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11868629/sgarbi-grillo-nazista-stupratore-saviano-stalin.html, LiberoQuotidiano.it, 16 gennaio 2016.

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“Chi lo conosceva bene lo diceva nel privato chiuso, difficile, introverso, di poche parole e di idee appena essenziali. Coi tifosi era quasi solare, per loro la sua voce, al Filadelfia, quando Valentino guidava anche le partite di allenamento, era bellissima: anche se era strana, un po' chioccia. È possibile che nasca un altro come lui. È possibile: però Boniperti e anche chi scrive dicono che come Mazzola non hanno visto più nessuno.”

Gianpaolo Ormezzano (1935) giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano

Origine: Da È lui, Valentino l'ideale uomo-squadra http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0934_01_1989_0102_0092_12754919/, La Stampa, 3 maggio 1989, p. 29.

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“C'era l'uomo qualunque, sostenuto dal Fronte dell'Uomo Qualunque, | nella schiena dei partiti affondo le unghie, | io non sono di destra né di sinistra, sono un uomo qualunque!”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Io diventerò qualcuno, n. 12
Le dimensioni del mio caos

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“Sono qui anche perché non potevo più subire le posizioni di chi – per legittimarsi agli occhi della comunità finanziaria–mediatica – arriva a giudicare il ventennio fascista addirittura come "il male assoluto."”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

dal discorso all'assemblea costituente del partito La Destra dell'11 novembre 2007 a Roma
Origine: http://www.danielasantanche.com/discorso.pdf

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“[Riferendosi alla Partita del secolo] Non è stata solo una partita, è stato un evento collettivo, storico, roba da sociologia, mica solo sport. Noi ovviamente eravamo solo ragazzi e non avemmo la percezione reale di cosa stavamo vivendo, lo capimmo solo dopo, al nostro ritorno in Italia. Non era calcio, era di più.”

Roberto Boninsegna (1943) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Monica Colombo e Carlos Passerini; Euro 2016, la nostra Italia-Germania. Boninsegna, Altobelli, Zambrotta e Balotelli raccontano 42 anni di vittorie sui tedeschi http://www.corriere.it/sport/europei-di-calcio-2016/italia/cards/euro-2016-nostra-italia-germania-boninsegna-altobelli-zambrotta-balotelli-raccontano-42-anni-sfide-tedeschi/1970-4-3-boninsegna-furono-cinque-partite-una_principale.shtml, Corriere.it, 30 giugno 2016.

“È un momento difficile per i partiti dei disonesti.”

Luca Romagnoli (1961) politico e docente italiano

ANSA, [//www.ansa.it/web/notizie/regioni/basilicata/2012/09/29/-Difficolta-partiti-disonesti-_7550133.html 29 settembre 2012]

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“Contrordine Grillini: la coerenza non va più di moda. La non sospensione è stata non sospesa dal non partito.”

Vittorio Zucconi (1944–2019) giornalista e scrittore italiano

2 gennaio 2017 https://twitter.com/vittoriozucconi/status/815962349437861888
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“Go sta agli scacchi come la filosofia sta alla contabilità della partita doppia”

Origine: Il ritorno delle gru, Citazioni varie, p. 157

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