Frasi su stato
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“Il 1989, dal momento in cui ho vinto il Roland Garros, è stato l'anno più duro della mia vita. Ho scoperto che vincere nel tennis non porta gioia, porta pressione.”

Michael Chang (1972) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132810-citazioni_bordo_campo_ottobre.shtml, Ubitennis.com, ottobre 2008.

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“Quest'oggi ho partecipato alle esequie della sen. Rita Levi-Montalcini. Ci sono stato per testimoniare il cordoglio di tutti i piemontesi per la perdita di una grande donna e grande scienziata. Un esempio per i nostri studenti e per le nuove generazioni.”

Roberto Cota (1968) politico e avvocato italiano

Origine: Dal sito Internet RobertoCota.it, Un esempio per nostri studenti http://www.robertocota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1040%3Aun-esempio-per-nostri-studenti&catid=19%3Anews&Itemid=578, 2 gennaio 2013.

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“La carne è un alimento di qualità inferiore, poiché la sua decomposizione, più rapida di quella della frutta e dei vegetali, porta ad uno stato di putrefazione all'interno dell'intestino.”

Thomas Tryon (1634–1703) mercante, scrittore e saggista inglese

Origine: Citato in Rosella Sbarbati Del Guerra, Il vegetarianesimo, Xenia Edizioni, Milano, 2001, p. 38. ISBN 88-7273-430-4

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“Insomma, non se lo può immaginare chi non c'è stato. Il loro capo è un coniglio a nome Vulneraria. Lo chiamano Generale Vulneraria.»”

Richard Adams (1920–2016) scrittore e glottoteta britannico

cap. 27, Non se lo può immaginare chi non c'è stato

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“L'uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato.”

Émilie du Châtelet (1706–1749) matematica, fisica e scrittrice francese

Discorso sulla felicità

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“Per badare allo Stato niente è più sicuro di un collegio concorde.”

Quinto Fabio Massimo Rulliano: X, 22; 2011
[N]ihil concordi collegio firmius ad rem publicam tuendam esse.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X
Origine: Questo qui espresso è il principio fondamentale delle istituzioni romane. Tutte le cariche erano collegiali, dai consoli alle magistrature minori, poiché c'era la convinzione che una gestione di questo tipo potesse allontanare il pericolo di una tirannide. (2011)

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“È difficile che rifletta sulle incertezze del caso, colui che mai è stato abbandonato dalla fortuna.”

Annibale: XXX, 30; 1997
Non temere incerta casuum reputat quem fortuna nunquam decepit.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

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“Lo Stato da solo è libero di poggiare sulle sue forze, e non dipende dalla volontà arbitraria di un altro.”

Menippo: XXXV, 32; 2010
Ea autem in libertate posita est quae suis stat viribus, non ex alieno arbitrio pendet.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“In Catone tanto più forti erano l'animo e l'indole che appariva chiaro come, qualunque fosse stato il suo rango sociale, si sarebbe costruito da solo la sua fortuna.”

XXXIX, 40; 1997
In hoc viro tanta vis animi ingeniique fuit, ut quocumque loco natus esset, fortunam sibi ipse facturus fuisse videretur.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“[Parlando dell'arte contemporanea e del Maxxi] Non vorrei fare Sgarbi, ma il quadro – purtroppo io sono un italiano che lo capisce meglio – è un quadro di ladri, di incapaci, di ignoranti, di architetti da galera, i cui nomi non voglio neanche dirli perché li ho già detti; pensa soltanto che a Milano abbiamo il Monumento "all'Ago e al Filo" del grande artista americano Oldenburg in piazza Cadorna con un orrore di Gae Aulenti che deforma una piazza che era una piazza civile. Non so se hai visto il Museo di Messina: il Museo di Messina è un luogo bellissimo, quello che c'è, un edificio storico; quel cesso che hanno fatto, una scatola di merda, non è neanche un magazzino, miliardi agli architetti! Fuksas, che è un distruttore e un fascista, prende 22 miliardi di parcella, neanche Bramante, Palladio, Michelangelo hanno preso tanto. In galera! Altro che Bertolaso per la casa da 1.500 euro al mese. Architetti ladri! Distruttori! Detto questo, però, non voglio fare Sgarbi, ma siccome conosco tutto, tu non hai idea di come è bello un museo povero. E posso dirti che io che ho fatto il più bel museo d'Italia e l'ho aperto in tre mesi, prendendoli a calci nel culo, solo con i ragazzi che lavoravano con me, ho speso, per il Museo della Mafia, 60.000 euro. Stella, che non è mai stato mio amico ma, insomma, è sempre stato il severo censore, è rimasto sedotto dal fatto che un museo bellissimo con un artista formidabile, che si chiama Inzirillo, con tante cose che verrete a vedere, spero, […] è costato 60.000 euro […] Sai quanto è costato il cesso di Zaha Hadid? 160 milioni di euro! Per un monumento a una troia irachena! […] Tu non vieni da noi, a distruggere l'Italia, per farti un monumento! Che non serve a niente! E a spendere 50 milioni di euro di opere di merda! Di opere di merda! Perché se non hai i soldi per il Colosseo, è perché hai comprato Andy Warhol, Gilbert & George, dei cacatori di merda! […] Fuksas, guarda, è bene che non venga, perché calci nel culo, in galera deve andare! In galera! In galera! Ci sono i soldi, vengono buttati! […] Ai tempi di Andreotti c'erano 40 miliardi per il Colosseo, 20 milioni di euro; oggi ne occorrono 17. Perché hanno speso… Roma ha bisogno di un museo d'arte contemporanea, 160 milioni di euro, e non ha bisogno del Colosseo? Il problema della spesa pubblica è capire che cosa è importante fare e non buttare i soldi. Lì, tra gli acquisti e il museo, hanno speso 220 milioni di euro per la merda d'artista.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da L'ultima parola, 5 giugno 2010
Da programmi televisivi

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“Di Pietro è stato il padre di Berlusconi, lo ha generato uccidendo una parte della Repubblica.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Da programmi televisivi, Il senso della vita (2006)

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“Mozart è stato il poeta più grande di tutti i tempi. Con Mozart vedi quello che la sua musica e le sue parole raccontano.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Da programmi televisivi, Il senso della vita (2006)

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“Con Berlusconi è stato subito colpo di fulmine: La prima volta che ci siamo incontrati ci siamo trovati d'accordo su tutto, e devo ammettere che a Sgarbi non capita spesso.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

dall'intervista di Silvia Fumarola, "Sgarbi e capricci" per il professore http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/07/08/sgarbi-capricci-per-il-professore.html, la Repubblica, 8 luglio 1989, p. 29
Da interviste

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“A Salemi io sono stato eletto, a Milano sono stato nominato. C'è una bella differenza. Non avrei mai deluso i miei elettori siciliani.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Citato in Maurizio Giannattasio, La Moratti? Incapace anche di licenziarmi http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/07_Luglio/31/sgarbi_dimissioni_moratti.shtml, Corriere della Sera, 31 luglio 2008.

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“Liberi culi in libero Stato!”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: All'arrivo alla Camera del presidente dell'Arcigay Franco Grillini.
Origine: Citato in Gian Antonio Stella, Sgarbi si difende da Travaglio. La disputa sul «pezzo di m...» http://www.corriere.it/politica/10_settembre_27/Sgarbi-si-difende-da-travaglio_a74e3db0-ca11-11df-9db5-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 27 settembre 2010.

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“Mentre il software libero chiamato in qualunque altro modo offrirebbe le stesse libertà, fa una grande differenza quale nome utilizziamo: parole differenti hanno significati differenti.
Nel 1998, alcuni sviluppatori di software libero hanno iniziato ad usare l'espressione "software open source" invece di "software libero" per descrivere quello che fanno. Il termine "open source" è stato rapidamente associato ad un approccio diverso, una filosofia diversa, valori diversi e perfino un criterio diverso in base al quale le licenze diventano accettabili. Il movimento del Software Libero e il movimento dell'Open Source sono oggi due movimenti diversi con diversi punti di vista e obiettivi, anche se possiamo lavorare, e in effetti lavoriamo insieme ad alcuni progetti concreti.
La differenza fondamentale tra i due movimenti sta nei loro valori, nel loro modo di guardare il mondo. Per il movimento Open Source, il fatto che il software debba essere Open Source o meno è un problema pratico, non un problema etico. Come si è espresso qualcuno, "l'Open Source è una metodologia di sviluppo; il Software Libero è un movimento di carattere sociale."”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

Per il movimento Open Source, il software non libero è una soluzione non ottimale. Per il movimento del Software Libero, il software non libero è un problema sociale e il software libero è la soluzione.
Perché "Software Libero" è meglio di "Open Source"

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“Se fosse stato un uomo di umore costante ed equilibrato [Winston Churchill] non avrebbe mai potuto ispirare la nazione. Nel 1940, quando tutti i pronostici erano contro l'Inghilterra, un leader di giudizio ponderato avrebbe molto probabilmente concluso che eravamo finiti.”

Anthony Storr (1920–2001) psichiatra, scrittore

Origine: Da Churchill: l'uomo; citato in Serena Zoli, Giovanni B. Cassano, E liberaci dal male oscuro, TEA, Milano, 2009, p. 483. ISBN 978-88-502-0209-6

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“Che Marinetti sia stato una figura centrale della rivoluzione letteraria che ebbe luogo all'inizio del secolo, è incontestabile. Ma come non sorridere quando la mania delle influenze spinge a renderlo responabile […] dell'Espressionismo tedesco.”

Origine: da D'une apocalypse à l'autre, Union Gènéral d'Etitions, 1976; citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, p. 11, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2005

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“La terza stella? Sicuramente sul cuore ce l'abbiamo ed anche sul campo poi quello che viene decretato da altri criteri è da rispettare e non dobbiamo andare oltre ma quello che è stato vissuto è questo e vogliamo che rimanga.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Calcio, Del Piero: Terza stella? Sicuramente sul cuore ce l'abbiamo http://sport.virgilio.it/notizie/sport/2012/05_maggio/07/calcio_del_piero_terza_stella_sicuramente_sul_cuore_ce_l_abbiamo,34757809.html, Virgilio.it, 7 maggio 2012.

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“Con voi, sono stato quello che sono raramente, assolutamente sincero sin dal primo momento della nostra relazione.”

Klemens von Metternich (1773–1859) diplomatico e politico austriaco

Aquisgrana, 20 novembre 1818

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“Ci tagliano la gola come se fossimo fiori, ed il nostro latte è stato divorato.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da The Speed of Pain
Mechanical Animals, Voce narrante dell'alieno alpha

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“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219

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“Paolo VI è stato decisamente un papa mariano.”

La beata Vergine

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