Frasi su stato
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“Se la Creazione del mondo fosse a spese dello Stato, quanto materiale si sprecherebbe!”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Altri pensieri spettinati

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“Non voglio entrare nel merito delle parole di Mel pronunciate in stato alterato, ma voglio parlare dell'uomo, certamente scomodo per Hollywood. Perché generoso, dotato di grande senso dell'umorismo, davvero indipendente e coraggioso.”

Richard Donner (1930) regista e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Giovanna Grassi, Mel Gibson, la caduta di un idolo http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/08_Agosto/03/grassi.shtml, corriere.it, 3 agosto 2006.

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“Sono stato influenzato da molte opere, ma soprattutto dal romanzo intitolato Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.”

Ryukishi07 (1973) scrittore e disegnatore giapponese

Su Umineko no naku koro ni

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“Penso di essere stato un giocatore altruista, giocavo soprattutto per la squadra, […] mai […] per me stesso. […] Giocavo come numero nove, però poi il numero nove lo facevo poche volte. Giocavo soprattutto sulle fasce laterali, a cercarmi gli spazi e mettere delle palle in mezzo.”

Pietro Anastasi (1948–2020) calciatore italiano

Origine: Citato in Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1966-1975 "Da Herrera a Parola", RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 07 min 30 s.

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“[Ultime parole famose] Forse è sbagliato. Sarebbe difficile rifiutare di andare a allenare il Milan – non mi si presenterà mai questa possibilità – ma se succedesse non lo potrei mai fare, perché sono stato quattro anni nell'Inter e sono interista. Non lo potrei mai fare.”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Da un'intervista del 2010; citato in Siniša Mihajlović: «Non potrei mai allenare il Milan» http://www.ilpost.it/2015/06/04/sinisa-mihajlovic-milan-inter/, il Post.it, 4 giugno 2014.

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“Sono trascorsi 5 minuti dalle ore 14 di sabato 5 ottobre. Siamo nel 2002 e i professori Francesco Mazzoleni, Cristiano Dominici, Roberto Bracaglia si riuniscono nei locali del dipartimento di Scienze ortopediche, ricostruttive e del lavoro dell'Università degli studi di Firenze. «Dopo lunga, attenta e approfondita discussione nella quale intervengono ripetutamente tutti i presenti, la commissione delibera all'unanimità vincitore della valutazione comparativa Giulia Lo Russo». Ecco il giudizio: «Ottime le qualità e l'impegno scientifico della candidata: è adatta a ricoprire il ruolo di ricercatore universitario». Alle ore 14,30 termina la seduta. Lunga discussione? Ma come: letto, approvato e sottoscritto in 25 minuti per un posto che durerà tutta la vita? Già perché la concorrente era l'unica a partecipare. Un posto per tutta la vita che fa gola solo ad una persona… Giulia Lo Russo è figlia dell'ordinario Domenico Lo Russo. Entrambi lavorano presso l'università di Firenze nella facoltà di Medicina, in Chirurgia plastica. Quindi la candidata era la figlia del prof ed è stata l'unica a presentarsi, altro che valutazione comparativa come scrivono i commissari. Che fortuna! Alla seconda prova scritta è stato "estratto" il seguente tema: «Il lembo di muscolo grande gluteo». Poteva essere estratto, e già questa è una fortuna, anche il muscolo piccolo oppure quello medio. Eppure è uscito il grande. «Che grande colpo di gluteo!»”

Origine: Parentopoli, p. 144

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“Quando avevo 16 anni sono stato scritturato da Stephen Sondheim per un workshop di sei settimane, Into the Woods; ricordo che un giorno Sondheim è arrivato con Giants in the Sky, mi ha puntato un dito contro e mi ha detto: 'Questo è per Bobby'. Praticamente sono morto sul posto.”

Robert Sean Leonard (1969) attore statunitense

citato in Televisionando.it http://www.televisionando.it/articolo/robert-sean-leonard-parla-della-sua-carriera-e-di-dr-house-foto-e-promo-della-quinta-stagione/6907/

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“[Su Dino Zoff] […] credo che, calcisticamente parlando, sia stato il più grande portiere italiano di tutti i tempi. Come persona, era dotato di un grande carisma e personalità. Non parlava molto, ma lo faceva sempre in modo intelligente. Era uno che preferiva i fatti alle parole. Un grandissimo, veramente.”

Pierluigi Casiraghi (1969) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Vincenzo Oliva Lazio mia, sono rimasto un tuo grande tifoso http://issuu.com/redazione_lazialita/docs/casiraghi354?e=3107661/3240799#search, Lazialità, marzo 2012, pp. 34-39.

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“No, non c'erano tanti modi di guadagnarsi la libertà! Di recente aveva riflettuto, senza avere l'ingenuità di stupirsene, sullo stato di una civiltà la quale tiene lo spirito in tal conto che chi di esso si nutre, essendone ormai sazio, si risolve pian piano a mangiare a prezzi ridotti. E allora? Non aveva certo voglia di vendere automobili, valori o discorsi, come quei suoi compagni i cui capelli impomatati esprimevano distinzione; né di costruire ponti, come quegli altri i cui capelli mal tagliati esprimevano scienza. Perché lavoravano, costoro? Per crescere nell'altrui considerazione. Lui la odiava, quella considerazione a cui ambivano. La sottomissione all'ordine dell'uomo senza figli e senza dio è la più profonda delle sottomissioni alla morte; dunque, cercare le proprie armi dove non le cercano gli altri: ciò che deve anzitutto esigere da se stesso colui che sa di essere isolato, è il coraggio. Che cosa può farsene del cadavere delle idee che dominano la condotta degli uomini allorché credono la loro esistenza utile a un qualche fine salvifico, o delle parole di quelli che vogliono sottomettere la loro vita a un modello - questi altri cadaveri? Negare alla vita qualsiasi finalità era divenuta una premessa dell'azione. Che altri confondessero pure con l'abbandono al caso questa tormentosa premeditazione dell'ignoto. Strappare le proprie immagini al mondo stagnante che le possiede… «Quel che essi chiamano l'avventura» pensava «non è una fuga, è una caccia: l'ordine del mondo non si distrugge a beneficio del caso, ma della volontà di approfittarne». […] Essere ucciso, scomparire, poco gli importava: non teneva a se stesso, e avrebbe trovato così la sua lotta, se non la sua vittoria. Ma accettare così da vivo la vanità dell'esistenza, come un cancro, vivere con quel tepore di morte nella mano… (Da dove saliva, se non da essa, quell'esigenza di cose eterne, così fortemente impregnata del suo odore di carne?). Che cos'era quel bisogno di ignoto, quella distruzione provvisoria dei rapporti fra prigioniero e padrone - che chi non la conosce chiama avventura - se non la sua difesa contro di essa? Difesa di cieco, che voleva conquistarla per farne una posta del gioco… Possedere più che se stesso, sfuggire alla vita fatta di polvere degli uomini che vedeva ogni giorno…”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

La Via dei Re, Adelphi, 1992, pag. 41-42
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“A proposito di carogne, dove sei stato? Mi sembri uno dei miei clienti!”

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La prima regola del mago, L'assedio delle tenebre

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“È difficile trovare le parole, specialmente quando sai che Lemmy avrebbe riso di tutti noi, che stiamo cercando di dire cose dignitose sul fatto che lui fosse un eroe. Ogni volta che ho provato a fare un complimento a Lemmy, mi guardava con quello sguardo un po' divertito, un po' irridente. Ma, sicuro, era un eroe. Una specie, almeno. Unico in ogni modo immaginabile. Era un mix vivente di diversi tipi di personalità. La sua musica era ruggente, abrasiva, senza compromessi, e i suoi testi non avevano alcun accenno di sensibilità. Ma, come persona, era un pacifista, un grande pensatore, un uomo che teneva molto ai suoi amici. Non sono stato mai nella cerchia più ristretta delle sue frequentazioni, ma ci siamo incontrati spesso, e lui ha sempre detto qualcosa di incredibilmente rispettoso nei miei confronti, tanto da lasciarmi disarmato, considerando quanto odiasse che si facessero complimenti a lui. Uno dei miei più cari amici ha vissuto con Lemmy per 10 anni, e l'ha sempre descritto come un uomo gentile, molto diverso da come appariva in pubblico, che non abbandonava mai il suo sguardo cattivo sul mondo. Lemmy era una persona molto colta, letterata, ma non lo avresti mai detto vedendolo per una notte intera a giocare a un cabinato al Rainbow Bar and Grill della Sunset Strip.”

Brian May (1947) chitarrista britannico

Origine: Dalla lettera di addio dedicata a Lemmy Kilmister pubblicata dopo la sua morte; citato in Riccardo Coppola, Brian May: la lettera di addio a Lemmy http://spaziorock.it/news.php?&id=brian-may-lettera-addio-lemmy, SpazioRock.it, 5 gennaio 2016.

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“Il M5S in Sicilia vince a Gela e ad Augusta, in Campania a Quarto. Vince perché non si è rivolto al voto di scambio, perché è stato l'unica vera alternativa alla vecchia politica. Questo, anche chi non condivide le istanze del Movimento e il suo modo di agire, deve riconoscerlo.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

da un post https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/posts/10152965006651864 del 16 giugno 2015
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“Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. Non mi riconosco nei panni del professionista con la "P" maiuscola, che comunica le regole che ha imparato dalla gavetta in poi, esercitando il proprio mestiere.”

Roberto Antoni (1954–2014) scrittore, cantante e attore italiano

Origine: Da un'intervista del 2007; citato in Bruno Giurato, Freak Antoni: "Un risotto vi seppellirà". L'intervista inedita http://www.ilgiornaleoff.it/column/freak-antoni-un-risotto-vi-seppellira-intervista-inedita/, il Giornale Off.it, 12 febbraio 2014.

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“Sia nei libri narrativi sia nei saggi Rastello è stato un sismografo della realtà.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

da un post https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/posts/10153010644951864:0 del 6 luglio 2015
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“Il governo di Tripoli è illegittimo e i Fratelli musulmani libici sono responsabili del caos e della violenza sistematica che hanno portato al collasso delle istituzioni dello Stato.”

Abdullah al-Thani (1954) politico libico

Citazioni di Khalīfa Belqāsim Ḥaftar
Origine: Citato in Libia: Tobruk, Tripoli responsabile caos http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2015/08/05/libia-tobruk-tripoli-responsabile-caos_bcd4926c-4ec8-4d2a-99ca-b3559b751116.html, Ansa.it, 5 agosto 2015.

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“Forse l'uomo che ha inciso di più su di me è stato Picasso, anche come persona di cui sono stato amico. Era un uomo estremamente vitalizzante. Quando stavi con lui, una sera, a pranzo, qualche ora, per vedere le sue opere insieme a lui, ne uscivi arricchito, eccitato, fecondato quasi.”

Renato Guttuso (1911–1987) pittore e politico italiano

Origine: Da Diario di Guttuso di Giuseppe Tornatore, per Rai Teche; video disponibile in Diario di Guttuso-prima puntata http://www.regionesicilia.rai.it/dl/sicilia/video/ContentItem-888efbd0-47af-4644-8445-83725965557a.html,Regionesicilia.rai.it.

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“Ho sempre pensato che è lo Stato che crea con la spada la Nazione e non la Nazione lo Stato, poiché la Nazione è informe…”

Mario Missiroli (1886–1974) scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Bonaventura Caloro, È lo stato che crea la nazione, La Fiera Letteraria, aprile 1973.

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