Frasi su tigre

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tigre, essere, uomo, ferocia.

Frasi su tigre

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“C'è abbastanza perfidia, odio, violenza, assurdità nell'essere umano medio
per rifornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno
E i migliori assassini sono quelli che predicano la vita
E i migliori a odiare sono quelli che predicano l'amore
E i migliori in guerra - in definitiva - sono quelli che predicano la pace
Quelli che predicano Dio hanno bisogno di Dio
Quelli che predicano la pace non hanno pace
Quelli che predicano amore non hanno amore
Attenti ai predicatori
Attenti ai sapienti
Attenti a quelli che leggono sempre libri
Attenti a quelli che o detestano la povertà o ne sono orgogliosi
Attenti a quelli che sono sempre pronti ad elogiare poiché hanno loro bisogno di elogi in cambio
Attenti a quelli pronti a censurare: hanno paura di quello che non sanno
Attenti a quelli che cercano continuamente la folla: da soli non sono nessuno
Attenti agli uomini comuni alle donne comuni
Attenti al loro amore
Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità
Ma c'è il genio nel loro odio
C'è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti
Per uccidere chiunque
Non volendo la solitudine
Non concependo la solitudine
Cercheranno di distruggere tutto ciò che si differenzia da loro stessi
Non essendo capaci di creare arte non capiranno l'arte
Come creatori, considereranno il loro fallimento solo come un fallimento del mondo intero
Non essendo in grado di amare pienamente considereranno il tuo amore incompleto
E poi odieranno te
E il loro odio sarà perfetto
Come un diamante splendente
Come un coltello
Come una montagna
Come una tigre
Come cicuta
La loro arte
più raffinata”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense
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“Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.”

Origine: Citato in "La tigre e la neve" di Benigni: feroce e candida storia di amore e guerra http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4188886,00.html, Rai.it.
Origine: Frase attribuita anche a Woody Allen.

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“Portarsi non là dove ci si difende, ma là dove si attacca.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

Vanni Scheiwiller
Cavalcare la tigre

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“Quest'uomo, meglio conosciuto sotto il nome di Tigre della Malesia, che da dieci anni insanguinava le coste del mar malese, poteva avere trentadue o trentaquattro anni.
Era alto di statura, ben fatto, con muscoli forti come se fili d'acciaio vi fossero stati intrecciati, dai lineamenti energici, l'anima inaccessibile a ogni paura, agile come una scimmia, feroce come la tigre delle jungla malesi, generoso e coraggioso come il leone dei deserti africani.
Aveva una faccia leggermente abbronzata e di una bellezza incomparabile, resa truce da una barba nera, con una fronte ampia, incorniciata da fuligginosi e ricciuti capelli che gli cavedano con pittoresco disordine sulle robuste spalle. Due occhi di una fulgidezza senza pari, che magnetizzavano, attiravano, che ora diventavano melanconici come quelli di una fanciulla, e che ora lampeggiavano e schizzavano come fiamme. Due labbra sottili, particolari agli uomini energici, dalle quali, nei momenti di battaglia, usciva una voce squillante, metallica, che dominava il rombo dei cannoni, e che talvolta si piegavano a un melanconico sorriso, che a poco a poco diventava un sorriso beffardo fino al punto di trovare il sorriso della Tigre della Malesia, quasi assaporasse allora il sangue umano.
Da dove mai era uscito questo terribile uomo, che alla testa di duecento tigrotti, non meno intrepidi di lui, aveva saputo in poco volger d'anni farsi una fama sì funesta? Nessuno lo avrebbe potuto dire. I suoi fidi stessi lo ignoravano, come ignoravano pure chi egli fosse.”

Le tigri di Mompracem

Richard Dawkins photo

“Un buon modo per rappresentare efficacemente il nostro compito è immaginare che le creature viventi siano opera di un Artefice divino e tentare, applicando la progettazione inversa, di comprendere che cosa l'Artefice abbia voluto massimizzare. Qual era la funzione di utilità di Dio?
Il ghepardo indica in ogni dettaglio di essere stato superbamente progettato per qualche scopo, e dovrebbe essere abbastanza facile studiarlo applicando la progettazione inversa per comprendere la sua funzione di utilità. Il ghepardo sembra fatto apposta per uccidere la gazzella. I denti, gli artigli, gli occhi, il naso, la muscolatura degli arti, la colonna vertebrale e il cervello di questo predatore sono tutti come potremmo aspettarci se lo scopo di Dio nel progettarlo fosse stato quello di massimizzare le morti tra le gazzelle. Ma se applichiamo la progettazione inversa allo studio della gazzella troviamo evidenze ugualmente impressionanti dello scopo diametralmente opposto: la sopravvivenza delle gazzelle e la morte dei ghepardi per fame. È come se il ghepardo fosse stato progettato da una divinità e la gazzella da una divinità rivale. In alternativa, se vi è un solo Creatore che ha fatto la tigre e l'agnello, il ghepardo e la gazzella, qual è il Suo gioco? È un sadico che si diverte ad assistere a spettacoli cruenti? Cerca di scongiurare la sovrappopolazione tra i mammiferi africani? Oppure ha interesse a mantenere alta laudience dei documentari naturalistici di David Attenborough? Tutte queste supposizioni sono funzioni di utilità del tutto plausibili. All'atto pratico, ovviamente, sono del tutto false.”

Richard Dawkins (1941) etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico

Il Fiume della Vita

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“La bomba atomica è una tigre di carta di cui i reazionari americani si servono per far paura alla gente.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

intervista Intervista con la giornalista americana L. Strong

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“Tigre! Tigre! divampante fulgore | Nelle foreste della notte, | Quale fu l'immortale mano o l'occhio | Ch'ebbe la forza di formare | La tua agghiacciante simmetria?”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

da Tigre, in Canti d'esperienza, 2000
Versi e Canti

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“Una donna ha bisogno di 4 animali nella sua vita: una Jaguar in garage, una tigre nel letto, un visone sulla pelle e un asino che paghi.”

Zsa Zsa Gabor (1917–2016) attrice ungherese naturalizzata statunitense

Origine: Citata in Vincenzo Borgomeo, Fiat-Chrysler, una rivoluzione: 21 modelli nuovi entro il 2014 http://www.repubblica.it/2009/11/motori/attualita/novembre-2009/motori-chrysler-fiat-09/motori-chrysler-fiat-09.html, Repubblica.it, 4 novembre 2009.

“Si son fatti una flebo di tigre 'sti due questa mattina.”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Rossi e Stoner Laguna Seca 20/07/2008
Tratte da alcune gare

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“Dio fece il gatto perché l'uomo potesse avere il piacere di coccolare la tigre.”

Robertson Davies (1913–1995) scrittore

Origine: Da The Diary of Samuel Marchbanks.

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“Scrivo ancora. Nei primi quattro mesi di quest'anno ho scritto duecentocinquanta poesie. Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le avrò dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo, e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

da La mia pazzia; p. 93
Confessioni di un codardo
Variante: Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le ho dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti.

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“[La riproduzione sessuata è] Nel tempo, ciò che la tigre è nello spazio.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: Da La parte maledetta, traduzione di Francesco Serna, Bollati Boringhieri.

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“La lingua di una inglese spiritosa assomiglia a quella di una tigre che strazia la carne fino all'osso volendo giocare.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Il giglio della valle

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“Dobbiamo asserire […] che [San Francesco] fu un poeta. […] Ma egli ebbe un privilegio negato a molti poeti; poté infatti chiamarsi il solo poeta felice fra i tanti poeti infelici del mondo. Tutta la sua vita fu una poesia, ed egli non fu tanto un menestrello che cantava semplicemente le proprie canzoni, quanto un drammaturgo capace di recitare per intero il suo dramma. […] Parlare dell'arte di vivere suona oggi artificiale più che artistico. Ma San Francesco rese in ogni senso la vita arte, per quanto un'arte involontaria. […] [A età avanzata, poiché stava per diventare cieco, gli prospettarono un rimedio orribile, che] consisteva nel cauterizzare l'occhio senza alcun anestetico. In altre parole, si dovevano bruciare i bulbi degli occhi con un ferro rovente. […] Quando fu preso il ferro dalla fornace, egli si levò con atteggiamento educato, e parlò come se si rivolgesse ad un essere invisibile: "Fratello fuoco, Dio ti ha creato bellissimo e forte e utile; ti prego d'essere cortese con me." Se c'è qualcosa che possa dirsi arte di vivere, a me pare che un simile momento sia uno dei suoi capolavori. Non a molti poeti è stato concesso di ricordare la propria poesia in un simile momento, ancor meno di vivere uno dei propri poemi. Perfino William Blake sarebbe stato sconvolto se, leggendo i nobili versi: "Tigre! Tigre! che splendente bruci!" un'enorme tigre viva del Bengala fosse apparsa alla finesta del suo cottage in Felpham, con la evidente intenzione di asportargli la testa.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 68
Francesco d'Assisi

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“Non è la tigre, né la scimmia che temo nell'uomo, ma il gorilla.”

William Temple (1881–1944) arcivescovo anglicano e teologo inglese

Senza fonte

Sergio Caputo photo

“Essere o non essere firmati Saint Laurent? gli esistenzialisti si chiedevano nei bar.”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

Tigre contro tigre, n. 10
Effetti personali

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“Un pilota da caccia è un combattente, uno che si va a mettere nei guai da solo.”

Tom Clancy (1947–2013) scrittore e sceneggiatore statunitense

da Ogni uomo è una tigre

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“Costei è il nero fatto carne viva | per l'alta ebbrezza nostra ed il tormento; | certo costei dal buio abbracciamento | degli uragani e della notte usciva. || Certo nata è costei, tigre lasciva, | cupa tigre dal passo ambiguo e lento, | quando, o Trinacria, te comprime il vento | d'Africa e strugge la gran vampa estiva. || Qual nome darti, o audace imperio, o muto | fascino delle chiome atre? Chi sei | tu, fatta d'ombra e fatta di velluto || come una bara? Quale a saziarti | basterà, o tigre, fra i rei, | o implacabile rea, quale a placarti?”

Giovanni Camerana (1845–1905) poeta, critico d'arte e magistrato italiano

Tenebre, in Poesie, a cura di G. Finzi, Einaudi, Torino, 1968.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 2B, La letteratura dell'Ottocento], Loffredo Editore, Napoli, p. 1269. ISBN 978887564209-9

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“Il domatore ha lo zampirone per domare la zanzara tigre.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Il circo delle pantegane, n. 10
Le dimensioni del mio caos

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“Allegoria (s. f.). Metafora in tre volumi e una tigre.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 23
Dizionario del diavolo

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“Robert Lindet, ossessionato creatore di quella piovra che aveva la sua testa nel comitato di sicurezza generale e che stendeva le braccia, ventunmila!, su tutta la Francia attraverso i comitati rivoluzionari; Lebuef, sul quale Girey-Duprè scrisse nel suoquesto verso: «Lebouf vit Legendre et beugla»; Thomas Paine, americano, incline alla clemenza; Anacharsis Cloots, tedesco, barone, milionario, ateo, hébertiano, animo candido; l'integerrimo Lebas, amico dei Duplay; Rovère, una delle rare creature che godono della perfidia come uno può godere dell'arte per l'arte, il che avviene più frequentemente di quanto non si creda; Charlier, il quale voleva che si trattassero gli aristocratici con il; Tallien, elegiaco e feroce, dai cui amori nascerà il 9 termidoro; Cambacéres, un procuratore che diverrà principe; Carrier, un procuratore che si paleserà tigre; Laplanche, il quale esclamò un giorno: «Voglio che sia data priorità al cannone d'allarme»; Thuriot, che propose la votazioneda parte dei giurarti del tribunale rivoluzionario; Bourdon de l'Oise, che sfidò a duello Chambon, denunciò Paine e fu denunciato da Hébert; Fayau, il quale propose l'invio nella Vandea di «un'armata incendiaria»; Tavaux, che il 13 aprile tentò la mediazione tra Gironda e Montagna; Vernier il quale chiese che i capi girondini e quelli della Montagna andassero a servire la patria come semplici soldati; Rewbell, che si chiuse dentro Magonza assediata; Bourbotte, che ebbe il suo cavallo ucciso alla presa di Saumur; Guimberteau, che fu a capo dell'armata delle Côtes di Cherbourg; Jard-Panvilliers, il quale comandò le truppe della Côtes de la Rochelle; Lecarpentier, che comandò la squadra di Concale; Roberjot, vittima dell'imboscata di Radstadt; Prieur de la Marne, che si compiaceva di indossare sul campo di battaglia le sue vecchie spalline di comandante si squadrone; Levasseur de la Sarthe, il quale, con una sola parola, indusse al sacrificio Serrent, comandante del battaglione di Saint-Armand; Reverchon, Maure, Bernard de Saintes, Charles Richard, Lequinio, e, in testa a questo gruppo un Mirabeau che portava il nome di Danton. Estraneo a questi due gruppi e dominatore di entrambi, Robespierre.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese
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“Nel circo, ci sono delle tigri che le persone riescono ad ammaestrare per gli spettacoli. Quindi, se si può cambiare una tigre in un gatto, si può cambiare un gatto in una tigre, e c'erano cambogiani pronti ad essere tigri. Fra alcune tribù del pacifico meridionale, la Malesia e l'Indonesia, c'è un fenomeno detto amok. Ogni tanto, il popolo viene posseduto dall'amok, e diventa violento e crudele. Anche noi cambogiani ce l'abbiamo, perché apparteniamo a questa stessa famiglia di popoli oceanici. Così, Pol Pot, nel separare i contadini poveri e i giovani dai loro genitori per rieducarli in una nuova razza, una nouvelle race addestrata ad attaccare i cambogiani, creò un amok politico e ideologico che esiste tutt'ora.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

In the circus, there are tigers that people succeed in taming to perform. So if you can change tigers into cats, you can change cats into tigers. And there were Cambodians ready to be tigers. Among some tribes of the South Pacific, Malaysia and Indonesia, there is a phenomenon called amuck. And from time to time, the people there become possessed by amuck and become violent and cruel. We Cambodians also have amuck, because we belong to that same family of Oceanic people. So Pol Pot--by separating poor peasants and young people from their parents and educating them into a new race, a nouvelle race trained to attack Cambodians--created a lasting political and ideological amuck.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Nel circo, ci sono delle tigri che le persone riescono ad ammaestrare per gli spettacoli. Quindi, se si può cambiare una tigre in un gatto, si può cambiare un gatto in una tigre, e c'erano cambogiani pronti ad essere tigri. Fra alcune tribù del pacifico meridionale, la Malesia e l'Indonesia, c'è un fenomeno detto amok. Ogni tanto, il popolo viene posseduto dall'amok, e diventa violento e crudele. Anche noi cambogiani ce l'abbiamo, perché apparteniamo a questa stessa famiglia di popoli oceanici. Così, Pol Pot, nel separare i contadini poveri e i giovani dai loro genitori per rieducarli in una nuova razza, una nouvelle race addestrata ad attaccare i cambogiani, creò un amok politico e ideologico che esiste tutt'ora.

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