Frasi su titolo
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“È il dilemma di molte grandi squadre: certe volte puoi costruire un gruppo da titolo ma non vinci perché hai la sfortuna di nascere nello stesso periodo di Jordan. Non penso che qualcuno possa battere Chicago fino a quando ci sarà Michael.”

Pat Riley (1945) cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense

Origine: Citato in Luca Chiabotti, Bulls in finale: "impossibile batterli finché c'è Jordan" http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/30/Bulls_finale_impossibile_batterli_finche_ga_0_9705308172.shtml, Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1997.

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“[Madonna] Non la condivido. E nemmeno l'accostamento del nome di Madonna, al titolo del suo LP Like a Vergin.”

Romina Power (1951) cantante, attrice e showgirl statunitense

citato in La storia di Madonna, Forte Editore, cap. XIII, p. 338

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“Guardando alla vicenda di Seveso, quello che emerge è che un danno all'ambiente può essere riparato, che chi inquina ogni tanto paga, che un deserto di diossina può diventare un parco naturale e che un disastro può rivelarsi, in prospettiva, un'opportunità per aprire gli occhi sull'importanza dell'ambiente come bene da difendere, favorendo localmente l'affermarsi di politiche più attente al territorio.
La lezione di Seveso ci dice al tempo stesso che una collettività può decidere di non voler conoscere fino in fondo gli effetti di un danno ambientale, che la scienza non necessariamente è dotata degli strumenti più adatti per rilevarlo, che perciò il diritto non dà garanzie di risarcirlo. Ancora, che una multinazionale può causare un disastro e semplicemente metterlo in bilancio. […]
Il Bosco delle Querce è oggi un luogo in cui è visibile e collettivamente riconoscibile la riparazione del danno da diossina a Seveso. Ciò non toglie che il significato e la portata di questa riparazione restino per il momento ancora chiusi all'interno della comunità sevesina, restino cioè largamente ancorati all'interpretazione del danno come «disgrazia» e «prova» per la comunità. In tutto questo processo c'è stato un grande assente, la cui presenza è però necessaria perché si possa parlare a pieno titolo di riparazione: l'offensore, la multinazionale Roche.”

Laura Centemeri sociologa economica e saggista italiana

cap. 4.3, p. 184
Ritorno a Seveso

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“A diciassette anni feci scandalo a Buenos Aires con una raccolta di racconti dal titolo Chaos…”

Adolfo Bioy Casares (1914–1999) scrittore argentino

citato in appendice a L'invenzione di Morel, Bompiani, 1985

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“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“[Sul comodino ho] "Cazzi e Canguri" di Busi; l'unico problema è che non l'ho ancora letto perché mi è venuto un dubbio. Non so quale dei due soggetti del titolo mi attiri di più?”

Milly D'Abbraccio (1964) attrice pornografica, cantante e produttrice discografica italiana

Origine: Dall'intervista di Luca Dondoni, Si va «A tutto volume» con Milly D'Abbraccio, La Stampa, 4 dicembre 1994, sez. Spettacoli, p. I.

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“Sono un lirico, scientifico, libero perché ho fatto lo scientifico e nemmeno di un libro ricordo i titolo.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Stupitude
Vivo e vero EP

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“Che posso dire? Che è meglio aver amato e perso, piuttosto che mettere linoleum nei vostri salotti?”

Amiri Baraka (1934–2014) poeta e scrittore statunitense

citato nei titoli di testa de "L'uomo in più" di Paolo Sorrentino

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“Moratti dice che lo Scudetto del 2006 è suo? E io dico che è mio. La medaglia ce l'ho ancora a casa, non me l'ha tolta nessuno. Questo del Milan è il secondo titolo "vero", perché anche l'anno scorso è stato un torneo equilibrato. In quelli precedenti, invece, per l'Inter non c'era competizione.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Inter. Capello: "Lo scudetto del 2006 è mio, la medaglia non me l'ha tolta nessuno" http://www.sportnews.eu/calcio/19/05/2011/inter-capello-lo-scudetto-del-2006-e-mio-la-medaglia-non-me-lha-tolta-nessuno/, Sportnews.eu, 19 maggio 2011.

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“LeBron non si ferma mai. Dopo aver vinto il titolo è andato subito ai Giochi Olimpici, per poi tornare pensando a prepararsi per la prossima stagione. Sarebbe facile per lui trovarsi una scusa e prendersi un giorno di riposo dagli allenamenti. Ma lui non è fatto così, preferisce lavorare senza sosta. È motivato e ce la mette tutta giorno dopo giorno.”

Udonis Haslem (1980) cestista statunitense

Origine: Citato in LeBron punta al massimo: "Sarò il migliore di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/27-10-2012/lebron-pronto-ripetersi-voglio-essere-migliore-sempre-913033021724.shtml, Gazzetta.it, 27 ottobre 2012.

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“Gary Snyder da lontano mi suggerì il titolo, Fresh Planet.”

Ettore Sottsass (1917–2007) architetto e designer italiano

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“All'Università ho studiato, invece, diritto penale motivo per cui posso parlare a pieno titolo della Juventus.”

Paolo Bonolis (1961) conduttore televisivo, showman e comico italiano

Origine: Rispondendo a Giampiero Mughini: «Agli interisti con tanta simpatia dico che all'Università ho sostenuto tre esami di letteratura dedicando meno tempo alla Divina Commedia di quanto se ne stia dedicando alle quattro partitine dell'Inter in questo avvio di campionato.»
Origine: Durante la trasmissione televisiva Tiki Taka, Italia 1; citato in Bonolis a Mughini: "Ho studiato diritto penale, posso parlare di Juventus" http://www.juvenews.eu/curiosijuve/bonolis-a-mughini-ho-studiato-diritto-penale-posso-parlare-di-juventus/, Juvenews.eu, 22 settembre 2015.

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“Sono fiducioso, perché se lo scorso anno questa squadra si è salvata negli ultimi due mesi vuol dire che ha una resistenza fantastica: perché non potremmo continuare a correre? Il Leicester è come Forrest Gump. Anzi vi do il titolo qui: il Leicester è Forrest Gump!”

Claudio Ranieri (1951) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista allIndependent; citato in Daniere Alfieri, Ranieri: "Leicester è Forrest Gump. Nel 2010 l'Inter..." http://www.fcinternews.it/ex-nerazzurri/ranieri-leicester-e-forrest-gump-nel-2010-l-inter-204180, FcInterNews.it, 25 dicembre 2015.

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“Meridionale colto, lucano, evase con il sogno americano e con la passione per quella letteratura entro la quale era «immigrato» più di quanto non lo fosse a Roma. Dotto e brutto, Beniamino Placido era facile da prendere in giro per l'aspetto, per il vistoso naso, ma il suo pensiero era sottile, mai banale (come quando fece indispettire i suoi colleghi di sinistra dichiarando che l'Einaudi era stata faziosa e partigiana nella scelta dei titoli e nell’'indicazione di una linea culturale) e la sua prosa arguta, divertente anche quando era dissacrante”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

intendo non in astratto ma contro di me, suo amministrato, suo beniamino, anche se criticabile, criticabilissimo
Citazioni di altro tipo
Origine: Da Addio amato nemico È stato bello litigare con un critico come te http://www.ilgiornale.it/news/addio-amato-nemico-stato-bello-litigare-critico-te.html, il Giornale.it, 7 gennaio 2010.

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“Da 15 anni è irrevocabilmente accertato che l'assassinio di Calabresi fu organizzato nel servizio d'ordine di Lotta continua, ordinato da Giorgio Pietrostefani con l'assenso del leader Adriano Sofri e materialmente eseguito da Ovidio Bompressi, con la complicità di Leonardo Marino, che rubò e guidò l'auto durante l'agguato, e di altri fiancheggiatori miracolati dalla mancanza di prove certe. […] Eppure, nella fiction, queste quattro figure diventano invisibili. Non pervenute, se non nei titoli di coda che danno conto delle quattro condanne. Uno degli aspetti più positivi del film-tv di Graziano Diana è quello di mostrare la campagna d'odio che si scatenò contro Calabresi dopo la tragica fine alla questura di Milano dell'anarchico Pinelli, ingiustamente sospettato di aver avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana: prime pagine di Lotta continua e altri giornali, appelli di intellettuali, manifestazioni con slogan assassini. […] Ma il peccato originale della fiction è che mancano i volti e le imprese dei colpevoli. Non c'è la riunione in cui si decise l'omicidio, non c'è l'ordine di uccidere, non c'è il viaggio di Marino a Pisa dove Sofri gli confermò il mandato, non c'è il processo costellato dalle bugie degli imputati e ancor più dei falsi testimoni ingaggiati dalla nota lobby. Nulla di nulla: nel 2013, alla Rai, è ancora proibito. […] Eppure questo banalissimo rilievo nessuno degli ipercritici della libera stampa ha osato muoverlo. Strano, eh? Chissà come mai.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Il suicidio Calabresi, 11 gennaio 2014
Il Fatto Quotidiano

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“Chiamano dottore persino me. Ho un titolo di studio del quale sono molto orgoglioso: III A. A.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

avviamento agrario
Con data
Origine: Da un tweet https://twitter.com/francorossicom/status/294787518103162882 del 25 gennaio 2013.

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“Il mio più grande rammarico è non aver vinto Wimbledon. Sarebbe meraviglioso andar là e fare qualcosa di speciale, ma devo essere realistica, non posso più vincere titoli dello Slam e sostanzialmente è questo il motivo per cui ho giocato per 13 anni e per cui ora smetto.”

Hana Mandlíková (1962) tennista ceca

Origine: Dal suo discorso in occasione del ritiro dal tennis; citato in Riccardo Nuziale, Hana Mandlikova, storia della John McEnroe al femminile http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2014/02/19/1027882-chiamatela_imprevedibile.shtml, Ubitennis.com, 19 febbraio 2014.

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“[Gerd Bonk] Era anche il campione del mondo di doping – titolo datogli dai suoi allenatori, dai membri dello staff delle competizioni, e dai medici.”

Herbert Fischer-Solms (1946) giornalista tedesco

Origine: Citato in Brian Bllckenstaff, Ascesa e declino di Gerd Bonk, l'atleta più dopato della storia http://www.vice.com/it/read/gerd-bonk-doping-storia-sport, Vice.com, 16 agosto 2016.

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