Frasi su velluto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema velluto, vita, uomo, mondo.

Frasi su velluto

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“Non ce n'è uno che si è fatto avanti, c'hanno i guanti di velluto se c'hanno a che fare col mio culo.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Autodistruttivo
Verano Zombie

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“Io mi vergognavo, ma loro furono davvero delicati… in tutta la faccenda. Stesero del velluto rosso e mi ci fecero sdraiare sopra. Fu tutto molto semplice. E pieno di spifferi!”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense

parlando dello "scandalo del calendario", p. 87
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“Il trono è un pezzo di legno ricoperto di velluto.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Aforismi politici

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“Le donne di AN hanno le palle vere, mentre gli uomini ce l'hanno di velluto… Stanno zitti e prendono schiaffoni a mai finire.”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

Origine: Citato in Amedeo La Mattina, "I colonnelli di Fini hanno gli attributi di velluto" http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070115/d596g.tif, La Stampa, 15 gennaio 2007, p. 8.

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“[…] poiché le parole sono come il vino: hanno bisogno di respiro e di tempo perché il velluto della voce riveli il loro sapore definitivo.”

Luis Sepúlveda (1949) scrittore, giornalista e sceneggiatore cileno

La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l'oblio, La lampada di Aladino

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“A Pietroburgo ci incontreremo di nuovo | come se vi avessimo sepolto il sole, | e una beata insensata parola | per la prima volta pronunceremo. || Nel nero velluto della notte sovietica, | nel velluto del vuoto universale, | cantano sempre i cari occhi di donne beate, | sempre fioriscono fiori immortali.”

Osip Ėmil'evič Mandel'štam (1891–1938) poeta russo

Origine: Da A Pietroburgo ci incontreremo di nuovo, traduzione di Angelo Maria Ripellino; citato in Incontrarsi a Pietroburgo. Osip Mandel’štam https://www.quotidiano.net/blog/marchi/incontrarsi-a-pietroburgo-osip-mandelstam-83.34023, Quotidiano.net, 26 dicembre 2015.

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“Ho sniffato cocaina nel bagno della regina. La regina aveva il suo bagno personale a cui nessuno poteva accedere. Ma qualcuno dello staff mi chiese se volessi visitarlo. Fu piacevole. Il bagno aveva persino le sedie di velluto.”

Noel Gallagher (1967) cantautore e chitarrista inglese

Origine: Citato in Noel Gallagher degli Oasis: sniffai cocaina nel bagno della regina a Downing Street http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/24/noel-gallagher-degli-oasis-sniffai-cocaina-nel.html, la Repubblica, 24 settembre 2008.

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] Si esercitò da giovine nell'arte di murare e portò lo schifo della calce nelle fabbriche […] s'incontrò a far le colle ad alcuni pittori che dipingevano a fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnossi con loro, applicandosi tutto alla pittura. […] Dopo, essendo egli d'ingegno torbido e contenzioso, per alcune discordie fuggitosene da Milano giunse in Venezia, ove si compiacque tanto del colorito di Giorgione che se lo propose per iscorta nell'imitazione. […] Condottosi a Roma vi dimorò senza ricapito e senza provvedimento […] sichè dalla necessità costretto, andò a servire il cavaliere Giuseppe d'Arpino, da cui fu applicato a dipinger fiori e frutti sì bene contrafatti che da lui vennero a frequentarsi a quella maggior vaghezza che tanto oggi diletta. […] Ma esercitandosi egli di mala voglia in queste cose, e sentendo gran rammarico di vedersi tolto alle figure, incontrò l'occasione di Prospero, pittore di grottesche, e uscì di casa di Giuseppe per contrastargli la gloria del pennello. […] …era solito usare drappi e velluti nobili per adornarsi; ma quando poi si era messo un abito, mai lo tralasciava finché non gli cadeva in cenci […] …era negligentissimo nel pulirsi; mangiò molti anni sopra la tela di un ritratto, servendosene per tovaglio mattina e sera.”

Giovanni Pietro Bellori (1613–1696) scrittore italiano

da Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni, parte prima, pp. 201-214

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“[…] quel giorno speciale Daniela velluto di cuore e di mani | finiti gli esami fu preda del luglio […].”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

da L'amore pensato
La favola di Adamo ed Eva

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“[Fabio Fazio] Anche lui è rosso, un ciliegione che non ha eguali neppure nella vermiglia Rai Tre. Però ama interpretare il ruolo opposto. Quello dell'abatino innocente senza parrocchia, amico di tutti e nemico di nessuno. In realtà, nella Rai odierna frantumata in sultanati, non c'è nessuno più fazioso di lui. Ha la manina avvolta nel velluto grigio, ma dentro vi nasconde lo stiletto avvelenato. È con questa lama che Fazio pratica una censura inflessibile. […] Fazio aveva invitato Pietro Ingrao […]. In preda a vuoto di memoria, il vecchio capo comunista sostenne che il Pci aveva preso aspre distanze dall'invasione sovietica dell'Ungheria, nel 1956. Un falso totale, come ci insegna la storia. Ma Fazio, e il pubblico invitato, si guardarono bene dall'obiettare. Nemmeno un mormorio, un colpo di tosse, un'occhiata di sbieco. Come mai? Edmondo Berselli, un intellettuale libero scomparso da poco, lo spiegò così sull'Espresso: «Perché in quel momento si stava celebrando l'apoteosi senescente, ma non senile, di un comunismo impossibile, l'utopia, il grande sogno, l'assalto al cielo. E quindi tanto peggio per i fatti, se i fatti interrompono le emozioni.»”

Giampaolo Pansa (1935–2020) giornalista, saggista e scrittore italiano

A Fazio la verità dei fatti non interessa. Soprattutto quando traccia un quadro della storia e della realtà italiana che fa a pugni con il suo ristretto orizzonte politico.
Il Bestiario
Origine: Da Saviano non fidarti di Fazio http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/287725/, 30 ottobre 2010.

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“Con lieve passo tu, notte soave, | sfiori il cupo velluto, all'alba verde, | e asseconda una musica di brezze | l'orma tenue del piede | che misura le ore. | In te assorta, di te obliosa, sogni: | sogna con te l'anima del creato.”

Eduard Mörike (1804–1875) scrittore tedesco

Origine: Da Duetto notturno, in Cristina Campo, La tigre assenza, a cura e con una nota di Margherita Pieracci Harwell, traduzione di Cristina Campo, Adelphi, Milano, 2001, p. 69. ISBN 8845908321

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“Guardare il mondo dalla Cupola è indescrivibile. Si ha il senso di fragilità del pianeta Terra, con la sua atmosfera sottilissima, e dell'incredibile bellezza di questo gioiello sospeso nel velluto nero dello spazio.”

Luca Parmitano (1976) militare e astronauta italiano

Origine: Citato in http://www.huffingtonpost.it/2013/06/10/luca-parmitano-fotografa-la-sicilia-dallo-spazio_n_3415037.html.

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“Sono una donna libera, non vivo con la politica, ho fatto questa scelta [lasciare AN] perché penso che l'Italia non può rimanere senza la destra. Io non sono mica palle di velluto, sa…”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

Origine: Citato in Stefano Filippi, «A casa i politicanti. Vogliamo il Cavaliere a Palazzo Chigi» http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071120/g9ter.tif, il Giornale, 20 novembre 2007, p. 7.

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“Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati sono i luoghi della democrazia, ma il prestigio del Senato non sta nella bellezza delle mura di Palazzo Madama e dei velluti su cui noi sediamo in quest'Aula: il prestigio del Senato lo determiniamo noi senatori, con il nostro comportamento dentro e fuori dell'Aula. Ciascuno di noi, a partire da chi ricopre la carica di Vice Presidente del Senato, deve sentire su se stesso la responsabilità della difesa dell'istituzione di cui è pro tempore componente.”

Luigi Zanda (1942) politico e avvocato italiano

Origine: A conclusione del discorso sulle parole pronunciate dal senatore Calderoli nei confronti del ministro Kyenge; citato nel resoconto stenografico della seduta n. 66 del 15 luglio 2013 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/706232.pdf, p. 8; Senato della Repubblica Italiana – XVII Legislatura, Roma, 15 luglio 2013.

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“Costei è il nero fatto carne viva | per l'alta ebbrezza nostra ed il tormento; | certo costei dal buio abbracciamento | degli uragani e della notte usciva. || Certo nata è costei, tigre lasciva, | cupa tigre dal passo ambiguo e lento, | quando, o Trinacria, te comprime il vento | d'Africa e strugge la gran vampa estiva. || Qual nome darti, o audace imperio, o muto | fascino delle chiome atre? Chi sei | tu, fatta d'ombra e fatta di velluto || come una bara? Quale a saziarti | basterà, o tigre, fra i rei, | o implacabile rea, quale a placarti?”

Giovanni Camerana (1845–1905) poeta, critico d'arte e magistrato italiano

Tenebre, in Poesie, a cura di G. Finzi, Einaudi, Torino, 1968.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 2B, La letteratura dell'Ottocento], Loffredo Editore, Napoli, p. 1269. ISBN 978887564209-9

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“Karl Kraus scava dei buchi nel sipario di velluto con cui si vorrebbero nascondere gli errori.”

Else Lasker-Schüler (1869–1945) poetessa tedesca

da Karl Kraus, p. 136
Il mio cuore e altri scritti

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“Verdini ha le palle vere. Un leone, è stato bravissimo. Denis ha le palle vere, non le palle di velluto…”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

Origine: Riferendosi alle inchieste del 2010 in cui Verdini, all'epoca coordinatore del Popolo della Libertà, era indagato dalle Procure di Roma e di Firenze, per corruzione, falso bancario e violazione della Legge Anselmi sulle società segrete.
Origine: Citato in Bocchino: "Verdini non può continuare. Si dimetta da coordinatore Pdl" http://www.repubblica.it/politica/2010/07/28/news/bocchino_verdini_si_dimetta_da_coordinatore_pdl-5897504/?ref=HREA-1, Repubblica.it (Roma), 28 luglio 2010.

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“Questa è una pugnalata ad un uomo che è a terra. Vi ringrazio comunque di averla inferta con un guanto di velluto.”

André François-Poncet (1887–1978) politico e diplomatico francese

dal Diario di Galeazzo Ciano, nota di diario del 10 Giugno 1940
Attribuite

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“Questa è la fattoria Hale.
Ecco la vecchia stalla per la mungitura, l’entrata buia che dice Vieni a cercarmi.
Ecco la banderuola, la catasta di legna.
Ecco la casa, echeggiante di storie.
È presto. Il falco vola lento nel cielo sgombro. Una sottile piuma blu volteggia nel vuoto. L’aria è fredda, limpida. La casa è silenziosa, come la cucina, il divano di velluto blu, la piccola tazza da tè bianca.
Da sempre la fattoria canta per noi, le sue famiglie perdute, i suoi soldati e le mogli. Durante la guerra, quando arrivarono con le baionette, entrando con la forza, gli stivali infangati sulle scale. Patrioti. Banditi. Mariti. Padri. Dormivano nei letti freddi. Razziavano la cantina in cerca di barattoli di pesche sciroppate e barbabietole da zucchero. Accendevano grandi fuochi nel campo, e le fiamme si contorcevano, schioccando alte verso il cielo. Fuochi che ridevano. Le facce calde brillavano e le mani erano in tasca, al riparo. Arrostivano un maiale e strappavano la carne dolce e rosea dall’osso. Dopo, si succhiavano via il grasso dalle dita, un sapore familiare, strano.
Ce ne sono stati altri – molti – che hanno rubato, smantellato e saccheggiato. Perfino i tubi di rame, perfino le mattonelle di ceramica. Quello che potevano prendere, prendevano. Hanno lasciato solo i muri, i pavimenti spogli. Il cuore pulsante in cantina.
Noi aspettiamo. Siamo pazienti. Aspettiamo notizie. Aspettiamo che ci venga detto qualcosa. Il vento sta provando a farlo. Gli alberi ondeggiano. È la fine di qualcosa; lo sentiamo. Presto sapremo.”

All Things Cease to Appear

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“Ridente in grazia ovale | Più fine del velluto | Incedi ingenua ardita | Agile come vela | Nel vento sui sassi di Prè.”

Dino Campana (1885–1932) poeta italiano

da Sorga la larva di antico sogno, p. 126
Canti orfici e altri scritti

“Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te…
E ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre …
Quello che non sono
e sarò mai, io.”