Frasi sui bambini
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“Essere una cosplayer per me è realizzare sempre un sogno di quando ero bambina, che volevo travestirmi dai personaggi che mi piacevano di più, divertirmi, entrare in un mondo fantastico, esibirmi e far vedere le mie qualità, essere una persona diversa dagli altri.”

Yuriko Tiger (1993) modella e personaggio televisivo italiana

Origine: Da Intervista a Yuriko Tiger http://guide.supereva.it/cosplay/interventi/2010/10/intervista-a-yuriko-tiger, supereva.it

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“I lazzaroni sono i più squallidi miserabili che si possano immaginare: in nessun altro paese d'Europa se ne vedono di somiglianti. Tra' facchini, forse, delle vetrerie londinesi si troverebbero due o tre straccioni come questi. E sono a Napoli seimila di questi lazzaroni e non uno di essi dorme mai in un letto: tutti dormono su' gradini che son davanti a' palazzi, o sulle panche della strada. Ne vedete alcuni – e ciò è davvero scandaloso – sdraiarsi sotto i muri di Palazzo reale e lì starsene per tutta la giornata a riscaldarsi al sole come tanti maiali: lo spettacolo è dei più disgustosi. Quasi tutti son presso che nudi: soffrono molto il freddo e se il clima fosse lor meno propizio morrebbero tutti certamente. Anche tra gli operai pochi portano le calze e le scarpe: i loro bambini poi non ne portano mai. Si dice che siano avvezzi a questo e alle intemperie: tuttavia l'inverno li affligge ugualmente di geloni e di piaghe alle gambe, e fanno proprio pietà. In primavera que' poveri piccini son lasciati completamente nudi, e così i lor genitori riescono pur a fare una piccola economia.
I conventi a Napoli sono ricchi e usano distribuire pane e brodo una volta al giorno a chi domanda questa carità: però i lazzaroni vivono principalmente di quella: altri, o rubando o chiedendo l'elemosina, ottengono abbastanza per soddisfare alle loro necessità e anche per mantenersi sani e robusti.”

Samuel Sharp (chirurgo) (1700–1778) chirurgo e scrittore britannico

da Lettera nona, Napoli, dicembre 1765, pp. 51-52
Lettere dall'Italia 1765-1766

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“Yuriko è un nome classico, elegante e anche abbastanza comune in Giappone (in Kanji vuol dire bambina del giglio), che ho scelto all'età di tredici anni circa, poco prima di iniziare a fare Cosplay! Tiger lo pensai dopo, ripreso da un Anime chiamato Toradora!, nel quale la protagonista Aisaka Taiga penso mi assomigli molto caratterialmente. Il suono dolce di Yuriko e quello forte di Tiger (in Giapponese TAIGA), ho pensato, sono facili da ricordare e hanno un certo impatto. Ottimo per una carriera artistica!”

Yuriko Tiger (1993) modella e personaggio televisivo italiana

Variante: Yuriko è un nome classico, elegante e anche abbastanza comune in Giappone (in Kanji vuol dire bambina del giglio), che ho scelto all'età di tredici anni circa, poco prima di iniziare a fare Cosplay! Tiger lo pensai dopo, ripreso da un Anime chiamato Toradora!, nel quale la protagonista Aisaka Taiga penso mi assomigli molto caratterialmente. Il suono dolce di Yuriko e quello forte di Tiger (in Giapponese TAIGA), ho pensato, sono facili da ricordare e hanno un certo impatto. Ottimo per una carriera artistica!

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“La strada è un sorprendente e misterioso film; soggioga e turba lo spettatore, anche se questi fatica a capirne le ragioni profonde; là dove lo stesso Fellini è arrivato più con la forza dei sentimenti che con la chiarezza dell'intelletto. Gelsomina è nata dentro di lui molto tempo fa, prima dello Sceicco bianco, prima dei Vitelloni, e vi ha dipanato lentamente la sua storia con la chiaroveggente libertà propria appunto dei folli. Molte cose di Gelsomina, Fellini non è riuscito, mi sembra, a dire; ma tale reticenza ha qualcosa di nobile, di alto, questo lo indoviniamo e ci riempie di rispetto. Comunque, soltanto Gelsomina resta vagamente irreale; Zampanò è uno dei più poderosi, corposi e drammatici personaggi del cinema contemporaneo; e lo stile del film tra i più puri e più lucidi del neorealismo (si rammenti la lievità, l'intensità, l'immediato calore dei personaggi e l'immediata definizione di essi nella sequenza del pranzo nuziale e della escursione di Gelsomina nella grande casa campestre, fino allo scoprimento del bambino malato). E penso peraltro sia ingiusto dire che Fellini ha costruito un film di evasione dalla realtà. Si potrà se mai discutere la natura dell'uomo Fellini, quella sua ben reale inclinazione alla creatura eccezionalmente "innocente", nel senso dostojewskiano.”

Vittorio Bonicelli (1919–1994)

Origine: Da Il Tempo, 7 ottobre 1954; citato in Claudio G. Fava e Aldo Viganò, I film di Federico Fellini, Gremese Editore, 1995, pp. 74-75 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA74. ISBN 88-7605-931-8

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“A Firenze, Gentile, l'apparatore magnifico, riversa fiori nelle gotiche cornici, popola di cavalli, di cani, di scimmie, di uccelli la scena dellAdorazione dei Magi. Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono le erte montane, varcano i ponti levatoi de' castelli, seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bambino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî. Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con caratteri cufici, come ne' vasi ageminati della Persia, bardature e fornimenti d'oro de' cavalli, risplendono in quella scena strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pavone dalle iridiscenti penne occhiute.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 7, parte 1, pp. 196-198
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Variante: A Firenze, Gentile, l'apparatore magnifico, riversa fiori nelle gotiche cornici, popola di cavalli, di cani, di scimmie, di uccelli la scena dellAdorazione dei Magi. Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono le erte montane, varcano i ponti levatoi de' castelli, seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bambino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî. Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con caratteri cufici, come ne' vasi ageminati della Persia, bardature e fornimenti d'oro de' cavalli, risplendono in quella scena strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pavone dalle iridiscenti penne occhiute. (vol. 7, parte 1, pp. 196-198)

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“Noi riteniamo che non ci sia progresso ma che ci sia regressione, imbarbarimento, quando le tecnologie determinano danni psicosociali che sono connessi al venire meno dell'identità parentale genetica del nascituro. È il caso della fecondazione eterologa che determina un'inaccettabile dissociazione tra filiazione sociale e filiazione biologica, una frattura tra parentela genetica, parentela gestazionale e responsabilità educativa, con danni psicologici inevitabili e irreparabili sul nascituro. Né si dica, come è stato detto più volte, che il concetto di genitorialità oggi sta evolvendo verso nuovi orizzonti perché gli orizzonti dei genitori sono diversi da quelli del bambino, specie se si considera che la coppia oggi è sempre più precaria e quindi abbisogna di scelte meditate e per così dire ortodosse. Basta vedere le statistiche per leggere numeri allarmanti. Né si opponga quella provocazione che sento spesso ripetere, qui come anche in dibattiti pubblici, che l'Italia è piena di "figli dell'eterologa", perché frutto del rapporto di una donna con il lattaio di turno. Crediamo che quando si va a scomodare la scienza per sopperire alle carenze della natura, non si possono imitare le stravaganze, le degenerazioni della natura, ma che si debba salvare una connotazione il più possibile naturale al ruolo genitoriale, escludendo quindi il caos di figure socialmente inedite e di difficile definizione.”

Maria Elisabetta Alberti Casellati (1946) avvocato e politica italiana

Origine: Da un intervento durante la seduta n. 506 del Senato della Repubblica, 11 dicembre 2003. Resoconto stenografico http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=14&id=90808 disponibile su Senato.it.

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“Se un film che deve far ridere è riuscito, fa ridere e basta: e questo vale sia davanti ai bambini, come davanti agli adulti, così in America come in Russia.”

Maurizio Nichetti (1948) regista e attore italiano

Origine: Dall'intervista di Miriam Paola Agili, Nichetti: "Per far ridere ci vuole molto impegno" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1296_02_1991_0230_0021_19158757/, La Stampa, 14 ottobre 1991.

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“Quando la gente chiede a una donna che lavora: «Quand'è che avrai un bambino?» la vera domanda è: «Quand'è che te ne vai?»”

Caitlin Moran (1975) scrittrice e giornalista inglese

Origine: Ci vogliono le palle per essere una donna, p. 241

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Mare infinito
Il mare oggi mi vede, il mondo gira con i suoi pianeti e stelle cosmiche accese da luci laser e scie di fuoco in un cielo spento da fontane di acqua di luce senza limiti nell'infinito eterno.
Un giorno vicino mi guarderai ma io non riuscirò più a vederti perché sarò anni luce da te.
Le prospettive dei progetti e cantieri eretti da palazzi vetrati di specchi creano cloni di individui che si riproducono di continuo e nuovi mondi si formano con città, mari, soli artificiali.
Passato presente futuro
Il centro del mondo con melodie di note vibrano lungo le orbite dell'infinito, accompagnati da scie di cavalli dorati e trasparenti delfini pesci, balene, elefanti sospesi nell'aria che galleggiano nel cielo in folli corse
Rivedo tutti dappertutto e alzo gli occhi al cielo portando in alto la terra e formano un paradiso gigante.
Volo leggero e non vedo più nulla e il pensiero volge è affonda tra i tuoi magnifici occhi che in rilievo manifestano gioia e sorrisi, un bagno caldo di emozioni spensieratezza tra la luce del tuo dolce sguardo che conquista ed attrae, perché spaziale e le tue orbite di energia fulminante corrono attorno ad emozioni trasparenti illuminando il desiderio.
Mi inondi di amore con tua aurea di pace e benessere sento i brividi quando il tuo sguardo mi scalda e lievito in alto proteggendo e assaporando la tua freschezza delicata che mi inebria
Sento vibrare la tua voce quando ti lascio e i sorrisi contagiosi che mi esaltano dentro quegli occhi profondi c'è un oceano di saggezza che corre via e mi sfuggono. Onde pacifiche di piacere da assaporare dolcemente senza fine e gustare il tuo profumo che si scioglie tra le mie labbra pallide
Tu plachi la mia sete come neve che si scioglie in bocca, con un sussurro, un suono che sale dentro me, fino in fondo per sentire la tua musica così soave attraversare il mio animo che inebriano il respiro fondendo il cuore con passione.

RUGIADA DI LACRIME
Dammi la forza di piangere perché mi celo in una rugiada di lacrime di verità, in questo fiume che sfocia nella ipocrisia dell'inganno, dammi il coraggio per uscire da compromessi e umiliazioni e di iniziare da dove non sono mai partito, cancellando tutto il presente perché il domani non esiste e il passato non ritorna, ma vive solo attraverso ai ricordi ormai irraggiungibili, che costruiscono la nostra vita in frammenti che non riconosciamo. Corro per raggiungere un obiettivo perso in partenza che non riesco più a vedere ma esiste, impedito dallo sconforto, e malvagità è una routine obbligata, non mi apre la mente per nuovi orizzonti e crollo travolto dagli eventi…
Si può ottenere indipendenza, autonomia nella libertà interiore fuori dagli schemi imposti e attendo quel viaggio per staccarsi da impedimenti forzati mentali che impediscono e limitano i pensieri e la capacità di creare la vita a cui si aspira e non quella degli altri tesi a rubarti la tua anima, creatività ed originalità. Ti vengo a cercare per parlarti, per curarmi attraverso il tuo spirito, candido che illumina il cuore e colora il buio attraverso occhi spenti da egoismo e subordinazione. Ti cerco al di sopra di tutto dove hai il potere di controllare con il vento e calore che emani la forza di un incantesimo tra giorno e notte giocando con il cosmo e nuotando immergendosi nel sole sciogliendo il ghiaccio della crudeltà. Ti cerco tra le nuvole che piangono la tua bontà di salvezza e accecato dalle guerre, doni pace correndo nelle orbite attorno all'infedelta'. Vivi in ogni cuore ma siamo morti dentro senza gratitudine. Ti cerco nel mare che crea la vita ma tu sei l'infinito incontaminato ma stringo ogni misera molecola che ti compone. Bevo il tuo nettare nella pioggia infinita. Ti trovo tra il canto dei passerotti e il volo di aquile lontane e in stormi migratori a caccia di sopravvivenza a causa di crudele polvere nera creata dal progresso. Sento l'erba e il profumo degli alberi che crescono formando linfa e non carbone. Ti raggiungo ovunque e ti sento dentro annulli le solitudini e i falsi amori. Uomini e donne sono il davanti e dietro alla medaglia ma un entità unica, espansa da una terra stanca e vecchia senza risorse. Ti ho trovato finalmente nelle mie riflessioni e pensieri o solitudini perché eri stato sempre nel mio cuore ma non ti sentivo e ti premevo in fondo come un fiocco di neve che diventa slavina nell'immensita' di una creazione effimera ma reale dove tutti calpestiamo le tue orme dorate e il denaro è sabbia che un alito di vento è di menzogne innalza e si perde attraverso onde di oceano che lottano contro un tempo assetato di successi e profitti di infelicità e che procede inizia ma finisce ogni giorno il suo lavoro. Il treno non aspetta mai è quel minuto poteva decidere il tuo destino quell'ora e i mesi che si susseguono segnano una vita che firmiamo noi e si ritrova in un progresso improvviso che ci travolge e ci rende schiavi. I binari della vita sono innalzati al cielo e quel treno è già partito con la sua folle corsa a non arrivare mai a destinazione…
Insegniamo ai sogni a ritornare bambini nell'intensità e nella speranza che il domani si fissi nel tempo quando raggiungiamo la felicità.

Amicizia
Scandendo il tempo, fermi frammenti unici ed irripetibili, dipingendo in autentica semplicità, tramonti che accendono scie di stelle in infinite emozioni. Accarezzando suoni di magistrali percorsi che allietano fiocchi di neve danzanti di fronte a concerti di fulmini energetici in impetuosi arrivi senza partenze. Dove termini gli spazi vuoti e crei un nuovo inizio, coperto da un cielo limpido che si rispecchia nel tuo impetuoso mare di allegria eterna proiettata in un domani già passato. Il volo avvolto tra ali dorati temperate dal tuo umore costante, in equilibrio, con sorrisi sempre annunciati che presentano una personalità piccante e carismatica si perde in pazienti sentimenti che giungono con dolcezza in questa valle, dispersa in monti crescenti che stuzzicano atmosfere vaganti. Palazzi di carta, immagini di ricordi si susseguono con terre rosse e colori di pareti che si ergono in oceani dove si sentono le tue melodie dei fiori che sbocciano e distinguono primavere fresche. Vedi le foglie trasportate da venti stagionali tiepidi e folli respiri agitati ma calmi. Annunci il tuo ritorno quando arrivi in un passaggio di orme tra boschi illuminati da petali fuggenti. Ora i sogni sono realtà nel protagonismo di fantasie che crescono in ognuno di noi
Un cuore irrefrenabile di vita essenziale e valore estremo gratificante con una pioggia di tesori argentati e cablati in ogni essenza che tocchi e rendi incantata.”

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“Anche i nani sono stati bambini.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 17

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“Si sfrutta la paura del popolo per il cosiddetto pericolo comunista, come si fa con i bambini quando si parla loro di streghe e di spiriti maligni.”

Anastas Ivanovič Mikojan (1895–1978) politico sovietico

Origine: Citato in Mikoyan propone a Bonn di rinunciare al riarmo nucleare http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0065_01_1958_0101_0001_16318087/, La Stampa, 27 aprile 1958

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“I miei mujaheddin non hanno sparato sui bambini.”

Šamil Salmanovič Basaev (1965–2006) militare e terrorista russo

Origine: Citato in Strage di Beslan, Basayev rivendica e accusa Putin https://archivio.unita.news/assets/main/2004/09/18/page_004.pdf, L'Unità, 18 settembre 2004

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“Se un bambino viene assalito da un branco di cani, che importanza ha chi gli azzanna la gola? Tutti i cani sono colpevoli.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Daenerys Targaryen
2016, p. 194
I guerrieri del ghiaccio - I fuochi di Valyria - La Danza dei Draghi

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“Nessuno è libero. Solamente i bambini e gli stolti la pensano diversamente.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Tywin Lannister
2016, p. 151
I guerrieri del ghiaccio - I fuochi di Valyria - La Danza dei Draghi

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“Quel bambino dobbiamo accoglierlo, integrarlo, conquistarlo al nostro sistema di valori, oppure dobbiamo fare in modo che si senta straniero, estraneo, respinto? Straniero parlando la stessa lingua degli altri, indossando le stesse magliette di calcio degli altri, parlando magari anche un italiano migliore degli altri? Deve essere parte del nostro mondo o ai margini?”

Walter Veltroni (1955) politico italiano

Origine: Intervista di Tommaso Ciriaco, Veltroni: "Avanti sullo Ius soli, non è battaglia di partito: spero nei cattolici e nei grillini" http://www.repubblica.it/politica/2017/10/08/news/veltroni_avanti_sullo_ius_soli_non_e_battaglia_di_partito_spero_nei_cattolici_e_nei_grillini_-177658072/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1, Repubblica.it, 8 ottobre 2017

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“Lasceremo i bambini africani e asiatici morire di malattie curabili, impediremo loro di andare a scuola e ne limiteremo le opportunità di lavoro, solo per ripagare prestiti ingiusti e illegittimi fatti ai loro progenitori?”

Desmond Tutu (1931) arcivescovo anglicano e attivista sudafricano

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 315. ISBN 9788858014158

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“La mia passione per lo sport è nata quando ero fuori a giocare con gli altri bambini vicino casa. Poi quando avevo 7-8 anni, ho fatto il mio primo allenamento di calcio e in quel momento sono rimasta folgorata. Ho provati altri sport, ma il calcio è stato lo sport che mi ha dato di più, ho trovato subito quel feeling.”

Linda Sembrant (1987) calciatrice svedese

Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in Rosa Doro, "La Juve è un grande club, ho bisogno di una nuova sfida. Vogliamo vincere ancora" https://www.tuttojuve.com/juventus-femminile/sembrant-a-jtv-la-juve-e-un-grande-club-ho-bisogno-di-una-nuova-sfida-vogliamo-vincere-ancora-477800, Tuttojuve.com, 16 luglio 2019.

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“Si è fatto carico di una paternità che non era sua: veniva dal Padre. E ha portato avanti la paternità con quello che significa: non solo sostenere Maria e il bambino, ma anche far crescere il bambino, insegnargli il mestiere, portarlo alla maturità di uomo.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, Omelia nella Messa celebrata a Santa Marta https://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2017/documents/papa-francesco-cotidie_20171218_uomo-della-paternita.html/, 18 dicembre 2017

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“Bisognerebbe fare dei corsi per imparare come dire a un bambino che Babbo Natale non esiste.”

Diego De Silva (1964) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

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“Piace ai bambini sentirsi raccontare | fatti | di quando erano piccoli | che non possono ricordare.”

da Il taglio dei riccioli, p. 373
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“I bambini poveri sono brillanti e talentuosi come i bambini bianchi.”

Joe Biden (1942) politico statunitense

Origine: Citato in Usa, gaffe di Joe Biden: "I bimbi poveri sono talentuosi come i bimbi bianchi" https://tg24.sky.it/mondo/2019/08/09/joe-biden-gaffe-bimbi-poveri.html, tg24.sky.it, 9 agosto 2019.

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“Le bambine nelle scuole calcio sono sempre di più perché nel momento in cui i media danno spazio a un evento, come sta accadendo ora, le ragazze trovano dei modelli e i genitori capiscono che questo è uno sport adatto alle loro figlie.”

Sara Gama (1989) calciatrice italiana

Origine: Citato in Cristina Piotti, Sara Gama: «Il calcio femminile va ai Mondiali» https://www.iodonna.it/attualita/storie-e-reportage/2019/04/29/sara-gama-il-calcio-femminile-va-ai-mondiali/, Iodonna.it, 29 aprile 2019.

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“È naturale che io voglia un bambino. Soffro da tanto tempo perché non ne abbiamo e ho sofferto molto a causa di tutto il parlare che se ne è fatto in tutto il mondo. Adesso sono giunta a un punto in cui non mi importa più niente di quel che si dice.”

Soraya Esfandiary Bakhtiari (1932–2001) moglie dello scià di Persia e attrice

Citazioni di Soraya
Origine: Citato in Soraya non vuole più visite di ginecologi http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1584_02_1957_0161A_0003_23620792/, La Stampa, 8 luglio 1957

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“Noi vagabondi andavamo in cerca di ciò che loro si erano lasciati alle spalle, come i bambini raccolgono le conchiglie colorate sulle spiagge deserte.”

Austen Henry Layard (1817–1894) archeologo, diplomatico e politico britannico

Origine: Da Discoveries among the Ruins of Nineveh and Babylon, 1849; citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 35. ISBN 9788858018330

“Sembra che un bambino adottato possa credere di essere amato soltanto dopo essersi fatto odiare.”

Donald Woods Winnicott (1896–1971) pediatra e psicoanalista inglese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 120. ISBN 9788858015018

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“Obbedivo agli ordini e sapevo che, strangolando un bambino, avrei aperto le porte alla mia carriera. Ero al settimo cielo.”

Salvatore Cancemi (1942–2011) criminale italiano

in AA.VV., Il libro del crimine, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018. ISBN 9788858019412

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“Facciamo giocare i bambini e non cerchiamo di trasformare il calcio in una scienza esatta, perché non è un gioco di schemi.”

Massimiliano Allegri (1967) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervento al #AGalaxyEvent Samsung di Milano, 11 ottobre 2018; citato in Allegri: «Continuiamo su questa strada» http://www.juventus.com/it/news/news/2018/allegri---continuiamo-su-questa-strada-.php, Juventus.com, 11 ottobre 2018.

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“Spero di non diventare come certi piloti che stanno sulle loro solo perché guidano una F.1. Infatti mi piace firmare autografi ai bambini. Quando lo ero io, consideravo i piloti come eroi. Che ora lo chiedano a me, mi rende orgoglioso.”

Antonio Giovinazzi (1993) pilota automobilistico italiano

Origine: Dall'intervista di Alessia Cruciani, Ho superato l'esame di italiano, SportWeek, nº 11 (928), 16 marzo 2019, pp. 42-46.

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