Frasi su bestia
pagina 5

Pierre Louis Moreau de Maupertuis photo
Aldo Palazzeschi photo
Erich Maria Remarque photo
Marguerite Yourcenar photo
Federigo Tozzi photo

“Noi vediamo che, quando l'uomo respinge Dio, diventa servo delle passioni, tiranneggiato dalla bestia interna, affumicato dall'ignoranza, pazzo. […] Noi dopo avere ansimato, in una notte afosa, per viottoli serpeggianti che sboccavan su precipizi e in paludi, abbiamo ritrovato la Via, la Verità e la Vita. Per questo ci arroghiamo il diritto di rampognare gli erranti.”

Federigo Tozzi (1883–1920) scrittore italiano

da La nostra fede, La Torre, 6 novembre 1913
Origine: Disponibile in Marco Testi In cerca di senso dove dominano le tenebre http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/162q04a1.html, L'Osservatore Romano, 17 luglio 2009.

Tommaso d'Aquino photo
Raymond Benson photo
Marco Tullio Cicerone photo

“I barbari hanno divinizzato le bestie per trarne vantaggio.”

I, 36
Belluae a barbaris propter beneficium consecratae.
De natura deorum
Origine: Citato in Gino Ditadi, I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 482. ISBN 88-85944-12-4

“Nell'estremo dolore, i ruoli sono capovolti: gli uomini emettono grida bestiali e le bestie grida umane.”

Malcolm de Chazal (1902–1981) pittore, scrittore

Origine: Citato in Jean Prieur, Gli animali hanno un'anima, traduzione di Nerina Spicacci, Edizioni Mediterranee, Roma, 2006, p. 53 http://books.google.it/books?id=VneGTjLchuQC&pg=PA53. ISBN 88-272-0828-3

Brunella Gasperini photo
Robert T. Bakker photo
Alda Merini photo
Cristoforo Poggiali photo

“Chi bestie sul mercato ha da comprare, giovani scelga, che non può fallare.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 278

Friedrich Nietzsche photo

“Gli uomini più profondi hanno sempre provato compassione per gli animali […]. È certo una pena ben grave vivere così, come una bestia, tra fame e cupidigia, e senza giungere mai ad alcuna consapevolezza di questa vita; né si potrebbe pensare sorte più dura di quella della bestia da preda che è spinta nel deserto da un tormento che la rode al massimo; di rado è appagata, ma se lo è, lo è solo nel momento in cui l'appagamento diventa pena, cioè nella lotta dilaniante con altri animali o per l'avidità e la sazietà più disgustose. Essere così ciecamente e stoltamente attaccati alla vita, senza alcuna prospettiva di un premio superiore, ben lontani dal sapere che così si è puniti e perché, bensì anelare a questa pena, come a una felicità con la stoltezza di una orribile brama – questo significa essere una bestia […]. Finché si aspira alla vita come a una felicità, non si è ancora sollevato lo sguardo al di sopra dell'orizzonte della bestia, si vuole soltanto con maggiore consapevolezza ciò che la bestia cerca spinta da cieco istinto. Ma così succede a noi tutti per la maggior parte della vita: in genere non usciamo dalla bestialità, noi stessi siamo le bestie che sembrano soffrire senza senso.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Da Schopenhauer come educatore; citato in Ditadi 1994, pp. 875-876.

Jules Renard photo

“So finalmente cosa distingue l'uomo dalle bestie; le difficoltà pecuniarie.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 dicembre 1904; Vergani, p. 224
Diario 1887-1910

Sharon M. Draper photo
Christa Wolf photo
Christopher Moore photo

“La Cadillac Eldorado Brougham del 1957 era l'incarnazione perfetta dell'esibizionismo, tra le macchine d morte. Quasi tre tonnellate di acciaio unite insieme a fare una bestia dalle fauci enormi e dalle code alte, rivestita di tanto metallo cromato che ci si sarebbe potuto costruire un Terminator e conservarne qualche scarto (il metallo era presente soprattutto sotto forma di strisce taglienti che, in caso di impatto, si staccavano, trasformandosi in falci letali che scorticavano i pedoni). Sotto i quattro fanali anteriori sfoggiava due pallottole paraurti cormate, che somigliavano a due siluri inesplosi o a due mortali tette di Madonna. La colonna dello sterzo, non contraibile, in uno scontro di una certa entità avrebbe trafitto il conducente; i finestrini elettrici avrebbero potuto staccare la testa di un bambino; non c'erano cinture di sicurezza, e il motore V8 da 325 cavalli consumava tanto che, quando passava, lo sentivi risucchiare dinosauri liquefatti dal terreno. Faceva al massimo centosettanta chilometri orari, ma le sospensioni molli e simili a scialuppe non le avrebbero mai dato stabilità a quella velocità, e a poco sarebbero serviti i freni di dimensioni ridotte. Le pinne che sporgevano posteriormente erano così alte e aguzze che l'auto rappresentava una minaccia letale per i pedoni anche da parcheggiata; e tutto l'insieme poggiava su grandi pneumatici internamente bianchi, simili a gigantesche ciambelle e dotati della stessa manovrabilità. Detroit non sarebbe riuscita a superare quella letale ostentazione pinnata nemmeno se avesse rivestito di strass un'oraca assassina. Era un'autentico capolavoro.”

A Dirty Job

Primo Levi photo
William Goldman photo
Beppe Severgnini photo
Umberto Eco photo
Erri De Luca photo
Colette photo
Henry Miller photo
Anna Maria Ortese photo
Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio photo
Richard Adams photo
Pablo Osvaldo photo

“Rendo omaggio a Nesta, la mia bestia nera.”

Pablo Osvaldo (1986) calciatore argentino naturalizzato italiano
Claude Lévi-Strauss photo
Woody Allen photo

“Il Grande Roe è una bestia mitologica con la testa di leone e il corpo di leone, ma non lo stesso leone.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Senza piume (Without Feathers), Racconti favolosi e bestie mitologiche

Pierre Bayle photo
Anna Maria Ortese photo
Alan Dean Foster photo

“Nel laboratorio medico della colonia Bishop era chino su una sonda ottica. Sotto le lenti giaceva un frammento campione di uno dei mostriciattoli morti, prelevato da un esemplare del più vicino cilindro di stasi. Anche morta, la creatura sembrava minacciosa, stesa sul dorso sul banco di dissezione. Le zampe prensili sembravano costruite appositamente per artigliare il volto di chi si avvicinasse troppo, la potente coda per far balzare la bestia attraverso la stanza con un solo colpo.
La struttura interna era affascinante come quella esterna, e Bishop era assorbito dallo studio di un occhio. Combinando la potenza analizzatrice della sonda con la versatilità della propria vista artificiale, era in grado di scoprire una quantità di elementi sfuggiti ai coloni.
Una delle domande che lo interessavano in modo particolare e a cui era ansioso di trovare risposta riguardava la precisa possibilità di un parassita alieno di introdursi in un organismo sintetico come il suo, radicalmente diverso dalla struttura di un essere umano esclusivamente biologico. Un parassita sarebbe stato in grado di avvertire la differenza? E se avesse cercato di utilizzare un androide come ospite, quali potevano essere i risultati di questa unione forzata? Si sarebbe semplicemente staccato alla ricerca di un altro corpo, od avrebbe tranquillamente deposto l’embrione di cui era portatore in un ospite artificiale? Se così, l’embrione sarebbe stato capace di crescere, oppure sarebbe stato il più sorpreso dei due scoprendo di dover maturare all’interno di un corpo privo di carne e sangue?
Un robot poteva essere attaccato dai parassiti?”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

Origine: Aliens scontro finale, p. 86

Henry De Montherlant photo
Henry De Montherlant photo

“No, Robespierre non ama. Il suo aspetto esteriore, benché armonico e curato, non sprigiona calore e non rivela forza né debolezza. Ha l'incompleta grazia del fanciullo e l'avvizzita grazia del vecchio. È nato vecchio? Oppure non si è mai maturato? Il suo volto non manca di finezza, il naso è graziosamente volto in su, la fronte sfuggente e incavata alle tempie, e agli angoli della bocca sigillata, dalle labbra sottili, bocca che sembra rifiutarsi di gustare i beni terreni, vi è quasi celato un inesplicabile, quasi caparbio sorriso, che potrebbe voler dire: «So tutto meglio di voi», o anche: «Vado fino in fondo, io». […] Quel volto non è un volto di uomo, la sua mancanza di virilità dà ai lineamenti un'espressione soave e spaventosa nello stesso tempo, che rammenta talvolta un angelo e talvolta una bestia. In questa mancanza di virilità vi è qualcosa di non umano: la gelida beatitudine di un volto sfiorato dalla polare atmosfera dell'assoluto, che conosce una sola cosa che abbia un vero rapporto con la vita: la morte.”

Friedrich Sieburg (1893–1964) giornalista, scrittore e critico letterario tedesco

Capitolo V, L'Incorruttibile, pp. 81-82
Robespierre
Variante: No, Robespierre non ama. Il suo aspetto esteriore, benché armonico e curato, non sprigiona calore e non rivela forza né debolezza. Ha l'incompleta grazia del fanciullo e l'avvizzita grazia del vecchio. È nato vecchio? Oppure non si è mai maturato? Il suo volto non manca di finezza, il naso è graziosamente volto in su, la fronte sfuggente e incavata alle tempie, e agli angoli della bocca sigillata, dalle labbra sottili, bocca che sembra rifiutarsi di gustare i beni terreni, vi è quasi celato un inesplicabile, quasi caparbio sorriso, che potrebbe voler dire: «So tutto meglio di voi», o anche: «Vado fino in fondo, io». [...] Quel volto non è un volto di uomo, la sua mancanza di virilità dà ai lineamenti un'espressione soave e spaventosa nello stesso tempo, che rammenta talvolta un angelo e talvolta una bestia. In questa mancanza di virilità vi è qualcosa di non umano: la gelida beatitudine di un volto sfiorato dalla polare atmosfera dell'assoluto, che conosce una sola cosa che abbia un vero rapporto con la vita: la morte. (da Robespierre, pp. 81-82)

Michel De Montaigne photo
Anna Maria Ortese photo

“La sperimentazione che riduce una bestia simile a Cristo sulla croce, però senza il grido finale.”

Anna Maria Ortese (1914–1998) scrittrice italiana

Origine: Le piccole persone, p. 156

Henry De Montherlant photo
Dacia Maraini photo
Anna Maria Ortese photo
Pierre Bayle photo
Jean Jacques Rousseau photo

“Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile – qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello.”

Jean Jacques Rousseau (1712–1778) filosofo, scrittore e musicista svizzero di lingua francese

prefazione; 2004, p. 32
Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza
Variante: Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile — qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello. (prefazione; 2004, p. 32)

Enver Hoxha photo
Dorothea Wierer photo

“Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a Pozzuoli. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di Siracusa. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male."”

Karl August Mayer (1808–1894)

[...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. (Da Vita popolare a Napoli nell'età romantica)
Origine: Citato in Domenico Rea, Le due Napoli; in Opere, a cura e con un saggio introduttivo di Francesco Durante e uno scritto di Ruggero Guarini, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2005, pp. 1344-1345. ISBN 88-04-54884-3

Asma al-Assad photo
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena photo

“Mia cara Miledy — Son più morta che viva. I rapporti di Pignatelli fatti a Luzzj, i documenti forniti da quelle canaglie di nobili provano che la rivoluzione è intieramente consumata. Il popolo è unito col potere costituente. Essi hanno disarmata tutta l'infame truppa, castelli, arsenale ec. Mack è scomparso. Calandra con 2500 uomini dice di non poter far nulla. Tutta la truppa chiama il popolo e dà loro le armi. Zurlo è stato trascinato ferito innanzi il tribunale dell'infame città e messo in castello. Ciò prova che la nobiltà dirìge tutto. Tre colonnelli, Fardella, Bologna e Baumont tradotti innanzi al tribunale; i due primi messi in libertà, il terzo imprigionato, infine orrori. Castellammare e Salerno sono già in rivoluzione. M'aspetto domani sentir l'istesso delle Calabrie. Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. Il pranzo è contramandato. Ohimè, mia cara, sono molto sventurata. Dio voglia che il contro colpo non si faccia sentire in Sicilia: sono desolata, ma bisogna riacquistar Napoli e difendere la Sicilia. Egli è certo che qualche birbante nascosto vi tien la mano. Questi sciocchi… non ho più testa: in una parola, sono molto fuor di speranza. Se potessi vedervi alle ore 23 o 24 col cavaliere ed il nostro eroe Nelson mi sarebbe di sollievo, bisogna efficacemente pensare a salvarci. Compatite un onesta amica, un alleata fedele, ma un affettuosa madre, sposa e sventurata regina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del gennaio 1799, p. 59
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton

Cornelia Funke photo
Heinrich Heine photo
Fidel Castro photo

“Il capitalismo produce bestie, il socialismo produce uomini.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Originale: (es) El capitalismo produce fieras, el socialismo produce hombres.

Source: Dal discorso pronunciato il 22 dicembre 1991; citato in http://www.cuba.cu/gobierno/discursos/1991/esp/f221291e.html, Cuba.cu.

“Sono uno sbaglio della natura, una bestia pazza.”

Andrej Romanovič Čikatilo (1936–1994) serial killer russo

Origine: Citato in Andrej il cannibale russo - «Sono pazzo, uccidetemi» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,0828_01_1992_0110_0013_11581529/, La Stampa, 23 aprile 1992

Martin Luther King photo

“La discriminazione è una bestia che tormenta i neri in ogni singolo momento della vita per ricordare loro che la menzogna della loro inferiorità è accettata come una verità.”

Martin Luther King (1929–1968) pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili

Citazioni di Martin Luther King
Origine: Citato in AA.VV. 2018, p. 320.

“Sono profondamente consapevole delle concezioni popolari sulle donne indiane quali bestie da soma, squaw, traditrici o, al massimo, abitanti scomparse di una landa selvaggia perduta da tempo.”

Paula Gunn Allen (1939–2008) scrittrice, poetessa e critica letteraria statunitense

citato in AA.VV., Il libro del femminismo, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 227. ISBN 9788858022900

“Non farò mai cross per la fama. Però mi ha mandato in bestia che abbia fatto più parlare di me il cambio di fidanzato che i titoli mondiali. Purtroppo viviamo in un mondo che si basa su questo: il gossip vale più di giorni, mesi e anni di sacrifici.”

Kiara Fontanesi (1994) pilota motociclistica italiana

Origine: Dall'intervista di Alessia Cruciani , Kiara Fontanesi: "Vi siete accorti che sono un fenomeno?" https://www.gazzetta.it/Moto/18-10-2018/kiara-fontanesi-vi-siete-accorti-che-sono-fenomeno-300776440925.shtml, Gazzetta.it, 20 ottobre 2018.

Richard Adams photo
Paola Taverna photo

“Oggi i centri vaccinali sono similabili a quelli che vengono paragonati i marchi per le bestie.”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Atto Senato n. 717 XVIII Legislatura [youtu.be/cIs78ZfPj2U?t=3m52s (video Senato TV)]. Roma, 3 agosto 2018.

Pino Caruso photo
Monica Cirinnà photo

“Il movimento è una di quelle bestie della mitologia con tante teste. Ogni testa dice quello che vuole, pensa quello che vuole e magari morde anche la testa accanto.”

Monica Cirinnà (1963) politica italiana

Origine: Da Ecg Regione; citato in Gisella Ruccia, Pd, Cirinnà: "M5s è come una bestia con tante teste, la smetta di mentire. Di Battista? Stia buono, non sarà mai sindaco di Roma" https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/19/pd-cirinna-m5s-e-come-una-bestia-con-tante-teste-la-smetta-di-mentire-di-battista-stia-buono-non-sara-mai-sindaco-di-roma/4302928/, IlFattoQuotidiano.it, 19 aprile 2018.

Giuseppe Fava photo
Astrid Lindgren photo

“Starmene qui sprangato in una gabbia | come una bestia!”

Astrid Lindgren (1907–2002) scrittrice svedese

questo era il pensiero | che, rendendoolo pazzo dalla rabbia, | tormentava la mente al prigioniero.
Rasmus e il vagabondo