Frasi su mentire
pagina 25

Emiliano Brancaccio photo

“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

Giuseppe Tanzella-Nitti photo
Antonio Pappano photo
Antonio Pappano photo
Bruno Longhi photo

“Ecco Gianluca Vialli: il glorioso, il valoroso, il caparbio, l'indomito capitano, Gianluca Vialli, riceve le congratulazioni, la medaglia da parte dei dirigenti dell'UEFA, da Lennart Johansson, da… Aigner, Gerhard Aigner. Tutti i giocatori che passano in rassegna… vedete l'entusiasmo: tocca a Jugović, seconda Coppa dei Campioni per lui, Paulo Sousa, è la prima volta, Michele Padovano, che anche lui ha contribuito in modo importante alla vittoria dei suoi compagni, poi Conte che è stato costretto, purtroppo per lui, ad uscire anzitempo, il gladiatore, vale a dire Moreno Torricelli, Porrini, che non ce l'ha fatta a scendere in campo ma comunque è stato importante in questa edizione della Champions League, poi Fabrizio Ravanelli, il pararigori Peruzzi, Ciro Ferrara, che ha segnato il primo calcio di rigore, poi Rampulla, il portiere meno battuto della Champions League, ricordiamolo, e poi il momento di Alessandro Del Piero che aveva contribuito ad un inizio travolgente. E siamo al momento della Coppa dei Campioni, attenzione! La Coppa dei Campioni che viene consegnata al capitano… è festa! È festa! La bacia! Vialli alza al cielo di Roma, al cielo d'Italia la Coppa dei Campioni! Un trofeo che inseguiva dal 1992, unitamente a Vierchowod e Lombardo, e che la stessa Juventus inseguiva da undici anni, dopo la triste vittoriosa notte di Bruxelles. È Juventus, è la festa della Juventus!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Ajax-Juventus, 22 maggio 1996, consegna del trofeo

Tyree Glenn photo
Alfredo Kraus photo

“Con il pubblico non ci sono mai stati problemi. dal punto di vista organizzativo, invece, La Scala è sempre stato un teatro molto complicato. Si avverte, come dire, una sorta di eccessiva arroganza.”

Alfredo Kraus (1927–1999) tenore spagnolo

citato in Giovanni Vitali, Alfredo Kraus, p. 38, Bongiovanni Editore Bologna, gennaio 1992

Bruno Pizzul photo
Walter Cronkite photo
Giulio Andreotti photo

“Dire no alla repubblica presidenziale in Italia non significa esprimere un giudizio svalutativo sul modo di reggersi degli Stati Uniti d'America o di altri paesi.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Spunti di riflessione, p. 45

Giulio Andreotti photo

“[In riferimento al disegno di legge sui DICO] E dire che noi abbiamo sudato lacrime e sangue per fare la riforma agraria e per dare la terra ai contadini. Invece, oggi vogliono dare il contadino al contadino.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Claudia Terracina, «Mia madre diceva: guardati dai gay» http://web.archive.org/web/20160304193338/http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070301/dlx0j.tif, Il Messaggero, 1º marzo 2007, p. 2.

Giulio Andreotti photo
Salvatore Cuffaro photo
Salvatore Cuffaro photo
Marcello Dell'Utri photo
Oliviero Diliberto photo

“Ai mercati vorrei dire che il paese con la crescita economica maggiore è la Cina comunista.”

Oliviero Diliberto (1956) politico, giurista e docente italiano

dall'intervista di Enrico Marro, Diliberto: paghiamo l'errore del '98. Ma Bertinotti ha capito la lezione http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/050810/86xkp.tif, Corriere della sera, 10 agosto 2005, p. 8

Ridley Scott photo
Angelo Scola photo
Papa Pio XI photo
Giuseppe Marotta (scrittore) photo
Quinto Orazio Flacco photo

“Che cosa vieta di dire la verità ridendo?”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

I, 1, 23-24

Sergio Quinzio photo

“Questo lo diceva il Tao: "L'imperatore non fa mai leggi, perché se emanasse una norma vorrebbe dire che qualcosa non va". Ogni legge in qualche modo è la spia di una condizione imperfetta: l'ideale sarebbe non averne bisogno.”

Sergio Quinzio (1927–1996) teologo e aforista italiano

da Sergio Quinzio, Gustavo Zagrebelsky, Democrazia e Apocalisse, a cura di Maurizio assalto, La Stampa, 28 maggio 1995, p. 21

Sergio Quinzio photo
Sergio Quinzio photo
Irvine Welsh photo
Irvine Welsh photo
Irvine Welsh photo
Frank McCourt photo

“Alla scuola statale Leamy ci sono sette maestri e tutti quanti hanno una cinghia di cuoio, una verga, una bacchetta di prugnolo, Con la bacchetta ti picchiano sulle spalle, sulla schiena, sulle gambe e soprattutto sulle mani. Quando ti picchiano sulle mani si dice bacchettata. Ti picchiano se arrivi in ritardo, se hai un pennino che sgocciola, se ridi, se parli e se non sai le cose. Ti picchiano se non sai perché Dio ha creato il mondo, se non sai chi è il santo patrono di Limerick, se non sai il Credo, se non sai quanto fa diciannove più quarantasette, se non sai quanto fa quarantasette meno diciannove, se non conosci i capolughi e i prodotti delle trentadue contee d'Irlanda, se non riesci a trovare la Bulgaria sulla carta geografica del mondo appesa al muro che è tutta una macchiata di sputi, moccio e inchiostro che ci hanno tirato sopra scolari imbestialiti sospesi vita natural durante. Ti picchiano se non sai dire come ti chiami in irlandese, se non sai dire l'Ave Maria in irlandese, se non sai chiedere il permesso di andare al gabinetto in irlandese. Conviene ascoltre i bambini più grandi che stanno nelle classi avanti perché ti possono informare sui gusti del maestro che hai al momento, cosa gli piace e cosa non sopporta. C'è un maestro che ti picchia se non sai che Eamon De Valera è il più grand' uomo mai vissuto sulla terra. Ce n'è un altro che ti picchia se non sai che il più grand' uomo mai vissuto sulla terra è stato Michael Collins. Il maestro Benson odia l'America perciò bisogna ricordarsi di odiare l'America, sennò lui ti picchia. Il maestro O'Dea odia l'Inghilterra perciò bisogna ricordarsi di odiare l'Inghilterra, sennò lui ti picchia. E se per caso dici una cosa bella qualsiasi su Oliver Cromwell ti picchiano tutti quanti.”

Le ceneri di Angela

Frank McCourt photo
Frank McCourt photo
Frank McCourt photo
Frank McCourt photo
Frank McCourt photo
Frank McCourt photo
Antonio Beltramelli photo

“Essere ingenuo vuol dire aver serbato una qualche purezza di vita; ancora significa poter godere qualche ora più chiara per le strade del mondo.”

Antonio Beltramelli (1879–1930) poeta e giornalista italiano

Origine: I tre tempi, Le novelle della vita gaia e triste, p. 152

Stefano Benni photo
Stefano Benni photo
Georg Simmel photo
Guillermo Vilas photo

“[Su Marcelo Ríos] Ci ho parlato un paio di volte. Non che parli molto. Forte personalitá, comunque. È come essere di fronte a un leone, non gli vai a dare un dolcetto, al leone, no? Tutti sapevano che era così. Alcuni sono cosí, devi lasciargli il loro spazio… Giocava bene ma non è riuscito a vincere qualcosa di veramente importante. Ne aveva le qualità ma lo ha tradito il fisico. Ma ha lasciato la sua immagine agli altri giocatori, quella di un giocatore che giocava in modo diverso e che aveva il portamento di un ribelle. Era molto interessante e conferiva colore al gioco del tennis. Se non avesse avuto tutti quegli infortuni avrebbe lasciato un segno piú profondo. Ma è triste questo fatto, che il suo corpo l'abbia lasciato a piedi. Era un grande giocatore ma poteva essere il piú grande di tutti, era equipaggiato per esserlo, ma il fisico non gliel'ha permesso. Un po' come accadde a Muster quando stava per diventare numero uno e fu investito da un ubriaco. Ma Muster ci riuscì lo stesso, tre anni dopo. Rios non ha avuto una seconda chance. Puoi dire che Rios è stato uno dei piú talentuosi di sempre. Ma non uno dei piú grandi di sempre. Perché devi aver vinto qualcosa, devi fare qualcosa di piú.”

Guillermo Vilas (1952) tennista argentino

Origine: Citato in Stefano Grazia, Marcelo Rios, un genio della racchetta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1575, Servizi Vincenti, 12 febbraio 2008.

Guillermo Vilas photo
Tim Henman photo
Alex Schwazer photo
Alex Schwazer photo
Carlo Ancelotti photo
Carlo Ancelotti photo
Antonio Cassano photo

“[Sul trasferimento all'Inter] Per me è molto importante questo momento, perché quando tifi per una squadra e poi ci arrivi vuol dire raggiungere il massimo.”

Antonio Cassano (1982) calciatore italiano

Origine: Citato in Inter Channel, Cassano: "Inter, il massimo" http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=59069&stringa=cassano, Inter.it, 22 agosto 2012.

Antonio Cassano photo
Franco Causio photo
Vincenzo Italiano photo

“Il Signore mi ha donato un calcio lungo e anche abbastanza preciso. è sempre stato Albertini il mio modello, ora, per stare al passo con i tempi, potrei dire che mi piacerebbe giocare alla Pirlo.”

Vincenzo Italiano (1977) calciatore italiano

Origine: Citato in Gessi Adamoli, Modello Italiano: 'Chiamatemi Pirlo...' http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/02/modello-italiano-chiamatemi-pirlo.html, La Repubblica , 2 febbraio 2005.

Wesley Sneijder photo

“Voglio cogliere l'occasione per dire che è stato un piacere lavorare con José Mourinho, spero che rimarrà il miglior allenatore del mondo.”

Wesley Sneijder (1984) calciatore olandese

al Galà del Pallone d'oro, 10 gennaio 2011; citato in sportmediaset. it

Rafael Nadal photo
Rafael Nadal photo
Rafael Nadal photo
Marcelo Ríos photo
Tommaso Landolfi photo
Michele Valori photo
Pierfrancesco Favino photo
Pierfrancesco Favino photo
Laozi photo
Piero Martinetti photo
Achille Campanile photo
Achille Campanile photo
Oliver Sacks photo
Pierre Jean Georges Cabanis photo
Luciano Canfora photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Nicolás Gómez Dávila photo

“Amo la natura, il mare e gli animali. Si può dire che sono uno stopper verde.”

Marcello Montanari (1965) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 35, ISBN 88-8598-826-2.

Salvatore Sciarrino photo
Antonio Infantino photo
Antonio Infantino photo

“hai paura di | dire | NO | perché 999 | hanno detto | SI???????”

Antonio Infantino (1944–2018) musicista, poeta e artista italiano

I denti cariati e la patria

Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo

“[Durante la discussione per l'approvazione del ddl anticorruzione. ] Sapete che vi sono molti casi in cui vengono concessi dei finanziamenti o dei contributi a persone che ne fanno richiesta alla pubblica amministrazione per i motivi più vari. Bene, noi vi chiediamo per quale ragione, quando si tratta di una persona condannata con sentenza penale passata in giudicato per fatti mafiosi, di corruzione, per concorso in peculato, per fatti gravissimi, deve esserle permesso di accedere ai contributi dello Stato e della pubblica amministrazione, ai finanziamenti, alle erogazioni liberali ed a quant'altro. Per quale ragione non si può stabilire un principio in base al quale chi è onesto, corretto, rispetta la legge, può accedere ai benefici e vietarlo ai delinquenti? È una richiesta lineare, formale, precisa. Non ci venite a dire, anche questa volta, che vi è una delega! Perché non lo decidiamo qua? Stiamo adottando un provvedimento, perché dobbiamo rinviarlo ad altra data? Assumetevi anche questa responsabilità!”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVI Legislatura – Resoconto stenografico – Seduta n. 650 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=650, 14 giugno 2012 – Seguito della discussione ed approvazione del disegno di legge: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (Approvato dal Senato) (A.C. 4434-A) ed abbinate (A.C. 3380-3850-4382-4501-4516-4906) (Esame articoli 7 e da 15 a 20; esame ordini del giorno; dichiarazioni di voto; correzioni di forma; coordinamento formale; votazione finale). Camera dei Deputati dellaRepubblica Italiana, 14 giugno 2012.

Antonio Di Pietro photo
Giorgio Antonucci photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
Claudio Lotito photo

“Vi mancava il mio latino? C'era un certo scetticismo, poi però tanti si sono voluti cimentare. Lo stesso Santo Padre ha voluto reintrodurre la Messa in latino… No, non voglio dire quello, non è che mi ha ascoltato. Semplicemente, il Papa ha sottolineato l'importanza del latino.”

Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Massimo Arcidiacono, Maurizio Nicita, Papaveri e papere: Prodezze e nefandezze dei presidenti del calcio., Imprimatur Editore, 2013. EAN: 9788897949923

“"Eppur si muove," diceva Galileo. "Eppure navigano," possono dire i marinai vietnamiti della costa dell'Annam a proposito delle loro giunche.”

Bernard Moitessier (1925–1994) navigatore e scrittore francese

Origine: Capo Horn alla vela, p. 14

Paolo Conte photo

“Dire che ti penso | è un controsenso | perché sei sempre qui, | tra le mie dita | come la vita | che in un sorriso vivi.”

Paolo Conte (1937) cantautore, paroliere e polistrumentista italiano

da Il treno va, n. 2
900

Fabrizio De André photo

“Come potrò dire a mia madre che ho paura?”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Cantico dei drogati; dalla poesia Eroina di Riccardo Mannerini, n.° 1

Fabrizio De André photo

“Sembra di sentirlo ancora | dire al mercante di liquore: | «Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?»”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Dormono sulla collina, n.° 1

Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Mahátma Gándhí photo
Mahátma Gándhí photo
Mahátma Gándhí photo
Mahátma Gándhí photo