Frasi su maestro
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“Giurare sulle parole del maestro.”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

I, 1, 14

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“Alla scuola statale Leamy ci sono sette maestri e tutti quanti hanno una cinghia di cuoio, una verga, una bacchetta di prugnolo, Con la bacchetta ti picchiano sulle spalle, sulla schiena, sulle gambe e soprattutto sulle mani. Quando ti picchiano sulle mani si dice bacchettata. Ti picchiano se arrivi in ritardo, se hai un pennino che sgocciola, se ridi, se parli e se non sai le cose. Ti picchiano se non sai perché Dio ha creato il mondo, se non sai chi è il santo patrono di Limerick, se non sai il Credo, se non sai quanto fa diciannove più quarantasette, se non sai quanto fa quarantasette meno diciannove, se non conosci i capolughi e i prodotti delle trentadue contee d'Irlanda, se non riesci a trovare la Bulgaria sulla carta geografica del mondo appesa al muro che è tutta una macchiata di sputi, moccio e inchiostro che ci hanno tirato sopra scolari imbestialiti sospesi vita natural durante. Ti picchiano se non sai dire come ti chiami in irlandese, se non sai dire l'Ave Maria in irlandese, se non sai chiedere il permesso di andare al gabinetto in irlandese. Conviene ascoltre i bambini più grandi che stanno nelle classi avanti perché ti possono informare sui gusti del maestro che hai al momento, cosa gli piace e cosa non sopporta. C'è un maestro che ti picchia se non sai che Eamon De Valera è il più grand' uomo mai vissuto sulla terra. Ce n'è un altro che ti picchia se non sai che il più grand' uomo mai vissuto sulla terra è stato Michael Collins. Il maestro Benson odia l'America perciò bisogna ricordarsi di odiare l'America, sennò lui ti picchia. Il maestro O'Dea odia l'Inghilterra perciò bisogna ricordarsi di odiare l'Inghilterra, sennò lui ti picchia. E se per caso dici una cosa bella qualsiasi su Oliver Cromwell ti picchiano tutti quanti.”

Le ceneri di Angela

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“Il vero baol non si annoia mai
tutt'al più si addormenta.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

Fernando Biudek, maestro baol
Baol

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“Chi guarda nel cannocchiale e vede cose diverse da quelle che vedo io è sempre uno che può insegnarmi molte cose, e lo leggerò con l'atteggiamento del discepolo che vuole capire ciò che ancora non gli è chiaro; se poi discuterò le sue conclusioni, lo farò col rispetto e con la riconoscenza che dobbiamo a quelli che hanno aperto la strada sulla quale ci prepariamo ad andare oltre, valutando il suo procedimento a posteriori sulla base degli argomenti, non a priori confrontando le sue conclusioni con le mie. È l'atteggiamento che il mio maestro Guido Calogero mi ha insegnato a chiamare «volontà di capire» o «spirito del dialogo». Ma al dialogo tra chi guarda nel cannocchiale e chi si rifiuta di guardarci non ho mai creduto: non è in nessun caso proficua una discussione tra uno storico che fonda su una serie di argomenti una nuova prospettiva e uno storico che, solo perché la nuova prospettiva non è ortodossa, si ritiene dispensato dalla fatica di saggiare ad uno ad uno gli argomenti e se la cava dicendo che il tutto «non è convincente»; né tra chi si pone come unico problema la verificabilità di una lettura storica e chi si preoccupa delle conseguenze che tale lettura porterà al quadro tradizionale della Geistesgeschichte; né tampoco tra chi ricostruisce un antico pensiero con la pazienza da formica del raccogliere instancabilmente nuovi elementi e chi deduce il pensiero di Parmenide dall'Eleatismo, l'Eleatismo dal Naturalismo Presocratico e il Naturalismo Presocratico dalla Spiritualità Greca; né, soprattutto, tra lo scrittore che lavora a inserire il «filosofo» in una prospettiva sincronica, che è poi sempre costituita dalla cultura e dalla società in cui quel «filosofo» visse e respirò, e il suo collega disposto a chiarirne i punti oscuri sempre e soltanto attraverso la rilettura di altri «filosofi», rifuggendo con disgusto dal contaminare il Puro Pensiero con l'utilizzazione dei poeti, degli oratori e degli storici.”

Antonio Capizzi (1926–2003) filosofo e storico italiano

Origine: La Repubblica cosmica, pp. 13-14

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“Velázquez non è soltanto un grande maestro, nel senso abituale che ha questa parola, per il genio, il talento, la tecnica, il successo e per tutte quelle qualità che fanno di un artista un caposcuola. È un grande maestro (anzi, uno dei più grandi e addirittura il più grande da un certo punto di vista) anche se prendiamo questa parola nel significato di professore, di educatore all'arte della pittura. Cerchiamo di chiarire il concetto: da una parte, un allievo, solo ammirando i suoi quadri e studiandoli intelligentemente, può ricevere la lezione di un maestro che non è più; dall'altra, gli allievi possono ricevere la continua raccomandazione di imitare severamente, e soprattutto, la natura, questo modello invariabile, che non può mai essere alterato né dai capricci della moda, né dalle stravaganze degli stili individuali, né dalle regole arbitrarie delle scuole successive.”

Louis Viardot (1800–1883) critico letterario, impresario teatrale e traduttore francese

da Les Musées de France, 1855
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Cary è diventato un così raffinato maestro della commedia (sofisticata o francamente comica) che in generale non si fa caso ai suoi talenti drammatici.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 160

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“La cortesia della signora Schwabe aveva messo a mia disposizione un appartamento nell'ex-Collegio medico, ove essa ha stabilito lo stupendo "Giardino di Infanzia", di cui più tardi parleremo. Nelle "Lettere Meridionali", una delle pagine che mi occupò di maggior pensiero fu la descrizione delle grotte delle spagare. Il lettore si ricorderà che l'autore descrive queste grotte, ove vivevano o morivano venti o trenta famiglie, e da dove la Scwhabe ha sottratto a morte certa una madre con cinque bimbi, affamati, nudi, orribili insetti schifosi. E questa madre doveva, la notte, vegliare costantemente, perché i topi non cibassero la carne delle sue creature. La vista delle quattro figlie di costei, ora sane, robuste, allegre e studiose, e l'udir da capo dalle maestre di quella scuola descrivere, quali testimoni oculari, lo stato in cui esse furono trasportate a quell'ospitale asilo (trasportate, mi piace di ricordare, in carrozza e in braccio da quella nobile tedesca che non indietreggiò davanti alla nausea e al pericolo di malattia contagiosa, perché il tifo regnava nella grotta), destava sempre più il mio desiderio di visitare il luogo, da cui furono tolte. Accompagnata da un amico e da un delegato di Pubblica Sicurezza, andai dunque al quartiere di Monte Calvario al di sopra dei giardini di Santa Lucia al Monte n. 3”

Jessie White (1832–1906) patriota, scrittrice e filantropa inglese

cap. 2, p. 27
La miseria in Napoli

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“La battaglia di Sadowa è stata vinta dal maestro di scuola prussiano.”

Oskar Peschel (1826–1875) geografo tedesco

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, U. Hoepli, Milano, 1921, p. 518, § 1538

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“Il css Zen Garden vi invita a rilassarvi e meditare sulle importanti lezioni dei maestri. Iniziate a vedere con chiarezza. Imparate ad utilizzare tecniche (ormai) consolidate nel tempo in modo nuovo e rigenerante. Diventate tutt'uno con il web.”

Dave Shea (1950)

The css Zen Garden invites you to relax and meditate on the important lessons of the masters. Begin to see with clarity. Learn to use the (yet to be) time-honored techniques in new and invigorating fashion. Become one with the web.

“Guarda il tuo nemico come è il tuo miglior maestro.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "Maledettamente" n. 8
1009 giorni

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“Carletto, nomina un corpo trasparente. El buso dela seradura, sior maestro.”

Angelo Cecchelin (1894–1964) attore teatrale e comico italiano

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“Il maestro si limita a «muovere», a stimolare il discepolo e il discepolo solo se risponde a questo stimolo – sia durante che dopo l'esposizione del maestro – arriva ad un vero apprendimento.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, p. 135, premessa di Igino Giordani, commento di Giovanni Mocchetti, Edizioni A.P.E., Mursia, Milano, 1979.

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“Doustignac: Amor omnia vincit, dice il cugino Ovidio, quel gentile maestro in fatto di amore.”

Louis-Benoît Picard (1769–1828) drammaturgo francese

Origine: Il parente di tutti, p. 20

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“Vorrei fare una dedica per questa vittoria al calcio italiano e al mio maestro Mazzone: sono orgoglioso di averlo avuto come tecnico.”

Josep Guardiola (1971) allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo

Origine: Citato in Gazzetta dello sport http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/maggio/28/Guardiola_Dedicata_grande_Maldini_Venga_ga_3_090528012.shtml, 28 maggio 2009.

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“So solo che Montanelli è fatto così: un maestro di giornalismo che ogni tanto s'impenna con qualcuna delle sue bizzarrie.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Citato in Bocca e Montanelli a duello causa Orlando https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/23/Bocca_Montanelli_duello_causa_Orlando_co_0_9301231146.shtml, Corriere della sera, 23 gennaio 1993.

“Abbiamo poi appreso che la cultura di sinistra, una parte della cultura di sinistra, che dalla nascita della repubblica è andata a senso unico tutte giuste le guerre comuniste, le rivoluzioni comuniste, sempre sbagliate le guerre dell'Occidente massime degli Stati Uniti ora non avendo più la sponda dell'Unione sovietica e del sol dell'avvenir su cui far rimbalzare la sua propaganda e trovare uno zoccolo duro alle sue parole, passa a un pacifismo totale e indiscriminato per cui, pur di contrastare una guerra votata dalle Nazioni unite, si sostiene che non esistono guerre giuste. E se quell'uomo serio, prima che un grande intellettuale, che è Norberto Bobbio si permette di ricordare che le guerre giuste esistono, che combattere il nazismo nella Resistenza fu una guerra giusta come lo sono le guerre in corso dei baltici o dei negri sudafricani o di chiunque si difenda da una ingiusta oppressione lo si attacca come un cattivo maestro. Il filosofo Vattimo, bontà sua, ci ha fatto sapere che forse la Resistenza l'avrebbe fatta anche lui, ma tutti gli altri firmatari del manifesto contro Bobbio non hanno mezzi termini, tutte le guerre per loro sono ingiuste, sono diventati tutti gandhiani, evangelici, se li schiaffeggiano su una guancia porgono l'altra. Ora se il pacifismo e il neutralismo cattolici hanno una giustificazione storica, hanno alle spalle una dottrina coerente, salvo qualche piccola eccezione come la guerra di Spagna con benedizione papale delle truppe franchiste, quelli del filone comunista o come chiamarlo, neo comunista o nostalgico comunista o comunista desiderante? Ci sembrano francamente poco decenti se ritroviamo fra i suoi esponenti degli stalinisti come il professor Gian Mario Bravo catafratto laudatore dei carri armati di Krusciov e di Breznev. Quanto allo squadrismo rosso del Manifesto meglio sorvolare, si sarebbero trovati bene anche a Salò.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano
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“Vengo giù come un muro maestro ma non sono acqua che sfugge da un canestro.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Porcapolka
Arrivederci Italia

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“La nuova scuola sarà il luogo del libero lavoro, della libera comunità fra i bambini e di quelli che vorranno aiutare i bambini nella realizzazione dei loro problemi, del loro desiderio di conoscenza e di creazione. Nella nostra scuola non vi sarà posto per nessuna costrizione, per nessuna violenza sull'anima infantile, qual si sia il motivo per cui volesse introdursi. A base di tutto sarà posto l'amore, e un rispetto per la personalità del ragazzo, così profondo come si ha per qualsiasi uomo adulto. I maestri saranno non i superiori, ma i compagni anziani degli alunni… Essi apprezzeranno più di tutto la libera manifestazione dello spirito del ragazzo, il lavoro autonomo della sua mente… Il loro lavoro principale sarà quello di porre un'unità spirituale, una reciproca fiducia, una radicale uguaglianza fra loro e i loro scolari-compagni, senza di che non vi può essere alcun reciproco aiuto nel lavoro di educazione e di formazione. I genitori degli scolari di questa nuova scuola entreranno essi stessi nella vita della scuola, come partecipanti, collaboratori e compagni anziani dei bambini… In questa scuola ci si sforzerà di diroccare i muri che dividono la scuola dalla vita, per fare della scuola, non solo il giardino preparatorio alla vita, ma un luogo di gioia, pieno di interesse e di significato per il ragazzo, una parte viva della sua vita vera… La base sarà il lavoro dell'uomo, quello fisico; il lavoro manuale produttivo non sarà impedito o disprezzato e nemmeno trattato come un giuoco pedagogico; al contrario, sarà fatto tutto il possibile perché i bambini possano soddisfare l'esigenza che ogni uomo ha per questo o quel tipo di operosità più congeniale, mirando ad un lavoro che a mano a mano conduce al lavoro fisico proprio degli uomini, e che prende tutta la vita dell'uomo.”

Origine: Citato in Sergei Hessen, La pedagogia russa del XX secolo, a cura di Luigi Volpicelli, Editrice AVIO, Armando Editore, Roma, 1956, pp. 75-76.

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“Più d'ogni tua parola a me maestro, | per disperato orgoglio a falsi òmeni, | vecchio, fingevi d'arrenderti. Io | ero lontano da te, coi tuoi versi.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Per Noventa; p. 103
L'ospite ingrato

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“Natura è gran maestra, e mai non erra.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

VIII, 20
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 363.

“Abbiamo tutti diritto a un maestro da poter rinnegare.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

L'ilare Ilaria

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“[Lei è stato iscritto alla P2 di Craxi e del C. A. F.? ] Basta! Non ne posso più! Mi iscrissi perché stremato dall'insistenza del mio amico Roberto Gervaso. Ricevetti la tessera di "apprendista muratore", dissi di rimandarla indietro. O mi fanno Grande Maestro o niente.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1993
Origine: Citato in Vittorio Testa, "Giuro, non sono nero" e il Cavalier perse le staffe http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/27/giuro-non-sono-nero-il-cavalier.html, la Repubblica, 27 novembre 1993.

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“Egli [Gesù] vale tutti i maestri di spiritualità. Seguendo lui siamo sicuri di non esagerare in niente, né da una parte né dall'altra.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

Il padrone dell'impossibile

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“[Commentando il Mattino di Giuseppe Parini] Poffar Dio! conosco ora di non aver mai saputo fare versi sciolti, benché me ne reputassi maestro.”

Carlo Innocenzo Frugoni (1692–1768) librettista e poeta italiano

citato in Francesco De Sanctis, Saggi critici, p. 92, EDIPEM, Novara 1974
Citazioni di Carlo Innocenzi Frugnoni

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“Il Maestro disse: "L'uomo superiore è cauto nel parlare e pronto nell'azione".”

Confucio (-551–-479 a.C.) filosofo cinese

4, 24

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“A Primo Conti mentre con illuminata maestria di amico e novissimo pittore fissa per sempre la fugacissima immagine di uno che si chiamò Pirandello. Viareggio, agosto 1928.”

Primo Conti (1900–1988) pittore, compositore e scrittore italiano

dedica di Luigi Pirandello sulla fotografia con il pittore per la prima posa del suo ritratto
Origine: citato in Agenda Letteraria, ed. 2007, pag. 102

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“Come ci ha insegnato François Truffaut, Hitchcock è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Un solo Hitchcock e si scopre il sonoro https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/28/solo_Hitchcock_scopre_sonoro_co_9_100428092.shtml, Corriere della sera, 28 aprile 2010, p. 55.

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“La giovanezza essendo a la voluttà inclinata non si piglia se non con l'esca del piacere: perché fugge i rigidi maestri.”

Marsilio Ficino (1433–1499) filosofo, umanista e astrologo italiano

da Sopra lo Amore, orazione VII, cap. XVI, p. 159

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“[…] d'ogni affetto umano affinatrice | fiamma è il dolore, e di virtù maestra | la morte.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Antonio Oroboni alla sua fidanzata

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“Quando colpite con un bastone un serpente, esso diventa dritto e rigido come un bastone. E così che dovete vedere [la kuṇḍalinī] quando il maestro la risveglia.”

Lilian Silburn (1908–1993) indologa francese

Origine: La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, p. 95

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“Kafka è un maestro di disperazione e di nichilismo, ma unicamente nel senso che ne è un grande diagnostico, un appassionato inquisitore e denunciatore.”

Guido Sommavilla (1920–2007) religioso, scrittore, critico letterario e teologo cattolico italiano

Il bello e il vero

“Salerno, con le sue più antiche memorie, è immersa nel mondo classico, che è poi, nel canto dell'epos, il mondo dei miti, mondo fantasioso della fanciullezza del gruppo etnico greco – latino. Ha una nobiltà epica lo stesso nome… Lievemente circonflessa lungo il litorale, come la nascente falce di Cintia, essa contempla, quasi intenta ad ascoltare, il suo golfo lunato, sul quale passa eterno I'epos di Omero e di Virgilio; mentre la richiamano alla religione delle memorie le meste ruine delle vicine città, Elea, Paestum, Pompei, un tempo fiorenti di studi e di ricchezza, e le antiche necropoli che d'ogni parte la circondano. Sentinella, nei secoli primigeni, del sacro nome d'Italia, quando questa aveva a confine settentrionale il Sele, il fiume, dicevano, che aveva la virtù di pietrificare le foglie, Salerno, nonostante che oggi appaia come una città del silenzio in confronto con i centri culturali della penisola, è forse la meglio indicata a gridare alla Patria, la quale, dal secolo scorso, a malgrado della sua unificazione, s'è andata sempre più snazionalizzando e snaturando per seguire mode letterarie e ideologiche straniere, esser tempo ormai di riprendere la tradizione classica che la fece maestra all'Europa, e che è il sostrato della sua stessa italianità.”

Luigi Guercio (1882–1962) sacerdote italiano

citato in Luigi Guercio umanista – Nel centenario della nascita

“Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.”

Enzo Siciliano (1934–2006) scrittore italiano

da Qualche agnostico fra tanti scettici http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/07/22/qualche-agnostico-fra-tanti-scettici.html, la Repubblica, 22 luglio 1989