Frasi su nulla
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“Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo. Chi si sente solo vive un dramma puramente individuale; il sentimento dell'abbandono può sopraggiungere anche in una splendida cornice naturale. In tal caso interessa unicamente la propria inquietudine. Sentirti proiettato e sospeso in questo mondo, incapace di adattarti ad esso, consumato in te stesso, distrutto dalle tue deficienze o esaltazioni, tormentato dalle tue insufficienze, indifferente agli aspetti esteriori – luminosi o cupi che siano –, rimanendo nel tuo dramma interiore: ecco ciò che significa la solitudine individuale. Il sentimento di solitudine cosmica deriva invece non tanto da un tormento puramente soggettivo, quanto piuttosto dalla sensazione di abbandono di questo mondo, dal sentimento di un nulla esteriore. Come se il mondo avesse perduto di colpo il suo splendore per raffigurare la monotonia essenziale di un cimitero. Sono in molti a sentirsi torturati dalla visione di un mondo derelitto, irrimediabilmente abbandonato ad una solitudine glaciale, che neppure i deboli riflessi di un chiarore crepuscolare riescono a raggiungere. Chi sono dunque i più infelici: coloro che sentono la solitudine in se stessi o coloro che la sentono all'esterno? Impossibile rispondere. E poi, perché dovrei darmi la pena di stabilire una gerarchia della solitudine? Essere solo non è già abbastanza?”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Al culmine della disperazione

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“La vita mi è sempre parsa enigmatica e insignificante, profonda e irreale; un nulla che invita allo stupore.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

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“La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Strettamente personale, Rizzoli

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“Non ci dobbiamo vergognare di riconoscere la verità e di assimilarla da qualsiasi fonte ci venga, anche se ci è stata insegnata da altre generazioni e da popoli stranieri; per colui che cerca la verità, non c'è nulla che abbia un valore più grande della verità stessa; essa non lo umilia, anzi, lo onora e lo nobilita.”

Al-Kindi (801–866) musicista, filosofo, matematico, fisico astronomo e scienziato arabo

Origine: Citato in Karen Armstrong, Storia di Dio: 4000 anni di religioni monoteiste, traduzione di Aldo Mosca, Marsilio Editori, 1995, p. 187.

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“Che perduto il buon nome, una fanciulla, | Per bella ch'ella sia, non val più nulla.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

XX, 51
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 331.

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“Sei nato senza nulla ed è meglio così: non appena hai qualcosa mandano qualcuno per cercare di portartelo via”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

Darkness on the Edge of Town

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“Questo cambiamento [il retrocedere dell'uomo vecchio e l'inizio dell'attività dell'uomo nuovo] può prodursi progressivamente, per mezzo di molti sforzi, di fatiche e di tentativi, sostenuti con pazienza e tenacia, grazie anche a molte preghiere con lacrime, grida, violenza, dolore e tristezza. Infatti si tratta di una dolorosa duplice operazione di morte e di parto, espressa da una stessa parola nella Bibbia [1]: sono da un lato i dolori della morte dell'uomo vecchio recalcritrante che vi si oppone con tutto il suo essere e dall'altro i dolori del parto dell'uomo nuovo: essi implicano un'immensa trasformazione dell'essere che l'uomo subisce faticosamente, perché rinasce a immagine del suo Creatore nella giustizia e nella santità della verità. Le forze repulsive richieste per espellere il vecchio e el eforze di attrazione necessarie per mettere in opera il nuovo superano le capacità umane. È come se l'essere uomo dovesse ingaggiare la lotta contro se stesso e mettersi a morte. Se non fosse stato per le qualità eccezionali dell'uomo nuovo, la nuova nascita sarebbe stata impossibile. Ma Dio l'ha creato perché viva, perché domini e nulla possa impedirgli di vivere. Le forze vitali dell'uomo nuovo hanno la meglio sugli atteggiamenti recalcitranti dell'uomo vecchio, con una potenza invincibile che il soggetto percepisce con ammirazione, chiedendosi da dove gli venga questo aiuto, e perché prima fosse nascosto. Egli ha l'impressione di essere liberato da ciò che l'ostacolava e comincia a discernere come l'eco di una voce che lo chiama dall'intimo del suo essere e che lo invita alla traversata. Tuttavia questo stesso cambiamento può anche prodursi all'improvviso – come testimonia l'esperienza di molti – senza sforzo né dolore, come un risveglio dopo un profondo sonno. Sul punto di nascere, l'essere nuovo attende solo più un impulso della grazia, in un movimento di fede ardente nel cuore. Allora si sveglia, si manifesta e suscita lo stupore e l'ammirazione. Si dice allore che il tale si è "rinnovato", si è trasformato. Egli stesso percepisce bene che qualcosa è cambiato nel suo essere, nel suo fisico, nel suo stesso corpo. La sua voce, la sua intonazione, l'espressione del suo viso hanno qualcosa di nuovo. Una gioia serena inonda il suo cuore e sprizza dal suo viso e da tutto il suo essere. La calma interiore colma tutta la sua vita: altrettanti segni che una nuova nascita nello Spirito è effettivamente avvenuta. L'uomo si sente riempito di nuove energie spirituali che gli sembrano venire dall'alto ma che, in realtà, hanno la loro origine all'interno, nell'essenza stessa della sua creazione e della sua eredità celeste. [1] Il travaglio del parto (cf. Rm 8,22) e l'agonia della morte (cf. At 2,24) sono espressi in greco dallo stesso termine: odinas.”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Il cristiano: nuova creatura

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“Roger ha la freddezza dei forti, io ero nervosissimo, o andavo troppo di fretta o aspettavo troppo, mentre lui è sempre pronto a sfruttare gli errori, non ti perdona nulla, è strasicuro di sé.”

Marat Safin (1980) tennista e dirigente sportivo russo

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Mago Federer cambia la moda http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/novembre/23/Mago_Federer_cambia_moda_ga_10_04112310036.shtml, Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2004.

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“[Alla domanda su cosa pensassero di lui i dirigenti Rai] Chillo ha da murì. […] Ci vogliono buttare fuori dal mercato. […] In teoria la Rai avrebbe un tetto massimo di raccolta pubblicitaria stabilito dal Parlamento. Non lo rispetta, sfora di 100 miliardi e nessuno la punisce. Adesso la magistratura indaga. Però sicuramente non se ne farà nulla. Parliamo d'informazione televisiva. È lottizzata. La Rai pensa solo al Palazzo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1989
Origine: Durante l'Excelsior Hotel Gallia di Milano; citato in Giorgio Lonardi, "La Rai vuole farci fuori" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/10/04/la-rai-vuole-farci-fuori.html, la Repubblica, 4 ottobre 1989.

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“[Sull'uso di droghe] Sono la persona più realista che si conosca e quindi non c'è nulla di più lontano da me che il desiderio di staccarmi dalla realtà.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2006
Origine: Dalla trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1, 31 gennaio 2006; citato in Berlusconi ha detto: (anno 2006) http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=Frasario2006, a cura di Marzia Amico, Jessica D'Ercole, Daria Egidi e Roberta Mercuri, Corriere.it.

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“La crisi è globale e serve una risposta globale. Si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per formulare queste nuove regole. Tra le varie ipotesi avanzate c'è anche questa, ma per ora non c'è nulla di concreto. Certamente la soluzione non può essere né nazionale né europea, ma globale. Va presa nelle istituzioni mondiali.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Citato in Crisi, Berlusconi: «Resistete al panico» Tremonti: «Impegni forti o non firmo» http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_10/berlusconi_crisi_a156dce2-96cd-11dd-9911-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 10 ottobre 2008.

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“[A proposito di Rosy Bindi] Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Vittorio Sgarbi, 2001: «La Bindi è più bella che intelligente.»
Origine: Citato in Berlusconi attacca Rosy Bindi: "È più bella che intelligente" http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-12/attacco-a-rosi-bindi/attacco-a-rosi-bindi.html, Repubblica.it, 8 ottobre 2009.

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“Sterile nulla è il cielo.”

Clemente Rebora (1885–1957) presbitero e poeta italiano

da Frammenti lirici, Interlinea, 2008

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“Chi si intende di saper nulla, quello è più sapiente degli altri.”

Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

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“In Hitler il popolo tedesco ha trovato riassunti, al di sopra di ogni schema tradizionale di divisioni classistiche, alcuni dei motivi essenziali da sempre ritornanti a definire il proprio carattere, la fisionomia del proprio ethos: il gusto della violenza, il misticismo «romantico», la fanatica dedizione a un ordine meccanico, disumano. Hitler sapeva trascinare il grande industriale con l'esca dell'interesse e col ricorso al mito prediletto della supremazia tedesca nel mondo; affascinava il piccolo borghese col suo estetismo pompier, con la sua oratoria accesa e volgare, pronta sempre ad offrire, di ogni problema, la soluzione più semplicistica; piaceva all'intellettuale decadente, permeato di femmineo postnicianesimo (l'intelligencija tedesca già nel 1914 era in stato fallimentare come nessun'altra in Europa), per la sua ostentata energia virile, per il suo dichiarato disprezzo di ogni indugio morale o sentimentale, per quel suo rozzo materialismo demagogico che, nonostante tutto, pretendeva considerazione «spirituale». Conquistava infine anche l'operaio, facendo leva non soltanto sul suo sciovinismo non perfettamente esorcizzato, ma porgendogli, anche, delle sue rivendicazioni sociali, un'attuazione più concretamente immediata, meno utopica e intellettualistica di quanto non gliela prospettasse il programma della rivoluzione proletaria: e fosse pure nei limiti di una umiliante, paternalistica nota di concessioni padronali. […] il nazismo non è certo la realizzazione di un genio. Hitler è effettivamente uno dei tanti […].
Parlare di tirannide perciò non persuade. Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. […] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. […]
Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

La rivoluzione come gioco, p. 44

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“Non c'è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca.”

Barbara Tuchman (1912–1989) scrittrice, giornalista e storica statunitense

sulla raccolta fondi per la New York Public Library, dal New Yorker, 21 aprile 1986

“Il calcio italiano, tanto quanto l'Italia, ha bisogno di riforme strutturali. L'Italia era a un bivio pochi anni fa – vogliamo affrontare questo e rimanere competitivi? Abbiamo scelto di non fare nulla. Nel calcio è necessario uno sforzo concertato: violenza, stadi, protezione dei marchi. Ora non c'è nemmeno un governo, quindi non abbiamo un ministro di sport.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Italian football, as much as Italy, needs structural reforms. Italy a few years ago was at a crossroads – do we want to tackle this and stay competitive? We chose to do nothing. In football, you need a concerted effort: violence, stadiums, trademark protections. Now there isn't even a government, so we haven't got a minister of sports.

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“Mina è la più grande di tutte, la migliore. E proprio per questo non può scomparire nel nulla. Ha l'obbligo di farsi vedere, sentire. Non bastano i suoi dischi. È lei in carne e ossa che vogliamo”

Nilla Pizzi (1919–2011) cantante italiana

citato in Nino Romano, Mina. Mito e mistero, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1996

“La fede senza amore non conta nulla.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù
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“Nulla che sia del tutto nuovo è perfetto.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

Origine: Da Brutus, 71.

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“Velázquez è come un cristallo sospeso sul mondo. E nulla quanto i cristalli merita il rispetto che si deve alla veracità. E nulla c'è tuttavia che corra altrettanto pericolo di lasciarci nel dubbio se esista o no. Ma nessuno al mondo potrebbe mai perdonare a se stesso la stoltezza di ammonire Velázquez. Egli è come è: tranquillo, impassibile, irresponsabile. Ed anche le sue creature, emancipate da qualsiasi preoccupazione di levità o di peso, sono come sono e stanno come stanno.”

Eugeni d'Ors (1881–1954) scrittore spagnolo

da Tres horas en el Museo del Prado, 1922
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Qual è quell'animale cieco, sordo, tardigrado, impotente, ostinato, che ogni cosa dimentica, nulla capisce, e persevera nell'errore?
– Il risparmiatore, il risparmiatore!”

Arrigo Cajumi (1899–1955) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

Origine: Pensieri di un libertino, p. 64

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“[Al termine di Cagliari-Juventus 1-3 del 21 dicembre 2012, disputata sul campo neutro di Parma] Il campionato italiano è falsato, sono disgustato da questo calcio, non ne voglio più far parte, oggi abbiamo affrontato una formazione che non si è comportata in modo sportivo. L'atteggiamento della Juventus mi lascia perplesso. Lo scorso anno ci hanno chiesto di spostare la partita dal pomeriggio alla sera perché si giocavano lo scudetto, stavolta si sono rifiutati di venire a Cagliari. I fatti parlano da soli: avevamo venduto tutti i biglietti venduti come nelle altre partite casalinghe, alle tre del pomeriggio la Lega ha ufficializzato la sede di Parma perché il sindaco di Quartu Sant'Elena non aveva ancora dato la disponibilità dell'impianto, arriva solo tre ore più tardi, alle sei del pomeriggio. A quel punto, però, la Juventus si è rifiutata di venire a Cagliari, mentre noi in 48 ore siamo riusciti a spostare la gara a Parma. Siamo venuti qui di corsa e con l'affanno, abbiamo viaggiato a zero gradi, la squadra si è impegnata al massimo e poi abbiamo trovato anche questo arbitraggio insufficiente, terminando la partita in nove e con due espulsi. Tutto questo fa male. Guarda caso, queste diatribe esistono solo per queste partite, perché contro le altre squadre abbiamo potuto giocare nel nostro impianto. Perché per questa gara sono stati presi in considerazione dettagli altre volte trascurati? I fatti parlano da soli, sono disgustato dal calcio italiano: passano gli anni e non cambia mai nulla.”

Massimo Cellino (1956) imprenditore italiano

Origine: Citato in Conte: "Più forti dell'era Capello" Furia Cellino: "Campionato falsato" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/21-12-2012/conte-esulta-xxxx-furia-cellino-serie-falsata--913566258484.shtml, Gazzetta.it, 21 dicembre 2012.