Frasi sulla storia
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“[Sulla miniserie Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu che ha prodotto] Avevo in mente il soggetto da tempo. Conoscevo bene Rino Gaetano, perché da ragazza ero amica di sua sorella Anna, ci frequentavamo a Roma. Mi piaceva la sua musica e mi piaceva lui, un ragazzo intelligente in modo profondo. La sua è la storia di un eroe di oggi, attuale come lo sono le sue canzoni. Raramente si raccontano storie di ragazzi in tv: questa vuole esserlo.”

Claudia Mori (1944) cantante e attrice italiana

Origine: Citata in Emilia Costantini, Rino Gaetano, fiction su un cantautore-eroe https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/20/Rino_Gaetano_fiction_cantautore_eroe_co_9_070120023.shtml, Corriere della sera, 20 gennaio 2007

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“Nessun vero tiranno conosciuto della storia è mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocità attribuite al Dio della Bibbia.”

Steve Allen (1921–2000) musicista, attore e personaggio televisivo statunitense

da Sulla religione della Bibbia e sulla moralità

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“[La vicenda biografia di Macalda Scaletta] Della vita di que' baroni ci è saggio la storia di Macalda di Scaletta. Vedova di un Guglielmo d'Amico, esigliato al tempo degli Svevi, era andata profuga in abito di frate Minore, stette a Napoli, a Messina, e da Carlo d'Angiò ricuperò i beni confiscati al marito. Sposatasi ad Alaimo di Lentini, uno de' più fervorosi nel Vespro, tradì i Francesi che a lei, come beneficata da Carlo, rifuggiavano in Catania, della qual città suo marito fu fatto governatore. Quand'egli andò alla guerra di Messina, essa ne tenne le veci; e sui quarant'anni, pure ancor bella, generosa net donare, vestiva piastre e maglie; e con una mazza d'argento alla mano, emulava i cavalieri ne' cimenti guerreschi. Di sua onestà chi bene disse, chi ogni male. Aspirò agli amori di re Pietro, lo accompagnò, gli chiese ricovero; ma egli non volle comprenderla, di che essa pensò vendicarsi.
Alaimo fu poi fatto maestro giustiziere, e valse a reprimere i molti che reluttavano alla nuova dominazione, e acquistò tal reputazione che eccitò la gelosia dell'infante don Giacomo. La crescevano i superbi portamenti di Macalda, la quale tenevasi alta fin con Costanza, e non volea dirle regina, ma solo madre di don Giacomo; se compariva alla Corte, era per isfoggiare abiti e gioie. Contro ogni decenza, volle in un convento passar la gravidanza e il parto, sol per godere l'amenità del luogo : Costanza fu a visitarla, e n'ebbe accoglienze sgarbate; offri di levar al battesimo il neonato, e Macalda rispose non voler esporlo a quel bagno freddo, poi tre giorni appresso vel fece tenere da popolani. Costanza, mal in salute, si fece portare in lettiga da Palermo al duomo di Monreale; e Macalda essa pure, per le strade della città e fin a Nicosia in lettiga coperta di scarlatto, di che fu un gran mormorare. Re Giacomo viaggiava con trenta cavalli di scorta; e Macalda con trecento, e volea far da giustiziere, e apponeva a re Pietro di avere mal compensato coloro, che del resto l'aveano domandato compagno e non re.
Alaimo condiscendeva alla moglie, e dicono le giurasse non dar mai consigli a danno de' Francesi, anzi procurarle il ritorno in Sicilia. Se il facesse noi sappiamo; certo i re aragonesi gli si avversarono, fors'anche per la solita ingratitudine a chi più beneficò. Giacomo finge spedire Alaimo in gran diligenza a suo padre in Catalogna per sollecitarne ajuti : Alaimo va, è accolto con ogni maniera di cortesia; ma appena egli partì, la plebe di Messina, sollecitata dal Loria, lo grida traditore, affollasi alla sua casa ad ammazzare i Francesi prigionieri di guerra che vi tenea, e così quelli che stavano nelle carceri e che egli aveva salvati. Macalda accorse per sostenere i suoi fautori, ma vide il marito dichiarato fellone e confiscatigli i beni, Matteo Scaletta fratello di lei, decapitato; ella stessa chiusa in un castello, forse vi lini la vita. Alaimo, dopo alquanti anni, fu rimandato verso la Sicilia, e come fu in vista della patria isola, buttato in mare.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Vol. IV, cap. CII, p. 177
Storia degli Italiani

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“Uno de' più nobili ed opportuni esercizj della penna è sempre la storia.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Origine: Storia della letteratura italiana, p. 79

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“Non ero interessato alla gloria, ma a fare film. Non volevo esibire la macchina da presa, il regista, lo sceneggiatore. Volevo il pubblico coinvolto nella storia.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Origine: Citato in Vito Zagarrio, Frank Capra. L'Unità – Il Castoro, Milano, 1995. ISBN 88-8033-043-8

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“La particolare abilità di Turgenev consiste nel mostrare, attraverso i rapporti con gli altri, quello che le persone realmente sono. Per questo riesce così bene nella rappresentazione dei vari tipi di società.”

Edmund Wilson (1895–1972) critico letterario, giornalista e scrittore statunitense

citato in Giovanna Spendel, Storia della letteratura russa, Tascabili Economici Newton, Roma, 1996, p. 34. ISBN 88-8183-330-1

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“Spa è un circuito che ha della storia dietro, poi le condizioni meteo variano da venerdì a domenica e quindi hai bisogno di una preparazione mentale specifica per questo Gran Premio su una pista difficile da fare al massimo.”

Fernando Alonso (1981) pilota automobilistico spagnolo

Origine: Citato in Alonso: "Spa pista storica. Le batterie sono al 100%" http://www.gazzetta.it/Formula1/28-08-2012/alonso-spa-pista-storica-batterie-sono-100percento-912418720119.shtml, Gazzetta.it, 28 agosto 2012.

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“[su Mr. Nobody] Il bello di questa storia sta nel fatto che ognuno può identificarsi con i dubbi della propria vita. Ognuno può correlarsi al personaggio in relazione ai suoi ricordi e alle sue paure, ecco perché Jaco riesce a toccare i cuori di tutti con questo film. Ci dice che tutte le vite possibili conducono a qualcosa e che nessuna di queste è priva di significato.”

Diane Kruger (1976) attrice e modella tedesca

Origine: Citato in Jared Leto e Jaco Van Dormael: "Siamo anche noi dei Mr. Nobody" http://www.moviesushi.it/cinema/item/2879-jared-leto-e-jaco-van-dormael-siamo-anche-noi-dei-mr-nobody.html, MovieSushi.it, 11 settembre 2009.

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“Anche Sophia Loren ha posato per un calendario Pirelli, ma queste donne che hanno fatto la storia della bellezza italiana, invecchiano bene come il Brunello di Montalcino?”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Sol Tv del 25 febbraio 2007; http://www.youtube.com/watch?v=KuQX2sV6aH8

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“Io mi struggo quando le storie d'amore sono tormentate. Se non c'è tormento non c'è passione.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino dell'8 maggio 1996

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“Lei si chiama Giuseppe Costanzo detto Pippo!? Come Pippo Baudo? Quindi possiamo definire la Sicilia la terra dei "Pippi", visto che Elio e le storie tese parlano della terra dei cachi riferendosi all'Italia. (Da Prima che sia troppo tardi”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

San Marino RTV dell'8 maggio 1996)
Prima che sia troppo tardi – San Marino RTV –

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“Quella montagna di polvere che chiamiamo storia.”

Augustine Birrell (1850–1933) politico e critico letterario inglese

da Carlyle, in Obiter Dicta, 1884

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“Come si potevano perdere le parole che correvano per il mondo, e con le parole perdere intere vite, intere storie che nessuno avrebbe potuto ricostruire uguali?”

Roberto Cotroneo (1961) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

da Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome

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“Ora lei mi chiede se io sarei capace di scriverla, questa storia. Almeno di scriverla, visto che non ho parole per dirla.”

Roberto Cotroneo (1961) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

da Il vento dell'odio

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“Monte Argentario, 18 aprile 2001
Al Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI Palazzo del Quirinale -- Roma
Signor Presidente
Ho appena visto al telegiornale la cerimonia svoltasi al Quirinale in onore del prof. Ardito Desio per il suo 104° compleanno. Lei lo ha premiato con un prestigioso riconoscimento che assume il massimo valore proprio perché consegnato dalle Sue mani.
Anch'io come tanti rispetto il traguardo anagrafico del professor Desio e la sua opera di studioso; ben diverso credo sia invece il suo merito come Capo della riuscita Spedizione Nazionale Italiana per la conquista del K2, nel 1954.
La stimo, moltissimo, Signor Presidente, ed è la ragione per cui mi permetto di inviarLe questo mio libro sperando che trovi il tempo per sfogliarlo: è la storia postuma di questa grande Spedizione Nazionale, di cui ho fatto parte.
Non è tanto la mia vicenda personale che intendo portare alla Sua conoscenza, essendo essa complementare all'impresa, bensì voglio informarLa sul falso storico contenuto, tuttora, nelle relazioni e nei documenti ufficiali della conquista del K2; un falso storico ormai riconosciuto come tale nel mondo intero.
Vorrei dunque che una persona come Lei fosse totalmente informata sull'argomento, poiché la posizione ufficiale di questo fatto non fa certo onore al nostr Paese.
Grazie per avermi ascoltato.
Con il massimo rispetto e ammirazione”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano

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Origine: K2 La verità. 1954 – 2004, p. 201

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“Esistono storie che non esistono.”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Voce fuori campo
L'uomo che usciva la gente

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“Una storia di poco falsa…”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Voce fuori campo
Altri, Rocchio 47

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“È una storia costantemente coinvolgente, un libro appagante e illuminante.”

John Gross
Citazioni sul libro Rodin: a biography

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“La Nazionale e la Juventus sono state due grandi storie d'amore nella mia vita di allenatore.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in goal.com http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=720162, 2 giugno 2008.

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“La ricognizione fruga nelle pieghe della storia, quella che attraverso un antico muro, un frammento ceramico, sa restituirci le lacrime, le debolezze, le piccole cose quotidiane dell'uomo.”

Ludovico Magrini (1937–1991) giornalista italiano

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citazione necessaria, Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.

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“La storia della democrazia ci offre una curiosissima combinazione di utopie e miti.”

Georges Eugène Sorel (1847–1922) filosofo, sociologo e ingegnere francese

da Riflessioni sulla violenza, 1908

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“La storia dell'umanità è un continuo realizzarsi degl'ideali umani, e questo è il progresso.”

Francesco de Sanctis (1817–1883) scrittore, critico letterario e politico italiano

Origine: Nuovi saggi critici, Studio sopra Emilio Zola, p. 384

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“Se guardate la storia della magia, vedrete le sue origini nelle caverne. Vedrete le sue origini nello sciamanesimo, nell'animismo, nella credenza che ogni cosa che ci circonda, ogni albero, ogni roccia, ogni animale, sia abitato da una qualche forma di essenza, una qualche sorta di spirito con cui forse si potrebbe comunicare. Avreste avuto uno sciamano o un visionario che sarebbe stato responsabile di incanalare le idee utili alla sopravvivenza. Prima che raggiungiate le civiltà classiche potrete vedere che questo è stato formalizzato in un certo status. Lo sciamano agisce puramente come un intermediario tra gli spiriti e le persone. La sua posizione nel villaggio o nella comunità è simile a quella di un idraulico spirituale. Ogni persona nel gruppo ha il suo ruolo. La persona migliore nella caccia era un cacciatore, la persona migliore nel parlare con gli spiriti, forse perché lui o lei era un po' pazzo/a, un po' staccato dal nostro normale mondo materiale, allora sarebbe stato uno sciamano. E gli sciamani non padroneggiavano un'arte segreta, essi dispensavano semplicemente le loro informazioni alla comunità, perché si credeva che fosse utile alla comunità. Quando abbiamo l'emergere delle culture classiche, tutto questo è stato formalizzato tanto che si hanno dei interi pantheon di dèi. E ognuno di questi dèi avrà una casta di preti che agiranno fino a un certo punto come intermediari che ti insegneranno ad adorare quel dio. Così la relazione tra gli uomini e i loro dèi, che potrebbe essere vista come la relazione tra gli uomini e il loro Io più alto, era ancora di tipo diretto. Quando arrivò il cristianesimo, quando arrivò il monoteismo, tutt'a un tratto hai una casta di sacerdoti che si muoveva tra l'adoratore e l'oggetto di adorazione. Hai una casta sacerdotale che era diventata una specie di dirigenza d'intermediazione spirituale tra l'umanità e la divinità interiore di cui si andava alla ricerca. Non puoi avere un rapporto diretto con un dio. I sacerdoti non hanno davvero il bisogno di un rapporto con la divinità. Hanno solo un libro che ti dice di alcune persone vissute tanto tempo fa, che hanno avuto un rapporto diretto con la divinità. E va tutto bene. Non hai bisogno di avere visioni miracolose, non hai bisogno di avere degli dèi che ti parlino. In effetti, se ti capita niente del genere, probabilmente sei matto. Nel mondo moderno questa roba non succede. Le sole persone a cui è permesso parlare con gli dèi, e in un modo davvero a senso unico, sono i preti. Per me il monoteismo è una grande semplificazione. Voglio dire, la Cabala ha una grande molteplicità di dèi, ma alla sommità del diagramma cabalistico, l'albero della vita, ha quest'unica sfera, che è il dio assoluto. La Monade. Qualcosa che è indivisibile. E tutti gli altri dèi, e ogni altra cosa nell'universo è una specie di emanazione di quel dio. Ora, questo va bene. Ma quando suggerisci che ci sia solo quell'unico dio, a quell'irraggiungibile altezza al di sopra dell'umanità e che non c'è niente in mezzo, stai limitando e semplificando la questione. Penso che il paganesimo sia una specie di alfabeto, come un linguaggio. È come se tutti gli dèi sono le lettere di quel linguaggio, esprimono delle sfumature, ombre del significato, o certe sottigliezze delle idee. Mentre il monoteismo tende ad essere solo una vocale, ed è solo tipo: oooouh [Alan Moore stesso nel documentario per far comprendere il suono scimmiesco. ]. È questo suono scimmiesco. Puoi quasi immaginare gli dèi divenire frustrati, sprezzanti. Perché con tutta la ricchezza di concetti spirituali che sono disponibili, perché ridurre tutto a una sola, singola nota monocorde che chi pronuncia neanche comprende?”

Alan Moore (1953) fumettista e scrittore britannico

citato nel documentario di Dez Vylenz, The Mindscape Of Alan Moore, Shadowsnake films, visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=rZXoinYCReE, subititolato in italiano

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“Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore.”

Paul Auster (1947) scrittore, saggista e poeta statunitense

Origine: Il taccuino rosso, p. 62

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“Questa è la storia della sua carriera finora. Berdych ha un gran talento e tanta potenza, arriva spesso ad un passo dalla vittoria, ma succede qualcosa nella sua testa nel momento chiave del match. È un vero peccato, perché è un giocatore affascinante da guardare.”

Boris Becker (1967) tennista tedesco

Origine: Da un'intervista per Sky Sport; Citato in Daniela Dolce, Becker: "Berdych non è abbastanza forte mentalmente" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/11/11/800799-becker_berdych_abbastanza_forte_mentalmente.shtml, Ubitennis.com, 11 novembre 2012.