Frasi sul successo
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“Quando seppi quello che era successo a My Lai potevo benissimo dirmi: è la guerra, in guerra si muore, in Vietnam gli altri uccidono senza guardare in faccia a chi ha la divisa e chi non ce l'ha, lascia perdere, Ron, cosa te ne viene a raccontare la storia di Song My. Me lo dissi del resto. Ma conclusi che dovevo denunciare ciò che sapevo di Song My. Lo dovevo fare nel quadro di una denuncia completa della guerra e delle sue atrocità. A spingermi non è stato il desiderio di veder puniti i colpevoli del massacro di Song My ma la convinzione che portando dinanzi agli occhi del mondo un fatto specifico potevo contribuire a dimostrare la bestialità della guerra. Ho scritto trenta lettere, le ho imbucate, e per due settimane non ho saputo nulla. Poi è arrivato un colonnello dell'ispettorato generale militare. Mi ha detto: stia tranquillo, la faccenda non sarà insabbiata, ma avevo paura che si cercasse di impedire lo scandalo. Certo che al Pentagono la presero molto alla larga: bisogna essere prudenti, mi dicevano. Per qualche tempo ebbi l'impressione che il Pentagono cercasse di limitare l'affare buttando la responsabilità su qualche uomo del plotone, per tenerne fuori gli ufficiali e i comandanti. Allora scrissi un'altra lettera con cui dicevo che se le cose non si fossero mosse avrei informato la stampa.”

Ronald Ridenhour (1946–1998) giornalista statunitense

dall'intervista pubblicata sullEuropeo; citato in Oriana Fallaci, prefazione a Niente e così sia, BUR, 2002

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“Fallimenti e successi non utilizzano energie diverse, ma diverse impostazioni.”

da Seminario di Silea, CSB, Febbraio 2013

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“[Scherzando] Nella concitazione di un momento caldo si può perdere la testa. A me è successo una volta sola…”

John McEnroe (1959) tennista statunitense

Origine: Citato in Il blob della settimana http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/14-09-2009/blob-settimana-501295628037.shtml, Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2009.

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“Tutti amano il successo, ma detestano le persone che lo possiedono.”

John McEnroe (1959) tennista statunitense

Citazioni in lingua originale

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“Non ho mai creduto che una donna potesse giocare a rete con successo.”

Bill Tilden (1893–1953) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml, Ubitennis.com, novembre 2008.

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“Ho sempre avuto un rapporto speciale con quel torneo. È lo Slam più importante e ha giocato un ruolo determinante nella mia ascesa al vertice della classifica. Nel 2001, negli ottavi, sconfissi Sampras sul centrale 7-5 al quinto set: quel successo mi diede la convinzione di poter essere competitivo contro chiunque. Mi sono sempre piaciuti l'atmosfera di Wimbledon, le sue tradizioni e il suo stile un po' snob.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2004
Origine: Dall'intervista di Gaia Piccardi, Tennis, Totti, una mucca: il mondo di Federer https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/15/Tennis_Totti_una_mucca_mondo_co_9_041115106.shtml, Corriere della sera, 15 novembre 2004.

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“Cerco di avere successo in tutto quello che faccio. È importante nella vita, quando lavori così duro in qualcosa, avere qualcosa indietro.”

Juan Carlos Ferrero (1980) tennista spagnolo

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Nadal: "Ferrero è uno dei più grandi di Spagna" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/26/792923-addio_ferrero.shtml, Ubitennis.com, 26 ottobre 2012.

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“A me che voglio adorarti, o Saggio Signore della Buona Mente,
secondo giustizia dà successo in entrambi i mondi,
quello del corpo e quello della mente,
per sostenermi e condurmi alla felicità.”

Zarathuštra profeta e mistico iranico

Origine: Citato in E. G. Parrinder, Le religioni del mondo, traduzione di Cherubino Mario Guzzetti, Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1981, p. 43. ISBN 88-01-15459-3

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“[Sull'oro a squadre di Londra 2012] Questo successo mi ripaga di tutto. È stata una bellissima vittoria e non penso più a Pechino. Sono venuto qui per cercare di godermi questa emozione olimpica, senza stare a pensare al passato, a fantasmi e rancori. Volevo inseguire un sogno con quella leggerezza che avevo da bambino e oggi sono felice.”

Andrea Baldini (1985) schermidore italiano

Origine: Citato in Baldini-Cassarà, amici-nemici riuniti dalla corsa all'oro http://sport.sky.it/sport/olimpiadi/londra_2012/2012/08/06/londra_2012_scherma_baldini_cassara_nemici_amici_fioretto.html, Sport. Sky.it, 6 agosto 2012.

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“Stavo imparando che il successo e la fama hanno un effetto afrodisiaco tanto quanto il bell'aspetto.”

Jerry Lewis (1926–2017) attore, comico e regista statunitense

Origine: Dean & Me (una storia d'amore), p. 58

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“L'errore di una forte personalità artistica, è quasi sempre più istruttivo dei successi di un talento irrilevante.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

Origine: Da Scrittori inglesi e americani, Mondadori.

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“La soluzione del caso in esame, quando sia riferita alla specificità del caso concreto, ha un percorso obbligato: deve puntare su un uomo del pool antimafia, deve puntare sulla struttura che a questo pool fa capo. Il pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo ha saputo attrezzarsi (prima di tutto culturalmente) realizzando così una struttura nuova affiatata, che ha diffuso professionalità. Non bisogna infatti dimenticare che si è trattato di una struttura aperta, nel senso che ha formato professionalmente magistrati che, prima di entrare a far parte del pool, di questi problemi non si erano mai occupati e che viceversa, grazie al pool, hanno conseguito livelli di capacità decisamente di grande rilievo. Alla fine, operando in questo modo, il pool di giudici istruttori del tribunale di Palermo ha ottenuto risultati di grande rilievo, basati sulla individuazione dei caratteri della nuova mafia. I primi risultati, dopo anni, decenni e decenni di sostanziale impunità.
In alcuni interventi si è parlato di premio, in particolare di premio al protagonismo, come di un criterio da non seguire, e la storia del protagonismo e un po' come la storia di quando le donne portavano il velo. A quel tempo le donne erano tutte belle, ma quando il velo cadde si cominciarono a constatare delle differenze. Un po' la stessa cosa è successa per la magistratura. Quando i giudici non davano «fastidio», quando non erano scomodi, erano tutti bravi e belli. Ma quando hanno cominciato ad assumere un ruolo preciso, a dare segni di vitalità, a pretendere di esercitare il controllo di legalità anche verso obiettivi prima impensati, ecco che è cominciata l'accusa di protagonismo.
Mentre quei giudici che si tirano indietro (ed è successo sia a Torino in occasione del processo d'Assise ai capi storici delle BR, sia a Palermo, in occasione dei processo d'Assise alla mafia da poco concluso) non rischiano proprio nulla e nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti. In altri interventi si è parlato di premio nel senso di carriera che correrebbe lungo corsie «privilegiate» per quei giudici che abbiano fatto determinate esperienze professionali.
Ma è inconcepibile, perfino un po' scandaloso, che si parli di privilegio con riferimento ai giudici di Palermo che vivono nelle condizioni a tutti note; che semmai rappresentano una pesante penalizzazione.
Nel caso della lotta alla mafia, questi interessi sono gli interessi della democrazia, ciò che rende questa seconda visione (non settoriale) del tutto giustificata. Per questi motivi esprimo avviso contrario alla proposta della commissione.”

Gian Carlo Caselli (1939) magistrato italiano

Origine: Trascrizione del discorso tenuto al plenum del CSM il 19 gennaio 1988 in cui espresse voto contrario ad Antonino Meli come consigliere istruttore che poco dopo sciolse il pool di Palermo, da www.cuntrastamu.org http://www.cuntrastamu.org/mafia/speciali/falcone/csm1_2.htm

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“Constatare che non si è dimenticato ciò che è successo non significa che non si è perdonato.”

Jean Laffitte (1952) vescovo cattolico francese

Il senso del perdono

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“R: Questo è veramente il coronamento della mia vita e quindi lo accetto con una certa allegria. Mi doveva succedere anche questo e mi è successo.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con Indro Montanelli

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“D: Che cosa ha significato per lei quanto è successo nel dicembre del 1991?”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika

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“In un certo senso la vittoria in Heineken Cup significa per me più della vittoria in Coppa del Mondo [del 2003, ndr] … Temevo di avere raggiunto il mio massimo a 24 anni e che dopo di allora non avrei potuto fare di meglio, mi dicevo che quella non poteva essere la mia ultima grande vittoria, non volevo giocare con l'ombra di quel successo sopra di me.”

Jonny Wilkinson (1979) rugbista a 15 inglese

parlando della vittoria nella Heineken Cup 2012-13
Origine: «Toulon’s Jonny Wilkinson claims top award», Sky Sports, 19 maggio 2013 http://www1.skysports.com/rugby-union/news/16611/8722624/Toulon-s-Jonny-Wilkinson-claims-top-award

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“Come un'iniezione di iconografia pop, V per Vendetta tiene incollati alla poltrona, anche se manca l'implacabile virtuosismo da videogioco che ha contribuito al successo della trilogia Matrix. Come film, tuttavia, non è niente di eccezionale, con una fondamentale debolezza drammatica: Evey, nonostante tutte le attenzioni che il suo rivoluzionario Svengali le tributa, rimane essenzialmente una spettatrice, e Portman, con la testa rasata, la fa sembrare una tremolante Giovanna d'Arco vestita da boy-scout. C'è una sequenza sorprendente, in cui la falsa apparizione del cancelliere in uno spettacolo di varietà diventa uno sketch di Benny Hill tetro come la notte. C'è anche uno svolazzo "nella tana del coniglio"”

ha a che fare con la reclusione e la tortura di Evey – che poteva risultare molto più incisivo, se il film avesse fatto quello che sembrava, per un attimo, stesse facendo: proiettare V in una luce moralmente ambigua. Ma lui rimane il più santo dei guerriglieri, un Batman che ha capito che Gotham è troppo sporca per essere ripulita e quindi è meglio farla saltare in aria.
As a fix of pop iconography, V for Vendetta is eyeball grabbing, even if it lacks the relentless videogame bravura that sold the Matrix films. As a movie, however, it's merely okay, with a pivotal dramatic weakness: Evey, for all the attentions of her revolutionary Svengali, remains, in essence, a bystander, and Portman, her head shaved, plays her like Joan of Arc as a tremulous Girl Scout. There's one startling sequence in which the chancellor's fake appearance on a variety show becomes a black-as-midnight Benny Hill sketch. There's also a down-the-rabbit-hole flourish — it has to do with Evey's confinement and torture — that would bend your mind a lot more if the film did what it appears, for a moment, to be doing: cast V in a morally ambiguous light. But he remains the saintliest of guerrillas, a Batman who realizes Gotham is too dirty to be cleaned up and must be blown up instead.
Origine: Da V for Vendetta http://www.ew.com/ew/article/0,,1173457,00.html, Entertainment Weekly.com, 15 marzo 2006.

“Grandi successi del governo contro la corruzione. È già sparita dal Tg1.”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2010

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“Non mi è mai successo di leggere un libro con i miei figli, poche volte mi è capitato di commentare un giornale con loro.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1986
Origine: Da un'intervista al Corriere della Sera; citato in Gianni Mura, Ecco due personaggi da zero in condotta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/02/23/ecco-due-personaggi-da-zero-in-condotta.html, la Repubblica, 23 febbraio 1986.

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“Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1994
Origine: Citato in «Così voglio governare l'Italia» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0733_01_1994_0093_0003_10036283/, La Stampa, 7 aprile 1994, p. 3.

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“Poteva darsi, concluse, che l'ambizione, i progetti, i sogni e persino il coraggio, o la fede – persino la fede in Dio, stabilì rabbrividendo – invece di darti forza, te la togliessero. Perché la speranza, persino il semplice desiderio di sopravvivere, ti rendevano vulnerabile, legandoti all'eventualità del dolore e della sconfitta. Forse da lì derivava la differenza tra certi esseri umani e gli altri, e allora ecco cosa le era successo. Forse Edmond Dantès si sbagliava, e l'unica soluzione era non fidarsi e non sperare.”

Origine: Si riferisce alla lettera che Edmond Dantès scrive a Maximilian Morel: Soltanto colui che provò le più grandi sventure è atto a godere le più grandi felicità. Vivete dunque e siate felici, figli diletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo i segreti dell'avvenire, tutta la più alta sapienza d'un uomo consisterà in queste due parole: "Attendere e sperare". (da Il conte di Montecristo)
Origine: La Regina del Sud, p. 194

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“Forse non ero tagliata per fare l'attrice. Non ero preparata ad affrontare quella carriera, il successo, la popolarità, quell'ambiente, con le illusioni e le delusioni. Sono sempre stata una persona semplice, timida, attaccata ai valori della famiglia.”

Laura Antonelli (1941–2015) attrice italiana

Origine: Citato in Elvira Serra, Laura Antonelli: cerco la pace, per me ora c'è solo Gesù https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/21/Laura_Antonelli_cerco_pace_per_co_0_0111215330.shtml, Corriere della Sera, 21 novembre 2011, p. 22.