Frasi su svizzera

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema svizzera, grande, ancora, casa.

Frasi su svizzera

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“Ricordate le parole immortali di Socrate nel carcere di Atene? Parla delle leggi come di persone vive, come di persone di conoscenza. «le nostre leggi, sono le nostre leggi che parlano». Perché le leggi della città possano parlare alle nostre coscienze, bisogna che siano come quelle di Socrate, le «nostre» leggi. Nelle più perfette democrazie europee, in Inghilterra, in Svizzera, in Scandinavia, il popolo rispetta le leggi perché ne è partecipe e fiero; ogni cittadino le osserva perché sa che tutti le osservano: non c'è una doppia interpretazione della legge, una per i ricchi e una per i poveri! Ma questa è, appunto, la maledizione secolare che grava sull'Italia: il popolo non ha fiducia nelle leggi perché non è convinto che queste siano le sue leggi. Ha sempre sentito lo Stato come un nemico. Lo Stato rappresenta agli occhi della povera gente la dominazione. Può cambiare il signore che domina, ma la signoria resta: dello straniero, della nobiltà, dei grandi capitalisti, della burocrazia. Finora lo Stato non è mai apparso alla povera gente come lo Stato del popolo. Da secoli i poveri hanno il sentimento che le leggi siano per loro una beffa dei ricchi: hanno della legalità e della giustizia un'idea terrificante, come di un mostruoso meccanismo ostile fatto per schiacciarli, come di un labirinto di tranelli burocratici predisposti per gabbare il povero e per soffocare sotto le carte incomprensibili tutti i suoi giusti reclami.”

Piero Calamandrei (1889–1956) politico italiano

Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Giugno 1951

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“Mi era arrivata la voce dai primi di gennaio che gli ultranazisti ungheresi volevano rastrellare tutti gli ebrei del ghetto internazionale per portarli al ghetto comune, chiuderli dentro, dare fuoco al ghetto, e uccidere quelli che tentavano di scappare. C'era già un muro intorno. Io non credevo a una cosa del genere perché mi sembrava un'enormità, un'atrocità enorme. Non ci credevo. Però, una bella mattina, ho visto passare una colonna di ebrei […] portati verso il ghetto che era lì a trecento metri. Ho domandato chi erano, e mi hanno detto che erano i portoghesi, ebrei ungheresi protetti dalla legazione del Portogallo. Durante la notte - credo le due di notte - era venuto in legazione un inviato della legazione portoghese: mi chiedevano che assumessi la protezione degli interessi portoghesi perché lui non ce la faceva più. Quando la mattina ho visto passare questa colonna di ebrei ungheresi protetti dalla legazione portoghese, ho cominciato a capire che qualcosa stava succedendo. E così ho scritto una lettera a questo ministro Vajna, dicendo che ho sentito queste voci e sono sicuro che lui, come ministro dell'interno e responsabile civile e militare della capitale assediata, non avrebbe permesso una cosa del genere. Quello non ha risposto. Allora […] mi sono presentato lì dove lui aveva la sua sede, nel sotterraneo del municipio di Budapest, che è un grandioso edificio, con un sotterraneo spazioso con uffici, e lì ho trovato Wallenberg, lo svedese, e Zürcher lo svizzero, ai quali ho detto "adesso io vado dentro e poi vi saprò dire". Sono andato da questo signore, il quale mi ha detto chiaro e tondo che lui aveva intenzione di fare una cosa del genere. Io ero sbalordito. Pensavo dentro di me: "ma questo qui proprio sta diventando matto, lui è ministro degli interni, è responsabile civile e militare della capitale assediata, come fa a pensare di fare una strage del genere?". Penso che ci fossero dentro nel ghetto sessantamila [prigionieri], più trentamila che venivano dalle case protette, insomma: si trattava di ammazzare un centinaio di migliaia di persone, oltre che distruggere la parte storica della capitale.”

Giorgio Perlasca (1910–1992) funzionario italiano
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“Io credo nell'intelligenza dell'universo, con l'eccezione di qualche cantone svizzero.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense
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“Se solo Dio mi desse un segno chiaro! Come fare un grosso deposito a mio nome in una banca svizzera.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

“Deve provare la Svizzera a pirateggiare così in attacco.”

Armando Ceroni (1959) giornalista svizzero

Citazioni tratte dalle telecronache sulla RSI
Origine: Da Inghilterra – Svizzera, 4 giugno 2011.

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“Dalla Svizzera giunge un segnale chiaro: sì ai campanili no ai minareti. Quel che emerge è il rispetto per la libertà di religione e la necessità di un freno ad aspetti politici e propagandistici legati all'Islam.”

Roberto Calderoli (1956) politico italiano

citato in Minareti: Calderoli, segnale chiaro http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/11/29/visualizza_new.html_1622172115.html, ANSA, 29 novembre 2009

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“[Riferendosi al calciatore Valon Behrami che aveva utilizzato l'articolo 17 della FIFA] Se lo svizzero dovesse pentirsi io, da cattolico, sono pronto al perdono, ma il ravvedimento deve essere autentico.”

Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Lotito show, tra mister X e il Vangelo... http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=727588, Goal.com, 8 giugno 2008.

“Schede svizzere? Le schede svizzere sono state un'idea della società Juventus e non mia. Le schede venivano tenute nella sede e non dal sottoscritto. Perché sono state acquistate? Sapevamo di essere spiati da Telecom e per questa ragione è nata l'idea di usare queste schede.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moggi forse si è stancato di passare per caprio espiatorio e tira pesantemente in ballo la Juventus: "Le schede svizzere? Sono state un'idea della società Juventus e non mia" http://www.goal.com/it/news/240/calciopoli/2012/12/07/3585346/moggi-forse-si-%C3%A8-stancato-di-passare-per-caprio-espiatorio-e, Goal.com, 7 dicembre 2012.

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“Nah, la roba giusta devi spingerla, cash come in Svizzera, ai piedi c'ho le Timberland!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Faglielo sapere, Busdeez!!
Classico

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“Corrado Guzzanti [nei panni dell'intervistatore]: Cioè la lettera di minacce al Papa non è una cosa seria?
Don Pizzarro: 'A lettera sur Papa l'ho scritta io!
CG: L'ha scritta lei?
DP: Beh perché non posso scrive 'na lettera?
CG: Ma come?
DP: Scusa, non facciamo confusione che poi 'a gente a casa non capisce. Un conto so' le cose serie, va bene – l'affari, 'i immobili, l'otto per mille, 'i sordi, tanti i sordi, che poi so' i vostri, no? – è un conto è 'a parte d'o spettacolo – 'a trama, l'attori, er colpo de scena…
CG: Che spettacolo scusi?
DP: Ma 'ndo vivi? 'O spettacolo nostro: i preti, i cardinali, 'e guardie svizzere – che poi so' tutte comparse – tutto st'ambaradam che peraltro mo co' sta crisi ce costa er doppio.
CG: Lei ne parla come se fosse una specie di fiction…
DP: Beh sì, chiamala come te pare, 'na serie, 'na fiction… qualcuno da noi dice che è un reality ma io nun so' d'accordo perché de ""reality"" nun c'è proprio niente, è tutto scritto: i dialoghi, i personaggi, er conflitto fra i cardinali, tutto scritto bene.
CG: Come una serie TV!
DP: Sì, tipo. Con tutti st'intrighi, no? Bertone contro Bagnasco, la CEI contro la Segreteria de Stato… a voi ve piacciono st'intrighi, no? E noi c'amo messi! Comunque Bertone esce forte a'a terza stagione, te l'anticipo.
CG: Alla terza stagione? Ma quindi è sempre stato così?
DP: Beh, no prima era 'n'artro tipo de format. Prima c'era 'a domenica, 'a finestra che s'e apre, du' colombe che passano… 'na vorta ce bastava questo! A gente veniva sotto, glie parlavi quattro, cinque lingue 'e rincoglionivi, battevano 'e mani, all'una avevamo finito e annavamo a vedé 'a Roma. Poi chiaramente i tempi cambiano, er pubblico ha cominciato a stufasse. Cioè disemoce 'a verità: 'sta cosa de questo che s'affaccia a'a finestra l'hanno vista armeno un mijone de vorte (questo poi nun è bono). Er gusto der pubblico cambia, nun ce veniva più nessuno… vonno azione, vonno er sangue, vonno er turbido, tipo ""I Borgia"", capito?
CG: E quindi la lettera sul Papa l'ha scritta lei?
DP: Sì, che poi io sarei story editor, eh, però ogni tanto me tocca pure mette mano alle sceneggiature, ai dialoghi. A proposito, quanno avemo detto che doveva morì er pupazzo? (da Aniene 2 – Molto rigore per nulla, 14 giugno 2012).”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano
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“Dirò, fra parentesi, che quella battuta del dialogo, poi diventata popolare, che allude agli orologi a cucù svizzeri, fu inserita nel copione dallo stesso Welles.”

Graham Greene (1904–1991) scrittore, drammaturgo e sceneggiatore inglese

dalla premessa
Il terzo uomo

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“Gli svizzeri si sono dati da fare per costruire un bel paese attorno ai loro hotel.”

George Mikes (1912–1987) scrittore ungherese

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“Federer ha viziato molto il pubblico svizzero. Alla luce delle sue prestazioni degli ultimi otto anni, una semifinale o una finale persa a un torneo del Grande Slam equivalgono già a un risultato negativo. Già questo è molto strano, perché per chiunque altro sarebbe un'ottima prova.”

Michael Stich (1968) tennista tedesco

Origine: Citato in Marco Falbo, Federer visto da John McEnroe e Michael Stich https://sponsorship.credit-suisse.com/app/article/index.cfm?fuseaction=OpenArticle&aoid=305184&lang=IT, Credit Suisse, 22 giugno 2011.

“Una delle voci più popolari della radiofonia svizzero-italofona»”

Roberto Rizzato (1961) conduttore radiofonico e giornalista italiano

La Pagina, Zurigo, 12.10.2005

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“[Pavel Birjukov] Il legame vivente tra la minoranza europea in Svizzera e l'anima di Jasnaja Poljana.”

Pierre Jean Jouve (1887–1976) scrittore e poeta francese

Origine: Da Romain Rolland vivant 1914-1919; citato in Isabella Adinolfi, Bruna Bianchi, «Fa' quel che devi, accada quel che può»: Arte, pensiero, influenza di Lev Tolstoj, Orthotes Editrice, Napoli, 2011, p. 189 http://books.google.it/books?id=mXLfCie60CEC&pg=PA189. ISBN 978-88-905619-9-3

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“Due anni fa non avrei avuto il coraggio di pensare a questa opportunità: giocare in Svizzera con la maglia azzurra. Però bisogna rincorrere anche i sogni. Sono fatalista, ma voglio costruirmi il futuro da solo.”

Roberto Di Matteo (1970) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Luca Valdiserri, Di Matteo l'ex emigrante "Meglio operaio azzurro che stellina in Svizzera" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/18/Matteo_emigrante_Meglio_operaio_azzurro_co_0_95061812966.shtml, Corriere della sera, 18 giugno 1995.

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“Io ho tifato italiano durante le gare di qualificazione con la Svizzera. Qui in Italia non ho faticato ad adattarmi. Anche se quando rifiutai il passaporto svizzero non lo feci certo nella prospettiva di entrare in questa nazionale qui. Il fatto è che con la Svizzera non ho mai legato molto. È lì, caso mai, che mi sono sempre sentito uno straniero.”

Roberto Di Matteo (1970) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Non chiamatemi lo svizzero http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/22/non-chiamatemi-lo-svizzero.html, la Repubblica, 22 dicembre 1993.

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“Ma che bontà, ma che bontà, | ma che gustino questa roba qua! | Cioccolato svizzero? | No? | Cacao della Bolivia? | No? | Ma che cosa sarà mai questa robina qua? | Cacca!?!?”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Ma che bontà
Mina con bignè

“Gli svizzeri, dopo aver inventato l'orologio a cucù, si sono presi tre secoli di riposo.”

Gérard de Villiers (1929–2013) scrittore e giornalista francese

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“Non so perché Roger non supporti i giocatori. Non vuole problemi. Lui è bello. Vince gli Slam. È svizzero. È perfetto.”

Nikolaj Davydenko (1981) tennista russo

Origine: Si riferisce alla proposta presentata da molti giocatori dell'ATP per diminuire il numero di tornei sul cemento, modificare i montepremi e cambiare altri aspetti del circuito. Federer non ha sostenuto questa causa, dal momento che a suo avviso il circuito funziona già bene.
Origine: Citato in Daniele Vallotto, Davydenko: "Non so perché Roger non supporti i giocatori" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/01/16/653600-davydenko_perche_roger_supporti_giocatori.shtml, Ubitennis.com, 16 gennaio 2010.

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“Se dirai: carattere di nazione è la continuità e circoscrizione del suolo, i Tedeschi di qua del Reno sarebber Francesi, e non è Grecia l'Asia minore, e gli Ebrei non compongono nazione, e malamente la compongono le genti slave. Se dirai la lingua; i Baschi non sono spagnuoli, né francesi i Bretoni e quei dell' Alsazia, e non ha niente di nazione la Svizzera né l'Ungheria dove più lingue sono parlate. Se la religione; troppe smentite ci danno Germania, Inghilterra e gli Stati Uniti americani; d'altra parte, sotto il rispetto dell'unità religiosa, farebber nazione insieme Siciliani e Messicani, Irlandesi e Abissini. Se il governo; i Lombardi sono austriaci, sono turchi i Greci, francesi gli Arabi e via discorrendo. Se la letteratura e le arti; non fanno nazione quei popoli a cui mancano lettere e arti proprie e le accattano dai forestieri, come usavano poco fa i Russi, i Boemi, gli Ungaresi ed altri, e tuttora non cessano. Se le origini e la schiatta; le colonie sono tal membro e così vivace del corpo della patria onde uscirono, da non potersene mai dispiccare, e la guerra americana fu dalla banda dei sollevati iniqua e parricida. Gran questione poi insorge sulle genti di confine, le quali compongonsi il più delle volte di schiatte anfibie, a cosi chiamarle. Quindi noi vogliamo, per via d'esempio, i Nizzardi essere italiani e i Francesi li fanno dei loro. Né minor controversia nasce circa cento popolazioni per la terra disseminate, che è impossibile di ben definire a qual generazione appartengano, né per sé bastano a far nazione, come Bosniaci, Bulgari, Albanesi, Illirii, Maltesi e innumerevoli altri.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Origine: Dell'ottima congregazione umana, p. 429, V

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“Qualche volta ho l'impressione che gli altri pensino che io sia un orologio svizzero. Spero di continuare a fare tic tac.”

Kareem Abdul-Jabbar (1947) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 62. ISBN 88-8598-826-2

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“Vederli fianco a fianco, il Divino [Roger Federer] e Tipsarevic, sul campo, mi spinge a domandarmi come sia possibile che un tennista elegante, creativo, insomma un grande artista quale il mio svizzero, sia del tutto disinteressato alla lettura, a partire, come ho scritto ieri, dalle sue stesse biografie. È tuttavia da poco iniziato il cosiddetto match, che i miei dubbi intorno alla cultura di Roger svaniscono, mentre mi dico che, probabilmente, Nijinsky e Nureyev non erano pronti ad affrontare l'esame di maturità, ma nemmeno minimamente interessati a farlo. Forse si sarebbero astenuti dall'indossare una maglietta viola, sfuggita da qualsiasi attore sul palcoscenico, ma anche di questo il Divino non è a conoscenza, soltanto intento ai suoi gesti sublimi, che arrivano addirittura a conquistare l'ammirazione dello sportivissimo e malandato avversario. Un mio vicino, uno scriba inglese che sta componendo un epicedio sulla scomparsa del rovescio a una mano, mi fa notare i vantaggi di quell'arma nella panoplia guerresca di Roger. Non solo lo taglia spessissimo, facendo scivolare la palla sul rugoso tappeto quasi fosse l'erba di Wimbledon; ma se ne serve per mortiferi dropshot, alternandoli poi con violenti passanti liftati, che lasciano ancor più scorato dei microbi il povero Tip.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

la Repubblica
Origine: Federer aveva confermato infatti non aver nemmeno sfogliato I silenzi di Federer, trattato filosofico di André Scala e neppure Federer come esperienza religiosa di David Foster Wallace. Da Federer e i maratoneti chi ha voglia di Masters? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/05/federer-maratoneti-chi-ha-voglia-di-masters.html, la Repubblica, 5 novembre 2011.
Origine: Da Un Federer da record i suoi sublimi colpi sul povero Tipsarevic http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/07/un-federer-da-record-suoi-sublimi-colpi.html, la Repubblica, 7 novembre 2012.

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“Io repubblichino? Non l'ho mai negato. Sono nato nel '26. Nel '43 avevo 17 anni. Fin a quando ho potuto ho fatto il renitente. Poi è arrivato il bando di morte. O mi presentavo o fuggivo in Svizzera.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

dall'intervista a la Repubblica del 22 marzo 1978

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“[Su Federer] È una brava persona, ma troppo neutrale per i miei gusti. È troppo svizzero. Vuole tenere le brutte faccende lontano da sé. Quando i giocatori vogliono cambiare qualcosa lui sembra troppo passivo perché può danneggiare la sua immagine. In quel contesto rispetto di più Nadal che supporta apertamente gli interessi dei giocatori.”

Serhij Stachovs'kyj (1986) tennista ucraino

Origine: Dall'intervista "Roger è troppo neutrale" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/04/07/693970-stakhovsky_federer_troppo_neutrale.shtml, traduzione di Daniele Valotto, Ubitennis.com, 8 aprile 2012.

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“Come la Svizzera è «la casa delle acque» d'Europa; così la Transilvania è la casa delle acque della Romania.”

Simion Mehedinţi (1868–1962) geografo rumeno

Origine: Che cos'è la Transilvania?, p. 19

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