Frasi su tv
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“La differenza fra cinema e tv è psicologica, quando produci un film è come se avessi una sola chance. E soprattutto il regista deve far felici tutti, eccetto se stesso.”

Dženndi Tartakovskij (1970) regista, sceneggiatore e animatore russo

Origine: Citato in Tiziana Platzer, Dracula padre geloso, Tartakowsky in 3D fa il cartoon da star http://www.lastampa.it/2012/10/16/spettacoli/dracula-padre-geloso-tartakowsky-in-d-fa-il-cartoon-da-star-LFffxy3gTtd8kMr3aCOgmJ/pagina.html, repubblica.it, 16 ottobre 2012.

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“Se Renzi vuole dare la dimostrazione che il Paese cambi, provi a cambiare la Rai: è una riforma senza costi, l’unico prezzo per lui è rinunciare al controllo sulla tv di Stato. Se da un cambiamento della Rai e della governance cambia il sistema è un punto, altrimenti non si arriverà a un mercato in cui ci si sfida liberamente, come Renzi ha promesso.”

Michele Santoro (1951) giornalista, conduttore televisivo e autore televisivo italiano

Origine: Citato in Santoro: "Addio a Servizio Pubblico. In Italia è in crisi il sistema tv, non i talk" http://www.lastampa.it/2015/05/18/spettacoli/santoro-addio-a-servizio-pubblico-in-italia-in-crisi-il-sistema-tv-italiano-non-i-talk-YDurw0gN2F85VPNvrvN4zJ/pagina.html, Lastampa.it, 18 maggio 2015.

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“Guardare una partita è una sofferenza maggiore rispetto al giocarla in prima persona. Quando sono io ad avere la racchetta in mano mi sento meno vulnerabile. Ecco perché tante persone hanno paura di prendere l'aereo: perché non puoi fare nulla una volta in volo. Ci sono però anche momenti meno snervanti in cui sono contento di mettermi davanti alla tv e godermi lo spettacolo.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2014
Origine: Da un'intervista rilasciata alla rivista Annabelle; riportata in Chiara Gambuzza, Roger Federer si racconta: "Capisco i miei tifosi: che sofferenza guardare Wawrinka o il Basilea!" http://www.tennisworlditalia.com/Roger-Federer-si-racconta-Capisco-i-miei-tifosi-che-sofferenza-guardare-Wawrinka-o-il-Basilea-articolo19638.html, TennisWorlItalia.com, 22 aprile 2014.

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“In Tv si vede un altro sport, mica il calcio. La Tv è un preservativo: annulla e mistifica.”

Renzo Ulivieri (1941) allenatore di calcio e politico italiano

Origine: Citato in Sappino, p. 2113 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2113.

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“[Su Gomorra - La serie] Il problema è un altro, sottinteso al titolo. Contrariamente alla natura del libro, che si basa su vicende reali, quella trasmessa su Sky è una fiction. Ma questa differenza non viene percepita. Le persone che vedono Scarface non credono che quello sia il volto di Miami e della Florida, perché sanno che è un'opera inventata. Invece nel caso di Gomorra c'è un corto circuito tra i fatti raccontati nel libro attraverso la mediazione letteraria di Saviano e la creazione verosimile ma fantasiosa della serie tv. Gli autori hanno fatto una scelta legittima, quella di prendere spunto da un pezzo della realtà napoletana e impostare una visione intrisa di verosimiglianza. Ma non viene mai sottolineata la distanza tra le pagine di Saviano, che dieci anni fa hanno dato un contributo importante e originale nel far conoscere le dinamiche della camorra campana, e la narrazione televisiva che va in onda oggi. La stessa ambiguità va tenuta presente nel momento in cui si valuta il rischio di emulazione verso i personaggi dello schermo. Io non ritengo che la serie tv spinga verso l'emulazione. Certo, non ci sono figure positive nella saga dei Savastano ma è una caratteristica comune ad altre fiction: ne esistono di molto più violente, con personaggi decisamente spietati. So che i ragazzi che tendono a identificarsi con i modelli di Genny e Ciro non hanno bisogno certo di ispirarsi a camorristi della televisione, perché crescono a contatto con la presenza criminale: è uno degli aspetti più drammatici della condizione giovanile in alcune zone della Campania, dove spesso mancano gli stimoli a crescere nella legalità e le alternative al richiamo dei clan sono rare. Allo stesso tempo […] c'è una fascia di pubblico in cui la visione di Gomorra innesca una riflessione e contribuisce a scuotere le coscienze.”

Raffaele Cantone (1963) magistrato italiano

Origine: Da Cantone: la mia Napoli non è solo Gomorra, in quella fiction manca la speranza http://www.repubblica.it/cultura/2016/06/02/news/la_mia_napoli_non_e_solo_gomorra_in_quella_fiction_manca_la_speranza-141117901/, Repubblica.it, 2 giugno 2016.

“Il campo dell'intrattenimento, la tv in primis, ci ha abituato alle finzioni. L'importante è narrare, intrattenere il pubblico. In sé non c'è nulla di male nel guardare la tv, purché si sia consapevoli che la fiction è una barriera fra noi e la conoscenza del mondo.”

Giulio Mozzi (1960) scrittore e curatore editoriale italiano

Origine: Citato in Cinzia Fiori, Il manifesto di Mozzi: «Basta finzioni, meglio la realtà» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/13/manifesto_Mozzi_Basta_finzioni_meglio_co_0_0206139822.shtml, Corriere della Sera, 13 giugno 2002, p. 31.

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“A volte mancavano i ruoli, altre la voglia. Il cinema mi piaceva, anche più del teatro e della tv, ma recitare in fondo non ha mai rappresentato la mia priorità. Di lavorare tanto per lavorare, non mi è mai importato nulla.”

Giovanna Ralli (1935) attrice italiana

Origine: Citato in Cinema da combattimento – Giovanna Ralli fa 80 e scodella incantevoli memorie su Fabrizi, Mastroianni, Marisa Merlini, Flajano, Furio Scarpelli, ecc. http://www.lanazione.it/firenze/cultura/2012/07/13/743401-lando-buzzanca-intervista.shtml, Dagospia, 3 Novembre 2014.

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“[Parlando di Morgan] Ho sempre apprezzato la sua voglia di fare Tv intelligente, e mi sarebbe piaciuto tanto fare il programma con lui. Sarebbe stata un'edizione epica.”

Elio (cantante) (1961) cantante, compositore e polistrumentista italiano

Citazioni di Elio
Origine: Dall'intervista di Andrea Scarpa, Elio: «Salvate l'artista Morgan» http://www.style.it/vanitypeople/show/musica/2010/08/elio-salvate-l-artista-morgan.aspx, Style.it, 17 agosto 2010.

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“Silvio Berlusconi non contrasta a tutto campo Matteo Renzi perché teme una legge sui diritti tv che penalizzi Mediaset.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Citato in Diritti tv, Salvini: "Berlusconi? Renzi lo tiene sotto scacco con lo spauracchio di una legge che penalizzi Mediaset" http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/27/diritti-tv-salvini-berlusconi-renzi-lo-tiene-sotto-scacco-con-lo-spauracchio-di-una-legge-che-penalizzi-mediaset/2674954/, ilFattoQuotidiano.it, 27 aprile 2016.

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“Contro di noi c'è un blocco mediatico terrificante I grandi giornali, a partire dal Corriere della Sera, le tv private Sky e La7, e la Rai pagata con i nostri soldi, stanno tutti con la sinistra. Prima del voto ho visto un servizio terrificante di Annozero, in cui c'erano donne che piangevano perché non c'erano gli asili nido, nonne che non avevano la casa popolare. Di fronte a questa mistificazione, può darsi che le persone non vicine alla politica siano state attratte dal nuovo, pensando che "scopa nuova scopa bene."”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Dalla trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1; citato in Ballottaggi, il premier: media contro di noi senza cervello chi vota a sinistra http://www.ilmessaggero.it/primo_piano/politica/ballottaggi_premier_media_contro_di_senza_cervello_vota_sinistra-182737.html, ilMessaggero.it, 25 maggio 2011.

“Ma io sono razzista, non ho mica mai negato di essere razzista, eh, stronzo […]. No, perché è un'estranea a casa mia e io dagli estranei non mi faccio curare.”

Erminio Boso (1945–2019) politico italiano

durante la trasmissione radiofonica La Zanzara; citato in Lega, Boso: "Sono razzista, Cecile Kyenge deve tornare in Congo" http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/03/lega-boso-sono-razzista-cecile-kyenge-deve-tornare-in-congo/230920/, Tv. ilfattoquotidiano. it, 3 maggio 2013

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“Salvini e Landini, in modo molto diverso, sono due fenomeni televisivi. Ma se la politica non ha attinenza con la realtà e smette di essere vita quotidiana produce personaggi che sono solamente soprammobili da talk tv.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Renzi: "Landini come Salvini: sono fenomeni tv, soprammobili da talk show" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/30/legge-elettorale-renzi-chiedo-voto-per-futuro-dignita-governo/1550492/, Il Fatto Quotidiano.it, 30 marzo 2015.

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“L'Heysel stava arrivando, com'è inevitabile che arrivi il Natale. Ciò che sorprese è che la causa di tutte quelle morti fu qualcosa di tanto innocuo quanto una carica, esercizio che almeno la metà dei giovani tifosi inglesi praticava, e che non aveva altro scopo se non quello di spaventare i tifosi avversari e di divertire chi correva. I tifosi della Juventus, molti dei quali erano uomini della media borghesia, non sapevano di quest'abitudine, e d'altronde perché mai avrebbero dovuto? Non conoscevano il complicato comportamento del pubblico inglese, che noialtri avevamo assorbito senza accorgercene. Quando videro una schiera di hooligan inglesi urlanti cominciare a correre verso di loro, si fecero prendere dal panico e si precipitarono verso l'estremità del loro settore. Crollò un muro, e nel caos che seguì la gente morì schiacciata. Fu un modo orribile di morire, e noi probabilmente, davanti alla TV, assistemmo a quelle morti: ricordiamo tutti quell'uomo robusto con la barba, assomigliante a Pavarotti, che con una mano cercava disperatamente un aiuto che nessuno riusciva a dargli. Alcuni dei tifosi del Liverpool arrestati più tardi devono essersi sentiti sinceramente sconcertati. In un certo senso, il loro reato era solo quello di essere inglesi: le abitudini della loro cultura, tolte dal loro contesto ed esportate in un luogo in cui non venivano capite, uccidevano le persone.”

Nick Hornby (1957) scrittore inglese

Origine: Febbre a 90, p. 153

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“La sinistra ti applaude e tu li hai inculati, fantastico.”

Roberto Formigoni (1947) politico italiano

citato in [//tv. ilfattoquotidiano. it/2012/03/13/formigoni-allucd-inculata-sinistra/192390/ Il Fatto Quotidiano], 13 marzo 2012

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“Quando dicevano: "Finito il fascismo, ma che vuol dire essere fascista?" Ecco, essere La Russa: questa sera è fascista.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

ad Annozero il 16 dicembre 2010; visibile su rai. tv http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f5d1c56d-3e63-4978-ae93-3259f9ae9434.html

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“Onestamente ho sempre dato priorità alla televisione. Ho iniziato a fare la radio a fine anni 70 perché non c'era la possibilità di fare tv tutti i giorni. […] L'unico modo per avere una palestra quotidiana era la radio; feci un provino in una piccola radio e fui preso. Da lì ho scoperto che la radio è una palestra meravigliosa per poter fare la televisione, ma sono due mondi completamente diversi, anche se entrambe le cose sono un grande divertimento.”

Amedeo Sebastiani (1962) presentatore italiano

Citazioni di Amedeus
Origine: Dall'intervista di Massimo Galanto, Amadeus a TvBlog: "Tale e quale show mi ha rilanciato? È servito, ma i quiz li faccio dal 1999!" http://www.tvblog.it/post/640950/amadeus-tale-e-quale-show-mi-ha-rilanciato-reazione-a-catena-quiz-rai1, Tvblog.it, 19 settembre 2014.

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“E che ne so? Io non lo conosco Di nome non lo so, però, se lo vedo, può darsi che posso…”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

a Un giorno da pecora del 10 marzo 2014, audio disponibile su rai. tv http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-83c1b235-704f-4b5f-9b06-f852be32b9f4.html

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“[Su Gomorra - La serie] La forza della prima serie è stata proprio aver puntato su volti poco noti, quasi mai visti in tv, ma potentissimi. E che oggi sono icone. Caratteristica che è rimasta anche in questa seconda serie, soprattutto per i ruoli minori, con giovani rivelazioni. Credo che sia il prodotto televisivo di maggiore qualità visto in Italia.”

Gianfranco Gallo (1961) attore, cantante e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Gomorra 3: i cattivi Scianèl e Avitabile prenotano la prossima serie http://ilmattino.it/spettacoli/televisione/gomorra_3_i_cattivi_scianel_e_avitabile_prenotano_la_prossima_serie-1796291.html, ilMattino.it, 14 giugno 2016.

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“Speranza – Forse avremo anche in Italia la TV libera. Meglio tardi che RAI.”

Gino Patroni (1920–1992) giornalista e scrittore italiano

da Crescete e mortificatevi, Rizzoli, Milano 1975

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“Il conduttore butta domande come ordini urlati di domatori | su bestie ubbidienti per il compenso agognato”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da Palco TV, vv. 9-10
Astronavi dell'anima

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“C'è una gran quantità di crudeltà nel mondo, soprattutto nell'industria dell'intrattenimento. Il nostro appetito insaziabile per la cosiddetta reality-tv è in realtà fame di "freak-show", spettacoli sui casi umani. Stiamo sviluppando nei nostri bambini la capacità di guardare cose crudeli e digerirle senza emozione.”

Emma Thompson (1959) attrice e sceneggiatrice britannica

Origine: Citato in Paola Piacenza, Che bello essere orrenda http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2010/emma-thompson-tata-matilda-intervista-30630607398.shtml, Iodonna.it, 5 giugno 2010.

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“Le TV sono un rombo di tuono | per l'indifferenza scostante dei gatti.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Lettera, n. 1
D'amore di morte e di altre sciocchezze

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“Enzo Biagi da 40 anni occupa tutti gli spazi in tv, senza lasciare nemmeno una serata libera. È come il confetto Falqui, basta la parola, e non certo perché stimoli certe funzioni come quel prodotto…”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

Ansa, 23 luglio 2002
Origine: Citato in Marco Travaglio, "Carta Canta - Il delitto Biagi/3" http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/14-nov/14-nov.html, la Repubblica, 14 novembre 2007

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“La nascita di una nuova tv è sempre un miracolo. Oggi niente può influenzare le masse come la tv. La stampa è lontanissima dal farlo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Durante l'inaugurazione di Nessma TV in Tunisia], 23 agosto 2009; citato in Riccardo Stigliano, Tunisi, in tv il Silvio-show: "Non devo pentirmi di nulla" http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-libia-2/berlusconi-libia-2/berlusconi-libia-2.html, Repubblica.it, 6 settembre 2009.

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“In questi anni se ne sono sentite tante, troppe sulla notte dell'Heysel. C'è chi ci ha voluto speculare. Hanno scritto e detto che Platini non doveva esultare dopo il rigore. Ma guardate bene l'espressione sul volto di Michel: non è gioia, quello è uno sfogo di rabbia. Altre volte hanno criticato quei miei quattro o cinque compagni che hanno festeggiato a fine gara. Pazzesco. Dico: nessuno vuol capire che un calciatore è un uomo come un altro. In quel momento la sua reazione può essere di qualunque tipo, compreso lo sfogo. Semmai sarebbe meglio parlare dei calciatori del Liverpool, che a fine partita sono andati sotto la curva dei loro tifosi per applaudire. Andate a vedervi le riprese Tv per rendervene conto. Spero non sapessero cosa fosse effettivamente accaduto, anche se la cosa mi sembra strana. Noi sapevamo tutto ed eravamo a pochi metri da loro. Forse è il comportamento degli inglesi, gente che se ne frega di tutto. Morte compresa. […] A proposito chi dice che abbiamo esultato per la vittoria, si ricordi che la Coppa dei Campioni non ce l'hanno consegnata in campo, ma dentro una cassa di legno, proprio come fosse una bara.”

Stefano Tacconi (1957) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista del 1995 al Guerin Sportivo; citato in Francesco Caremani, Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata, Taylor & Francis, 2003, pp. 136-137 http://books.google.it/books?id=S6ta_UvwS5IC&pg=PA135&lpg=PA136. ISBN 8887676232

“Avrei voluto tanto doppiare Robert Redford, che ho doppiato solamente nel documentario di Sky "Qualcosa su Sidney Pollack", e anche Richard Chamberlain, che ho doppiato nella serie TV "Il dottor Kildare" ma avrei voluto doppiarlo anche in "Uccelli di rovo."”

Romano Malaspina (1939) attore e doppiatore italiano

Origine: Dall' intervista a Romano Malaspina http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/interviste/rmalaspina.htm, AntonioGenna.net, dicembre 2006.

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“La boxe negli anni 60 e 70 era un gran bel mondo. A bordoring c'era la gente dello spettacolo e del cinema, della tv, facce popolari che venivano a vederci e ci rendevano, a nostra volta, popolari.”

Bruno Arcari (1942) pugile italiano

Origine: Da un'intervista di Claudio Colombo, Ora lo ammetto: ero io il migliore http://www.corriere.it/cultura/10_luglio_12/colombo-ammetto-io-migliore_1ec09144-8d9b-11df-a602-00144f02aabe.shtml?refresh_ce-cp, Corriere.it, 10 luglio 2010.

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“Grillo è stato condannato perché ha ucciso tre persone… quindi quando lui dice stronzate, dica fatti.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Vero TV, 11 settembre 2012
Da programmi televisivi

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“Io lo dico sempre: leggete, leggete, leggete, non guardate quella deficiente della tv […].”

Franca Pilla (1920) moglie di Carlo Azeglio Ciampi

Origine: Citato in Paolo Conti, Franca Ciampi ai giovani: non guardate la tv https://web.archive.org/web/20120201223543/http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/20/Franca_Ciampi_giovani_non_guardate_co_0_0111208292.shtml, Corriere della Sera, 20 novembre 2001, p. 19.

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“(…) Ma perché non siete mai a scuola? vi vedo ogni giorno, in giro, sempre vagabonda…"
"Oh, non soffrono troppo della mia mancanza, credetemi" rispose lei. "Sono un temperamento asociale, dicono. Non mi mescolo con gli altri. Ed è strano, perché io sono piena di senso sociale, invece. Tutto dipende da che cosa si intenda per senso sociale, non vi sembra? Per me significa parlare con voi di cose come queste. (…) O anche parlare di quanto è strano questo mondo. Stare con la gente è una cosa bellissima. Ma non mi sembra sociale riunire un mucchio di gente, per poi non lasciarla parlare, non sembra anche a voi? Un'ora di lezione davanti alla TV, un'ora di pallacanestro, o di baseball o di footing, un'altra ora di storia riassunta o di riproduzione di quadri celebri e poi ancora sport, ma, capite, nopn si fanno domande, o almeno quasi nessuno le fa; loro hanno già le risposte pronte, su misura, e ve le sparano contro in rapida successione, bang, bang, bang, e intanto noi stiamo seduti là per più di quattr'ore di lezioni con proiezioni. Tutto ciò per me non è sociale. E' tutt'acqua rovesciata a torrenti, risciacquatura è, mentre loro ci dicono che è vino quando non lo è. Ci riducono in condizioni così pietose, quando viene la sera, che non possiamo fare altro che andarcene a letto o rifugiarci in qualche Parco Divertimenti a canzonare o provocare la gente, a spaccare vetri nel Padiglione degli spaccavetri o a scassare automobili, nel Recinto degli scassamacchine, con la grossa sfera d'acciaio. O non ci resta che salire in macchina e correre pazzamente per le strade, cercando di vedere quanto da vicino si possano sfiorare i lampioni e quanto strette si possano fare le curve, magari sulle due ruote laterali. Può darsi benissimo che io sia proprio quello che dicono, d'accordo. Non ho amici, io. E questo dovrebbe provare che sono anormale. Ma tutte le persone che conosco urlano e ballano intorno come impazzite o addirittura si battono a vicenda, selvaggiamente. Avete notato come la gente si faccia male, di questi tempi? (…) Ho paura dei ragazzi della mia età. Si uccidono a vicenda. (…) Sei amici miei sono morti d'arma da fuoco da un solo anno a questa parte. Dieci ne sono morti in incidenti automobilistici. Mi fanno paura e loro non mi hanno in simpatia perché ho paura
(…)
Soprattutto mi piace studiare la gente. A volte passo l'itera giornata nella Ferrovia Sotterranea, a sentir le persone parlare, a guardarle. Mi piace indovinare chi sia quel tale, che cosa voglia quell'altro, dove vadano. Spesso scivolo come un serpente su una vettura della Sotterranea a sentire cosa dicono le persone. O nelle mescite di bibite e dolci, e sapete cosa ho scoperto? (…) Che la gente non dice nulla. (…) Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice mai qualcosa di diverso dagli altri. E quasi sempre nei caffè hanno le macchinette d'azzardo in funzione, si raccontano le stesse barzellette, oppure c'è la parete musicale accesa con i disegni a colori che vanno e vengono.”

Ray Bradbury (1920–2012) scrittore statunitense
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“Don Gnocchi - L'angelo dei bimbi (2004) – miniserie TV”

Pietro Taricone (1975–2010) attore e personaggio televisivo italiano

Film

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“Bones – serie TV (2005 – in corso)”

Emily Deschanel (1976) attrice statunitense

Film

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“Mai l'ingerenza politica è stata così forte sulla tv pubblica. Parlo di gestione dell'azienda, tetto pubblicità, compensi. Non c'è azienda al mondo che possa reggere sul mercato con qualcuno che da fuori detta regole e mette paletti.”

Fabio Fazio (1964) conduttore televisivo italiano

Variante: Mai l'ingerenza politica è stata così forte sulla tv pubblica. Parlo di gestione dell'azienda, tetto pubblicità, compensi. Non c'è azienda al mondo che possa reggere sul mercato con qualcuno che da fuori detta regole e mette paletti.
Origine: Citato in Fabio Fazio, rinnovo dorato con la Rai. Fico: "È uno scandalo, classico comunista con cuore a sinistra e portafogli a destra" http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/24/fabio-fazio-rinnovo-dorato-con-la-rai-fico-e-uno-scandalo-classico-comunista-con-cuore-a-sinistra-e-portafogli-a-destra/3683631/, Il fatto quotidiano.it, 24 giugno 2017.

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“Volantinavo al mercato e a chi incontravo chiedevo: secondo lei cosa s'aspetta che dica in tv? Lavoro, sanità e pensioni. Occupazione e ospedali. Previdenza e medicine. Capperi, nemmeno uno che mi parlasse della giustizia, oppure delle riforme, o anche di De Mita, la solfa sul vecchio o sul nuovo.”

Giovanna Melandri (1962) politica italiana

Origine: Citato in Antonello Caporale, E Giovanna diede scacco al Polo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/04/14/giovanna-diede-scacco-al-polo.html?ref=search, Repubblica.it, 14 aprile 1996

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“Numb3rs (serie tv, 2005-2010)”

Ridley Scott (1937) regista britannico

Film

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“Law & Order - Unità vittime speciali – serie TV, 1 episodio (2001)”

Kate Mara (1983) attrice statunitense

Film

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“[Su Carla Bruni] Da sempre simpatica come un'invasione di cavallette nel giorno del tuo matrimonio, la Bruni ci ha già deliziato con le sue canzoncine profonde come quelle di Katia Svizzero. Adesso in tv esegue due brani, accompagnandosi alla chitarra come una Joan Baez più avezza ai salons de beauté che ai campus universitari. Ha una vocina che sembra una fuga di gas. Precisa che i ricavati delle vendite andranno tutti in beneficienza. Ma la vera opera di bene sarebbe smettere di cantare.”

Tommaso Labranca (1962–2016) scrittore, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Carlà, 05/2009
Collateral
Variante: [... ] Da sempre simpatica come un’invasione di cavallette nel giorno del tuo matrimonio, la Bruni ci ha già deliziato con le sue canzoncine profonde come quelle di Katia Svizzero. Adesso in tv esegue due brani, accompagnandosi alla chitarra come una Joan Baez più avezza ai salons de beauté che ai campus universitari. Ha una vocina che sembra una fuga di gas. Precisa che i ricavati delle vendite andranno tutti in beneficienza. Ma la vera opera di bene sarebbe smettere di cantare. (Carlà)

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“Milošević non aveva esattamente il potere psicotico d'un Saddam Hussein o d'un Osama Bin Laden. Era fra quelle persone più pericolose: l'ufficiale mediocre e conformista che resta in attesa e maschera i suoi rancori. Salì da funzionario fino al potere supremo, e sebbene cavalcò un'onda di fervore religioso e xenofobo, è perfettamente plausibile che se ne fregassedei totem e dei simboli che egli sfruttò. Sia in ufficio che sulla sbarra, incarnava la banalità del male. In un libro eccellente del 1995, The Death of Yugoslavia, scritto da Laura Silber e Allan Little, e nella raffinata serie tv girata dalla Bbc che l'accompagnava, puoi assistere alle sue tattiche meschine e il suo opportunismo cinico che egli usò come un verme ingozzato consumando inesaurabilmente il cuore dello stato. Sembra che ebbe un solo amico del cuore; la sua adorabile moglie ideologa, Mirjana Marković, che lo tirava su citando la sua apparenza impassibile dalle orecchie grandi, e il suicidio di ambi i suoi genitori. Guàrdatevi da quelle nullità ammareggiate che entrano la politica per motivi terapeutici.”

Christopher Hitchens (1949–2011) giornalista, saggista e critico letterario britannico

Variante: Milošević non aveva esattamente il potere psicotico d'un Saddam Hussein o d'un Osama Bin Laden. Era fra quelle persone più pericolose: l'ufficiale mediocre e conformista che resta in attesa e maschera i suoi rancori. Salì da funzionario fino al potere supremo, e sebbene cavalcò un'onda di fervore religioso e xenofobo, è perfettamente plausibile che se ne fregava dei totem e dei simboli che egli sfruttò. Sia in ufficio che sulla sbarra, incarnava la banalità del male. In un libro eccellente del 1995, The Death of Yugoslavia, scritto da Laura Silber e Allan Little, e nella raffinata serie tv girata dalla Bbc che l'accompagnava, puoi assistere alle sue tattiche meschine e il suo opportunismo cinico che egli usò come un verme ingozzato consumando inesaurabilmente il cuore dello stato. Sembra che ebbe un solo amico del cuore; la sua adorabile moglie ideologa, Mirjana Marković, che lo tirava su citando la sua apparenza impassibile dalle orecchie grandi, e il suicidio di ambi i suoi genitori. Guàrdatevi da quelle nullità ammareggiate che entrano la politica per motivi terapeutici.

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“La Tv è una grande enciclopedia in cui puoi trovare di tutto. L'alto e il basso. Lo sprofondo e il sublime. Un'arca massacrante in cui ti puoi anche divertire a patto di essere dotato di cinismo estremo. In tv l'unico modo di essere estrosi è aiutare quelli provvisti di talento a tirarlo fuori. Altro non c'è.”

Enrico Ghezzi (1952) critico cinematografico e scrittore italiano

Origine: Dall'intervista di Malcom Pagani, Il Fatto Quotidiano.it; riportata su Dagospia.com http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ghezzi-amari-chi-vero-padre-blob-25-anni-76221.htm, 28 aprile 2014.

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“Star Trek – serie TV (1966 – 1969)”

William Shatner (1931) attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico canadese

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“Proprio in quell'istante un'automobile con apparecchiatura sonora si fermò in mezzo alla strada. Amplificata, si udì la voce della donna che, dentro la macchina, leggeva un foglio: «Attenzione, cittadini utenti. Il governo (g) informa tutti gli abitanti che adotterà rigorose misure di prevenzione e repressione. Sono stati effettuati alcuni arresti e ci si attende che in giornata la situazione si normalizzi del tutto. Nelle ultime ore si sono veirficati soltanto casi di cattivo funzionamento, ma nessuna scomparsa. I cittadini utenti dovranno mantenersi vigili, la loro collaborazione è preziosa. La difesa della città non compete solo al governo (g) e alle forze militari e militarizzate, (fmm). La difesa della città è una responsabilità di tutti. Il governo (g) prende atto della collaborazione fornita da molti cittadini e ringrazia, ma ricorda che i benefici della sorveglianza, derivanti alla presenza in massa nelle strade e piazze, finiscono per essere pregiudicati proprio dalla folla. Bisogna isolare il nemico e non offrirgli l'opportunità di nascondersi. Attenzione, quindi. La nostra tradizionale abitudine di mostrare il palmo delle mani, a partire da questo momento deve diventare legge e dovere. D'ora in poi, ogni cittadino ha l'autorità di esigere, ripetiamo, di esigere di vedere il palmo della mano di qualsiasi altro cittadino, qualunque siano le precedenze dell'uno e dell'altro. La precedenza Z può e deve esigere che la precedenza A gli mostri il palmo della mano. Il governo (g) darà l'esempio: questa sera, in televisione (tv), il governo al completo presenterà la mano destra della popolazione. Che tutti facciano lo stesso. La parola d'ordine nella situazione attuale è la seguente: sorveglianza e mano aperta!»”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

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