Frasi sull'et
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“Coloro che non conoscono la guerra sono per metà dei fanciulli.”

Shôhei Ôoka (1909–1988) scrittore giapponese

p. 210

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“Ero uno schiavo del tennis, perché il contratto con la federazione mi rendeva proprietà della federazione stessa. Se dopo Wimbledon chiedevo un periodo di riposo, mi dicevano di no perché c'erano accordi per giocare di qua e di là.”

Lew Hoad (1934–1994) tennista australiano

Origine: Citato in Enos Mantoani, I was a tennis slave... Lew Hoad http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/08/15/563086-tennis_slave_hoad.shtml, Ubitennis.com, 15 agosto 2011.

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“La disgregazione genera sempre il desiderio di capi carismatici, che è l'altra faccia dell'insicurezza. Ma è un mulinare a vuoto, destinato a cadere nel nulla. Nel nulla della volgarità imperante del linguaggio televisivo, o di quello politico, spesso da avanspettacolo.”

Gian Enrico Rusconi (1938) storico e politologo italiano

da «L'Italia non c'è più. La violenza nasce dalla fine della società» http://www.unita.it/news/81025/litalia_non_c_pi_la_violenza_nasce_dalla_fine_della_societ, l'Unità, 3 febbraio 2009

“Non esiste, e da tempo, alcuna forza morale capace di tenere insieme un paese che non c'è più.”

Gian Enrico Rusconi (1938) storico e politologo italiano

da «L'Italia non c'è più. La violenza nasce dalla fine della società» http://www.unita.it/news/81025/litalia_non_c_pi_la_violenza_nasce_dalla_fine_della_societ, l'Unità, 3 febbraio 2009

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“Così io, Beda, servo di Cristo e sacerdote del monastero dei Beati Apostoli san Pietro e san Paolo, che si trova a Wearmouth e a Jarrow (nel Northumberland), con l'aiuto di Dio ho composto fino a dove ho potuto raccogliere, o dagli antichi documenti o dalle tradizioni degli anziani o dalla mia conoscenza, questa storia ecclesiastica della Britannia, e specialmente alla razza inglese. Sono nato nel territorio del detto monastero, e all'età di 7 anni i miei genitori mi affidarono alla cura del reverendissimo abate Benedetto, e successivamente a Ceolfrid, perché mi istruissero. Da quel momento ho passato tutta la mia vita all'interno del monastero, dedicando tutte le mie fatiche allo studio delle Scritture, e fra l'osservanza della disciplina monastica e del compito quotidiano di cantare in Chiesa, è stato sempre mia delizia imparare o insegnare o scrivere. A diciannove anni fui ammesso al diaconato, a trent'anni al sacerdozio, entrambi nelle mani del reverendissimo Vescovo Giovanni, e sotto la disciplica dell'abate Ceolfrid. Dal momento dell'ammissione al sacerdozio al mio attuale cinquantanovesimo anno, mi sono sforzato di scrivere brevi note sulle Scritture, tratte dai lavori dei Venerabili Padri o in conformità con il significato e l'interpretazioni da essi indicati, e ciò per mio uso personale e per quello dei miei confratelli.”

Beda il Venerabile (672–735) monaco inglese e santo

da Historia

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“Insistiamo cioè sul fatto che l'autocostruzione possa essere una esperienza che fornisce elementi per una modifica dell'assetto della società. Essa si muove ovviamente nella linea dei non violenti, di Gandhi e Vinoba, di coloro che credono nella prospettiva di realizzazione di ogni singolo uomo.”

Giorgio Ceragioli (1930–2008) ingegnere e docente italiano

da Ulteriori indicazioni di quadro, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; capitolo in: Problemi normativi e autocostruzione, G. Capetti, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; CLUT, Torino, 1985
Autocostruzione

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“[il fuoco] Indigenza e sazietà.”

Eraclito (-535) filosofo greco antico

frammento 65

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“I negozi sono popolati da quelle figure mitologiche metà donna metà bastarde.”

Geppi Cucciari (1973) comica e conduttrice televisiva italiana

27 gennaio 2007

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“Smitherson: "Sardo ner buio", ch'è un firm che io ho liberamente tratto dal romanzo "Cossiga Piano Solo". […] Trama: indignato dall'accuse de d'Alema de [essere] golpista, er presidente da'a Repubbli [Cossiga] se pija ventiquattr'ore de dimissioni, se mette er cappello, va dai carabiniè, e je fa: "Giudicateme voi". Quelli, in cambio de du' punti della scala mobile, dicono "Siamo co' te". Indignato a sua vorta lui, d'Alema, indignato dalle accuse dei dossie' de Cossiga, va dalla Guardia Rossa e je fa: "Giudicateme voi". E quelli, in cambio de un etto e mezzo de prosciutto cotto cadauni, je dicono "Siamo co' te". Intanto Forlana, che è presidente dei doroitei, che c'ha anche una certa età, tutte 'ste picconate in bocca gli hanno fatto venì 'na crisi mohahe [aprendo la bocca e indicando un dente]
Dandini: Una crisi morale?
Smitherson: 'A questione molare. Allora pe' sta questione molare questo va dal dentista […] il quale in cambio de un modico condono, je fa un decalogo de'e cose che può magnà e de quelle che nun può magnà. E siccome nun se può magnà più gnente, allora…
Dandini: Doppisensi?
Smitherson: No, manco quelli. Allora tanto vale fa' l'elezioni anticipate. E qui succede il quiproquo, perché qui si mescolano, erore der computer, le schede elettorali dell'elezioni italiane co le schede de'e elezioni dell'Ucragna.
Dandini: E che succede?
Smitherson: Ch'era mejo che restavano co' Gorbaciov.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Avanzi, 1992
Personaggi originali, Rokko Smitherson

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“Il romanzo di Piersanti [Luisa e il silenzio] è un libro misurato, che specialmente nella seconda metà, dopo qualche dispersione, raggiunge un ritmo, direi una fluidità persuasiva, naturale. Non so se faccia fare un passo avanti verso quell'altrove che è una esigenza confusa della nuova narrativa; intanto basterà questo lavoro fine e serio dentro i materiali salvati della "vecchia."”

Giuliano Gramigna (1920–2006) critico letterario, scrittore e poeta italiano

Origine: Da Luisa, sonata per una donna sola https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/01/Luisa_sonata_per_una_donna_co_0_97090110812.shtml, Corriere della Sera, 1 settembre 1997, p. 29.

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“È stato un atto una parola chissà | Un'emozione che si è spezzata a metà | Mi son rotto e non gioco più.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Per una delusione in più

“Baby, troppa fedelta' | Non ho più l'età.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Troppa Fedeltà

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“L'ipotesi di abbassare la maggiore età è fra le questioni sul tavolo ma non è la questione più urgente.”

Fabrizio Cicchitto (1940) politico italiano

citato in Excite http://politica.excite.it/caso-ruby-berlusconi-pdl-legge-per-abbassare-N63023.html, 24 gennaio 2011

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“Il cosiddetto "design italiano" è nato intorno agli anni Trenta, insieme all'idea ben radicata che disegnare qualcosa è soprattutto un evento politico, cioè un evento etico.
Evento etico non nel senso che devi essere uno che fa la carità, comportarti bene e andare a messa ogni domenica, ma nel senso che devi confrontare te stesso, come uomo privato, con la società che ti sta intorno, con la storia, con la condizione antropologica della tribù, piccola o grande, a cui appartieni. Evento politico non nel senso che devi essere per forza membro di un partito o fare politica attiva, ma nel senso che devi essere consapevole di quello che succede nella società intorno a te e nelle altre società sul pianeta ed essere in grado di dare un'immagine (o perlomeno sapere che il tuo problema è quello di dare un'immagine) all'ambiente, un'immagine ai movimenti della storia.
Progettare è un evento politico nel senso che si deve sempre o si dovrebbe sempre sapere molto bene che quando si fa qualcosa, quel qualcosa viene depositato in un ambiente sociale in movimento. Quello che è stato depositato in un ambiente sociale provocherà reazioni diverse. Qualche volta quello che è stato disegnato sarà percepito il giorno dopo, qualche volta sarà percepito anni più tardi e altre volte non sarà forse mai percepito, perché resterà per sempre nascosto nel grande calderone della storia. …”

Ettore Sottsass (1917–2007) architetto e designer italiano

Scritti 1946-2001

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“Ecco la mia vita, ecco la mia età | è da mille anni, che non vivo qua…”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Questa è la mia vita, 1973
Origine: Testo di Luciano Beretta e Domenico Modugno.

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“Ai suoi inizi, il liberalismo esprime l'autocoscienza di una classe di proprietari di schiavi o di servi, che si va formando mentre il sistema capitalistico comincia a emergere e ad affermarsi grazie anche a quelle pratiche spietate di espropriazione e oppressione messe in atto nella metropoli e soprattutto nelle colonie e da Marx descritte quale «accumulazione capitalistica originaria». Contro il dispotismo monarchico e il potere centrale questa classe rivendica l'autogoverno e il godimento tranquillo della sua proprietà (compresa quella in schiavi e servi), il tutto all'insegna del governo della legge, del rule of law. Possiamo allora dire che quella liberale è la tradizione di pensiero che con più rigore ha circoscritto un ristretto spazio sacro nell'ambito del quale vigono le regole della limitazione del potere; è una tradizione di pensiero caratterizzata, più che dalla celebrazione della libertà o dell'individuo, dalla celebrazione di quella comunità degli individui liberi che definisce lo spazio sacro.
Non a caso, i paesi classici della tradizione liberale sono quelli in cui, attraverso il puritanesimo, più profondamente ha agito l'Antico Testamento. Ciò vale già per la rivoluzione olandese o, perlomeno, per i boeri di origine olandese, che si identificano col «popolo eletto». E vale a maggior ragione per l'Inghilterra: a partire soprattutto dalla Riforma, gli inglesi si considerano la nuova Israele, «il popolo investito dall'Onnipotente d'una missione al tempo stesso particolare e universale». Questa ideologia e questa coscienza missionaria si diffondono, ulteriormente enfatizzate, al di là dell'Atlantico. Basti pensare a Jefferson, il quale propone che lo stemma degli Stati Uniti rappresenti i figli di Israele guidati da un fascio di luce. E di nuovo si fa sentire in tutta la sua radicalità la distinzione tra spazio sacro e spazio profano.”

cap. IX, 4, p. 305
Controstoria del liberalismo

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“Quarantaquattro anni è l'età in cui si comincia a non poter più sperare di vivere il doppio.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

21 febbraio 1908; Vergani, p. 262
Diario 1887-1910

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“Nati sul pelio giogo eran quei pini, | che primi (se di fede il grido è degno) | del Fasi ai flutti ed agli eètei fini | il nettunio varcâr liquido regno, | Quando, l'aureo a rapir vello a' Colchini | il fior de' prodi argivi, in agil legno, | osò, lungi scorrendo i gorghi amari, | sferzar con lignei remi i glauchi mari.”
Peliaco quondam prognatae uertice pinus | dicuntur liquidas Neptuni nasse per undas | phasidos ad fluctus et fines Aeeteos, | cum lecti iuuenes, Argiuae robora pubis, | auratam optantes Colchis auertere pellem | ausi sunt uada salsa cita decurrere puppi, | caerula uerrentes abiegnis aequora palmis.

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

LXIV, Nozze di Peleo e Teti, v. 1-8
Carmi
Variante: *Nati sul pelio giogo eran quei pini, | che primi (se di fede il grido è degno) | del Fasi ai flutti ed agli eètei fini | il nettunio varcâr liquido regno, | Quando, l'aureo a rapir vello a' Colchini | il fior de' prodi argivi, in agil legno, | osò, lungi scorrendo i gorghi amari, | sferzar con lignei remi i glauchi mari.

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“Quanto suol dirsi a un grullo maldicente, | dir si può contro a te, Vezio fetente: | con una lingua tal puoi dei villani | ripulire le scarpe e i deretani. | O Vezio, vuoi finirmi in un momento? | Apri la bocca, ed otterrai l'intento.”
In te, si in quemquam, dici pote, putide Victi, | id quod uerbosis dicitur et fatuis: | ista cum lingua, si usus veniat tibi, possis | culos et crepidas lingere carpatinas. | Si nos omnino uis omnes perdere, Victi, | Hiscas: omnino quod cupis efficies.

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

XCVIII
Quando fu detto mai di parolai e stronzi | si può dire di te, vezzoso Vezzio, | che questa lingua tua se ti conviene | lecca culi e scarpacce rusticane. | Se tu ci vuoi distruggere in un colpo | schiudi la bocca, Vezzio, è irresistibile. (2007)
Variante: *Quanto suol dirsi a un grullo maldicente, | dir si può contro a te, Vezio fetente: | con una lingua tal puoi dei villani | ripulire le scarpe e i deretani. | O Vezio, vuoi finirmi in un momento? | Apri la bocca, ed otterrai l'intento.
Origine: Carmi, XCVIII

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“Mi chiedo quante rivoluzioni ci vorranno prima che gli adulti imparino a non dire ai figli: «Ho avuto le stesse idee quando avevo la tua età.»”

Max Eastman (1883–1969) saggista, scrittore e critico letterario statunitense

Origine: Il giovane Trotsky, p. 55

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“Condoleeza Rice, indubitabilmente nera e senza alcun dubbio donna, certamente afflitta da una vita di mestruazioni a cui, probabilmente, data l'età, è seguita la mai troppo rimossa menopausa. […] Condoleeza, con quelle guancette da impunita, è la "lider maxima" delle donne-scimmia.”

Lidia Ravera (1951) scrittrice italiana

da Femministe, vecchie e non https://web.archive.org/web/20160306043959/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/145000/140175.xml?key=lidia+ravera&first=551&orderby=0&f=fir&dbt=arc, l'Unità, 25 novembre 2004, p. 24

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