Frasi su benedetto
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“Bisogna che voi sappiate che cioè è piaciuto alla bontà di Dio dare una benedizione specialissima e niente affatto immaginabile, agli esercizi dei nostri ordinandi. È stata una tal grazia che tutti quelli che vi sono passati, o Ia maggior parte, menano una vita quale deve esser quella dei buoni e perfetti sacerdoti. Ve ne sono anche parecchi notabili per nascita e per altre qualità che Dio ha posto in loro, i quali vivono così regolati nelle proprie famiglie, come noi viviamo in casa nostra e sono altrettanto e, forse, anche più interiori di alcuni di noi, non vi fossi che io solo. Hanno tutto il loro tempo regolato, fanno l'orazione mentale, celebrano la santa messa, fanno l'esame di coscienza tutti i giorni come noi. Si dedicano a visitare gli ospedali e le prigioni, dove catechizzano, predicano, confessano e lo stesso fanno nei collegi con singolari benedizioni di Dio. Fra molti altri, ve ne sono dodici o quindici in Parigi, che vivono a questo modo e sono persone distinte per nascita, e ciò comincia ad esser conosciuto dal pubblico. Ora appunto, questi giorni passati, uno di essi parlando del metodo di vita che tenevano coloro che insieme con lui avevano avuto gli esercizi degli ordinandi, espose un suo pensiero di volersi cioè tutti unire a guisa di assemblea o di compagnia, il che è stato fatto con particolare soddisfazione di tutti gli altri. E lo scopo di detta assemblea è di attendere alla propria perfezione, di procurare che Dio non sia punto offeso, ma conosciuto e servito nelle loro famiglie e di cercare la sua gloria nelle persone di chiesa e fra i poveri; e tutto ciò sotto la direzione di una persona di qui dentro, dove essi devono adunarsi ogni otto giorni. E perché Dio ha benedetto i ritiri che parecchi curati della diocesi hanno fatto qui, questi signori desiderano far lo stesso ed hanno realmente cominciato. Abbiamo dunque motivo di sperare grandi beni da tutto questo, se piace a Nostro Signore benedire I'opera sua che raccomando particolarmente alle vostre preghiere.”

Vincenzo de' Paoli (1581–1660) sacerdote francese

A Francois Du Coudray, Roma, 13 giugno 1633, vol. I, p. 158
Epistolario

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“Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco e sognerei di più, sapendo che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si fermano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, mi butterei per terra al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni donna che è la mia prediletta e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano pensando che smettono di innamorarsi quando invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l'oblio.
Ho imparato così tanto da voi uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rialzarsi.
Sono tante le cose che ho imparato da voi, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, purtroppo starò per morire…”

Johnny Welch (1959) comico, attore e scrittore messicano

da Lo Que Le He Enseñado a la Vida

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“Benedetto XVI fa bene a ricordarci che l'uomo può conoscere Dio proprio perché Egli agisce secondo Ragione.”

José María Aznar (1953) politico spagnolo

Il significato "politico" dell'incontro tra ragione e fede

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“[San Benedetto da Norcia] costituisce un fondamentale punto di riferimento per l'unità dell'Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cristiane della sua cultura e della sua civiltà.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Udienza Generale, 27 aprile 2005 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2005/documents/hf_ben-xvi_aud_20050427_it.html
Udienze

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“Ma se la natura è realmente strutturata con un linguaggio matematico e la matematica inventata dall'uomo può giungere a comprenderlo, ciò significa che qualcosa di straordinario si è verificato: la struttura oggettiva dell'universo e la struttura intellettuale del soggetto umano coincidono […].”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI all'Arcivescovo Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense, in occasione del Convegno sul tema: "Dal telescopio di Galileo alla cosmologia evolutiva. Scienza, filosofia e teologia in dialogo" http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/pont-messages/2009/documents/hf_ben-xvi_mes_20091126_fisichella-telescopio_it.html, 26 novembre 2009
Discorsi

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“Bisognerebbe smetterla con la malafede, il partito preso e, per dirla tutta, la disinformazione, non appena si tratta di Benedetto XVI.”

Bernard-Henri Lévy (1948) filosofo, giornalista e imprenditore francese

da Corriere della sera, 20 gennaio 2010

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“[Sulla candidatura di De Gregorio] Gesù Cristo che era il Padre eterno ogni 12 ne cannava uno: Giuda. Io che sono un povero cristo ho sbagliato, benedetto il Signore, non lo farò più.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

Origine: Dal programma televisivo Che tempo che fa, 4 aprile 2009. Video http://www.youtube.com/watch?v=PeKd0PHByhc disponibile su Youtube.com.

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“Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l'umanità.”

Carlo Collodi (1826–1890) scrittore italiano

Benedetto Croce

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“Sia benedetta tu sempre da Dio: | quando farai contento lo cor mio?”

Leonardo Giustinian (1388–1446) politico e umanista italiano

da Sia benedetto il giorno che nascesti

“Questa barba benedetta | La facciamo sì o no?”

Cesare Sterbini (1784–1831) librettista italiano

II, 4
Il barbiere di Siviglia

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“«Dio» dice San Paolo «lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.»
Per «riflesso» si possono intendere anche certi uomini dabbene chiamati santi, che fanno come da genitori a quei bimbi un po' feroci che sono gli uomini. Che San Benedetto e Santa Scolastica fossero buoni genitori, non pare cosa dubbia.”

Alfredo Panzini (1863–1939) scrittore e critico letterario italiano

da Ultimi viaggi di un povero letterato, in La cicuta, i gigli e le rose
Origine: Prima lettera ai Corinzi: «Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia.»

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“[Su Benedetto XVI] Pontefice molto moderno: è un conservatore ma sotto questo profilo è molto innovatore, molto aperto alle tecnologie anche perché, storicamente, c'è una dottrina sociale della Chiesa estremamente attenta ai mezzi di comunicazione di massa come la radio e la tv. C'è un'idea che bisogna fare apostolato attraverso strumenti più evoluti.”

Maurizio Ferraris (1956) filosofo e accademico italiano

Origine: Citato in "Papa più moderno dello Stato" http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=3649&ID_sezione=524&sezione=, La Stampa.it, 24 gennaio 2011.

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“Meglio, in politica, avere rappresentato venti bandiere che nessuna? – scrisse pensando a lui Benedetto Croce. Indro Montanelli nella sua biografia di Garibaldi, Luigi Magni nel suo film Il generale ce lo hanno rappresentato come un simpatico birbante. E anche Nico Perrone […] ci presenta una non schematica riabilitazione: anche a sorpresa, rispetto a un titolo che sembrerebbe ben altrimenti critico. È vero, riconosce, Liborio Romano era un voltagabbana. Ma non per volgare tornaconto personale, bensì sempre al servizio di progetti autenticamente riformisti. In campo penale, ad esempio, si dovette al suo pur breve passaggio per il governo delle Due Sicilie l'abolizione della pena barbarica delle legnate. E in campo sociale fu promotore alla Camera di una proposta di riforma agraria che forse contribuì al suo isolamento politico più ancora delle troppe giravolte. Naturalmente, molto dipende poi dal modo in cui si vuole valutare il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Perrone non nasconde affatto i nodi dell'Unità, dall'accentramento brutale alla feroce repressione del brigantaggio. Ma non indulge neanche sull'opposta retorica della monarchia borbonica come mitica età dell'oro: prima ancora dei bersaglieri contro i briganti erano stati i soldati di Ferdinando I a tagliare teste in quantità per reprimere la rivolta del Cilento del 1828, e gli investimenti infrastrutturali e industriale che pur la dinastia borbonica aveva fatto si concentravano a Napoli dimenticando il resto del Regno. Romano, a suo modo, era stato appunto fautore di un fallito progetto di riscatto del Sud accettando la nuova logica unitaria, ma salvaguardandone gli interessi specifici.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

da il Foglio, 27 luglio 2010

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“Credo di poter rivendicare a me stesso la capacità di essere un editore non solo bravo nelle conoscenze del mercato dei lettori, degli ascoltatori e della pubblicità, ma assolutamente riguardoso di quelle che sono le autonomie di direttori e giornalisti ed in grado di garantire a questi direttori e giornalisti molta maggiore libertà ed autonomia di quelle di cui godono attualmente.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1989
Origine: Dall'intervista a Radio Popolare di Milano; citato in Antonio Calabrò e Sergio Luciano, No alla richiesta di De Benedetti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/12/23/no-alla-richiesta-di-de-benedetti.html, la Repubblica, 23 dicembre 1989.

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“Io sono amico di tutti gli imprenditori italiani, anche di De Benedetti: almeno così mi aspetto di leggere prima o poi sulla stampa che mi attacca.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1990
Origine: Citato in Sergio Luciano, "Ho venduto Tele+ ma è un'ingiustizia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/24/ho-venduto-tele-ma-un-ingiustizia.html, la Repubblica, 24 ottobre 1990.

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“L'attività del governo non può che compiacere il Papa e la sua Chiesa. Noi siamo a favore della Chiesa, crediamo nei valori della dignità umana e nel rispetto degli ultimi. Siamo sullo stesso piano in cui opera la Chiesa. A ogni modo ribadiamo il nostro concetto di Stato laico e la necessità, confermata dalla Costituzione, di rispettare profondamente il dialogo tra Stato e Chiesa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Da un collegamento televisivo su Canale 5; citato in Berlusconi da Benedetto XVI: "Tra noi collaborazione costruttiva" http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/esteri/benedettoxvi-21/visita-berlusconi/visita-berlusconi.html, Repubblica.it, 6 giugno 2008.

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“Di quei tristi anni Benedetto Croce fu veramente il faro e la guida.”

Barbara Allason (1877–1968) scrittrice e germanista italiana

da Memorie di una antifascista, 1919-1940, Edizioni Avanti!, 1961

“Come da un insieme cosí limitato e contraddittorio sia potuta derivare una morale valida per millenni, è il segreto della cui soluzione tu andavi in cerca, cara Yúkiko. Abbiamo in parte capito come il limitato e parziale possa diventare universalmente umano, quando la perdita della forza materiale costringa a riflettere sui valori ideali. Resta tuttavia, e resterà (ahimè!) indefinita, la contraddizione persistente tra la predica che qui ascoltiamo, e la pratica che tutti pratichiamo. Tutti: e finora soprattutto i predicatori, che in privato e in pubblico, come individui e come Stati cristiani e anzi «cristianissimi», li hanno sistematicamente violati tutti. E tra i violatori si sono sempre distinti i potenti, i cui peccati sono stati perennemente giustificati e benedetti in nome di Dio.
La religione non ha mutato in niente i costumi dell'uomo: li ha resi, semmai, piú contraddittori con le idealità proclamate, aggiungendovi cosí la sua ipocrisia: «accumulando duol con duolo», per dirla con Dante. In questo senso è stata davvero, ed è tuttora, il male del mondo. Lo è soprattutto quando propagandosi oggi nel mondo non in forza propria ma in forza della civiltà evoluta di cui è parte, induce i «meno evoluti» a credere che in essa e solo in essa risieda una piú alta morale, per seguire la quale si debbano anche prendere come oro colato le parole dei suoi antichi miti: è questo il caso delle odierne «evangelizzazioni». Come sarebbe bello se invece potessimo considerare serenamente i suoi dogmi e le sue prescrizioni come tappe della nostra difficile evoluzione! e se, per fondare una piú alta morale, imparassimo a guardare all'uomo, anziché a un ipotetico dio!”

Mario Alighiero Manacorda (1914–2013) docente e traduttore italiano

55, p. 273
Lettura laica della bibbia

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“[Benedetto XVI] È un Papa da "Rischiatutto" non sceglie mai la busta sbagliata. Lo avevano accolto con una certa freddezza e con un ingiustificato timore, ma con la sua mitezza, la sua linearità, la sua cultura e la forza del dialogo sta smentendo clamorosamente i profeti di sciagura.”

Mike Bongiorno (1924–2009) conduttore televisivo, conduttore radiofonico e partigiano italiano

Origine: Citato in Mike Bongiorno: disse "Vorrei morire gridando allegriaaa", la Repubblica, 8 settembre 2009.

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“Benedetta sìa pur la puttanella, | Che ne dà in tutti i tempi un gran trastulo, | E se puol far quelo, che se vuol con ella.”

Giorgio Baffo (1694–1768) poeta italiano

Sia benedetto pur el tempo, e 'l liogo, vv. 9-11

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“San Benedetto è un maestro esigente: egli non ha niente a che vedere con il puritano cupo e rinsecchito”

Léo Moulin (1906–1996)

La vita quotidiana secondo San Benedetto

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“La critica è un fucile molto bello: deve sparare raramente!”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato in Gino Doria, Venticinque aneddoti crociani scelti e pubblicati in occasione del 75. compleanno dalla nascita di Benedetto Croce, SIEM, Napoli, 1936.

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“Non è vero, ma ci credo.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato in Camillo Albanese, Un uomo di nome Benedetto: la vita di Croce nei suoi aspetti privati e poco noti.

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“Faccio i complimenti a De Benedetti anche se lui parla male di noi.”

Gianni Agnelli (1921–2003) imprenditore italiano

dopo una sua affermazione sulla Fiat

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“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Frugale, laborioso, sollecito, niente a giuoco, niente a cacce, né a corse o a feste avea pensiero; tutto al governo. Niuno negherà essere splendido il suo primo decennio. Pace profonda, quiete e sicurezza, libertà civile, prosperità molta. Brevemente si costruirono strade, edifizii comunali, lazzaretti, case di bagni minerali, prigioni col sistema penitenziario, scuole per sordomuti, ospizii ed asili per indigenti e orfanelli e reietti e folli, porti a Catania, a Marsala, a Mazzara, e moli a Terranova e a Girgenti; s'istituirono consigli edilizii, monti pecuniarii e frumentarii, compagnie di Pompieri, opificii, nuove accademie, nuove cattedre all'università, nuovi collegi, nuovi licei. Si bonificavan terre paludose, si davano alla coltura terre boscose, e 800 mila moggia del Tavoliere di Puglia; si facevan ponti di ferro e di fabbrica su' fiumi, fanali a gas, fari alla Fresnel, ed ogni novella invenzione qui primamente in Italia era attuata. Si stipulavan trattati di commercio, si creavan guardie civiche per Napoli e per le provincie, e guardie d'onore a cavallo. Que' dieci anni fur benedetti anche ne' campi. Ubertose messi, mercati grassi, miti prezzi, comune l'agiatezza; un movimento d'industria, un crescer di popolazione, un incremento di tutte cose buone; sicché non credo il reame avesse tempi più gai e lieti di quelli.”

Giacinto de' Sivo (1814–1867) scrittore e storico italiano

da Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861, Vol. 1 p. 95

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“Non credo che Benedetto XVI sia un grande filosofo, né un grande teologo, anche se generalmente viene rappresentato come tale. Le sue polemiche, la sua lotta contro il relativismo sono, a mio avviso, semplicemente molto grossolane, nemmeno uno studente della scuola dell'obbligo le formulerebbe come lui. La sua formazione filosofica è estremamente debole.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Da un'intervista sul quotidiano tedesco Berliner Zeitung; citato in Umberto Eco contro Ratzinger http://www.ilpost.it/2011/09/20/umberto-eco-contro-ratzinger/, ilPost.it, 20 settembre 2011.

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“Il Pontefice [Benedetto XVI] gode del mio massimo rispetto personale, come figura che unisce una grande cultura a una grande sensibilità. L'opera che ha svolto per il dialogo fra le fedi è notevole.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2009
Origine: Citato in Marco Tosatti, Obama parla del Papa http://www.lastampa.it/2009/07/03/blogs/san-pietro-e-dintorni/obama-parla-del-papa-TUZ1o3nA7vOVfXr1gtO2JM/pagina.html, Lastampa.it, 3 luglio 2009.

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“Benedetto XVI è un eccellente teologo e un ottimo Pastore.”

Lucia Annunziata (1950) scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva italiana
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“[Su Benedetto XII] Frigidus Abbas.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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“[Su Benedetto XIII (antipapa)] Luna Cosmedina.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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“[Su Benedetto XIII] Miles in bello.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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“[Su Benedetto XIV] Animal rurale.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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“[Su Benedetto XV] Religio depopulata.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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