Frasi su chiamata
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“[…] non m'importa del corpo – io amo l'anima, la timida, pudica, ritrosa anima – che si nasconde perché ha paura, e il corpo baldo e invadente – scusi signora mi ha chiamato?”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

ad Abiah Root, tardo 1850, 39
Lettere
Variante: [... ] non m'importa del corpo – io amo l'anima, la timida, pudica, ritrosa anima – che si nasconde perché ha paura, e il corpo baldo e invadente - scusi signora mi ha chiamato? (ad Abiah Root, tardo 1850, 39

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“Non sapevamo che saremmo stati vivi – | né quando – saremo morti – | l'ignoranza è la nostra Corazza – | indossiamo la Mortalità | con leggerezza come una Veste Scelta | finché siamo chiamati a deporla – | dall'intrusione, Dio è svelato – è lo stesso con la Vita.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J1462 – F1481, vv. 1-8
Lettere
Variante: Non sapevamo che saremmo stati vivi – | né quando – saremo morti – | l'ignoranza è la nostra Corazza – | indossiamo la Mortalità | con leggerezza come una Veste Scelta | finché siamo chiamati a deporla – | dall'intrusione, Dio è svelato – è lo stesso con la Vita. (J1462 – F1481, vv. 1-8)

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“I Khmer Rossi elaborarono una costituzione per la loro nuova Cambogia «democratica». L'articolo venti della costituzione diceva che ogni cambogiano aveva il diritto di praticare qualsiasi religione (piena libertà di culto religioso), e che i cambogiani avevano il diritto di non praticare qualsiasi religione. Ma qualsiasi religione che fosse «errata» o «dannosa» per la Cambogia era assolutamente vietata. È ciò che il presidente Mao, i cui insegnamenti i Khmer Rossi seguirono fino ai loro più barbarici estremi, avrebbe forse chiamato una «contraddizione». La maggior parte dei cambogiani sono buddisti, e il buddismo ispira i gentili, i passivi, e venera l'armonia tra gli esseri umani e la loro terra, non la supremazia su di essa. I Khmer Rossi decisero di porre fine a questa tradizione in quasi una sola nottata.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: I Khmer Rossi elaborarono una costituzione per la loro nuova Cambogia «democratica». L'articolo venti della costituzione disse che ogni campogiano aveva il diritto di venerare qualsiasi religione, e che ogni cambogiano aveva il diritto di non venerare qualsiasi religione. Ma qualsiasi religione che era «errata» o «dannosa» per la Cambogia era assolutamente vietata. È ciò che il presidente Mao, i cui insegnamenti i Khmer Rossi seguirono ai loro estremi più barbarici, avrebbe forse chiamato una «contraddizione». La maggior parte dei cambogiani sono buddisti, e il buddismo ispira i gentili, i passivi, e venera l'armonia tra gli esseri umani e la loro terra, non la supremazia su di essa. I Khmer Rossi decisero di porre fine a questa tradizione in quasi una sola nottata.

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“Da movimento popolare innovativo, per quanto caotico a causa di Grillo, il M5S si trasforma in una struttura dittatoriale, intollerante e soprattutto in un PARTITO AZIENDA al sevizio delle ambizioni di un manager ex Colaninno e Telecom fallito che guida una lobby chiamata Casaleggio Associati.”

Paolo Barnard (1958) giornalista italiano

Origine: Da Perché Barnard ha insultato i 5 Stelle e come si risolve http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=731, PaoloBarnard.info, 15 ottobre 2013.

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“Fino al 1974, era mio personale desiderio di non essere alle leve di comando. Tentai persino all'inizio di impedire che il mio nome apparisse fra quelli che vengono chiamati governanti.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Until 1974, I had a personal desire not to be at the helm of power. I even tried at the beginning not to have my name appear among those who are called rulers.

“Hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato uomo.”

Marco Maurizi (1974) filosofo italiano

Origine: Schizzi di niente, p. 10, § 14

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“O uomini! Io non dico che questa scienza che voi chiamate divina sia falsa; dico soltanto che io sono uno che conosce la scienza umana.”

Averroè (1126–1198) filosofo, medico e matematico arabo

Origine: Citato in Henry Corbin, Storia della filosofia islamica, Adelphi, p. 250. ISBN 88-459-0141-6

“L'ultima visita di Musco al Viminale che io posso ricordare fu la più clamorosa e provocò una delle sue sortite comiche divenute di pubblico dominio. Quella mattina Musco si mise in testa di vedere il Consiglio dei Ministri che era riunito in seduta. Naturalmente era un desiderio destinato a restare insoddisfatto. Senonché, essendomi dovuto allontanare perché chiamato da Mussolini, Musco, quatto quatto, in punta di piedi, mi seguì ammiccando furbescamente al vecchio usciere – che stava al Ministero dell'Interno dai tempi di Crispi – il quale rimase intimidito e pensò ad un mio consenso. Musco riuscì a ficcare la testa attraverso l'uscio che dalla stanza del Presidente del Consiglio immette nel salone delle riunioni de Ministri. Diaz, che si era voltato al mio ingresso, sì accorse dell'intruso e invece di adontarsi per tanto arbitrio, tutto contento, annunziò: «C'è Musco! C'è Musco!». Il Consiglio che stava per terminare la sua seduta si chiuse in anticipo in mezzo alla generale allegria dei presenti che circondarono lo straordinario ospite, inatteso ma gradito.”

Cesare Rossi (1887–1967) politico e sindacalista italiano

Angelo Musco al Viminale. Voglio vedere o Consiglio riunito, p. 97
Personaggi di ieri e di oggi
Variante: L'ultima visita di Musco al Viminale che io posso ricordare fu la più clamorosa e provocò una delle sue sortite comiche divenute di pubblico dominio. Quella mattina Musco si mise in testa di vedere il Consiglio dei Ministri che era riunito in seduta. Naturalmente era un desiderio destinato a restare insoddisfatto. Senonché, essendomi dovuto allontanare perché chiamato da Mussolini, Musco, quatto quatto, in punta di piedi, mi seguì ammiccando furbescamente al vecchio usciere – che stava al Ministero dell'Interno dai tempi di Crispi – il quale rimase intimidito e pensò ad un mio consenso. Musco riuscì a ficcare la testa attraverso l'uscio che dalla stanza del Presidente del Consiglio immette nel salone delle riunioni de Ministri. Diaz, che si era voltato al mio ingresso, sì accorse dell'intruso e invece di adontarsi per tanto arbitrio, tutto contento, annunziò: «C'è Musco! C'è Musco!». Il Consiglio che stava per terminare la sua seduta si chiuse in anticipo in mezzo alla generale allegria dei presenti che circondarono lo straordinario ospite, inatteso ma gradito. (Angelo Musco al Viminale. «Voglio vedere o Consiglio riunito», p. 97)
Origine: Fino al 1960 la Presidenza del Consiglio era ubicata presso il Palazzo del Viminale, sede del Ministero dell'interno. voce su Wikipedia.

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“Ha mai sentito parlare d'una cosa chiamata democrazia? La democrazia significa eleggere le persone che ti piaciono. Avemmo un'elezione un anno fa circa, e il mio partito ottenne il 62 per cento dei voti. Ciò dimostra che il popolo d'Uganda non si è stufato di noi, siccome ha votato per noi ben cinque volte.”

Yoweri Museveni (1944) politico ugandese

Variante: Ha mai sentito parlare d'una cosa chiamata democrazia? La democrazia significa eleggere le persone che ti piaciono. Avemmo un'elezione un'anno fa circa, e il mio partito ottenne il 62 per cento dei voti. Ciò dimostra che il popolo d'Uganda non si è stufato di noi, siccome ha votato per noi ben cinque volte.

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“Yuriko è un nome classico, elegante e anche abbastanza comune in Giappone (in Kanji vuol dire bambina del giglio), che ho scelto all'età di tredici anni circa, poco prima di iniziare a fare Cosplay! Tiger lo pensai dopo, ripreso da un Anime chiamato Toradora!, nel quale la protagonista Aisaka Taiga penso mi assomigli molto caratterialmente. Il suono dolce di Yuriko e quello forte di Tiger (in Giapponese TAIGA), ho pensato, sono facili da ricordare e hanno un certo impatto. Ottimo per una carriera artistica!”

Yuriko Tiger (1993) modella e personaggio televisivo italiana

Variante: Yuriko è un nome classico, elegante e anche abbastanza comune in Giappone (in Kanji vuol dire bambina del giglio), che ho scelto all'età di tredici anni circa, poco prima di iniziare a fare Cosplay! Tiger lo pensai dopo, ripreso da un Anime chiamato Toradora!, nel quale la protagonista Aisaka Taiga penso mi assomigli molto caratterialmente. Il suono dolce di Yuriko e quello forte di Tiger (in Giapponese TAIGA), ho pensato, sono facili da ricordare e hanno un certo impatto. Ottimo per una carriera artistica!

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“A ovest della Norvegia si trova un’isola chiamata Islanda, circondata dal vasto Oceano. È questo un luogo difficile da abitare, ma che merita di essere menzionato per il verificarsi di fatti prodigiosi e inauditi, che sembrano sfuggire a ogni verosimiglianza. Esiste laggiù una fonte che, per maleficio della sua acqua fumante, distrugge l’essenza di qualsiasi cosa. Ogni oggetto che venga investito dalle sue esalazioni vaporose viene sicuramente trasformato in solida pietra. Non saprei dire se questo fenomeno sia più pericoloso o stupefacente: queste proprietà solidificanti sono talmente attive nella sua acqua che qualsiasi cosa si avvicini e venga immersa nel suo vapore fumante viene subito trasformata in pietra, assumendone tutte le caratteristiche e mantenendo soltanto l’aspetto esteriore che aveva prima Nella stessa località, sono state segnalate molte altre sorgenti che in certi momenti, si gonfiano enormemente d’acqua, e quando le loro cavità sotterranee sono strapiene emettono getti frequenti verso l’alto; in altri momenti, quando queste emissioni sono inattive, vengono assorbite in profonde e remote cavità nascoste della terra, in modo da restare appena visibili al livello del suolo. Perciò avviene che, quando l’acqua viene espulsa, bagnano di biancore spumeggiante ogni cosa che si trovi nelle vicinanze, mentre, una volta scomparso il getto, non sono identificabili nemmeno dalla vista più acuta In quest’isola esiste anche una montagna che, rivaleggiando con il bagliore delle meteore, brucia di fuochi eterni: erutta fiamme dalla cima ininterrottamente, cosi da alimentare un incendio senza fine. La meraviglia che desta questo fenomeno è pari a quella dei portenti di cui ho parlato prima; in particolare, stupisce il fatto che una terra esposta a temperature cosi fredde abbondi della materia necessaria per nutrire un cosi grande calore, tanto da alimentare fiamme eterne con combustibili nascosti e inesauribili In periodi rigorosamente prestabiliti, inoltre, una enorme massa di ghiaccio si spinge galleggiando verso quest’isola: non appena questa si avvicina e comincia a infrangersi contro la costa rocciosa e frastagliata, si odono risuonare sulla scogliera come delle voci fragorose provenienti dalle profondità marine, e il frastuono di moltissime strane grida. Per questo motivo si pensa che si tratti di anime condannate dopo una vita scellerata a scontare i loro crimini li, nel freddo più intenso.”

Origine: Gesta Danorum, pp. 14-15

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“I maschi delle alcioni sono chiamati . Quando per la vecchiaia hanno perdute le forze, e non possono più volare, li portano le femmine, sostenendoli sulle ali. Ed è quello che accade – a sentir lui – ad Alcmàne}}, quando infiacchito per la vecchiaia, non poteva più prender parte né ai cori né alle danze delle fanciulle.”

Antigono di Caristo (-290) scrittore e scultore greco antico

Origine: Da Storie meravigliose, 27, traduzione di Ettore Romagnoli; citato in Francesco Pedrina, Musa Greca, [Antologia di poeti e prosatori greci con profili degli autori e pagine critiche organicamente scelte per un disegno storico-estetico], Casa Editrice Luigi Trevisini, Milano, V ristampa, p. 317.

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“Si chiamava Teodosio, ed è chiamato il Grande, suppongo perché era grande nel distruggere i vecchi templi e le vecchie statue degli dei e delle dee. Non solo era fortemente contrario a coloro che non erano cristiani: era ugualmente aggressivo nei confronti dei cristiani che non erano ortodossi secondo il suo modo di pensare. Non tollerava alcuna opinione o religione che non approvava.”

His name was Theodosius, and he is called the Great, I suppose because he was great in destroying the old temples and the old statues of the gods and goddesses. He was not only strongly opposed to those who were not Christians: he was equally aggressive against Christians who were not orthodox according to his way of thinking. He would tolerate no opinion or religion of which he did not approve.
Origine: Glimpses of World History, p. 139

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“Le Costituzioni sono congegni delicati che vanno trattati con molta cura, dal momento che servono a tenere unito il tessuto sociale di un Paese per un lungo arco di tempo, impegnando non una, ma più generazioni. Per questo si dice che le Costituzioni, più che nella politica, affondano le loro radici nella storia delle società che sono chiamate a regolare.”

Enzo Cheli (1934) costituzionalista italiano

Origine: Citato da Enzo Cheli, Che cosa significa cambiare una Costituzione https://www.c3dem.it/wp-content/uploads/2016/07/che-cosa-significa-cambiare-una-costituzione-enzo-cheli-mul.pdf/, Il Mulino, 4/2016, p. 622. URL archiviato il 4 ottobre 2019 http://archive.is/04vwK/.

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“La Campania, per la sua fecondità detta Felice, fu con maggior lode chiamata Felice, & Amena.”

Camillo Pellegrino (1598–1663) scrittore e storico italiano (1598 – 1663)

Era l'amenità propria della riviera del suo mare: la fecondità de' suoi campi fra terra.
Origine: Da Apparato delle antichità di Capua o vero Discorsi della Campania Felice, III Discorso, Stamperia Giovanni Gravier, Napoli 1771.

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“Abbiamo anche avuto dei codardi durante la Rivoluzione ... li abbiamo chiamati "Kentuckiani".”

George Washington (1732–1799) politico e militare statunitense; 1º presidente degli Stati Uniti d'America

“Abbiamo creato un deserto di morte e lo abbiamo chiamato progresso.”

Gino Girolomoni (1946–2012) imprenditore e saggista italiano

www.girolomoni.it

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“La Dolce Bontà

La bontà
è come un germe infante
piantato nella terra dell'anima,
germoglia silente come delicato fiore
dai suoi gracili petali vellutati
alla pelle percettibile!
Autentica la bontà
si apre nei suoi sorrisi più sinceri
ai raggi del sole nella vita
nonostante riluce
con le sue lacrime di rugiada
cadute dalle foschie
sulla costa delle controversie.
Solo quando consapevole
del suo olezzo,
cresce vigorosa e rigogliosa
come altissimo albero maestoso,
donando i suoi frutti più dolci
gratificando nei riverberi
dei cuori malleabili,
melodie di giustizia alle pupille
che accarezzano il suo sguardo
colmo di brezza d'amore!
Così, con le sue blandizie
la bontà nutre arricchendo
anche noi in ogni angolo
del cuore alacre alla sua voce.
La bontà, come segreto giardino
che mai sfiorisce negli anni
nella sua empirea bellezza
ma si valorizza nelle pieghe
delle sue esperienze,
spiega comprensione
dopo calvari vinti con placidità!
Ma se calpestata
dal piede del violento fato
svellandola dalle sue
candide vesti ricamate in Calais,
certo potrà godere
umiliandola sui selci
dell'arrogante manrovescio
che con protervia
infligge dolore,
ma non potrà mai
privarla del suo puro spirito
a farla vivere in eterno
nell'etere della natura
nell'umanità che vuol amare
in ferace vallea di pace
senza nembi di nefaste oscurità,
vangeli di distruzione
mediante impure entità
chiamate uomini
a scompigliare l'equilibrio
che il feeling del buon senso
traduce in dolce bontà!
La sua dolce essenza
non potrà morire mai
neppure se ignorata a vita.

Laura Lapietra ©”

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