Frasi su credo
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“Eddie Guerrero è il mio migliore amico e sono sicuro che c'è tanta gente che lo conosceva che sarebbe capace di dire così sul suo conto. Era una tale… Tale bella persona, una persona di cuore. Non riesco a trovare, ehm… Le giuste… Non riesco a trovare le giuste parole per descrivere che tipo di uomo Eddie era veramente. Ehm… Ho frequentato Eddie per circa 15 anni e speso buona parte di essi sempre in viaggio. Abbiamo riso assieme, pianto assieme… Lo sapete, ci siamo affrontati l'un con l'altro, siamo stati su e giù per ogni montagna, per ogni autostrada. Uhm… E l'ha sempre preso come un esempio; sapete, era l'unico amico che abbia avuto con cui abbia continuato ad aprire il mio cuore; se stavo attraversando dei momenti difficili per via dei motivi o problemi personali, era l'unico ragazzo con cui potevo parlare e sapere che avrebbe capito che lui voleva distrarmi da questo… Sapete, perché con tutta l'esperienza che aveva… Io credo ad esempio che Eddie prendeva sempre esempio attraverso la sua vita attraverso gli ostacoli a cui è andato in contro, ed è diventato una persona migliore e spesso ha utilizzato questo come esempio. Non ci eravamo mai lasciati senza dire l'un l'altro che ci volevamo bene. Ora riesco a dire veramente che io amo… Io amo Eddie Guerrero. Lui è un uomo del quale posso dire di voler bene a lui e alla sua famiglia. E… Il mio cuore, i miei pensieri e le mie preghiere vanno a sua moglie Vickie, Shul, Sherilyn & Caily. Non riesco ad immaginare il dispiacere da cui loro sono pervasi ora e le emozioni che stanno provando, ma volevo far sapere che le mie preghiere e i miei pensieri sono con loro e… Eddie, so… So che sei in un posto migliore e so che tu ora mi stai guardando dall'alto [Inizia a piangere] E so che ti voglio bene e che mi manchi. Eddie, Tu hai fatto… Tu hai fatto una tale grande impressione nella mia vita e voglio ringraziarti per tutto ciò che mi hai dato. E voglio ringraziarti dal cuore e dirti che ti voglio bene e che non ti dimenticherò mai e che ci rivedremo ancora. Ti voglio bene Eddie.”

dall'Eddie Guerrero Tribute di Monday Night RAW, 14 novembre 2005

“Io sono Dio. E non credo negli atei.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Dio sì... ma di cognome?

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“Io credo che ogni cane venga nella nostra vita per insegnarci qualcosa.”

Cesar Millan (1969) personaggio televisivo e scrittore messicano

da L'uomo che parla ai cani

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“Senza la musica nessuno parlerebbe di quello in cui credo. Per questo danno fastidio le mie canzoni.”

Massimo Morsello (1958–2001) cantautore, imprenditore e terrorista italiano

da un'intervista a Il Giornale, 28 dicembre 1997

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“Credo di notare una leggera flessione del senso sociale.”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

da La favola di Adamo ed Eva
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“Io adoro Balotelli. Lo adoro. Credo che ci sia bisogno di un giocatore come lui nel calcio. Personaggi un po' pazzi come Mario fanno bene all'ambiente del calcio. Aggiungo anche che mi piacerebbe conoscerlo. Alla fine è un bravo ragazzo.”

Noel Gallagher (1967) cantautore e chitarrista inglese

Origine: Citato in Saverio Grimaldi, Noel Gallagher: "Balotelli? un grande!" http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/68967/noel-gallagher-balotelli-un-grande.shtml, Sportmediaset.it, 26 settembre 2011.

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“Euclione: Sono perduto! Sono morto! Sono assassinato! Dove correre? Dove non correre? Fermalo, fermalo! Fermare chi? Chi lo fermerà? Non so, non vedo nulla, cammino alla cieca. Dove vado? dove sono? chi sono? Non riesco a stabilirlo con esattezza. [Al pubblico] Vi scongiuro, vi prego, vi supplico, aiutatemi voi: indicatemi l'uomo che me l'ha rubata. [A uno spettatore] Che ne dici tu? Voglio crederti: lo capisco dalla faccia, che sei una brava persona… Che c'è? perché ridete? Vi conosco tutti: so che qua ci sono parecchi ladri, che si nascondono sotto una toga imbiancata a gesso, e se ne stanno seduti, come fossero galantuomini… Eh? Non ce l'ha nessuno di costoro? Mi hai ucciso! Dimmi dunque, chi l'ha? Non lo sai? Ah, povero, povero me! Sono morto! Sono completamente rovinato, sono conciato malissimo: troppe lacrime, troppe sventure, troppo dolore mi ha portato questo giorno; e fame, e miseria!… Sono il più sventurato tra gli esseri della terra. Che bisogno ho di vivere, ora che ho perduto tutto quell'oro che avevo custodito con tanta cura! Mi sono imposto sacrifici, privazioni; ed ora altri godono della mia sventura e della mia rovina. Non ho la forza di sopportarlo.
Liconide: [A parte, uscendo dalla casa di Megadoro] Chi sta lamentandosi? Chi piange e geme davanti a casa nostra? Ma è Euclione, mi pare. Sono completamente perduto; s'è scoperto tutto. Senza dubbio sa già che sua figlia ha partorito. Ora non so che fare. Devo andarmene o rimanere? affrontarlo o evitarlo? Per Polluce! Non so più che fare.
Euclione: Chi sta parlando là?
Liconide: Sono io, un infelice.
Euclione: Infelice sono io, e sventurato! io che sono stato colpito da sì grande disgrazia, da sì grande dolore!
Liconide: Fatti coraggio.
Euclione: Farmi coraggio? Come potrei, di grazia?
Liconide: Il misfatto che t'angustia il cuore, sono stato io a compierlo: lo confesso.
Euclione: Cosa mi tocca sentire?
Liconide: La verità.
Euclione: Che male t'ho dunque fatto, o giovine, perché tu agissi così e rovinassi me e i miei figli?
Liconide: È un dio che mi ci ha indotto e mi ha attratto verso di lei.
Euclione: Come?
Liconide: Confesso d'aver commesso un torto; so di essere colpevole. E così vengo a pregarti di essere indulgente, di perdonarmi.
Euclione: Come hai osato fare una cosa simile: toccare ciò che non era tuo?
Liconide: Che vuoi farci? Ormai è fatta; non si può disfare. È stato il volere degli dèi, senza dubbio: certo, senza la loro volontà, non sarebbe accaduto.
Euclione: E allora credo che gli dèi abbiano anche voluto che io ti facessi crepare in catene, in casa mia.
Liconide: Non dir questo!
Euclione: Perché dunque hai toccato, contro il mio volere, una cosa mia?
Liconide: È stata colpa del vino e dell'amore.
Euclione: Sfrontatissimo essere! Aver osato presentarti a me con un simile discorso! Impudente! Se esiste un diritto che ti permette di scusare una simile azione, non ci resta che andare a rubare pubblicamente gioielli alle matrone, in pieno giorno; e se poi dovessimo essere arrestati, ci scuseremmo dicendo che l'abbiamo fatto in istato d'ebbrezza, per amore! Varrebbero troppo poco, il vino e l'amore, se l'ubriaco e l'innamorato avessero il diritto di soddisfare impunemente i loro capricci.
Liconide: Ma io vengo di mia spontanea volontà a supplicarti di perdonare la mia follia.
Euclione: Non mi piacciono gli individui che si scusano dopo aver fatto del male. Tu sapevi che essa non era tua; non avresti dovuto toccarla.
Liconide: Dal momento che ho osato toccarla, non voglio cercare pretesti, ma tenerla nel migliore dei modi.
Euclione: Tu vorresti tenere, contro il mio volere, una cosa mia?
Liconide: Non pretendo d'averla contro il tuo volere; ma penso ch'essa mi spetti. Converrai subito tu stesso, Euclione, ch'essa deve spettare a me.
Euclione: E io – per Ercole!”

ti trascinerò subito dal pretore e t'intenterò un processo, se non restituisci...
Liconide: Cosa dovrei restituirti?
Euclione: Ciò che mi hai rubato.
Liconide: Io? rubato? dove? Cosa significa?
Euclione: [ironicamente] Che Giove ti protegga, com'è vero che tu non sai niente!
Liconide: A meno che tu non dica cosa stai cercando... (vv. 713-762; 1998)
Aulularia
Origine: Nel lamento dell'avaro Euclione per il furto della pentola dell'oro, Plauto parodia i registri della poesia tragica, come farà anche Gaio Lucilio nel libro XXVI delle Satire.
Origine: Fedria, figlia dell'avaro Euclione, ha partorito prima del matrimonio. Il padre del bambino è Liconide, che l'aveva violentata nove mesi prima, durante le Cerealia. Per riparare al danno, vuole prenderla in sposa, ma deve prima parlarne con il padre della ragazza, Euclione. Gli si avvicina, origlia, lo vede in preda al dolore e subito crede che egli abbia saputo della maternità della figlia. Infatti non sa che Euclione ha una pentola d'oro, il cui furto è la causa di tanto dolore. Il giovane si fa coraggio e gli parla: entrambi sottintendono la causa del dolore, così che il dialogo si intride di equivoco, in quanto Liconide confessa d'aver reso incinta Fedria mentre Euclione lo crede reo confesso del furto della pentola. Questa, per Plauto, è un'occasione d'oro per impostare la satira contro la categoria degli avari: l'avaro, influenzato nelle decisioni dalla sua stessa avarizia, formula male la classifica delle sue priorità e pospone la preoccupazione per i figli alla salvezza del patrimonio, che finisce per trascendere l'utilità e non procura altro che vane preoccupazioni.

“Credo che per un giovane è meglio avere falsi ideali che non averne nessuno.”

Christiane Vera Felscherinow (1962) scrittrice e musicista tedesca

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

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“Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.”

Ennio Flaiano (1910–1972) scrittore italiano

Frasario essenziale per passare inosservati in società

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“[Sul suicidio di Mario Monicelli] Io non credo che l'abbia fatto per stanchezza, io credo che l'abbia fatto per paura. […] Però non bisogna aver paura. Non bisogna aver paura perché… perché se abbiamo paura in tanti poi la paura passa. L'importante è aver paura in compagnia.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

Origine: Citato in Adriano Celentano alla Ripamonti intervistato dagli studenti http://www.quicomo.it/12/08/adriano-celentano-alla-ripamonti-intervistato-dagli-studenti.html, QuiComo.it, 8 dicembre 2010.

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“Ben venga la tecnologia, dunque, perché rappresenta certamente il futuro, ma ricordiamo che l'elemento uomo, che parrebbe da essa quasi relegato in secondo piano, rimane il centro, il motore, l'anima di quest'universo che ci sforziamo di governare. L'uomo e l'inquietudine, figlia dei tempi, che l'accompagna.
Perché inquietudine? Guardiamo in particolare al mondo della Magistratura e pensiamo all'aria avvelenata in cui essa si trova troppo spesso ad operare, e ci chiediamo se ciò avvenga per colpe proprie ovvero per gratuiti e interessati attacchi esterni. Ma è vano cercare di sciogliere il dilemma; occorre invece che ci si adoperi con ogni energia per togliere voce a quanti imputano ad alcuni esponenti della magistratura scarsa diligenza o vanità personale o spinte ideologiche che li orienterebbero altrove rispetto a un'interpretazione corretta e serena della norma. Se queste incrostazioni esistono devono essere rimosse perché lo esige la collettività e lo merita la stragrande maggioranza dei magistrati, per i quali la disposizione prevalente è quella della dedizione incondizionata, della volontà tenace di esercitare il proprio ministero in vista del solo bene comune, con spirito di sacrificio e senza clamori: nel silenzio che spesso non paga ma è dignità di servizio e gratificazione di coscienza. Parimenti, non sono più sopportabili quegli attacchi gratuiti, di provenienza varia, ingeneroso esercizio ormai troppo diffuso di quanti applicano la regola secondo cui la miglior difesa consiste nel distruggere l'immagine del "nemico". Il convincimento da taluni nutrito, da altri propagandato, del giudice come di un soggetto onnipotente e sordo ai problemi di coscienza, e teso a chissà quali fini impropri, è fasullo e banale: quanti ci sono vicini per ragioni di lavoro o affettive conoscono l'ansia del dubitare, la paura di non sapere offrire le corrette risposte, di non poter cogliere il frutto che a volta pare proibito e si chiama giustizia.
Non c'è e non ci può essere indifferenza nell'atto del giudicare. Non si avvia un uomo al calvario di un processo penale né lo si condanna con il sorriso sulle labbra, non si respinge un immigrato onesto con una scrollata di spalle, non si toglie un bambino a una madre o a un padre senza subirne un contraccolpo doloroso come un pugno nello stomaco. Stati d'animo con i quali il buon magistrato fa i conti in compagnia delle sole voci di dentro che impietosamente gli ricordano giorno dopo giorno come una decisione sbagliata possa stravolgere una vita e uccidere una speranza.
Rubo ancora un minuto alla vostra pazienza per un'ultima annotazione: entro pochi giorni o settimane un gruppo di magistrati milanesi chiuderà la propria attività, e a loro voglio dire: per quaranta e più anni s'è combattuta, credo, la buona battaglia – mi perdoni San Paolo per la citazione che non vuole essere irriverente – e ho speranza che ora, giunti al termine della corsa, integra si sia conservata in ognuno la fiducia negli ideali per i quali tutti fummo avviati a questo lavoro. A quanti operano e opereranno nel mondo del diritto, magistrati, avvocati, personale amministrativo, ai giovani soprattutto, auguro di raccogliere in abbondanza, forti del loro impegno e con l'aiuto di Dio, i frutti di quanto di buono si va seminando perché questo Paese, che è stato la culla del diritto e che a volte ci dilettiamo noi stessi a bistrattare al di là dei suoi demeriti, mentre dispensiamo ammirazione incondizionata a quasi tutti gli altri popoli del mondo che hanno invece, quasi tutti, tanto da imparare; questo Paese al quale, fuor d'ogni retorica, credete, mi onoro e sono fiero di appartenere, rivendichi e riprenda il suo ruolo di portabandiera nella faticosa ma entusiasmante corsa di civiltà che porta al traguardo della Giustizia.”

Ruggero Pesce (1938) giudice italiano

da Discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 per il distretto della Corte d'Appello di Milano del Presidente Ruggero Pesce http://it.wikisource.org/wiki/Discorso_di_inaugurazione_dell%27anno_2010_per_il_distretto_della_Corte_d%27Appello_di_Milano

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“Però lo sai non credo tu sia l'uomo giusto perché siamo diversi proprio in tutto.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Comunque ti penso
Sulla mia pelle

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“È una di quelle esperienze che credo non dimenticherò, questo ruolo mi ha cambiato.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'intervista rilasciata per il canale tv ET Canada
2007

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“Si dice spesso nel mio mestiere che i più bei ruoli per gli attori arrivano dopo i quarant'anni. Credo anche nel mio caso, comunque è verità.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'articolo in Le Journal de Montréal del 16 agosto 2008
2008

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“Io credo nella reincarnazione: le vedi queste unghie? Si sono reincarnate cinque volte!”

Raul Cremona (1956) comico, attore e illusionista italiano

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“Ogni volta che prendevo in mano Twilight Princess per testarlo, mi stupivo per la ricchezza di dettagli […]. Credo che un prodotto del genere sia possibile solo una volta in due o tre anni, anche con la collaborazione dell'intera Nintendo. Anzi, probabilmente sarà difficile anche in futuro riuscire a realizzare qualcosa di simile.”

Satoru Iwata (1959–2015) imprenditore giapponese

Origine: Da Iwata chiede - Legend of Zelda: Twilight Princess http://www.nintendo.it/NOE/it_IT/news/iwata/iwata_chiede_legend_of_zelda_twilight_princess_17945_17948.html, Nintendo.it, novembre 2006, parte 10.

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“Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano.”

Bram Stoker (1847–1912) scrittore irlandese

da Personal Reminiscences of Henry Irving

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“Si te vòi fare ennante, | pu'lo provar 'n estante; | e quanto vol' t'abrenca, | ch'e' co l'amar non venca. | Volentier te parlara | credo che te iovara.”

Jacopone da Todi (1236–1306) poeta e religioso italiano

(p. 43-44)
Se vuoi farti avanti, lo puoi provare subito; e industriati quanto vuoi a impedire che io vinca col mio amore. Volentieri ti parlerei: credo che ti gioverebbe.
O papa Bonifazio

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“Lo credo perché è assurdo.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 487
Attribuite

“Non credo che alla Verità e alla Poesia della terra! Ah, se di mio figlio potessi farne un agricoltore!”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 14

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“Non credo nell'aldilà, ma potrei essere credente.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

Citazioni di Zucchero

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“Pensavo spesso al credo di Serge:"‎"Dove c'è rivolta, c'è rabbia. Dove c'è rabbia, c'è vita."”

Jean-Claude Izzo (1945–2000) scrittore, giornalista e poeta francese

Era bello.
Chourmo Il cuore di Marsiglia

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“La non-violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l'ultimo articolo del mio credo.”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

da Il potere della non-violenza

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“Ci tengo a dire che non ho niente contro quel filone di film che hanno la trama… […] Credo che sono mode, anche se fanno discreti incassi. Io credo che allo spettatore gli piace quando nel film c'è un'altalena con sopra un tipografo nudo che suona la cetra. Stacco. Nuvole. Stacco. Un'herpes. Stacco. Una suora nana che fuma. Stacco. Una lenta zoommata di venti minuti su Matt Damon che piange su un water d'oro.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel paese delle meraviglie, 7 ottobre 2016
Imitazioni, Paolo Sorrentino
Origine: Visibile al minuto 28:56 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 07/10/2016 http://www.la7.it/crozza/rivedila7/crozza-nel-paese-delle-meraviglie-07-10-2016-195023, YouTube.com, 10 ottobre 2016.

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“[Alle elezioni europee del 2014] Berlusconi credo che non farà un risultato straordinario, sarà sotto il 20%. Penso che Berlusconi debba avere il coraggio di lasciare il testimone ad un'altra generazione già da diverso tempo. L'ho anche detto, l'ho dimostrato. Ho fatto le mie scelte per questo. alla fine vincerà Renzi di misura.”

Giorgia Meloni (1977) politica e giornalista italiana

Origine: Dalla trasmissione radiofonica Mix24, Radio24; citato in Fdi, Meloni: "Berlusconi deve lasciare il testimone" http://www.liberoquotidiano.it/news/11616711/Fdi--Meloni---Berlusconi.html, LiberoQuotidiano.it, 19 maggio 2014.

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“Senza dubbio, il riconoscimento del termine genocidio da parte dei turchi sarebbe la via più breve verso una riconciliazione tra le nostre nazioni. È una mia ferma convinzione: se questo sarà fatto e sarà fatto sinceramente, credo che in un breve periodo di tempo le nostre relazioni, cioè le relazioni tra le nazioni turca e armena potranno elevarsi verso un nuovo, più alto livello.”

Serž Sargsyan (1954) politico armeno

Origine: Citato in Il presidente armeno: il riconoscimento del genocidio essenziale per le relazioni con la Turchia http://it.euronews.com/2015/04/22/il-presidente-armeno-il-riconoscimento-del-genocidio-essenziale-per-le/, Euronews.it, 22 aprile 2015.

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“Quando cominciai a scrivere Firmino non sapevo nemmeno che Firmino fosse un topo, né che fosse a Boston, né che fosse un romanzo. Se non sto mettendo giù una storia, mi siedo davanti alla macchina da scrivere (oppure ora, al computer) e armeggio senza una vera e propria idea, l'equivalente scrittorio di passeggiare a zonzo. Spesso non ne viene fuori nulla, ma non sempre. Riscrivo un paragrafo molte volte prima di passare al prossimo. Cerco di non pensare dove stia andando il tutto, per paura di sforzare la storia in una direzione prestabilita piuttosto che lasciarla emergere dalla scrittura stessa…
Per ciò che riguarda i miei impieghi, probabilmente ne ho avuti in una quantità maggiore di tanti altri, ma devo dire di aver passato più tempo seduto in poltrona a fare quello che spesso si descrive denigratoriamente come "fissare il vuoto". Le ricchezze che tale attività (infatti è proprio una vera attività) produce non sono convertibili in moneta. Tra gli impieghi che invece mi hanno monetizzato, il mio preferito è stato lavorare come pescatore di granchi lungo la costa del Sud Carolina, dove ritornai dopo l'università. Per sei o sette ore al giorno, ero solo su una barca a navigare nei canali delle paludi, spesso senza veder anima dalla mattina alla sera. Quando spegnevo il fuoribordo per tirar su le reti, gli unici suoni che udivo erano gli uccelli, il vento, e l'acqua. Pensavo, e penso tuttora, di essere in quei momenti la persona più fortunata del mondo.
Di questi tempi, i miei piaceri sono piccoli e localizzati. Passeggio tra i laghi. Guardo dei video. Esco una o due volte alla settimana, per pranzare in qualche ristorantino. Leggo. I miei dispiaceri invece sono grandi e universali. Ho una riluttanza per i gerghi, specie quelli accademici. Sogno che un bel mattino tutte le auto della città non riusciranno a mettersi in moto. Mi dispero per guerre e carestie. Leggo le notizie in maniera ossessiva. Mi scaldo. Credo di farneticare.”

Sam Savage (1940–2019) scrittore statunitense

da un'intervista
citazione necessaria, Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.

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“Paradossalmente ho avuto un'impennata di visibilità negli ultimi due anni, quelli in cui mi sono affrancata dai salotti televisivi: credo che la tv dia visibilità solo se fai cose che ti somigliano, altrimenti affossa.”

Selvaggia Lucarelli (1974) opinionista, blogger e scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Edoardo Tarsi Selvaggia Lucarelli: «Influencer è una delle poche etichette che sono felice di portare assieme a milf» http://www.gqitalia.it/show/tv/2015/03/20/selvaggia-lucarelli-l-intervista-gq-com, Gqitalia.it, 20 marzo 2015.

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“Nella mia conferenza stampa di presentazione, quel 21 novembre 2013, dissi che avevo accettato l'incarico per un atto di amore e di riconoscenza. Non ho mai dimenticato che la Samp mi aiutò in un momento difficile della mia carriera di giovane calciatore. Quando in difficoltà c'è stato il club non ho potuto dire di no. Ora però la Samp sta bene e io credo di aver saldato il mio "debito" morale.”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Dalla lettera di saluto ai tifosi della Sampdoria; citato in Filippo Grimaldi, Mihajlovic, lettera ai tifosi: "Samp, sempre casa mia" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/01-06-2015/mihajlovic-lettera-tifosi-samp-sempre-casa-mia-1101066077855.shtml, Gazzetta.it, 1 giugno 2015.

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“Penso di essere un buon presidente, e credo che se mi ricandidassi vincerei. Però non posso. La legge lo vieta e nessuno è al di sopra della legge, neppure il presidente.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2015
Origine: Citato in Paolo Mastrolilli, Obama bacchetta i leader africani: “Non esistono presidenti a vita” http://www.lastampa.it/2015/07/29/esteri/obama-bacchetta-i-leader-africani-non-esistono-presidenti-a-vita-cvmM5PCEVM3gfw9OrhPYVO/pagina.html, La Stampa.it, 29 luglio 2015.

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“Gli svedesi prendono le cerimonie molto sul serio, e credo che mi abbiano apprezzato perché io, invece, no.”

Kary Mullis (1944–2019) biochimico statunitense

Origine: Ballando nudi nel campo della mente, p. 28

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