Frasi su fare
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“Va di moda essere vaghi sulle cose della vita, fa figo essere costipati nell'impossibilità del fare.”

Dj Gruff (1968) disc jockey, beatmaker e rapper italiano

da Sucker Per Sempre RmX
O Tutto O Niente

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“La cosa più importante che mi è capitata nella mia carriera di attore è stata quella di avere avuto la fortuna di incontrare grandi maestri. Parlo di Dario Fo, Giorgio Gaber, Carlo Cecchi, Enzo Jannacci e altri che mi hanno aiutato e guidato agli inizi. In questo mestiere gli incontri sono fondamentali. Avendo avuto io questa fortuna, ritengo che sia mio dovere, nei limiti del possibile, incontrare giovani attori, ascoltarli, cercare di scoprire se nelle cose che fanno ci sono i segni di qualcosa di utile, uno spunto per una crescita futura. Quando Giulio Cavalli mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. Lavorare sulla memoria è uno dei compiti del teatro. Ricordare è un modo di cercare di immaginare il futuro, recuperare il passato anche per vedere il mondo con occhi diversi, lontano dall'omologazione di tanta TV di oggi. Perché oggi c'è l'Italia della televisione e c'è un'altra Italia, che non si arrende al rincoglionimento generale, come anche questo spettacolo di Giulio Cavalli dimostra. Per me dare una mano ai giovani significa anche fare il possibile per impedire che il teatro italiano perda un'intera generazione. Perché non c'è solo la censura dichiarata, esplicita. C'è anche la censura che deriva dai tagli governativi dei contributi alla cultura, che rischiano di azzerare le possibilità di crescita e di sperimentazione di una nuova generazione di attori e di autori.”

Paolo Rossi (attore) (1953) attore, cantautore e comico italiano

Citazioni di Paolo Rossi
Origine: Citato in Kabum... Come un paio di possibilità http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=31/, Bottega dei Maestri Teatrali, 15 gennaio 2007.

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“[Sulla I guerra mondiale] Quanto alla guerra… sentiamo il dovere elementare di non fare atto alcuno che possa indebolire il nostro paese.”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

da Atti Parlam., Camera dei Deputati, Legisl. XXIV, Discussioni, vol. VIII, p. 9025

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“Vorrei fare il fannullone, ma non ci riesco.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Citato in Renato Brunetta: Vorrei fare il fannullone, ma non ci riesco http://blog.panorama.it/italia/2008/07/04/renato-brunetta-vorrei-fare-il-fannullone-ma-non-ci-riesco/, Panorama, 4 luglio 2008

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“Non c'è niente da fare… quando la strada si rizza sotto i pedali Pantani è il più forte!”

Adriano De Zan (1932–2001) giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano

Origine: Da I miti del ciclismo, Rai Trade – Gazzetta dello sport.

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“Provengo da Abitibi. A 14 anni, quando arrivi a Montreal, è affascinante. È stato curioso. La vita notturna, il lato oscuro della città ed anche della gente, mi hanno attratto. All'inizio non era facile perché la vita notturna, le sostanze, erano il tuo modo di vivere, l'espressione di te stesso. Quando elimini tutto questo, ed io ho eliminato tutto dal giorno alla notte, tu perdi un po' delle tue certezze. Da avere una dozzina di amici ne rimani con solo 3 o 4. Ti senti offuscato, disinteressato. Non hai più nulla da fare, non sei più eccezionale contando sulle droghe e l'alcool che ti avevano coinvolto, o diverso dal resto. Dunque sì, è la conseguente depressione che ne segue. Avrei potuto andare oltre. Arrivai al mio limite. Io penso di aver incontrato delle buone persone che mi hanno portato ad un nuovo livello di coscienza così ho deciso di fermarmi. In fine avevo anche degli interessi nella mia vita e una carriera che amavo. Questo è quello che mi ha aiutato a scegliere di vivere. Adesso mi sento bene, lucido. Di tanto in tanto prenderò un bicchiere di vino perché non bevo tanto come prima, mi da un po' alla testa e non mi piace. Non mi piace perdere la mia lucidità abbastanza semplicemente. Vorrei cercare di prendere la vita il più lucidamente possibile.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'intervista a Echo Vedettes del 15 marzo 2002
2002

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“Ho appreso le varie ragioni per fare il nostro mestiere, vale a dire per raccontare storie. Non ho mai, mai davvero avuto alcuna intenzione di diventare una star.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'articolo in Le Journal de Montréal del 13 aprile 2008
2008

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“[In replica alla frase di Silvio Berlusconi: è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay] È meglio essere gay, e lo dico da donna che ama le donne, che disprezzarle abusando, come ormai sembra fare, della sua posizione di uomo ricco e potente.”

Imma Battaglia (1960) attivista LGBTQ e donna politica italiana

Origine: Citato in "Ci ha umiliato, se ne vada" I gay furiosi con il premier http://www.repubblica.it/politica/2010/11/02/news/reazioni_gay_web-8668931/index.html?ref=search, Repubblica.it, 2 novembre 2010.

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“Tutto quello che possiamo fare è dare un consiglio, aggiungendo: "Questo consiglio avrà valore soltanto se tu riconoscerai da solo, con l'esperienza e con l'osservazione, che è buono da seguire."”

Pëtr Alekseevič Kropotkin (1842–1921) filosofo, geografo, zoologo e anarchico russo

La morale anarchica
Variante: Tutto quello che possiamo fare è dare un consiglio, aggiungendo: "Questo consiglio avrà valore soltanto se tu riconoscerai da solo, con l'esperienza e con l'osservazione, che è buono da seguire".

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“L'individualismo, l'internazionalità, le antiche origini regali, dovrebbero fare del tennis un gioco alieno dalle sanguigne passioni di sport più volgari.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

Origine: Da Il Grande Tennis; citato in Davis, patria e Djokovic la Serbia sfida la Francia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/12/03/davis-patria-djokovic-la-serbia-sfida-la.html, la Repubblica, 3 dicembre 2010.

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“Indifferente è per me
il punto da cui devo prendere le mosse; là infatti, nuovamente dovrò fare ritorno.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 5
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“Mi aspetto da Berlusconi che vada a fare le telepromozioni. Tra poco venderà tappeti in televisione.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Origine: Citato in Corriere della sera, 28 gennaio 2006.

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“Erano indiani, per davvero. O figli della rivoluzione del '68, o profeti di una dottrina che avrebbe cambiato per sempre il modo di fare calcio. E il loro capo-tribù si chiamava Rinus Michels. Il suo calcio totale che trasformava gli spazi in praterie era fatto di un possesso-palla esasperato, di accelerazioni improvvise, di pressione multipla sul'avversario col pallone, di fuorigioco alto quando non altissimo. Ma soprattutto era interpretato non più da specialisti dei vari ruoli, bensì da giocatori eclettici capaci di attaccare e difendere, di giocare senza palla prima ancora che con la palla, di muoversi con disinvoltura in ogni zona del campo stando sempre corti, compatti, ossessivi. Una nuvola biancorossa, quella dell'Ajax, una nuvola arancione, quella dell'Olanda. Con portieri che, una volta aboliti i ruoli specifici, si erano riciclati da liberi, interpretando la parte in maniera più spregiudicata. L'emicrania non venne soltanto a Maldini. Venne agli inglesi la prima volta che affrontarono l'Olanda di Michels, le punte scattavano sul risaputo lancio dalle retrovie e la nuvola arancione li aveva messi in offside non di tre, ma di dieci-quindici metri. Venne al sommo Brera, cui quei satanassi mandarono all'aria tutti i parametri atletici e tattici sino a li' elaborati: e Brera se ne vendicò ribattezzandoli «cicale» dopo la finale mondiale persa nel '74 dai tedeschi padroni di casa. È vero, nell'albo d'oro ci sono le formiche, che ad ogni buon conto si chiamavano Beckenbauer, Muller, Overath, Breitner, Mayer. Ma nell'archivio delle emozioni indimenticabili restano loro, restano quei 16 tocchi consecutivi olandesi dal fischio d'avvio al fallo di Vogts su Cruyff in area germanica. Il primo tedesco a toccare il pallone in quella finale fu Muller, riavviando il gioco dal disco di centrocampo dopo il rigore di Neeskens. Il generale Michels si prese la rivincita quattordici anni più tardi quando, sullo stesso campo, l'Olympiastadion di Monaco, decorò la bacheca olandese dell'unico trofeo conquistato sin qui, l'Europeo '88, firmato da una storica prodezza di Van Basten. Ma fu un indennizzo tardivo e mai fino in fondo assaporato. Perché pur nel rispetto di una matrice di massima, quella non era più la sua Olanda-totale. Tant'è vero che il suo fuoriclasse, Van Basten, era pienamente classificabile, in quanto prototipo del centravanti moderno: a differenza del fenomeno d'un tempo, Cruyff, che segnava sì a mitraglia ma che nessuno ha mai saputo battezzare se non come uomo-ovunque.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

4 marzo 2005

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“In tal modo esso è dunque eterno e infinito e uno ed uguale tutto quanto. E neanche può perire ne diventare maggiore ne modificarsi nella sua natura o nella sua disposizione, ne sente dolore o tristezza. Perché se andasse soggetto a una qualsiasi di queste cose, non sarebbe più uno. Se infatti si altera nella sua natura, è necessario che non sia più omogeneo, ma si distrugga quel che prima esisteva, e si generi quel che non esisteva. Ora, se si alterasse di un solo capello in diecimila anni, si distruggerebbe tutto quanto nella totalità del tempo. Ma neppure è possibile che muti disposizione: infatti la disposizione che c'era prima non perisce e quella che non c'è non nasce. Ma dal momento che nulla ne si aggiunge ne perisce ne diventa diverso, come potrebbe mutare disposizione? Difatti se una cosa diventasse diversa con ciò già sarebbe mutata la disposizione. Neppure prova sofferenza: perché non potrebbe essere tutto se soffrisse; infatti non potrebbe soffrire una cosa che soffre e neppure ha una forza pari a una cosa sana. Neppure sarebbe uguale, se soffrisse; infatti soffrirebbe o perché qualcosa viene a mancare o perché qualcosa sopravviene: e in questo modo non sarebbe più uguale. Neppure potrebbe ciò che è sano provare sofferenza: perché perirebbe ciò che è sano e ciò che è, e ciò che non è nascerebbe. Ancora, per provare pena vale la stessa dimostrazione che per il soffrire. E non c'è vuoto alcuno perché il vuoto è nulla: dunque non può esistere ciò che è appunto nulla. Neanche si muove, perché non ha luogo ove subentrare, ma è pieno. Giacche se ci fosse il vuoto subentrerebbe nel vuoto: non essendoci il vuoto non ha dove subentrare. Non può essere denso o rado, perché non è possibile che il rado sia pieno allo stesso modo del denso, ma il rado, appunto perché rado è più vuoto del pieno. Questa è la distinzione che bisogna fare tra pieno e non pieno: se qualcosa fa luogo e da ricetto, non è piena, se ne fa luogo ne da ricetto, è piena. Cosicché è necessario che sia pieno se il vuoto non c'è. Se dunque è pieno non si muove.”

Melisso di Samo (-470–-430 a.C.) filosofo e militare greco antico

frammento 7
Frammenti di Sull'essere (titolo convenzionale)

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“Gesù, questi poveri peccatori non li abbandonare. Sono pronta io a fare qualunque cosa.”

Gemma Galgani (1878–1903) santa italiana

Origine: Sola con Gesù solo, p. 1

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“Tu non la conosci questa vita, cosa credi? Credi basti fare un po' di training? Vieni e vedi!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da La terra trema
Background

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“Meno si fa, meno si vorrebbe fare.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Tempo di cazzeggio
Contro gli estimatori

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“Voglio fare le mie congratulazioni a Lewis Hamilton. Ha fatto più punti di tutti e chi è in testa alla classifica merita il titolo. Inutile pensare ai se e ai ma, fa solo stare più male e, soprattutto, non cambia il risultato.”

Kimi Räikkönen (1979) pilota automobilistico finlandese

Origine: Kimi, onore a Lewis http://notizie.it.msn.com/sport/formula1/articolo.aspx?cp-documentid=10710051

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“[…] Io crederei, Beatissimo Padre, che a rimunerare in qualche modo la fede ardente del sig. Duca, V. S. dovesse avere la benignità di conferire o a lui, o a suo fratello Don Rodrigo, canonico della cattedrale di Tolosa, la sacra porpora, la quale egli si ha già acquistato con le sue escursioni tingendola nel sangue maledetto di quegli sciagurati.
Basta che in questi paesi si senta il suo nome perché gli eretici Albigesi tremino da capo a piedi. Il suo costume è di andare per le corte spacciando in un sol colpo i più arrabbiati. Quanti gliene capitano nelle mani, costringe a professare la nostra fede con la formola ingiunta da V. S. Se ricusano, li fa battere ben bene mentre che si accende il rogo. Quindi interrogati se si sien pentiti ed ascoltato che no, conchiude: "O credi o muori". Li mettono ad ardere a fuoco lento per dare loro tempo di pentirsi, e di meritare l'eterno perdono.
Alcuno di questi miserabili, benché assai raramente, sullo spirare ha dato segni di ritrattazione e di orrore della morte che meritamente subiva; ed io mi consolavo nel Signore osservando quegli atti che potevano essere indizio di pentimento. Quando più essi si dibattevano tanto più noi godevamo nella speranza che quelle brevi pene fruttassero loro il gaudio eterno, dove speriamo di trovarli salvi nel santo paradiso quando al Signore piacerà di chiamarci agli eterni riposi.
Intorno poi agli altri che furono sedotti, e perciò meno rei, non si costuma di condannarli subito, ma per esercitare con essi quella carità che il nostro Salvatore comanda, da principio si risparmia loro la vita ed invece si adoprano alcuni tormenti i quali per quanto siano gravi alla carne, sono infinitamente più lievi degli altri riserbati allo spirito nelle fiamme eterne. Si adoprano rotelle, eculei, letti di ferro, stirature, tenaglie ed altre simili mortificazioni del corpo, che secondo la legge del nostro Signor G. Cristo dev'essere macerato in terra per averlo glorioso nella vita eterna.
In altra mia mi farò un dovere di rallegrare il cuore della Santità Vostra, con più minuta narrazione di questa opera che il Signore si compiace di fare per nostro mezzo. Intanto, prostrato al sacro piede della S. V., imploro per me e per questi miei collaboratori e compagni l'apostolica benedizione e mi dichiaro
della S. V. Re dei Re e Pastore dei Pastori
l'ultimo dei servi e figli
Domenico Guzman.”

Domenico di Guzmán (1170–1221) presbitero spagnolo

Citato in Giuseppe Garibaldi, Il governo dei preti, Kaos edizioni, 2006

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“È ovvio, adoro fare l'ironia, | detesto cordialmente l'allegria.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso)

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“L'invidia è cieca, né altro sa fare che sminuire il valore altrui, corrompendo gli onori ed i meriti che uno si merita.”

Gneo Manlio Vulsone politico romano

citato in Tito Livio, XXXVIII, 49; 2006
Caeca invidia est nec quicquam aliud scit quam detractare virtutes, corrumpere honores ac praemia earum.
Attribuite

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“Si te vòi fare ennante, | pu'lo provar 'n estante; | e quanto vol' t'abrenca, | ch'e' co l'amar non venca. | Volentier te parlara | credo che te iovara.”

Jacopone da Todi (1236–1306) poeta e religioso italiano

(p. 43-44)
Se vuoi farti avanti, lo puoi provare subito; e industriati quanto vuoi a impedire che io vinca col mio amore. Volentieri ti parlerei: credo che ti gioverebbe.
O papa Bonifazio

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“Ringrazio Dio per ogni giorno di vita che mi regala. La mia vita, da quando ho iniziato a fare il sindaco di Gela, è sempre stata in pericolo.”

Rosario Crocetta (1951) politico italiano

Origine: Dall'intervista Crocetta: ringrazio Dio per ogni giorno di vita che mi regala http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/91110/, Giornale di Sicilia, 20 gennaio 2010.

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“Quando il generale Championnet venne a Napoli, mi fece chiamare e mi designò come uno dei membri del Governo Provvisorio, ch'egli stava per stabilire. Il giorno dopo gl'inviai una lettera, e rassegnai formalmente l'impiego, e non lo vidi più. Durante tre mesi, io non feci altro che aiutare col mio proprio denaro e con quello di alcuni amici caritatevoli il gran numero di [poveri] esistenti nella città. Io indussi tutti i medici, chirurgi ed associazione ad andare in giro a visitare gl'infermi poveri, che non avevano modo di curare i loro malanni. Da questo periodo, Barial venne a stabilire il nuovo governo, ed insistette perché io accettassi un posto nella Commissione legislativa. Io ricusai due o tre volte; ed in fine fui minacciato e forzato. Che cosa potevo fare, e in che modo, e che cosa potevo opporre? Tuttavia, nel breve tempo di questa amministrazione, io non feci mai un giuramento contro il re, né scrissi né mai dissi una sola parola offensiva contro alcuno della Famiglia Reale, né comparsi in alcuna delle pubbliche cerimonie, né venni ad alcun pubblico banchetto, né vestii l'uniforme nazionale: non maneggiai danaro pubblico, e i soli cento ducati in carta che mi dettero, furono distribuiti ai poveri. Le poche leggi, votate in quel tempo, furono soltanto quelle che potevano riuscire benefiche al popolo…”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

da Lettera a Lady Hamilton del 3 luglio 1799; citata in B. Croce, La Rivoluzione napoletana del 1799: biografie, racconti, ricerche, terza edizione aumentata, Bari, Laterza, 1912, pp. 252-53

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“Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto di una maleducazione, di una maleducazione, di una cafonaggine, che non si può neanche fare più il bagno in questo paese.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 7
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Ho passato una vita a difendere le donne, ma che delusione. Purtroppo debbo constatare che non pensano. Che non sanno fare politica. Che non sono capaci di farsi venire un'idea nuova…”

Ida Magli (1925–2016) antropologa italiana

citato in Marisa Fumagalli, "È femminismo inutile" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/05/femminismo_inutile__co_0_95060511485.shtml, Corriere della sera, 5 giugno 1995, p. 13

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