Frase tratta dal libro “Il lato oscuro della Luna” di Stefano Nasetti (Ed. 2015) ISBN: 9786051765679 e ISBN cartaceo: 9791220258418
e dal libro “Il lato oscuro di Marte – dal mito alla colonizzazione” di Stefano Nasetti (Ed.2018) ISBN: 9788828355809 e ISBN cartaceo: 9788829530335
Frasi su fare
pagina 23

“Una volta morto, poi, deciderò cosa fare da grande.”
Origine: https://www.thewom.it/culture/womfactor/arte-non-binary-angelo-orazio-pregoni-intervista

“Troppo per quel che faccio, troppo poco per quel che potrei fare.”
Origine: In un biglietto inviato all'imperatore Giuseppe II.

1986)
Variante: [POPOLARITA']"Non ci presto nessuna attenzione. Proprio non lo faccio. La vita è fin troppo breve e cos'è che la gente desidera più di ogni altra cosa? Vuole il tuo autografo... Nessuno di loro mi conosce e io non conosco loro. Mi vengono incontro e sono convinti di conoscermi soltanto perché io ho scritto determinate canzoni, che magari a loro hanno dato noia, e delle quali la loro mente si è subito sbarazzata. Non hanno niente a che fare con me, continuano a non conoscermi, e io continuo a non conoscere loro, e quelli mi vengono incontro come se fossi un loro fratello o sorella che non vedono da un pezzo. Questa è una cosa che non ha niente a che fare con me – credo che potrei facilmente dimostrarlo al cospetto di qualsiasi tribunale"

Variante: [NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no".

2001)
Variante: "So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica... Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca. Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo. Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo."

1985)
Variante: Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind... Oh era fantastico. Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento... Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica..." (1985)

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 27

“Non ci sarà mai nessuno come te. Non ci sarà mai nessuno capace di fare quello che fai tu.”
Canzoni

“Niente a che fare. Solo "ciao" e "arrivederci."”
parlando delle sue presunte implicazioni con la mafia, 1951

“Non sono capace di fermarmi. Devo fare sempre qualcosa.”

“Sai, adoro incidere dischi. Preferisco fare questo più di qualsiasi altra cosa.”

Origine: A parole chiare risposta chiara, p. 40

Origine: A parole chiare risposta chiara, p. 41

“La diplomazia è l'arte di permettere a qualcuno di fare a modo tuo.”

“Tale che non è riuscito ad esser genio, si rassegna a fare il santo.”
Parole alla buona gente

“Veduto Leonardo non si pensa più alla possibilità di fare molti progressi.”
Origine: Da Diari

“La coscienza non ha a che fare con la galanteria più di quanto non ne abbia con la politica.”
Senza fonte

da The Second Speech on Conciliation with America, 1775
Second Speech on Conciliation with America

da Reflection on the Revolution in France, 1790

La seconda guerra mondiale
Origine: Ed. Cassel & Co, Vol I The gathering Storm, Cap. 14° Mr. Eden at Foreign Office. His resignation

“Non è sufficiente fare del bene: bisogna farlo nella maniera corretta.”

IV, II, pp. 110-111
Confidenze

“Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio?”
La democrazia in America

citato in Selezione dal Reader's Digest, p. 60, febbraio 1971

“Dopo che ieri sera ho visto Rambo, so cosa fare la prossima volta che ciò accade.”

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1343. ISBN 88-525-0077-4

“Appartengo a una generazione di cineasti che hanno deciso di fare film avendo visto Quarto potere.”
citato in Orson Welles ovvero la magia del cinema

citato in François Truffaut. Professione cinema. Interviste inedite

citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

Origine: Dalla lettera ad Einstein del settembre 1932, in Perché la guerra?, pp. 85-87.

Origine: Al di là del principio del piacere (1920), p. 22

pag. 81
Al di là del principio del piacere (1920)

Origine: Autobiografia (1925), p. 84 e s.

Origine: Autobiografia (1925), p. 87 e s.

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

Origine: Da un'intervista di Tullio Kezich, la Repubblica 1982; citato in E la nave va.

da un'intervista di Tullio Kezich, la Repubblica 1982; citato in Federico Fellini, E la nave va, trascrizione di Gianfranco Angelucci, Longanesi & C., Milano 1983

15 marzo 1969
Il caos

6 dicembre 1969
Il caos

n. 165 – 1965
Cahiers du cinema

“Sono solo un poveraccio che cerca di fare del cinema.”
citato in James Naramore, Orson Welles

da Un secolo di cinema - Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese

“Nessun santo ha mai affermato di fare l'unica cosa giusta.”
La verità è sinfonica

Nello spazio della metafisica: L'antichità.
Origine: La musica di Dio, p. 79

Origine: Da Viaggio in Italia, Bibliopolis, Napoli, 1979, p. 212.

“Sino Christo ha peccato [nel Getsemani] quando non volse fare la volontà del Padre.”
Attribuite
Origine: Dalle deposizioni di Matteo de' Silvestri; citato in Firpo 1998, p. 263.