Frasi su generazione
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“Il più antico libro del mondo? Fuor di dubbio è la Bibbia, che l'odierna generazione ha il torto di leggere poco.”

Alessandro Cutolo (1899–1995) conduttore televisivo, attore e storico italiano

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“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219

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“È stato lui il primo bianco ad affidare alla musica leggera un patrimonio di contenuti civili, una tradizione che apparteneva ai negri d'America. Una novità. E, nello stesso tempo, mi pare quasi che le canzoni di Bob Dylan siano esistite da sempre. Fossi della generazione di Dylan sarei sicuramente un suo grande fan, ma forse per quelli della mia sono state più importanti le canzoni di Guccini o di Vasco.”

Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano

Origine: Da Un mito compie 60 anni: il mondo celebra Bob Dylan https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/22/mito_compie_anni_mondo_celebra_co_0_0105225268.shtml, Corriere della Sera, 22 maggio 2001.

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“[Dopo la morte del calciatore] Tutti noi sappiamo che George Best è stato probabilmente il più dotato dei calciatori della sua generazione, uno dei più grandi calciatori che il Regno Unito abbia mai prodotto.”

Tony Blair (1953) politico britannico

Origine: Citato in È morto il calciatore George Best http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/11_Novembre/25/best.html, Corriere.it, 11 novembre 2005.

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“Il grande filosofo è quello il cui discorso, per modo di dire, viene vissuto intimamente di generazione in generazione.”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

da Gli archivi dell'Eden: p. 187
Nessuna passione spenta

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“Dei primi filosofi, i più hanno pensato che vi siano solo principi materiali delle cose. Ciò da cui le cosa hanno il loro essere e da cui si originano e in cui corrompendosi si risolvono – poiché la sostanza permane pur mutando negli accidenti – dicono sia l'elemento primordiale e, essa sostanza, il principio delle cose; per questo pensano che niente si generi o perisca in assoluto, dato che tale sostanza permane in eterno… Ci dev'essere infatti una qualche sostanza, una o più d'una, da cui si generi il resto pur restando essa immutata. Quanto poi al numero e alla forma di tale principio non hanno tutti la stessa opinione: Talete, l'iniziatore di questa filosofia, dice per parte sua che esso è l'acqua (e per questo sostiene che la terra poggia sull'acqua) e tale opinione gli viene forse dall'aver osservato che il nutrimento di tutte le cose è umido e che perfino il caldo si genera dall'acqua e vive di essa (ma ciò onde tutte le cose si originano è il loro principio); da questo era stato indotto a tale opinione e anche dal fatto che ogni germe ha una natura umida; e anche l'acqua è il principio della natura di ciò che è umido. Vi sono poi alcuni che credono che i primi antichissimi teologi, vissuti molto prima del nostro tempo, abbiano avuto la stessa opinione sulla sostanza primordiale perché chiamavano Oceano e Teti i padri della generazione e perché dicevano che gli dei giurano per l'acqua, che quei poeti chiamavano Stige. Si onora sempre ciò che è più antico e niente è più onorato del giuramento. Non è poi sicuro che quest'opinione sulla sostanza primordiale delle cose sia talmente antica, ma si dice tuttavia, che questo fosse il pensiero di Talete sulla causa prima.”

Metafisica

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“Noi non siamo che un'associazione nascente, fondata da dodici anni, composta soprattutto da laici e da giovani che vogliono provvedere alla loro salvezza. Noi non avremmo alcuna qualifica per trattare con voi se il Sommo Pontefice Gregorio XVI non si fosse degnato, con un Breve del 10 gennaio 1845, di approvare paternamente la nostra istituzione, e di attribuirle delle ricche indulgenze di cui egli estende il beneficio a tutti coloro che noi avremo aggregato alla nostra Società. Il nostro primo scopo è stato quello di consolidare la fede e di rianimare la carità nella gioventù cattolica, di rafforzare i ranghi con amicizie edificanti e solide, e di formare così una nuova generazione, capace di riparare, se è possibile, il male che I'empietà ha fatto nel nostro paese. II primo modo di realizzare questo disegno fu di radunarsi tutte le settimane, di imparare così a conoscerci e ad amarci; e al fine di dare un interesse alle nostre riunioni, intraprendemmo la visita dei poveri a domicilio: gli portammo del pane, dei soccorsi temporali di vario genere, e sopratutto dei buoni libri e buoni consigli. Questa Società, fondata dodici anni fa da otto giovani, del tutto oscuri, conta oggi circa 10.000 membri, in 133 città; si è insediata in Inghilterra, in Scozia, in Irlanda, in Belgio, in Italia. Si sono sempre persegui questi due principali risultati: la santificazione della gioventù cristiana e la visita dei poveri a domicilio. Noi abbiamo in ciascuna città delle opere pei gli ammalati, per I'istruzione dei bambini, per il collocamento di operai, che sono affidate a dei comitati poco numerosi e soccorsi dal denaro della Società tutta intera. Possa I'unione della nostra umile Società diventare il simbolo dell' unione di tutti i popoli al di là e al di qua dei mari, nella pratica della legge di Dio, nella fedeltà alla fede, nell'attaccamento alla SS. Chiesa Romana e nell'amore di Nostro Signore Gesù Cristo.

Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!”

Frédéric Ozanam (1813–1853) storico e giornalista francese

Al Presidente della Società di San Vincenzo de Paoli del Messico, Parigi, 19 settembre 1845, p. 232
Lettere

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“Escludete il Latino ed il Greco dalla vostra scuola e confinerete i vostri alunni entro angusti interessi limitati alla loro generazione e a quella immediatamente precedente, tagliando fuori tanti secoli d'esperienza quasi che la razza umana fosse venuta al mondo nel 1500.”

Thomas Arnold (1795–1842) insegnante, storico

Origine: Citato in William Boyd, Storia dell'educazione occidentale (The History of western education), traduzione e a cura di Trieste Valdi, Armando Armando Editore, Roma 1966.

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“E se i giovani di oggi fossero fessi? Può capitare, ogni tanto, una generazione di fessi. Poi, la prossima, intelligentissimi.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 9

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“Non diversamente da tutte le generazioni anche la nostra è chiamata a parlare di Maria, la serva del Signore.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

Maria, la donna icona del Mistero

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“[Su Romanzo criminale - La serie] Per la prima volta una serie italiana che non ha nulla da invidiare ai prodotti americani dell'ultima generazione. Finalmente.”

Niccolò Ammaniti (1966) scrittore italiano

Origine: Citato in Fiorello, fan di Romanzo Criminale: "Voglio seguirla tutta" http://cinema.sky.it/cinema/news/2008/11/17/romanzo-criminale-reazioni-fiorello-muccino-freccero.html, Cinema. Sky.it, 17 novembre 2008.

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“Due generazioni di vittime e di carnefici si succederanno, ma l'Italia, o signori, si farà.”

Francesco Mario Pagano (1748–1799) giurista, filosofo e politico italiano

Attribuite
Origine: citato in Saverio Cilibrizzi, I grandi Lucani nella storia della nuova Italia, Conte, 1956, p. 75.
La frase è stata riportata da Giuseppe Poerio, membro della Repubblica Napoletana, pronunciata da Pagano mentre saliva sul patibolo.

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“[The Golden Bough ha avuto] «un'influenza profonda sulla nostra generazione».”

James Frazer (1854–1941) antropologo e storico delle religioni scozzese

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“[Su Rino Gaetano] Io credo che i giovani d'oggi continuano ad amarlo o a riamarlo, in certi casi, per sua grande semplicità. Quindi le generazioni evidentemente, si rinnovano anche sul suo repertorio.”

Vincenzo Micocci (1923–2010) produttore discografico italiano

Origine: Dal programma televisivo Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu di Antonio Carella, La storia siamo noi, Rai Tre, 19 novembre 2007. ( Link Youtube Parte 5 http://www.youtube.com/watch?v=JfOGRvKP4DY)

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“È destino che ogni generazione calunni se stessa, rimpianga le precedenti, per poi essere rivalutata dalle successive.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

Quando eravamo povera gente

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“Amavamo Tex… Non ci sembrava neanche una scelta, era un obbligo per la nostra generazione.”

Gino e Michele scrittore, autore televisivo e commediografo italiano

citato in Tex: la leggenda, Mondadori, quarta di copertina

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“[Su Montgomery Clift] Un poeta sperduto, che era nato a Omaha, nel Nebraska, ed era stato il più romantico e commovente attore della sua generazione.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 143

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“[Su Helen Wills Moody] Fu la più fredda e egocentrica campionessa di tennis mai conosciuta. Il suo completo disinteresse verso gli altri giocatori e la sua determinazione a giocare solo quando voleva lei non le fecero dare alcun contributo all'avanzamento del gioco del tennis e neppure allo svilupparsi delle nuove generazioni.”

Bill Tilden (1893–1953) tennista statunitense

Origine: Citato in Enos Mantoani, Little Miss Poker Face: Helen Wills http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/04/18/489199-little_miss_poker_face_helen_wills.shtml, Ubitennis.com, 19 aprile 2011.

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“I compiti di ogni generazione sono compiti dai quali la Provvidenza di Dio non è assente.”

Georges Marie Martin Cottier (1922–2016) cardinale, arcivescovo cattolico e teologo svizzero

La politica, la morale e il peccato originale

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“Il mondo degli adulti, secondo le diverse responsabilità, è in debito nei confronti delle nuove generazioni, "in debito di futuro."”

Angelo Bagnasco (1943) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Prolusione del Cardinale presidente

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