Frasi su maggiore
pagina 10

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] Si esercitò da giovine nell'arte di murare e portò lo schifo della calce nelle fabbriche […] s'incontrò a far le colle ad alcuni pittori che dipingevano a fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnossi con loro, applicandosi tutto alla pittura. […] Dopo, essendo egli d'ingegno torbido e contenzioso, per alcune discordie fuggitosene da Milano giunse in Venezia, ove si compiacque tanto del colorito di Giorgione che se lo propose per iscorta nell'imitazione. […] Condottosi a Roma vi dimorò senza ricapito e senza provvedimento […] sichè dalla necessità costretto, andò a servire il cavaliere Giuseppe d'Arpino, da cui fu applicato a dipinger fiori e frutti sì bene contrafatti che da lui vennero a frequentarsi a quella maggior vaghezza che tanto oggi diletta. […] Ma esercitandosi egli di mala voglia in queste cose, e sentendo gran rammarico di vedersi tolto alle figure, incontrò l'occasione di Prospero, pittore di grottesche, e uscì di casa di Giuseppe per contrastargli la gloria del pennello. […] …era solito usare drappi e velluti nobili per adornarsi; ma quando poi si era messo un abito, mai lo tralasciava finché non gli cadeva in cenci […] …era negligentissimo nel pulirsi; mangiò molti anni sopra la tela di un ritratto, servendosene per tovaglio mattina e sera.”

Giovanni Pietro Bellori (1613–1696) scrittore italiano

da Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni, parte prima, pp. 201-214

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“Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c'è da domandarsi: "In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?". Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?". I limiti sono sempre mal distinguibili e immobili. Qui tutto dipende dalle proporzioni, come nel caso del punto – l'assoluto viene portato dal relativo a un suono indistinto e diminuito. Nella prassi il movimento verso il limite è espresso in modo più preciso che nella formulazione puramente teorica. Il movimento verso il limite è una grande possibilità di espressione, un mezzo potente (in definitiva un elemento) per i fini compositivi. Quando gli elementi principali di una composizione sono di una rigorosa sobrietà, questo mezzo genera una certa vibrazione fra gli elementi, porta un rilassamento maggiore nell'atmosfera rigida del tutto e può, se usato in misura esagerata, portare quasi a raffinatezze repellenti. In ogni modo qui dobbiamo fare ricorso ancora una volta alle reazioni della sensibilità. Per ora non è possibile disporre di una distinzione generalmente accettata fra linea e superficie – fatto che forse è legato alla situazione ancora poco evoluta della pittura, alla sua condizione tuttora quasi embrionale, a meno che non sia forse determinato proprio dalla natura di quest'arte.”

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866–1944) pittore russo

1968
Punto, linea, superficie

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“Rimpiango le velenose ironie, l'ustionante epigramma alla Flaiano, alla Longanesi, definito «il componimento che con il minor numero di parole procura il maggior numero di nemici.»”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

Origine: Non siamo più povera gente, p. 215

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“Nessun maggior segno v'ha di cuor ben nato, e di mente ammaestrata di ottime discipline, che il far onore ai morti, che han lasciato di qua una memoria degna d'onoranza.”

Carlo Botta (1766–1837) storico e politico italiano

da una lettera a Giuseppe Grassi, Parigi 22 aprile 1812, in Lettere, Pompeo Magnaghi Editore, Torino 1841

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“Ai mercati vorrei dire che il paese con la crescita economica maggiore è la Cina comunista.”

Oliviero Diliberto (1956) politico, giurista e docente italiano

dall'intervista di Enrico Marro, Diliberto: paghiamo l'errore del '98. Ma Bertinotti ha capito la lezione http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/050810/86xkp.tif, Corriere della sera, 10 agosto 2005, p. 8

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“Non maggior pazzìa la tua sarebbe recar legna al bosco.”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

I, 10, 34, Traduzione di Luca Antonio Pagnini

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“Per me il tennis era più un'arte che uno sport. Ero una giocatrice naturale. Facevo tutto impulsivamente o per un'intuizione. Non avrei potuto mai essere programmata come la maggior arte dei giocatori di oggi”

Maria Bueno (1939–2018) tennista brasiliana

Origine: .Citata in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/26/121263-citazioni_bordo_campo_settembre.shtml, Ubitennis.com, settembre 2008

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“[Pensi di aver giocato il tuo miglior calcio in Italia? ] È lì che ho trascorso la maggior parte della mia carriera, essendo stato alla Juventus per dieci anni. Questa è stata la cosa migliore che mi è successo perché fu il luogo dove ho avuto modo di conoscere il calcio vero, in un club ambizioso con giocatori ambiziosi. Avendo sperimentato ciò, non mi sento fuori luogo per dare consigli o un parere su quello che il River potrebbe fare per giungere quello che ho fatto oltre quel decennio. Ho avuto la possibilità di giocare con tre Palloni d'oro come Zidane, Cannavaro e Nedvěd così come la fortuna di conoscere artisti del calibro di Emerson, Del Piero, Ibrahimović, Thuram e Vieira. Erano giocatori straordinari che, oltre ad essere talentuosi, avevano sempre un forte desiderio di vincere titoli. Tale livello di ambizione è fondamentale se vuoi raggiungere grandi obiettivi.”

David Trezeguet (1977) calciatore francese

citato in Trézéguet: I'm Argentinian at heart http://www.fifa.com/worldfootball/news/newsid=1789728.html, Fifa.com, 22 ottobre 2012
[Do you think you played your best football on Italian soil?] That's where I spent the biggest chunk of my career, having been at Juventus for ten years. That was the best thing that happened to me because it was where I got to know real football, at an ambitious club with ambitious players. Having experienced that, I don't feel out of place giving out advice or an opinion on what River could do to achieve what I did over that decade. I had the chance to play with three Ballon d'Or winners in [Zinédine] Zidane, [Fabio] Cannavaro and [Pavel] Nedvěd, as well as getting to know the likes of [Alessandro] Del Piero, [Zlatan] Ibrahimović, Emerson, [Lilian] Thuram and [Patrick] Vieira. They were extraordinary players who, as well as being talented, always had a fierce desire to win titles. That level of ambition is vital if you want to achieve your goals.

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“Per Napoli il nostro Collegio [la Scuola militare "Nunziatella"] ha un'importanza molto maggiore di quel che non si creda. Esso rappresenta la tradizione di un passato che ha pagine di vita intensamente vissuta, e che se pure non è destinato a tornare presente non perde e non deve perdere mai il suo spirituale valore.”

Nino Cortese (1896–1972) storico e accademico italiano

Origine: Citato in Francesco Molfese, Giuseppe Parisi e la Nunziatella http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/17/32/34/DOCUMENT_FILE_173234.pdf, p.90.

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“I miei personaggi dicono che va bene essere incasinati. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no.”

John Belushi (1949–1982) attore, cantante e comico statunitense

Origine: Citato in Una dolcissima "ape da una tonnellata" http://www.sentieriselvaggi.it/12/1567/John_Belushi,_Una_dolcissima_ape_da_una_tonnellata.htm, sentieriselvaggi.it, 3 marzo 2002.

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“È impossibile scrivere un cubo come somma di due cubi o una quarta potenza come somma di due quarte potenze o, in generale, nessun numero che sia una potenza maggiore di due può essere scritto come somma di due potenze dello stesso valore. Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina.”

Pierre de Fermat (1601–1665) matematico francese

Cubum autem in duos cubos, aut quadratoquadratum in duos quadratoquadratos, et generaliter nullam in infinitum ultra quadratum potestatem in duos eiusdem nominis fas est dividere. Cuius rei demonstrationem mirabilem sane detexi. Hanc marginis exiguitas non caperet.
Origine: Dal margine della sua copia del libro II dellAritmetica di Diofanto di Alessandria; citato in Simon Singh, L'Ultimo Teorema di Fermat, traduzione di Carlo Capararo e Brunello Lotti, Milano, Rizzoli, 1997, p. 89. ISBN 8817845280

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“Credevo morire diversamente: ho cercato di aiutare il mio tenente Botasso in tutti i modi ma inutilmente: muoio asfissiato nel nome d'Italia.”

Vincenzo Arbarello (1874–1917) militare italiano

da La conquista del Monte Nero, Ufficio Storico dello Stato Maggiore, Roma, 1921

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“La cortesia della signora Schwabe aveva messo a mia disposizione un appartamento nell'ex-Collegio medico, ove essa ha stabilito lo stupendo "Giardino di Infanzia", di cui più tardi parleremo. Nelle "Lettere Meridionali", una delle pagine che mi occupò di maggior pensiero fu la descrizione delle grotte delle spagare. Il lettore si ricorderà che l'autore descrive queste grotte, ove vivevano o morivano venti o trenta famiglie, e da dove la Scwhabe ha sottratto a morte certa una madre con cinque bimbi, affamati, nudi, orribili insetti schifosi. E questa madre doveva, la notte, vegliare costantemente, perché i topi non cibassero la carne delle sue creature. La vista delle quattro figlie di costei, ora sane, robuste, allegre e studiose, e l'udir da capo dalle maestre di quella scuola descrivere, quali testimoni oculari, lo stato in cui esse furono trasportate a quell'ospitale asilo (trasportate, mi piace di ricordare, in carrozza e in braccio da quella nobile tedesca che non indietreggiò davanti alla nausea e al pericolo di malattia contagiosa, perché il tifo regnava nella grotta), destava sempre più il mio desiderio di visitare il luogo, da cui furono tolte. Accompagnata da un amico e da un delegato di Pubblica Sicurezza, andai dunque al quartiere di Monte Calvario al di sopra dei giardini di Santa Lucia al Monte n. 3”

Jessie White (1832–1906) patriota, scrittrice e filantropa inglese

cap. 2, p. 27
La miseria in Napoli

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“[Su Jean Borotra] […] Più artista e il ciarlatano; senza dubbio il più grande showman e il maggior imbroglione della storia del tennis.”

Bill Tilden (1893–1953) tennista statunitense

Origine: Citato in Enos Mantoani, Non dire gatto se non ce l'hai nel... http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/02/28/466252-dire_gatto_sacco.shtml, Ubitennis.com, 28 febbraio 2011.

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“Al momento è difficile per me giudicare come questa rivalità sarà vista tra un po' di tempo. Come nei casi di Becker/Edberg, McEnroe/Connors, o Borg/Lendl, Sampras/Agassi. Non so come verrà valutata tra molti anni, perché adesso ci sono proprio dentro. Cerchi di vincere i match contro il tuo maggior rivale. È difficile.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

Citazioni non datate
Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/31/108596-citazioni_bordo_campo_luglio.shtml, Ubitennis.com, luglio 2008.

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“Ruggiero per la prima impresa volle andare sopra Squillace, la quale era tenuta da benissimo presidio de' soldati, richiese il Re, che mandasse per terra Blasio d'Alagona con l'esercito, a tal ch'in un medesimo tempo si potesse combattere per mare e per terra: venne Blasio, e nel dare l'assalto per terra fu in modo ributtato, che se i Terrazzani voleano essere contenti d'avere ben difesa la Città, come conveniva, non sarebbe pigliata mai; ma i Terrazzani, ch'eran in maggior numero che i soldati del presidio, usciro e s'allontanaro temerariamente tanto dalla Terra, dando la caccia a' nemici, che Ruggiero di Loria, ch'invano si travagliava di combattere la Terra per mare, pose subito i soldati dell'armata in terra, ed occupò quel luogo, ch'era tra i Cittadini usciti col presidio e la Città, ed allora Blasio avendo per forza fatto far testa a suoi che fuggivano, rinnovò la battaglia e si trovaro i Terrazzani rinchiusi, sentendosi all'improvviso Ruggiero coi suoi dietro le spalle, onde fu fatta tal uccisione, che non fu casa in Squillace ove non fosse morto alcun a quella giornata: de' soldati del presidio si salvaro pochissimi, facendosi per vera virtù la strada con l'arme a ritornar alla Città, la maggior parte feriti, e la Città restò tanto spaventata al ritorno loro, che subito pigliò partito di rendersi e fu data a Corrado Lanza con buon numero di gente, e Biasio, con l'esercito di terra andò sopra Pietro Ruffo, ch'era in Catanzaro, Signore per antica nobiltà di sangue illustre, il qual essendo stato fidato sopra la speranza della pace, non avea fatte quelle provisioni di cose da vivere né dei soldati, che avesse potuto sostenere un lungo assedio; pur i Terrazzani che l'amavano, lo confortaro a tenersi, promettendo di voler morire tutti sotto la bandiera sua, ma il buon Signore volle assicurarsi, mandò a Riggio a patteggiare con Re Federico, e così si rese a patti, che se fra quaranta dì, l'esercito di Re Carlo non venia a soccorrere, si dava reso.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 172

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“Il mio core è maggior di mia fortuna.”

I, 6
Didone abbandonata

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“I consumatori americani potrebbero beneficiarne se le finanziarie offrissero maggiori alternative rispetto ai tradizionali mutui a tasso fisso.”

Alan Greenspan (1926) economista statunitense

da www.federalreserve.gov http://www.federalreserve.gov/boarddocs/speeches/2004/20040223/, 23 febbraio 2004