Frasi su mille
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“Se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Non è tempo per noi, n. 5
Ligabue

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“L'uomo è il solo errore della natura.”

William Schwenck Gilbert (1836–1911) scrittore e librettista britannico

da Princess Ida; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli

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“La morte ha mille porte da cui la vita sfugge: | Ne troverò una.”

Philip Massinger (1583–1640) drammaturgo inglese

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“Mi piace ricordare che molti vescovi mi hanno reso testimonianza in tal senso dichiarando esplicitamente che nessun governo aveva saputo operare così concretamente su molti dei temi che stanno a cuore alla Chiesa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Berlusconi costretto a intervenire "Non si tocca l'otto per mille", la Repubblica, 1 marzo 2004

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“Il sonno del paradiso
Quella sera sorse la luna e saettò con le sue frecce d'argento la casa sotto l'albero del pane. La casa era vuota. Poi la luna, via via salendo, rischiarò tutto il mare e la scogliera. Penetrò la laguna fino ai più profondi e oscuri recessi. Illuminò le forme dei coralli e i fondi sabbiosi stampandovi sopra l'ombra dei pesci imbiancati anch'essi dal chiarore. L'equoreo signore della laguna emerse a salutarla, e il moto delle sue pinne ne ruppe i riflessi argentei sullo specchio dell'acqua, in mille lucenti increspature. Essa guardò le bianche ossa dello scheletro sulla scogliera. Poi, sbirciando attraverso gli alberi, s'insinuò giù nella valle, dove il grande idolo di pietra era rimasto a vigilare per cinquemila anni o forse più. Ai suoi piedi, nella sua ombra, quasi affidati alla sua protezione, nudi e avvinti, giacevano nel sonno profondo due esseri felici.
La lunga veglia dell'idolo, pur nella solitudine, non sarebbe stata triste, se allietata di quando in quando, a distanza di anni, da episodi come questo. Era avvenuto come tra le creature dell'aria. Un rito naturale, innocente, senz'ombra di colpa. Eran state nozze secondo Natura, senza pompa mondana, consumate con cinismo inconsapevole, all'ombra di una religione morta da migliaia d'anni.
Così felici si sentivano essi nella loro ignara maraviglia, che sapevano solo come la vita fosse d'improvviso mutata, il cielo e il mare fatti più azzurri, e se stessi divenuti magicamente l'uno parte dell'altra. E anche gli uccelli dell'albero proteso sopra l'umile tetto erano ugualmente beati nella loro ingenua ebbrezza d'amare.”

cap. IX, pp. 224-225
La laguna azzurra

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“Diodoto, il governatore delle mille di città di Battria, defezionò e si proclamò re; tutte le altre genti d'Oriente seguirono il suo esempio e secedettero dai Macedoni.”

Marco Giuniano Giustino storico romano

XLI.4.5 http://www.forumromanum.org/literature/justin/texte41.html
Epitome delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo

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“Ho avuto il privilegio di conoscere un genio come Berio, uomo dolcissimo, aperto a mille canali della musica.”

Elio (cantante) (1961) cantante, compositore e polistrumentista italiano

Citazioni di Elio

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“Crisalo: I due Atridi sono famosi per aver compiuto un'impresa grandiosa: conquistarono dopo dieci anni Pergamo, la patria di Priamo, difesa da mura divine, con armi, cavalli, un esercito di fortissimi combattenti, una flotta di mille navi. Roba veramente da nulla rispetto a quello che farò io per espugnare il mio padrone, senza flotta e senza tutto quel grande esercito. L'ho preso, sono riuscito a portargli via l'oro per il padroncino innamorato. Prima che ritorni, voglio intonare un lamento funebre. O Troia, patria, Pergamo, o vecchio Priamo, sei bello che morto: ti sto per scucire quattrocento filippi d'oro. Le tavolette sigillate che ti ho consegnato non sono mica delle tavolette, sono il cavallo di legno degli Achei. Pistoclero, da cui le ho prese, è Epeo, il costruttore, Mnesiloco è Sinone, quello che fu lasciato indietro, ma non sta presso la tomba di Achille, è a letto con Bacchide. Quello vero un tempo accese del fuoco per dare il segnale, questo qua invece… è proprio lui a bruciare. E io sono Ulisse, grazie alla cui astuzia sta avvenendo tutto questo. Tutte le cose scritte qui, nelle tavolette, sono i soldati all'interno del cavallo, ben armati e pien di coraggio. Fino a questo momento tutto è andato per il verso giusto. Il cavallo ora dovrà attaccare non una rocca, ma un forziere: per l'oro del vecchio sarà rovina, strage, terribile lusinga. Al nostro sciocco vecchio posso dare sicuramente il nome di Ilio; al soldato è Menelao, io sono Agamennone e anche Ulisse figlio di Laerte, Mnesiloco è Paride che manda in rovina la sua patria. Ha rapito Elena, per questo sto assediando Ilio. Ho sentito che anche lì Ulisse fu coraggioso e perfido, proprio come me. Io sono stato beccato nel mezzo dei miei inganni, lui rischiò quasi di morire mentre spiava le mosse dei Troiani travestito da mendicante. Oggi a me è successo qualcosa di simile. Mi hanno incatenato, ma me la sono cavata con l'inganno: anche lui si salvò con i suoi inganni. Ho sentito che tre furono i segni del fato che preannunciavano la rovina di Troia: se fosse stata portata via la statua dalla rocca, poi la morte di Troilo, terzo, quando si fosse spaccato lo stipite superiore delle porte frigie. E tre sono anche i segnali del fato per la nostra Ilio. Primo: quando ho raccontato al vecchio la storia dell'ospite, dell'oro e della barca: in questo modo ho portato via dalla rocca la statua. Poi me ne rimanevano ancora due per prendere la roccaforte. Quando ho consegnato le tavolette al vecchio: lì ho ucciso Troilo: lui pensava che Mnesiloco fosse a letto con la moglie del soldato. Qui mi sono salvato per un pelo. Ma è come il pericolo che corse Ulisse quando, raccontano, fui riconosciuto da Elena e consegnato a Ecuba; ma, come allora Ulisse riuscì a liberarsi grazie alle sue lusinghe, convincendo Ecuba a lasciarlo andare, così io con la mia astuzia sono scampato al pericolo e ho messo nel sacco il vecchio. Poi mi son dovuto scontrare con il grande soldato che conquista le città senza armi, solo con le sue ciance, e ho sistemato anche lui. Poi altra battaglia con il vecchio. M'è bastato un solo inganno per sbaragliarlo e ho preso il bottino in un colpo solo. Ora consegerà al soldato i duecento filippi che ha promesso. Però ne servono altri duecento da spendere dopo la presa di Troia, che ci sia del vino per il trionfo dei vincitori. Questo Priamo è molto meglio dell'altro: non c'ha mica cinquanta figli, ne ha quattrocento e tutti di prima scelta, senza un solo difetto. Li farò a pezzi in due soli colpi. Se c'è qualcuno che lo compra, il nostro Priamo, io lo metto pure in vendita: penso che questo vecchio sia veramente roba da vendere, da mettere all'asta, dopo che avrò espugnato la roccaforte. Ma eccolo là il nostro Priamo, davanti alla porta. Gli vado a parlare.”

vv. 925-978; 2007
Bacchides
Origine: Il servo plautino è anche un personaggio sbruffone e strafottente. Qui celebra le proprie gesta con lessico e argomenti attinti dall'epica di Omero, che è parodiata nel monologo. Tutti i personaggi epici ivi citati: Achille, Agamennone, Ecuba, Elena, Epeo, Laerte, Menelao, Paride, Priamo, Sinone, Troilo, Ulisse.

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“Il mare è un amico dalle mille facce, mai monotono, mai ripetitivo, mai uguale.”

Susanna Agnelli (1922–2009) imprenditrice, politica e scrittrice italiana

Origine: Da Addio, addio mio ultimo amore, Mondadori, 1985.

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“Come sarebbe bello il socialismo senza i socialisti.”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

citato in Enzo Biagi, Mille camere, Mondadori

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“[…] Mina ora è più audace con gli arrangiamenti, osa molto e il pubblico la premia, perché, anche se "strano", inconsueto, innovativo, un arrangiamento fatto da un grande professionista alla fine dà sempre i suoi frutti.”

Ennio Morricone (1928–2020) compositore, musicista e direttore d'orchestra italiano

Origine: Citato in Romy Padovano, Mina. I mille volti di una voce, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998.

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“Mille avventure che | non finiranno se| per quegli amori esisteranno nuove… Spiagge.”

Renato Zero (1950) cantautore e showman italiano

da Spiagge

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“Una scena di artisti tristi | su mille tre fanno dischi | gli altri opinionisti | leccaculo camminano sui menischi.”

Kiave (1981) rapper italiano

da Entra ora!, n. 5
Dietro le cinque tracce

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“Era la prima volta che rinunciavo al Roland Garros e l'ho vissuta malissimo… dare forfait in un torneo è triste ma al Roland è mille volte peggio!”

Gaël Monfils (1986) tennista francese

Origine: Citato in Davide Zirone, Il calvario di Monfils http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/19/746556-calvario_monfils.shtml, Ubitennis.com, 19 luglio 2012.

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“Ciao Charlie, | ti ringrazio di mille illusioni con le tue canzoni.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Ciao Charlie
Incluse in raccolte
Origine: Brano inedito incluso nella raccolta E cantavo le canzoni (2010). In molti si sono interrogati sull'identità del Charlie che Gaetano cita nella canzone.

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“Quando nasce un campione, nascono mille cloni!”

Lew Hoad (1934–1994) tennista australiano

Origine: Citato in Lea Pericoli, I 50 anni di John, l'ex genio ribelle che studia da Obama http://liveweb.archive.org/http://www.ilgiornale.it/news/i-50-anni-john-l-ex-genio-ribelle-che-studia-obama.html, il Giornale, 16 febbraio 2009.

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“Con quanti nomi puoi chiamare Dio?
Puoi chiamarlo in mille maniere:
Dio, Visnù, Budo, Ernsto, Carisma, Giove, Allah.
Tanto non ti risponde.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Imbuti, Mondadori
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Ecco la mia vita, ecco la mia età | è da mille anni, che non vivo qua…”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Questa è la mia vita, 1973
Origine: Testo di Luciano Beretta e Domenico Modugno.

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