Frasi su mille
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“Fate fiorire mille fiori, fate battersi cento scuole di pensiero.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

Origine: 1957; citato in Aa. Vv., Antropologia e interpretazione: Il contributo di Clifford Geertz alle scienze sociali, Morlacchi, Perugia, 2004, p. 115 http://books.google.it/books?id=SoBfY0dtGVcC&pg=PA115. ISBN 88-88778-45-4

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“Un drink è troppo per me e mille non sono abbastanza.”

Brendan Behan (1923–1964) drammaturgo e scrittore irlandese

Confessioni di un ribelle irlandese

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“Non c'è bisogno che vi ricordi [discorso di Kien ai libri della sua biblioteca] in modo particolareggiato la storia antichissima e superba delle vostre sofferenze. Scelgo soltanto un esempio per mostrarvi in maniera persuasiva quanto vicini siano odio e amore. La storia d'un paese che tutti noi in egual misura veneriamo, di un paese in cui voi avete goduto delle più grandi attenzioni e dell'affetto più grande, di un paese in cui vi si è tributato persino quel culto divino che ben meritate, narra un orribile evento, un crimine di proporzioni mitiche, perpetrato contro di voi da un sovrano diabolico per suggerimento di un consigliere ancor più diabolico. Nell'anno 213 avanti Cristo, per ordine dell'imperatore cinese Shi Hoang-ti − un brutale usurpatore che ebbe l'ardire di attribuire a se stesso il titolo di "Primo, Augusto, Divino" − vennero bruciati tutti i libri esistenti in Cina. Quel delinquente brutale e superstizioso era per parte sua troppo ignorante per valutare esattamente il significato dei libri sulla base dei quali veniva combattuto il suo tirannico dominio. Ma il suo primo ministro Li-Si, un uomo che doveva tutto ai propri libri, e dunque uno spregevole rinnegato, seppe indurlo, con un abile memoriale, a prendere questo inaudito provvedimento. Era considerato delitto capitale persino parlare dei classici della poesia e della storia cinese. La tradizione orale doveva venire estirpata a un tempo con quella scritta. Venne esclusa dalla confisca solo una piccola minoranza di libri; quali, potete facilmente immaginare: le opere di medicina, farmacopea, arte divinatoria, agricoltura e arboticoltura − cioè tutta una marmaglia di libri di puro interesse pratico. «Confesso che il puzzo di bruciato dei roghi di quei giorni giunge ancor oggi alle mie narici. A che giovò il fatto che tre anni più tardi a quel barbaro imperatore toccasse il destino che s'era meritato? Morì, è vero, ma ai libri morti prima di lui ciò non arrecò alcun giovamento. Erano bruciati e tali rimasero. Ma non voglio tacere quale fu, poco dopo la morte dell'imperatore, la fine del rinnegato Li-Si. Il successore al trono, che aveva ben capito la sua natura diabolica, lo destituì dalla carica di primo ministro dell'impero che egli aveva rivestito per più di trent'anni. Fu incatenato, gettato in prigione e condannato a ricevere mille bastonate. Non un colpo gli venne risparmiato. Fu costretto a confessare mediante la tortura i suoi delitti. Oltre all'assassinio di centinaia di migliaia di libri aveva infatti sulla coscienza anche altre atrocità. Il suo tentativo di ritrattare più tardi la propria confessione fallì. Venne segato in due sulla piazza del mercato della città di Hien-Yang, lentamente e nel senso della lunghezza, perché in questo modo il supplizio dura più a lungo; l'ultimo pensiero di questa belva assetata di sangue fu per la caccia. Oltre a ciò non si vergognò di scoppiare in lacrime. Tutta la sua stirpe, dai figli a un pronipote di appena sette giorni, sia donne che uomini, venne sterminata: tuttavia, invece di essere condannati al rogo, come sarebbe stato giusto, ottennero la grazia di venir passati a fil di spada. In Cina, il paese in cui la famiglia, il culto degli antenati, il ricordo delle singole persone sono tenuti così in gran conto, nessuna famiglia a mantenuto viva la memoria del massacratore Li-Si; solo la storia l'ha fatto, proprio quella storia che l'indegna canaglia, più tardi finita come ho detto, aveva voluto distruggere.”

1981, pp. 98-99
Auto da fé

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“Ogni particolare ci conduce a qualcosa, certo; ma quasi sempre ci conduce alla cosa sbagliata. I fatti ci conducono in tutte le direzioni, almeno a quanto mi sembra, come i mille rami di un albero. È solo la vita dell'albero che possiede un'unità e si innalza; è solo la linfa verde che zampilla, come una fontana, verso le stelle.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Variante: "Ogni particolare ci conduce a qualcosa, certo; ma quasi sempre ci conduce alla cosa sbagliata. I fatti ci conducono in tutte le direzioni, almeno a quanto mi sembra, come i mille rami di un albero. È solo la vita dell'albero che possiede un'unità e si innalza; è solo la linfa verde che zampilla, come una fontana, verso le stelle."
Origine: Il Club dei Mestieri Stravaganti, p. 38

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“Mille società sportive, piccole e grandi, si cancellano a vicenda perché il loro modo di essere era dilettantesco fin dalle origini, viveva d' emotività, di risultati, di traguardi miracolosamente raggiunti, di sfide occasionali. La Juventus: mai. Gioca nel tempo. Il suo "valore" non è in un titolo in più o in meno, ma nella durata.”

Giovanni Arpino (1927–1987) scrittore italiano

Origine: Citato in Darwin Pastorin, La Juventus di Umberto http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/maggio/12/JUVENTUS_UMBERTO_ga_0_0305122154.shtml, la Gazzetta dello Sport, 12 maggio 2003.

“Un omicidio ti rende un assassino. Mille omicidi un eroe.”

Heinrich Wiesner (1925–2019) scrittore

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“[…] vorrei già esser tornato; son tre giorni che ho lasciato la mia città e debbo spenderne quasi mille senza più rivederla.”

Georges Bizet (1838–1875) compositore e pianista francese

da un viaggio in Italia; citato in Giulio Confalonieri, La storia della musica

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“Le cose che desideriamo, desideriamole poco, non solo perché non meritano di essere altrimenti desiderate, ma anche perché desiderandole molto diventano fonte di mille pene.”

Louis Bourdaloue (1632–1704) gesuita e predicatore francese

citazione necessaria, Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.

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“Marilyn è assolutamente femminile, senza artifizi… possiede mille qualità.”

Clark Gable (1901–1960) attore statunitense

citato in Marilyn; p. 342

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“La concitazione della vita moderna ha gettato l'uomo nella strada e in balia delle sue mille suggestioni.”

Carlo Gnocchi (1902–1956) presbitero, educatore e scrittore italiano

Restaurazione della persona umana

“Fan vedere nel pavimento in un cerchio i vestigi di una frittata di mille uovi.”

Giovan Battista Pacichelli (1641–1695) abate italiano

Il Regno di Napoli in Prospettiva

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“Lo scoraggiamento è la scusa degli imbecilli.”

Pierre Veber (1869–1942)

da Maximes et Aphorismes d'un directeur de théâtre; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, 1945<sup>2</sup>

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“Roger utilizza tutti gli effetti, è professionista al 100%, sotto pressione reagisce benissimo e dimostra che non è necessario tirare sempre a mille ogni palla.”

Peter Lundgren (1965) allenatore di tennis e ex tennista svedese

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Mago Federer cambia la moda http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/novembre/23/Mago_Federer_cambia_moda_ga_10_04112310036.shtml, Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2004.

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“Il discorso appena udito svanisce, lo scritto, anche se letto mille volte, non si esaurisce mai.”

Johannes Trithemius (1462–1516) esoterista, storico e scrittore tedesco

Origine: Elogio degli amanuensi, p. 60

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“[su Beniamino Placido] Era un conversatore eccezionale: spiritoso, imprevedibile, ma soprattutto maieutico. Sapeva infatti tirar fuori dai suoi interlocutori, con domande pertinenti e soprattutto impertinenti, tutto quello che gli serviva per… apparecchiare la tavola. […] Non una ma mille volte ha aiutato i suoi lettori a pensare.”

Paolo Mauri (1945) critico letterario e giornalista italiano

da Così Beniamino ci ha aiutato a pensare http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/06/news/cos_beniamino_ci_ha_aiutato_a_pensare-1856982/, repubblica.it, 6 gennaio 2010

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“Il sonno è un'anomalia del pensiero: è una breve assenza di sette ore e mille sospiri. Non uno di più.”

Antonio Rezza (1965) attore, regista e scrittore italiano

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Citazioni tratte dalle opere letterarie, Son[n]o

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“Dove c'è qualcosa che cresce, uno che forma val più di mille che riformano.”

Horace Mann (1796–1859) educatore e politico statunitense

Origine: Citato in John Dewey, Scuola e società, traduzione di Ernesto Codignola e Lamberto Borghi, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1969.

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“Paolo Luigi Courier descrive nelle sue lettere gli episodi quotidiani di questa guerra di parte, che aveva finito col prendere dai due lati un carattere atroce. «Figuratevi», egli dice, «sul pendio di qualche collina, lungo le rocce ornate come vi ho già detto, un distaccamento di un centinaio dei nostri, in disordine. Si marcia alla ventura, non si ha cura di nulla. Prendere delle precauzioni, stare attenti, perché? Da più di otto giorni non si sono avute truppe massacrate in questa zona. Alla base della collina scorre un ripido torrente che bisogna attraversare per giungere sull'altra salita: parte della fila è già in acqua, parte di qua e di là. Tutto a un tratto da diversi punti spuntano mille contadini, banditi, forzati, evasi, disertori, comandati da un suddiacono, bene armati, eccellenti tiratori; fan fuoco sui nostri, prima di esser visti; gli ufficiali cadono per primi; i più fortunati muoiono sul posto; gli altri, per qualche giorno, servono di balocco ai loro carnefici».
«Intanto il generale, colonnello o capo, non importa di qual grado, che ha fatto partire questo distaccamento senza pensare a nulla, senza sapere, quasi sempre, se il passaggio era libero, edotto della sconfitta, si vendica sui villaggi vicini; v'invia un aiutante di campo con 500 uomini. Si saccheggia, si viola, si sgozza, e quelli che sfuggono, vanno ad ingrossare la banda del suddiacono.»”

François Lenormant (1837–1883) assiriologo e numismatico francese

Origine: La Magna Grecia. Paesaggi e storia, La Calabria (vol. III), pp. 40-41

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“La mentalità vincente. Nel tennis ti trovi mille volte indietro, 5-4, 6-5, ma devi lottare, diventare ancor più aggressivo, non avere paura… è da quando avevo 8 anni e vinsi i campionati delle Baleari under 12 che sono sempre stato così…”

Rafael Nadal (1986) tennista spagnolo

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, Intervista a Rafael Nadal http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=26, Ubitennis.com, 26 aprile 2006.

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“Un viaggio di mille li | principia da sotto il piede.”

Laozi (-604) filosofo cinese

LXIV, Parinetto

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“Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare tutta la felicità…”

Gilberto Mazzi (1909–1978) cantante e attore italiano

dalla canzone Mille lire al mese, ritornello

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“Mille grazie, mio signore, | Del favore, dell'onore… | Ah di tanta cortesia | Obbligati in verità.”

Cesare Sterbini (1784–1831) librettista italiano

I, 1)
Il barbiere di Siviglia

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“Silvia ora corre | oltre lo specchio | dimenticando che sono le otto, | e trova mille fantasie | che non la lasciano più andar via…”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Silvia, n. 3
...Ma cosa vuoi che sia una canzone...

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“Pensa amore mio, che t'insegnai mille altri cieli e non seppi mai soffiarti vento sulle ali.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Tamburi lontani
Oltre

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“Ho avuto mille momenti no e alcuni di questi sono stati terribili, e non lo dico per farmi compatire, ma perché sono una donna vera.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

Il Giornale, 12 aprile 2010
Citazioni di Barbara d'Urso