Frasi su parabola

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema parabola, vita, stesso, dio.

Frasi su parabola

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“Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me.”

Gesù (-7–30 a.C.) fondatore del Cristianesimo

il padrone: dalla parabola dei talenti  ; 19, 26 – 27

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“Una favola orientale racconta di un uomo cui strisciò in bocca, mentre dormiva, un serpente. Il serpente gli scivolò nello stomaco e vi si stabilì e di là impose all'uomo la sua volontà, così da privarlo della libertà. L'uomo era alla mercé del serpente: non apparteneva più a se stesso. Finché un mattino l'uomo sentì che il serpente se n'era andato e lui era di nuovo libero. Ma allora si accorse di non saper cosa fare della sua libertà: "nel lungo periodo del dominio assoluto del serpente egli si era talmente abituato a sottomettere la sua propria volontà alla volontà di questo, i suoi propri desideri ai desideri di questo, i suoi propri impulsi agli impulsi di questo che aveva perso la capacità di desiderare, di tendere a qualcosa, di agire autonomamente. In luogo della libertà aveva trovato il vuoto, perché la sua nuova essenza acquistata nella cattività se ne era andata insieme col serpente, e a lui non restava che riconquistare a poco a poco il precedente contenuto umano della sua vita". L'analogia di questa favola con la condizione istituzionale del malato mentale è addirittura sorprendente, dato che sembra la parabola fantastica dell'incorporazione da parte del malato di un nemico che lo distrugge, con gli stessi atti di prevaricazione e di forza con cui l'uomo della favola è stato dominato e distrutto dal serpente. Il malato, che già soffre di una perdita di libertà quale può essere interpretata la malattia, si trova costretto ad aderire ad un nuovo corpo che è quello dell'istituzione, negando ogni desiderio, ogni azione, ogni aspirazione autonoma che lo farebbero sentire ancora vivo e ancora se stesso. Egli diventa un corpo vissuto nell'istituzione, per l'istituzione, tanto da essere considerato come parte integrante delle sue stesse strutture fisiche.”

Franco Basaglia (1924–1980) psichiatra e neurologo italiano

da Corpo e istituzione, 1967

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“Il "Torino", la cui parabola ha ospitato ferite crudeli e successi epici e che il destino ha accarezzato come un fiore e trafitto come una lama saracena…”

Sandro Ciotti (1928–2003) giornalista italiano

Origine: Citato in Franco Ossola, Grande Torino per sempre!, Editrice il Punto, Torino.

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“In chiesa mi sento molto vicino al pubblicano della parabola.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

p. 23
Origine: Cfr. la voce Parabola del fariseo e del pubblicano su Wikipedia.

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“La televisione ha chiarito che il mio prossimo non ha confini. Anche nel Vangelo il prossimo della parabola del Samaritano supera i confini, però la televisione ce l'ha reso presente…”

Carlo Maria Martini (1927–2012) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Origine: Citato in Karl Popper, John Condry, Cattiva maestra televisione, traduzione di Marina Astrologo e Claudia Di Giorgio, CDE, 1996.

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“Nel Vangelo non si parla mai, salvo errore, di una ricerca di Dio da parte dell'uomo. In tutte le parabole è il Cristo che cerca gli uomini, ovvero il Padre se li fa condurre dai suoi servitori. O ancora un uomo trova come per caso il regno di Dio e allora, ma allora soltanto, vende tutto.”

Simone Weil (1909–1943) scrittore, filosofo

Origine: Da Dio in cerca dell'uomo, in Intuizioni precristiane; citato in Massimiliano Marianelli, La metafora ritrovata: Miti e simboli nella filosofia di Simone Weil, Città Nuova, Roma, 2004, p. 110 http://books.google.it/books?id=z1NkXTeeohQC&pg=PA110. ISBN 88-311-3355-1

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“Gesù sapeva benissimo che sarebbe stato conservato nei Tabernacoli anche solitari, senza contorno nella notte, all'infuori di una fiammella che le leggi della Chiesa esigono. Sapeva benissimo che anche nel giorno, secondo il variare della densità di fede nei tempi, cristiani sarebbero andati e non andati a rendere adorazione alla sua ineffabile Presenza, lo sapeva. Forse qualcheduno di noi avrebbe potuto obbiettargli: "Signore, fa' in modo di essere presente quando c'è gente che Ti adora, altrimenti è inutile". Inutile? No. Le Chiese possono essere vuote, ma Cristo nel tabernacolo non è inutile, perché l'Eucarestia, sia attraverso il Sacrificio – del quale oggi non parlo – sia attraverso il Sacramento permanente, è una fonte di forza, di grazia, di benedizione, di salvezza incessante. Ricordiamoci che è di lì che si germinano i vergini e le vergini, è di lì che sorgono i fondatori, è di lì che resistono i combattenti, è di lì forse che attraverso una vita apparentemente lontana da Dio si prepara la finale di salvezza nella sua misericordia, ma la si prepara attraverso questa Presenza, che appare a noi silenziosa e inerte, e non è né silenziosa né inerte. Non dobbiamo compiangere la solitudine che spesso è intorno ai Tabernacoli e che è sempre da condannarsi. Dobbiamo rimpiangere, dico rimpiangere e a piena ragione, coloro che si dimenticano che Gesù Cristo sta lì ad attenderli, come Egli, narrando la parabola del figliol prodigo, pone per tanto tempo immobile sulla soglia di casa il padre che non si stanca di aspettare il figlio, il quale alla fine ritorna ed è accolto come figlio, non come servo.”

Giuseppe Siri (1906–1989) arcivescovo cattolico e cardinale italiano

citato in Il Settimanale di Padre Pio, n. 23, anno VIII

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“La storia è una parabola e la vera realtà sta dietro le apparenze.”

Bruno Maggioni (1932–2020) presbitero, biblista e docente italiano

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“Nelle entusiasmanti parabole del disco di Consolini noi vediamo assai più dell'arido significato numerico: noi vediamo nel suo slancio indomito, nella sua tenacia paziente, nella sua serietà encomiabile la prorompente vitalità sportiva d'un popolo che gli eventi contrari e disgraziati hanno voluto misero e invilito, ma sempre ritrova in se stesso la forza di sopravvivere e di progredire.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Claudio Gregori, Milano celebra Brera. Noi lo ricordiamo così http://milombardia.gazzetta.it/milano/2012-11-18/milano-celebra-brera-noi-ricordiamo-cosi-913254193849.shtml, Gazzetta.it, 18 novembre 2012.

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“La parabola pronunciata da Fellini può anche lasciarci freddi, se la isoliamo dal contesto […], ma l'eccezionalità del film sta proprio nella "bella confusione" […] di errore e verità, di realtà e sogno, di valori stilistici e valori umani, nel totale adeguamento del linguaggio cinematografico di Fellini alle sconnesse immaginazioni di Guido. Come distinguere il regista della realtà da quello della finzione è impossibile, così i difetti di Fellini coincidono con le ombre spirituali di Guido. L'osmosi tra arte e vita è strabiliante. Certo siamo di fronte a un esperimento irripetibile. […] In Otto e mezzo l'operazione è riuscita fino allo spasimo. […] I motivi (e le polemiche) che serpeggiano nel film sono infiniti e appartengono a un repertorio già noto: è vano tentare di farne un elenco, così come degli scorci di racconto, dei ritratti e dei paesaggi umani. Ovunque qui il genio di Fellini brilla come raramente si è visto al cinema. Non c'è ambiente, non c'è personaggio, non c'è situazione privi di un significato preciso sul grande palcoscenico di Otto e mezzo.”

Giovanni Grazzini (1925–2001) critico cinematografico italiano

da Corriere della Sera, Milano, 16 febbraio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 108-109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA108. ISBN 8876059318

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“La parabola di Berlusconi è questa: è sceso in campo per difendere i propri interessi, si è poi convinto di poter davvero rivoluzionare il Paese e infine si è integrato nel sistema partitocratico che avrebbe invece dovuto abbattere.”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Andrea Cangini, Pannella: solito imbroglio dei poli, Quotidiano nazionale, 10 gennaio 2003; riportata su RadioRadicale.it http://www.radioradicale.it/riforme-pannella-quot-solito-imbroglio-dei-poli-quot-qn.

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“Mario Luzi, nella sua parabola esistenziale e poetica, ha confermato un'assoluta fedeltà a se stesso, anche in quella religiosità diffusa che per lui è sempre stata una vicinanza al cattolicesimo.”

Andrea Zanzotto (1921–2011) poeta italiano

Origine: Citato in Così lo ricordano, Poesia, Crocetti Editore, n. 193 aprile 2005.

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“Eh, già, certo, – disse Trouscaillon, che con questa semplice ellissi utilizzava iperbolicamente il circolo vizioso della parabola.”

Raymond Queneau (1903–1976) scrittore, poeta e matematico francese

X; 1960, p. 87
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“Anche la reincarnazione in sé, è una sorta di parabola.”

Jane Roberts (1929–1984) scrittrice e poetessa statunitense

Origine: Le comunicazioni di Seth, p. 319