Frasi su provocazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema provocazione, mondo, essere, stesso.

Frasi su provocazione

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“Accanto a me c'era una bionda conturbante che aumentava e diminuiva sotto una camicetta nera con una provocazione sufficiente a indurre la licantropia in un boy-scout.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Rivincite (Getting Even), Un po' più forte, prego

“La provocazione è la forma di legittima difesa che preferisco.”

Romain Gary (1914–1980) scrittore francese

Cane Bianco

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“[Rispondendo alla provocazione di Silvio Berlusconi: «Lei è più bella che intelligente»] Evidentemente io sono una donna che non è a sua disposizione.”

Rosy Bindi (1951) politica italiana

Origine: Durante la trasmissione televisiva Porta a Porta; citata in Berlusconi attacca Rosy Bindi: "È più bella che intelligente" http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-12/attacco-a-rosi-bindi/attacco-a-rosi-bindi.html, Repubblica.it, 8 ottobre 2009.

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“Il pudore è una provocazione sessuale. La vera innocenza è impudica.”

Francesco Orestano (1873–1945) filosofo italiano

da Pensieri, CXXIX; citato in Dizionario delle citazioni

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“La strega non è il «tifo» che dallo sport è inseparabile. E non siamo nemmeno noi, come vogliono i cantautori del «siamo tutti colpevoli» che ieri giornali e radio hanno intitolato. Perché, se di qualcosa siamo colpevoli, è di aver sempre secondato la corruttrice e demagogica tendenza a scaricare l'individuo di ogni responsabilità, rigettandola regolarmente e interamente sulla società. È la società che ci obbliga a rubare, è la società che ci obbliga ad uccidere. E si capisce che quando si offrono alla gente di questi alibi, c'è sempre qualcuno che ne approfitta. Stamane leggevo su un giornale francese un dotto articolo in cui si spiegava che la furia dei tifosi del Liverpool era dovuta la fatto che, essendo quasi tutti minatori, per un anno erano rimasti senza lavoro a causa dello sciopero: il che gli aveva fatto accumulare la rabbia che poi era scoppiata a Bruxelles. Insomma, senza dirlo, l'articolo induceva alla conclusione che il vero responsabile del massacro era la signora Thatcher. Ecco in che senso siamo tutti colpevoli. Siamo colpevoli di assolvere tutti come vittime innocenti di una società iniqua che, a furia di essere tutti noi, non è nessuno. È un giuoco a cui non ci stiamo. I responsabili di Bruxelles sappiamo chi sono: sono i delinquenti che abbiamo visto avventarsi, prima che la partita cominciasse, e quindi senza alcuna provocazione, contro i tifosi italiani con sbarre e coltelli di cui erano accorsi armati, con l'evidente intenzione di farne l'uso che ne hanno fatto. Delinquenti, non vittime. La società non c'entra, non c'entrano le miniere. Casomai l'alcol. Ma ne avevano ingerito per delinquere meglio. Speriamo che la polizia li identifichi e li consegni a quella inglese. Della quale possiamo fidarci.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

il Giornale

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“Tutti quelli che vengono dalle Provincie meridionali non parlano che di reazione, di Governo provvisorio a Melfi, e cose simili, e non capisco poi come si tema tanto di spaventare coll'armamento i potenti vicini; io non capisco, come, armandoci, mentre l'Europa intera si arma, noi ci metteremmo in istato di provocazione.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Origine: Dalla Discussione sull'interpellanza del deputato Ricasoli Bettino intorno all'esercito meridionale; citato in Atti parlamentari dello Senato, Tip. E. Botta, 1861, p. 628.

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“La pittura di Frappi appare come una sorta di pacata provocazione a un'arte figurativa che rifiuta letture e non vuole darne.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Da programmi televisivi, Il senso della vita (2006)

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“Per me i libri devono davvero trasformarsi in gioco. Essere fisicamente dei giocattoli da smontare e maneggiare. Devono esplodere, eccitare, sorprendere il lettore, spiazzarlo con vesti improbabili.”

Marcello Baraghini (1943) editore italiano

dall'intervista di Claudia Bonadonna, Baraghini: il libro è provocazione, RaiLibro http://www.railibro.rai.it/interviste.asp?id=58

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“Per Clouzot il cinema è provocazione e suspence.”

Origine: Cinema – Il sogno continua, p. 135

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“Non dico che sono contro la democrazia, ci mancherebbe altro. Mi accusano naturalmente di questo: quando ho detto come provocazione, evidentemente paradossale, che dovrebbero votare solo i capigruppo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Parlamento: Berlusconi, voto a capigruppo era una provocazione paradossale, Adnkronos, 15 marzo 2009

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“I veri studenti sono a casa studiare. In piazza ci sono solo i centri sociali e gli studenti fuori corso.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2010
Origine: Citato in Berlusconi: "I veri studenti a casa a studiare" Pd: "Provocazione". Pdl: "Stanno coi violenti" http://www.ilgiornale.it/interni/berlusconi_i_veri_studenti_casa_studiare_pd_provocazione_pdl_stanno_violenti/politica-berlusconi-bossi-governo-scuola-ddl_gelmini-universita-votazione-camera/30-11-2010/articolo-id=490542-page=0-comments=1, ilGiornale.it, 30 novembre 2010.

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“[Rispondendo alle provocazioni di Maradona] Lui non mi capisce? Neanche io capisco molto della mia vita. Ma se il terzo giocatore più forte di sempre, visto che Messi lo ha superato, parla del PSG, va bene.”

Leonardo Nascimento de Araújo (1969) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore brasiliano

Citazioni di Leonardo
Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare http://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

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“Con l'inizio dell'anno scolastico la sinistra puntualmente ricomincia con i suoi fallimentari tentativi di agitare la piazza contro il governo. I sedicenti precari che stanno attuando un falso e pretestuoso sciopero della fame davanti Montecitorio non hanno a che fare con la scuola, ma hanno con la provocazione e speculazione politica.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Scuola: Stracquadanio (PDL), Finti precari. Sono solo militanti politici http://www.asca.it/news-SCUOLA__STRACQUADANIO_%28PDL%29__FINTI_PRECARI__SONO_SOLO_MILITANTI_POLITICI-944476-ORA-.html, ASCA, 27 agosto 2010.

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“Il nostro è un rapporto a distanza, diciamo così. Però devo dire che quella di Mourinho è una presenza nel calcio italiano sicuramente positiva, sia per le capacità, che per quello che dice. Non è mai banale. Qualche volta è, diciamo così, un po' provocatorio, ma credo che sia una provocazione fatta con molta intelligenza.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Tutti pazzi per Mourinho Moratti: "È il migliore" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/22/mourinho.shtml, Gazzetta.it, 22 settembre 2008.

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“[Riferendosi all'assalto degli israeliani alla Freedom Flotilla] Le immagini di quanto accaduto stanotte a largo delle coste turche, per mano dell'esercito israeliano, contro i pacifisti, offrono l'idea di una violenza cieca e drammatica. Si tratta di un'aggressione inedita. È la più grave strage compiuta contro chi, da volontario, ha il compito di essere operatore di pace. È un atto di barbarie senza precedenti che dovrebbe determinare indignazione e condanna unanime da parte di tutto il mondo civile. È in atto una vera e propria guerra. Il governo di Israele si macchia di sangue innocente e determina l'insopportabilità della permanenza dell'azione di occupazione militare di Gaza, della negazione al popolo palestinese della propria terra e del proprio destino. È giunto il momento di costruire una mobilitazione internazionale che rappresenti, a fronte delle mille codardie e delle ipocrisie diplomatiche della comunità degli Stati, la leva per produrre cambiamento laddove imperversa invece la logica del muro, la provocazione delle colonie e la violenza di un vero e proprio apartheid etnico.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Da Post: Israele, è il momento di una mobilitazione internazionale https://web.archive.org/web/20100603041453/http://www.nichivendola.it/sito/mcc/informazione/israele-e-il-momento-di-una-mobilitazione-internazionale.html, NichiVendola.it, 31 maggio 2010.

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“Chi sa ballare alla persiana?” domando. Tutte si voltano a guardare Sanaz. Lei si schermisce, fa di no con la tessta. Cominciamo ad insistere, a incoraggiarla, formiamo un cerchio intorno a lei. Quando inizia a ballare, piuttosto a disagio, battiamo le mani e ci mettiamo a canticchiare. Nassrin ci chiede di fare più piano. Sanaz riprende, quasi vergognandosi, a piccoli passi, muovendo il bacino con grazia sensuale. Continuiamo a ridere e a scherzare, e lei si fa più ardita; muove la testa a destra e sinistra, e ogni parte del suo corpo vibra; balla anche con le dita e le mani. Sul suo volto compare un'espressione particolare, spavalda, ammicante, che attrae, cattura, e al tempo stesso sfugge e si nasconde. Appena smette di ballare, tuttavia, il suo potere svanisce.
Esistono varie forme di seduzione, ma quella che emana dalle danze tradizionali persiane è unica, una miscela di impudenza e sottigliezza di cui non mi pare esistano eguali nel mondo occidentale. Ho visto donne di ogni estrazione sociale assumere lo stesso sguardo di Sanaz, sornione, seducente e l'ho ritrovato anni dopo sul viso di Leyly, una mia amica molto sofisticata che aveva studiato in Francia, vedendola ballare al ritmo di una musica piena di parole come naz e eshveh e kereshmeh, che potremmo tradurre con “malizia”, “provocazione”, “civetteria”, senza però riuscire a rendere l'idea.
QUesto tipo di seduzione è al tempo stesso elusiva, vigorosa e tangibile. Il corpo si contorce, ruota su se stesso, si annoda e si snoda. Le mani si aprono e si chiudono, i fianchi sembrano avvitarsi e poi sciogliersi. Ed è tutto calcolato: ogni passo ha il suo effetto, e così il successivo. È un ballo che seduce in un modo che Daisy Miller non si sognava neanche. È sfacciato, ma tutt'altro che arrendevole. Ed è tutto nei gesti di Sanaz. La veste nera e il velo - che ne incorniciano il volto scavato, gli occhi grandi e il corpo snello e fragile - conferiscono uno strano fascino ai suoi movimenti. Con ogni mossa, Sanaz sembra liberarsene: la vesta diventa sempre più leggera, e aggiunge mistero all'enigma della danza.”

Reading Lolita in Tehran

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“Noi riteniamo che non ci sia progresso ma che ci sia regressione, imbarbarimento, quando le tecnologie determinano danni psicosociali che sono connessi al venire meno dell'identità parentale genetica del nascituro. È il caso della fecondazione eterologa che determina un'inaccettabile dissociazione tra filiazione sociale e filiazione biologica, una frattura tra parentela genetica, parentela gestazionale e responsabilità educativa, con danni psicologici inevitabili e irreparabili sul nascituro. Né si dica, come è stato detto più volte, che il concetto di genitorialità oggi sta evolvendo verso nuovi orizzonti perché gli orizzonti dei genitori sono diversi da quelli del bambino, specie se si considera che la coppia oggi è sempre più precaria e quindi abbisogna di scelte meditate e per così dire ortodosse. Basta vedere le statistiche per leggere numeri allarmanti. Né si opponga quella provocazione che sento spesso ripetere, qui come anche in dibattiti pubblici, che l'Italia è piena di "figli dell'eterologa", perché frutto del rapporto di una donna con il lattaio di turno. Crediamo che quando si va a scomodare la scienza per sopperire alle carenze della natura, non si possono imitare le stravaganze, le degenerazioni della natura, ma che si debba salvare una connotazione il più possibile naturale al ruolo genitoriale, escludendo quindi il caos di figure socialmente inedite e di difficile definizione.”

Maria Elisabetta Alberti Casellati (1946) avvocato e politica italiana

Origine: Da un intervento durante la seduta n. 506 del Senato della Repubblica, 11 dicembre 2003. Resoconto stenografico http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=14&id=90808 disponibile su Senato.it.

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“Source: Le punzecchiature, le provocazioni.”

Gustave Le Bon (1841–1931) antropologo, psicologo e sociologo francese

In politica internazionale i colpi di spillo ripetuti finiscono per generare colpi di cannone.
En politique internationale, les coups d'epingle répétés finissent par engendrer des coups de canon. (da Les Incertitudes de l'Heure présente
Flammarion); Pomerand, p. 335
Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“Rispondendo con calma ad una provocazione, state insegnando al mondo l'educazione.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net