Frasi su tre-giorni
pagina 36

Eileen Power photo
Nadar photo
Tilda Swinton photo
Totò photo

“Io stongo 'e casa 'o vico Paraviso, | tengo tre stanze all'urdemo piano, | 'int' 'a stagione, maneche e 'ncammisa, | mmocca nu miezo sigaro tuscano, | mme metto for' 'a loggia a respirà.”

Totò (1898–1967) attore, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore italiano

da Bianchina
Poesie, A livella

“Amo gli animali, ho tre cavalli, un gatto e cinque cani. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di proteine ci bastano quelle dei legumi. […] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine.”

Katia Noventa (1966) giornalista e conduttrice televisiva italiana

Origine: Citato in Giovanna Cavalli, «Si vive meglio così. Il cibo è più sano e costa anche meno», Corriere della Sera, 12 febbraio 2009.

“Noi siamo Lord Jim, questo codardo che a un certo momento salta dalla nave e abbandona migliaia di pellegrini al loro destino. E poi comincia il grande rimorso, il senso di colpa. E tutti noi, un giorno, abbiamo «saltato»…”

Ugo Mursia (1916–1982) editore italiano

Origine: Citato in Federica Almagioni, prefazione a Joseph Conrad, Lord Jim, traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.

Parmenide photo

“Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere
mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose,
che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi che l'uomo sa.
Là fui portato. Infatti, là mi portarono accorte cavalle
tirando il mio carro, e fanciulle indicavano la via.
L'asse dei mozzi mandava un sibilo acuto,
infiammandosi – in quanto era premuto da due rotanti
cerchi da una parte e dall'altra –, quando affrettavano il corso nell'accompagnarmi,
le fanciulle Figlie del Sole, dopo aver lasciato le case della Notte,
verso la luce, togliendosi con le mani i veli dal capo.
Là è la porta dei sentieri della Notte e del Giorno,
con ai due estremi un architrave e una soglia di pietra;
e la porta, eretta nell'etere, è rinchiusa da grandi battenti.
Di questi, Giustizia, che molto punisce, tiene le chiavi che aprono e chiudono.
Le fanciulle, allora, rivolgendole soavi parole,
con accortezza la persuasero, affinché, per loro, la sbarra del chiavistello
senza indugiare togliesse dalla porta. E questa, subito aprendosi,
produsse una vasta apertura dei battenti, facendo ruotare
nei cardini, in senso inverso, i bronzei assi
fissati con chiodi e con borchie. Di là, subito, attraverso la porta,
diritto per la strada maestra le fanciulle guidarono carro e cavalle.
E la Dea di buon animo mi accolse, e con la sua mano la mia mano destra
prese, e incominciò a parlare così e mi disse:
«O giovane, tu che, compagno di immortali guidatrici,
con le cavalle che ti portano giungi alla nostra dimora,
rallegrati, poiché non un'infausta sorte ti ha condotto a percorrere
questo cammino – infatti esso è fuori dalla via battuta dagli uomini –,
ma legge divina e giustizia. Bisogna che tutto tu apprenda:
e il solido cuore della Verità ben rotonda
e le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è una vera certezza.
Eppure anche questo imparerai: come le cose che appaiono
bisognava che veramente fossero, essendo tutte in ogni senso.»”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

Manlio Sgalambro photo
Manlio Sgalambro photo

“La cosa più irritante di questi giorni insanguinati sono le facce dei capi della destra che sfilano in tv con cupi sorrisi e una soddisfazione implosa che irrigidisce i loro sguardi, tipo: lo sapevamo che sarebbe finita così. Quel loro pattinare sui nervi scoperti del Paese per annettersi qualche voto, qualche consenso, qualche maledizione. Gianfranco Fini in impermeabile bianco che sfila, insieme al suo manipolo di colonnelli, tra le sterpaglie di Tor Di Quinto, dove è stata uccisa Giovanna Reggiani. Fuma, si guarda in giro, vede tutto per la prima volta, ma la racconta come se fosse l'ultima: è copla del governo, è colpa di Veltroni. Silvio Berlusconi che passa la serata al Bagaglino, sale sul palco, racconta barzellette, se la spassa, poi esce e davanti ai cronisti ritorna in parte: sono davvero addolorato per la vittima. Ma è tutta colpa del governo, è colpa di Veltroni. Pierferdinando Casini che torna, come un figliol prodigo, tra gli applausi, nei saloni bianchi di Palazzo Grazioli all'ultimissimo vertice della destra, convocato sul tema "sicurezza", per dire che finalmente sì "siamo tornati tutti insieme, perche gli italiani non meritano divisioni". E che per il resto è tutta colpa del governo, è colpa di Veltroni. Ma se era tutto risaputo, se la violenza del giorno per giorno, vittima per vittima, stava già chiarissima davanti ai loro fiammeggianti occhi, come mai in cinque anni di governo non hanno varato niente di niente, a parte cancellare il falso in bilancio, tagliare i tempi delle prescrizioni, ideare le migliori modalità per inceppare rogatorie e processi, difendere Previti, occupare la Rai, scalare il Corriere, scassare i conti pubblici?”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Destra http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 6 novembre 2007

“Dai giorni della sconfitta elettorale Silvio Berlusconi è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di Marcello Dell'Utri, pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di Vittorio Mangano, il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di Francesco Storace e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile.”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Silvio, l'incolpevole http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 13 novembre 2007

Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Arsenio photo
Corrado Barazzutti photo
Papa Innocenzo III photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo

“La Scienza, la Materia e la Storia sono le tre principali "novità”

Costanzo Preve (1943–2013) filosofo e saggista italiano

anche se non certo le sole) che la modernità non eredita dal patrimonio della filosofia greca, ma che trova costituite nel suo stesso orizzonte temporale, storico e sociale.

Cesc Fábregas photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo

“Nel settimo giorno Dio creò Wall Street. Lì, a Wall Street, dove non è arrivato Dio ci arriva il mercato.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Tutto il grillo che conta

Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo

“Da noi, per una serie di ragioni che fanno capo a uno staterello piazzato proprio nel centro della capitale, è invece prassi ormai consolidata santificare anche calcisticamente la ricorrenza pasquale, anticipando il campionato al sabato. Che da un lato è una bazzecola rispetto, come dire, ad altri oneri condominiali: dall'altro una buona idea dal punto di vista familiare. È qui, a questo punto della storia che si inserisce la straordinaria abilità manageriale del governo del pallone. Come? Ma è semplice. Piazzando esattamente a metà della settimana di Pasqua una bella serata infrasettimanale, tre giorni dopo il turno precedente e a meno di altri tre (mercoledì si gioca alle 20,30, sabato alle 15 con l'eccezione serale di Inter-Juventus) da quello successivo. È vero che le società di serie A vivono, o sopravvivono, di diritti televisivi e gli incassi al botteghino rappresentano salvo rare eccezioni poco più dell'argent de poche. Ma è anche vero che una serata di campionato come quella di domani sembra studiata apposta per tornare a far scendere la già non esaltante media di spettatori. Che è sì risalita a circa 22 mila unità a partita, dalla fossa delle Marianne della scorsa stagione. Ma resta sideralmente lontana dal resto dell'Europa calcistica che conta dove pure, come si è visto, la presenza della pay tv non è meno ingombrante e condizionante. […] Al di là del versante demenzial-logistico, ci sarebbe anche un aspetto tecnico da considerare. Più gli impegni sono ravvicinati e meno bene si gioca, più le squadre sono in debito di recupero psicofisico e più sale l'agonismo, più si picchiano e meno spettacolo si vede. Piaccia o meno a chi vende il prodotto, la quantità è nemica della qualità anche nel calcio. Ma il motto di chi ce lo somministra è: purché respiri. Il calciatore, il tifoso, il telespettatore.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

18 marzo 2008

“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

Renato Zero photo
Renato Zero photo
Leo Longanesi photo
Leo Longanesi photo

“«Il socialismo puzza di formaggio», disse un giorno il nostro professore alludendo agli scandali delle cooperative rosse.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Origine: In piedi e seduti, p. 46

Ayaan Hirsi Ali photo
Ayaan Hirsi Ali photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Hernán Crespo photo
Karim Benzema photo
Rosie Casals photo

“Non sempre più lungo è anche più divertente. Per esempio, se in un concerto suonasse Elton John per 45 minuti e un gruppo spalla per un'ora, chi sarebbe più bello da seguire? Elton John per tre quarti d'ora o qualcun altro per un'ora?”

Rosie Casals (1948) tennista statunitense

Origine: Riferita alla posizione di alcuni tennisti secondo cui il montepremi del torneo maschile di un Grande Slam debba essere maggiore di quello femminile per via della maggior durata degli incontri: 3/5 invece che 2/3.
Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Billie Jean King: "Federer dovrebbe supportarci di più" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/09/28/778868-billie_jean_king_uguaglianza.shtml, Ubitennis.com, 29 settembre 2012.

Massimo Piattelli Palmarini photo

“Un giorno, però, dopo aver letto le opere del grande empirista inglese David Hume, Kant «si svegliò dal sonno dogmatico.»”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 58

Pippo Pollina photo
Pippo Pollina photo
Pippo Pollina photo
Osamu Tezuka photo
Madre Teresa di Calcutta photo
Óscar Rodríguez Maradiaga photo
Cavanna photo
Raoul de Navery photo
Raoul de Navery photo
Pellegrino Artusi photo
Pellegrino Artusi photo
Santorre di Santa Rosa photo
Santorre di Santa Rosa photo
Mathilde Wesendonck photo
Pancho Segura photo

“[Su Connors venticinquenne] Entro due-tre anni smetterà perché non avrà più stimoli!”

Pancho Segura (1921–2017) tennista e allenatore di tennis ecuadoriano

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, Meglio star zitti che spararle così! http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/04/19/478147-meglio_star_zitti_spararle_cosi.shtml, Ubitennis.com, 20 aprile 2011

Giorgio Faletti photo
Monica Guerritore photo

“Non si può stare sempre in guêpière per riconquistare giorno dopo giorno il tuo uomo. Sarebbe scomodo in cucina mentre friggi un uovo o cambi i pannolini a "sua" figlia. Eppure il maschio è fatto così.”

Monica Guerritore (1958) attrice italiana

dall'intervista di Piero Soria, LAVIA GUERRITORE tutti casa ed eros, La Stampa, 27 agosto 1992, p. 13

Bassi Maestro photo
Bassi Maestro photo
Kiave photo

“Una scena di artisti tristi | su mille tre fanno dischi | gli altri opinionisti | leccaculo camminano sui menischi.”

Kiave (1981) rapper italiano

da Entra ora!, n. 5
Dietro le cinque tracce

Fabio Caressa photo
Giorgio Amendola photo