Frasi sull'amore
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“Uniamoci, amiamoci, | l'unione e l'amore | rivelano ai Popoli | le vie del Signore.”

Goffredo Mameli (1827–1849) poeta, patriota e scrittore italiano

Canto nazionale

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“Ecco fin dove deve tendere l'amore tra amici, che vogliano morire uno per l'altro.”

Aelredo di Rievaulx (1110–1167) monaco e scrittore inglese

L'amicizia spirituale

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“L'amore è misterioso ed estremo come Steve Perry dei Journey.”

Diablo Cody (1978) sceneggiatrice e scrittrice statunitense

Origine: Candy Girl – Memorie di una ragazzaccia perbene, p. 4

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“C'è gente abbastanza sfortunata da trovare l'amore della sua vita, lo scrittore della sua vita, il filosofo della sua vita, ecc. È ovvio che diventeranno dei rincoglioniti.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Variante: C‘è gente abbastanza sfortunata da trovare l’amore della sua vita, lo scrittore della sua vita, il filosofo della sua vita, ecc. E ovvio che diventeranno dei rincoglioniti.
Origine: Diario di Rondine, p. 43

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“È una storia d'amore i cui episodi sono stati mescolati da un pazzo.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 99

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“L'amicizia fa amare la vita, l'amore dà gusto alla morte.”

Sully Prudhomme (1839–1907) poeta francese

da Pensieri, p. 186, I Premi Nobel per la Letteratura, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965

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“L'amore si può dire in tre maniere, io credo:
amore,
amore,
… e una terza che adesso non mi viene in mente.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Tel chi el telùn
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Vi faccio tre rime:
amore, motore
cane, pane
gatto, esatto.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Tel chi el telùn
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Più forte dell'odio è l'amore.
Più forte dell'amore è… Mike Tyson, per esempio.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 1
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Vieni con me, amore, | sul Grande Raccordo Anulare | che circonda la capitale, | e nelle soste faremo l'amore. | E se nasce una bambina poi | la chiameremo Roma.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Imbuti
ritornello della canzone che canta sempre
Imitazioni, Antonello Venditti

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“Il fuoco dell'amore cristiano è perfino capace di accendere roghi.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese

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“L'amore è un allucinogeno che può farci vedere una musa in una manza e un'aquila in una gallina.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese

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“L'amore è un modo di porsi.   Canzone?”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

“Ho scelto te | amore mio | se ti capita | fa che sia tutto diverso.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Hai scelto me

“Ho bisogno d'amore "perdio" | per tutto quanto il giorno, | c'è bisogno d'amore sai zio, | da tutto quanto il mondo.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Overdose (d'amore)

“Libera l'amore | O liberatene per sempre.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Libera l'amore

“L'amore è un gallo e strilla nel cielo.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Il pelo nell'uovo, n. 4
Miserere
Origine: Testo di Pasquale Panella.

“Perché d'amore ti vesti che amore non c'è più.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Cuba Libre

“Da ragazzino ne sapevo di più | Di più di più | L'amore fu | Un calcio in culo | E tante stelle lassù.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Chocabeck

“Amore che | Non so chi 6 | Che 7,8,9,10 sarai.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Chocabeck

“Fare un concerto è come fare l'amore”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da un intervista alla TV Ticino, maggio 2009

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“Nel cielo passano le nuvole | che vanno verso il mare | sembrano fazzoletti bianchi | che salutano il nostro amore.”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Dio, come ti amo, 1966

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“Tito […] amore e delizia del genere umano.”

Eutropio politico e storico romano

VII, 21
Variante: Commodo […] nemico del genere umano.

“Quanto più si è in grado di ricevere l'amore di Dio, tanto più lo si ama.”

Diadoco di Fotice (400–467) vescovo

Capitoli sulla perfezione spirituale

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“"Con tutto il sangue andato a male… w poi di colpo questo andarsi bene"”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

Sono qui per l'amore

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“I giovani hanno bisogno di essere amati, compresi, ascoltati. La Sindone testimonia questo “Amore più grande” in cui i giovani riconoscono la propria storia, le proprie sofferenze ma anche i propri valori, quello che valgono.”

Giancarlo Maria Bregantini (1948) arcivescovo cattolico italiano

Origine: Citato in Mons. Bregantini davanti alla Sindone per i giovani senza lavoro http://www.papaboys.org/mons-bregantini-davanti-alla-sindone-per-i-giovani-senza-lavoro/, Papaboys.org, 14 maggio 2015.

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“Penetrando nel museo, la scorsi subito in fondo ad una sala, e bella proprio come l'avevo immaginata. Non ha la testa, le manca un braccio; mai tuttavia la forma umana mi è parsa più meravigliosa e più seducente. Non è la donna vista dal poeta, la donna idealizzata, la donna divina o maestosa, come la Venere di Milo, è la donna così com'è, così come la si ama, come la si desidera, come la si vuole stringere. È robusta, col petto colmo, l'anca possente e la gamba un po' forte, è una Venere carnale che si immagina coricata quando la si vede in piedi. Il braccio caduto nascondeva i seni; con la mano rimasta, solleva un drappeggio col quale copre, con gesto adorabile, i fascini più misteriosi. Tutto il corpo è fatto, concepito, inclinato per questo movimento, tutte le linee vi si concentrano, tutto il pensiero vi confluisce. Questo gesto semplice e naturale, pieno di pudore e di impudicizia, che nasconde e mostra, che vela e rivela, che attrae e che fugge, sembra definire tutto l'atteggiamento della donna sulla terra. Ed il marmo è vivo. Lo si vorrebbe palpeggiare, con la certezza che cederà sotto la mano, come la carne. Le reni soprattutto sono indicibilmente animate e belle. Si segue, in tutto il suo fascino, la linea morbida e grassa della schiena femminile che va dalla nuca ai talloni, e che, nel contorno delle spalle, nelle rotondità decrescenti delle cosce e nella leggera curva del polpaccio assottigliato fino alle caviglie, rivela tutte le modulazioni della grazia umana. Un'opera d'arte appare superiore soltanto se è, nello stesso tempo, il simbolo e l'esatta espressione di una realtà. La Venere di Siracusa è una donna, ed è anche il simbolo della carne. Dinnanzi al volto della Gioconda, ci si sente ossessionati da non so quale tentazione di amore snervante e mistico. Esistono anche donne viventi i cui occhi ci infondono quel sogno di tenerezza irrealizzabile e misteriosa. Si cerca in esse qualcos'altro dietro le apparenze, perché sembrano contenere ed esprimere un po' di quell'ideale inafferrabile. Noi lo inseguiamo senza mai raggiungerlo, dietro tutte le sorprese della bellezza che pare contenere un pensiero, nell'infinito dello sguardo il quale è semplicemente una sfumatura dell'iride, nel fascino del sorriso nato da una piega delle labbra e da un lampo di smalto, nella grazia del movimento fortuito e dell'armonia delle forme. Così i poeti, impotenti staccatori di stelle, sono sempre stati tormentati da una sete di amore mistico. L'esaltazione naturale di un animo poetico, esasperato dall'eccitazione artistica, spinge quegli esseri scelti a concepire una specie di amore nebuloso, perdutamente tenero, estatico, mai sazio, sensuale senza essere carnale, talmente delicato che un nonnulla lo fa svanire, irrealizzabile sovrumano. E questi poeti sono, forse, i soli uomini che non abbiano mai amato una donna, una vera donna in carne ossa, con le sue qualità di donna, i suoi difetti di donna, la sua mente di donna, ristretta ed affascinante, i suoi nervi di donna e la sua sconcertante femminilità. Qualsiasi creatura davanti a cui si esalta il loro sogno diventa il simbolo di un essere misterioso, ma fantastico: l'essere celebrato da quei cantori di illusioni. E la creatura vivente da loro adorata è qualcosa come la statua dipinta, immagine di un dio di fronte al quale il popolo cade in ginocchio. Ma dov'è questo dio? Qual è questo dio? In quale parte del cielo abita la sconosciuta che quei pazzi, dal primo sognatore fino all'ultimo, hanno tutti idolatrata? Non appena essi toccano una mano che risponde alla stretta, la loro anima vola via nell'invisibile sogno, lontano dalla realtà della carne. La donna che stringono, essi la trasformano, la completano, la sfigurano con la loro arte poetica. Non sono le sue labbra che baciano, bensì le labbra sognate. Non è in fondo agli occhi di lei, azzurri o neri, che si perde così il loro sguardo esaltato, è in qualcosa di sconosciuto e di inconoscibile. L'occhio della loro dea non è altro che un vetro attraverso cui essi cercano di vedere il paradiso dell'amore ideale. Se tuttavia alcune donne seducenti possono dare alle nostre anime una così rara illusione, altri non fanno che eccitare nelle nostre vene l'amore impetuoso che perpetua la razza. La Venere di Siracusa è la perfetta espressione della bellezza possente, sana e semplice. Questo busto stupendo, di marmo di Paros, è - dicono - La Venere Callipigia descritta da Ateneo e Lampridio, data da Eliogabalo ai siracusani. Non ha testa! E che importa? Il simbolo non è diventato più completo. È un corpo di donna che esprime tutta l'autentica poesia della carezza. Schopenhauer scrisse che la natura, volendo perpetuare la specie, ha fatto della riproduzione una trappola. La forma di marmo, vista a Siracusa, è proprio l'umana trappola intuita dall'artista antico, la donna che nasconde rivela l'incredibile mistero della vita. È una trappola? Che importa! Essa chiama la bocca, attira la mano, offre ai baci la tangibile realtà della carne stupenda, della carne soffice bianca, tonda e soda e deliziosa da stringere. È divina, non perché esprima un pensiero, bensì semplicemente perché è bella.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Incipit di alcune opere, Viaggio in Sicilia

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“La questione centrale per l'uomo è come trovare un essere umano che lo ami. La Chiesa cattolica, invece, ha il terrore che gli essere umani si amino e ciò nonostante afferma che Dio è amore.”

Eugen Drewermann (1940) teologo e psicoanalista tedesco

Origine: Citato in Marco Politi, Drewermann: l'inconscio di Dio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/05/drewermann-inconscio-di-dio.html, 5 marzo 1994, repubblica.it.

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“Diventare vegani ci fa diventare più buoni, più belli e più sani. […] Questa scelta alimentare e di vita è un quotidiano, rivoluzionario atto d'amore che spinge verso un mondo diverso. Non mangiare quanto deriva dal martirio di creature sensibilissime, vittime di terribili sevizie, è una cura concreta e potente per noi stessi e l'intera umanità.”

Loredana Cannata (1975) attrice italiana

Origine: Dalla presentazione della campagna animalista Vegan Beauty; citato in Margherita D'Amico, Vegan Beauty: Loredana Cannata testimonial della cultura vegan http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/07/02/vegan-beauty/, repubblica.it, 2 luglio 2013.

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“D'Artagnan non poté fare a meno di pensare quanto fragili e sconosciuti siano i fili che talora regolano i destini di un popolo e la vita degli uomini.”

Dopo che il Duca di Buckingham decide di stabilire l'embargo e dichiarare guerra alla Francia soltanto per una questione d'amore. cap. XXI La contessa di Winter
I tre moschettieri

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“Quando la rivoluzione scoppiò in Germania, come amante della libertà, mi aspettavo che le università la difendessero, dato che avevano sempre vantato il loro attaccamento alla causa della verità. Ma no, le università vennero subito ridotte al silenzio. Poi rivolsi le mie attese ai grandi direttori dei giornali, che in passato avevano proclamato nei loro ardenti editoriali l'amore per la libertà. Ma anch'essi, come le università, nel giro di poche settimane furono ridotti al silenzio. Infine guardai agli scrittori che, come guide intellettuali della Germania, spesso avevano scritto del ruolo della libertà nella vita moderna e constatai che essi pure tacevano.Soltanto la Chiesa si oppose decisamente alla campagna di Hitler per sopprimere la verità. Non mi ero mai interessato alla Chiesa prima di allora, ma adesso provo ammirazione e stima per la Chiesa, poiché sola ebbe il coraggio e la perseveranza di difendere la verità intellettuale e la libertà morale. Sono costretto ad ammettere che quel che una volta disprezzavo ora ammiro incondizionatamente.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Being a lover of freedom, when the revolution came in Germany, I looked to the universities to defend it, knowing that they had always boasted of their devotion to the cause of truth; but, no, the universities immediately were silenced. Then I looked to the great editors of the newspapers whose flaming editorials in days gone by had proclaimed their love of freedom; but they, like the universities, were silenced in a few short weeks. [...] Only the Church stood squarely across the path of Hitler's campaign for suppressing truth. I never had any special interest in the Church before, but now I feel a great affection and admiration because the Church alone has had the courage and persistence to stand for intellectual truth and moral freedom. I am forced thus to confess that what I once despised I now praise unreservedly.
Questa dichiarazione venne riportata nell'articolo Religion: German Martyrs, pubblicato sul Time Magazine del 23 dicembre 1940. La citazione ebbe una grande diffusione e più scrittori la interpretarono in modo diverso. In una lettera dello scienziato del 1943 indirizzata a un ministro presbiteriano, che aveva chiesto una conferma in merito alle parole riportate da Time Magazine, Einstein confermò di aver dichiarato approssimativamente qualcosa del genere, ma precisò che le dichiarazioni risalivano ai primi anni del regime nazista (ben prima del 1940) e erano state più «moderate» rispetto a quelle riportate successivamente dal Time Magazine («It is true that I made a statement which corresponds approximately with the text you quoted. I made this statement during the first years of the Nazi-Regime — much earlier than 1940 — and my expressions were a little more moderate.»).<ref group="fonte">
Errate
Origine: Il lato umano, pp. 87-88.
Origine: L'articolo originale del Time Magazine è riportato in parte su DrJudithReisman http://www.drjudithreisman.com/archives/2010/11/religion_german.html.

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“Senza l'amore un uomo che cos'è? | Su questo sarai d'accordo con me | Senza l'amore un uomo che cos'è? | È questa l'unica legge che c'è.”

Marco Ferradini (1949) cantautore italiano

da Teorema, Lato B, n. 1
Schiavo senza catene

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“Dell'amore, come della salute, sovente ci si accorge solo quando vengono a mancare.”

Paolo Maurensig (1943) scrittore italiano

1998, p. 48
Venere lesa