Frasi su corpo
pagina 14

“Il corpo è offerta sacrificale.”

Vasugupta (860–925) filosofo e mistico indiano

II.8; 1999
Śivasūtra

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“L'eucarestia, come il sesso, è centrata sul dono del corpo.”

Timothy Radcliffe (1945) teologo e presbitero inglese

Affettività ed eucarestia

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“Il corpo non è la prigione dell'anima ma il tempio dello Spirito.”

Pavel Nikolaevič Evdokimov (1901–1970) filosofo e teologo russo

Teologia della bellezza

“Occorre che egli [Gesù] rimanga con l'unica cosa di noi che veramente conosciamo e cui attacchiamo il cuore e la memoria: il corpo.”

Luigi Santucci (1918–1999) scrittore, romanziere e poeta italiano

Volete andarvene anche voi?

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“La gente deve capire il mio carattere. Io parlo con il mio linguaggio del corpo, non ho maltrattato nessuno. Se vogliono mandarmi fuori ad ogni partita, niente problema. Vincerò questo campionato perché la mia squadra è una squadra forte.”

Paolo Di Canio (1968) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

People have to understand my character. I speak with my body language, I didn't abuse anybody. If they want to send me off every game, no problem. I will win this league anyway because my team is a strong team.
Origine: Dall' intervista http://www.bbc.co.uk/sport/0/football/16559842 dopo la partita Swindon 1-0 Macclesfield, BBC.co.uk, 21 gennaio 2012.

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“Se è vero che ogni minuto, negli Usa, muore una persona per carenza di organi per trapianto e che il Paese deve cercare una risposta a tale pressante richiesta, è anche doveroso salvaguardare i diritti e la volontà di individui che, quando ancora in possesso delle proprie capacità intellettive/cognitive, si sono posti il delicato problema di come essere assistiti (o non assistiti) nelle fasi di fine vita e di come disporre del proprio corpo. Le nuove misure trovano l'entusiastico sostegno di buona parte della comunità americana dei trapianti, nonostante il rischio segnalato dagli esperti di bioetica che si tratti di una legge che trasforma in donatori di organi anche individui che non lo avrebbero voluto, che obbliga certi familiari ad accettare decisioni non condivise e addirittura che spinge i medici a non somministrare certi farmaci a pazienti ormai terminali per timore di danneggiare la qualità di organi altrimenti disponibili per il prelievo e il trapianto. Si tratta di timori forse ingigantiti ma del tutto legittimi. Da decenni ci si adopera per risolvere il divario fra richiesta e offerta di organi, ma ciò non toglie che si debba procedere con estrema cautela. Sembra banale sottolineare un principio basilare ma è necessario tenere sempre presente che non è ammissibile assegnare più valore a un'esistenza rispetto a un'altra, in questo caso a quella di un uomo o una donna in lista d'attesa per un trapianto rispetto a quella di una persona che versa in fin di vita, in un reparto di rianimazione. Occorre agire con prudenza, dimostrando che l'interesse ultimo resta sempre e soltanto il rispetto e la salute dei cittadini, in qualsiasi fase della vita siano, a qualsiasi età e in qualsiasi situazione.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Da Le scelte dei donatori le norme per i trapianti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/01/le-scelte-dei-donatori-le-norme-per.html, la Repubblica, 1 giugno 2007, p. 1.

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“Stavo in un corpo imbozzolato e solo la testa cercava di forzarlo.”

Origine: I pesci non chiudono gli occhi, p. 11

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“E vita è un rigo lungo filato e morire è un andarsene a capo senza il corpo.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Tre Cavalli

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“Nuotava a bracciate cieche contro il mare irritato, rideva quasi gemendo quando picchiava con i pugni chiusi la faccia bavosa delle onde più alte. Si beffavano della sua forza, lo staccavano dalla mobile consistenza del fondo di sabbia e conchiglie bianche, lo sollevavano con finta dolcezza e lo spingevano verso il largo o lo spostavano in diagonale, come se lo volessero trascinare verso i gorghi fatali. Cercò una zona di mare più calmo, per riprendere fiato e e toccare fondo con piede sicuro. Ma nell'alzare gli occhi, constatò che il cielo blu aveva perso la battaglia contro le nubi e contro il mondo intero, e che anche lui si trovava sotto un esasperante tendone grigio. E inoltre, il tuono risuonò come un avvertimento giunto dall'ovest trasformandosi quasi senza indugio in un a pioggia calda, inizialmente mite, poi furiosa, come fili di pietra intenti a inchiodarlo, introiettarlo nella sua battaglia persa contro gli elementi. Rimanere li con l'acqua al petto, con il diluvio sulla testa, con le acque del cielo mescolate con le lacrime che gli uscivano a fiotti dagli occhi, con i singhiozzi sempre più incontrollabili. Attraverso le cortine d'acqua e di lacrime, il mare era un opzione: o procedere verso le profondità definitive e affondare per sempre la pietra scura che gli occupava il cervello, o tornare in spiaggia per recuperare la penombra di una fuga frustrata. Tuttavia, il tiepido mare in cui era immerso lo avvolgeva con un calore protettivo, come una coperta, il corpo di una donna o la sensazione di chiudersi in una casa una sera d'autunno, con la pioggia fuori dalla finestra.. In qualche luogo dove abitano i ricordi, cominciò a crescere il viso della donna fino ad occupargli tutta la testa per riversarsi poi fuori e diventare un orizzonte totale di lineamenti diluiti dalle acque.”

Manuel Vázquez Montalbán (1939–2003) scrittore, saggista e poeta spagnolo

Origine: Da La rosa di Alessandria, traduzione di Hado Lyria, Feltrinelli.

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“Nel mondo moderno l'Allegoria ha perduto il suo valore e si è negato che essa possa esprimere la natura o la funzione della poesia. Si è visto in essa l'accostamento di due fatti spirituali diversi, il concetto da un lato, l'imagine dall'altro, tra i quali essa stabilirebbe una correlazione convenzionale e arbitraria (Croce); e soprattutto la sì è accusata di trascurare o di rendere impossibile l'autonomia dell'imagine poetica la quale non avrebbe una vita propria perché sarebbe subordinata alle esigenze dello schema concettuale cui dovrebbe dar corpo. Buona parte dell'estetica moderna dichiara perciò l'Allegoria fredda, povera e noiosa; e piuttosto insiste, nell'interpretazione della poesia e in generale dell'arte, sul valore del simbolo che può essere vivo ed evocatore perché l'imagine simbolica è autonoma e ha un interesse in se stessa cioè un interesse che non mutua dal suo riferimento convenzionale a un concetto o ad una dottrina. Tuttavia, se si tiene conto della potenza o della vitalità di certe opere d'arte di chiara struttura allegorica (per es., della Divina Commedia e di molte pitture medievali e rinascimentali) si deve dire che l'Allegoria non necessariamente rende impossibile l'autonomia e la leggerezza dell'imagine estetica e che, in certi casi, anche la corrispondenza puntuale tra l'imagine e il concetto può non riuscire mortificante per la prima e non togliere ad essa la vitalità dell'arte o della poesia. T. S. Eliot ha fatto, proprio a proposito di Dante, una difesa in questo senso dell'Allegoria.”

Nicola Abbagnano (1901–1990) filosofo italiano

da Dizionario di filosofia, Utet, Torino, 1971

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“Ciascuno di noi forse porta scritta in una recondita particella del corpo, la propria finale condanna. Ma perché andare determinatamente a disseppellirla?”

Origine: Da Revisione dell'ultracinquantenne, in Cronache terrestri, a cura di Domenico Porzio, introduzione di Claudio Toscani, Mondadori, Milano, 2014, p. 183 https://books.google.it/books?id=5CcwBQAAQBAJ&pg=PT183#v=onepage&q&f=false.

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“Lo guardai | attraverso un filo di luce | che filtrava | dalla finestra della mia misericordia. | Il corpo affaticato | disteso accanto a me | affamato come me.”

Maram al-Masri (1962) poetessa e scrittrice siriana

da Ciliegia rossa su piastrelle bianche, str. 27, in Non ho peccato abbastanza

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“Un corpo immerso in un liquido si bagna. Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo. Un corpo immerso in un altro corpo si diverte. Un corpo immerso in due corpi è un'orgia.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

Imitazioni, Antonino Zichichi, In Crozza Italia

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“Un corpo immerso nei suoi pensieri non va disturbato, un'oliva immersa in un liquido sembra un Martini, un phon immerso in un liquido è omicidio volontario.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

Imitazioni, Antonino Zichichi, In Crozza Italia

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“Il mio corpo è un santuario, | il mio sangue è puro.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Electric Chapel n.º 14

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“Manifestiamo l'amore che proviamo per un amante sul corpo di un altro.”

Erica Jong (1942) scrittrice, saggista e poetessa statunitense

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“Il vino riscalda il corpo, ma la Parola di Dio riscalda la mente.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Le fatiche del corpo, senza le bellezze della mente, sono come un seno sterile e mammelle asciutte.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Ogni virtù dalla quale il corpo non sia costretto, ritienila un aborto senza anima.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Se hai rinunciato volontariamente all'intero corpo del mondo, non contendere con nessuno per piccole parti di esso.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“[Macalda Scaletta e Alaimo da Lentini durante l'accoglienza riservata da Messina a Pietro III d'Aragona] Così lo accompagnarono al palazzo imperiale con grandissimo gaudio, sicché parea che Dio fosse sceso in terra su loro. Nella città era un prode uomo, capitano molto sperimentato e valente e che appellavasi messer Alaimo; aveva questi una mogliera molto bella e gentile, e valente del cuore e del corpo; larga nel donare, e, quando n'era luogo e tempo, valea nell'arme al par d'un cavaliero, e tutti i giorni scorreva con trenta cavalieri armati la città e la guardava, e capitanava le genti che doveano combattere alle mura e negli altri siti dove maggiore facevasi il bisogno. Quando la donna vide il re, né mai avealo innanzi veduto, ne rimase innamorata come di colui che era valente e aggraziato signore, non già per cattiva intenzione. Poiché il re ebbe preso alloggio nel suo palazzo, e i cavalieri e l'altra gente furono entrati in città, si apparecchiarono le mense, e il re, lavatosi le mani, si assise al convito con tutti i cavalieri, e tutti allegramente mangiarono. E messer Alaimo da Messina stette a mensa col re e con madonna sua mogliera; e poi servirono il re quanto meglio potettero, cosicché la donna non si staccò dal re, né quando andava cavalcando, né quando tornava a casa; e corteggiavanlo e facevangli tante gentilezze quanto più sapeano ella, il marito e tutti gli abitanti della città. Indi a poco videro giugnere a Messina ventidue galee e quattro taride del re molto riccamente armate di remi; e quei che v'erano sbarcarono e si rinfrescarono di tutto ciò che aveano bisogno. E il re facea dar loro prodigamente pane, vino e carne.”

Bernat Desclot cronista catalano

cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)

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“Quella ragazzina lì in terza fila, mi ha messo le mani in punti del mio corpo che neanch'io sapevo di avere!”

Mago Forest (1961) comico, showman e conduttore televisivo italiano

da Mai dire GF e figli, 30 gennaio 2006

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“È necessario l'impegno di una classe medica più sensibile agli aspetti umani, che non si deve preoccupare solo del corpo, ma anche della mente. La mente è il luogo dove la medicina viene percepita.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

Origine: Da Informazioni e dignità. Sui diritti del malato ancora molto da fare https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/aprile/07/Informazioni_dignita_Sui_diritti_del_co_0_20130407_18ed7df2-9f47-11e2-aaa1-67707bdac44a.shtml, Corriere della Sera, 7 aprile 2013.

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“Ogni corpo | è un essere vivente. | Ogni poesia | è femmina!”

Hamda Khamis (1945)

da Estasi d'amore, str. 1, in Non ho peccato abbastanza

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