Frasi su governo
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“Le Poste non falliranno mai, i governi passano, le Poste restano.”

Giulio Tremonti (1947) politico e avvocato italiano

citato in Poste, la rivoluzione http://www.corriere.it/economia/08_novembre_20/rivoluzione_poste_e7642300-b6b9-11dd-b15e-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 20 novembre 2008

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“Quando noi abbiamo presentato la mozione di sfiducia nei confronti di questo Governo è perché la vicenda del salvataggio di queste banche, fatto pagare alle altre banche e ai risparmiatori, fa emergere un quadro gravissimo di rapporti, che è organico con tutto quello che è successo fino ad ora nel nostro Paese da quando il Presidente del Consiglio ha assunto la carica. Eppure, lui, il Presidente del Consiglio, viene qua a difendersi, e invece di spiegare questi rapporti che coinvolgono i parenti di un importante Ministro – guarda caso, il Ministro delle più importanti riforme nella storia di questo Paese – invece – ripeto – di spiegare i rapporti dei suoi parenti con l'ultimo direttore della Banca Etruria e con società panamensi – perché questo emerge dai dati – che cosa fa? Viene a dirci che ha commissariato Banca Etruria. Colleghi, ma ci prende per imbecilli? È la Banca d'Italia che ha commissariato Banca Etruria. La deve finire di venire qui a mentire. Piuttosto, ci deve spiegare com'è possibile che in questo Paese si voglia liquidare la Costituzione, nata dalla Resistenza, attraverso gruppi di soggetti tra loro collegati – non ultimo questo Carrai – che vogliono inserire al vertice di strutture pericolosissime! La conosciamo la storia della famiglia Carrai? Stiamo parlando del cuore nero di questo Paese, che non ha mai accettato la Costituzione repubblicana, che ha scalato il vostro partito [il Partito Democratico] e che non ha niente a che vedere con la storia del vostro partito. Ma quali nomine dobbiamo sentire in quest'Aula per fare scattare i campanelli d'allarme? Non vi dice niente Michael Ledeen? A cosa è servita la Commissione di inchiesta sul sequestro e l'omicidio Moro se non vi dice niente quel nome? Non dobbiamo essere preoccupati quando Carrai vuole l'immunità per ficcare il naso nelle vite di noi cittadini, di tutti i cittadini di questo Paese? Questo è un momento gravissimo.”

Mario Michele Giarrusso (1965) politico italiano
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“Per spiegare preventivamente che non c'erano i presupposti d'urgenza sul decreto, Berlusconi si è gettato in una requisitoria che può essere considerata una sorta di «apoteosi del decisionismo», un j'accuse contro i tempi antiquati delle nostre istituzioni e un invito perentorio all'intero governo a sposare una linea chiara che difende le prerogative del potere esecutivo rispetto a prassi vecchie e nuove che ne potrebbero mortificare e limitare il ruolo. «La lettera di Napolitano – ha spiegato il Cavaliere – è la cosa più irrituale che mi è capitata di vedere. Ci ha bocciato il decreto prima ancora che lo presentassimo. Invece, la responsabilità del decreto di fronte alla Costituzione è del governo. Quello del Quirinale è un atto di forza che tende a mettere sotto tutela il governo. Tanto più su un provvedimento necessario senza il quale perpetueremmo una sorta di omissione di soccorso. Leggere la lettera di Napolitano piena di cavilli, precedenti e normative mi ha fatto venire un brivido alla schiena, lo stesso che mi provocò la lettura di un'iscrizione sulla facciata di un tribunale: fiat iustitia, pereat mundus – sia fatta giustizia e perisca il mondo. Per me una vita umana è più importante di mille cavilli.”

Augusto Minzolini (1958) giornalista italiano

citato in Il rilancio di silvio http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=9077536, la Stampa, 7 febbraio 2009

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“Il governo deve rispondere, siamo noi che paghiamo le tasse e che lavoriamo. La presidenza del Consiglio dica una parola invece di fare slogan del cazzo! Devono chiedere scusa, perché paghiamo le tasse anche per loro. Devono sapere che questo Paese esiste grazie alla gente che lavora.”

Maurizio Landini (1961) sindacalista italiano

Origine: Citato in Ast, Maurizio Landini: "Basta slogan del cazzo di questo governo, chiedano scusa. Basta Leopolde" http://www.huffingtonpost.it/2014/10/29/ast-landini-slogan-cazzo_n_6068046.html, HuffingtonPost.it, 29 ottobre 2014.

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“Non è intenzione di questo Governo [Renzi] chiedere dimissioni di Ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia, ma eventualmente per motivi di opportunità politica.”

Maria Elena Boschi (1981) politica italiana

Origine: Citato in Camera dei deputati – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 183 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0183&tipo=stenografico#sed0183.stenografico.tit00030.sub00010.int01150 di mercoledì 5 marzo 2014.

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“Il governo nazionalsocialista può fare quanto vuole, impunemente. La Germania è nazista. Il Völkischer Beobachter la definisce "una giornata storica. Il sistema parlamentare capitola di fronte alla nuova Germania. In quattro anni, Hitler potrà fare tutto ciò che ritiene necessario: lo sradicamento di tutte le forze corruttrici del marxismo e la costituzione di una nuova comunità popolare. La grande impresa ha avuto inizio! È giunto il giorno del Terzo Reich!". L'impresa ha avuto inizio: è giunto il giorno dei libri. Che cos'è un libro? Domanda abissale: un libro è un santo eretico, un impiccio che fa scivolare i re, la condensazione di visuali alternative e soprannaturali, la morale in azione travolgente, il virus della libertà. Esso agisce per contagio. Tale contagio fu sempre avvertito e si tentò di debellarlo: infezioni e cure simili ebbero luogo in Cina nel III secolo a. C., nel corso del Medioevo a opera dell'Inquisizione, dopo la distruzione dell'Impero Azteco, nella Spagna della Reconquista, fino ai nostri giorni. Laddove il contagio è appiccato, si appicca il fuoco. Lo scrittore è un untore, si sa. Per fare fronte alla diffusione della peste in Venezia devastata dai bubboni, si dispose il rogo di molti libri, strumento di contagio a causa del contatto con le pagine. Quando alcuni umanisti scrissero al vescovo Ghislieri di evitare questa azione, egli rispose che, al pari della peste reale, bisognava debellare la "peste dell'eresia". Nel 1644 John Milton scrisse nell'opera Areopagitica: "Uccidere un buon libro equivale a uccidere un essere umano; chi uccide un essere umano uccide una creatura ragionevole, l'immagine di Dio; ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione medesima". Nella Tempesta di Shakespeare, Calibano consiglia Trinculo e Stefano per sottrarre il potere a Prospero: "Egli è abituato a fare un pisolino nel pomeriggio, cosicché, dopo esserti impadronito dei suoi libri, potrai strappargli le cervella; oppure con un bastone potrai spezzargli il cranio, o sventrarlo con una pertica, o tagliargli un'arteria col tuo coltello. Però ricordati di impadronirti prima dei suoi libri; senza di essi egli è solo uno sciocco come me, e nessuno spirito potrebbe obbedirgli. Solo i suoi libri devi bruciare."”

Giuseppe Genna (1969) scrittore italiano

da Hitler – Romanzo

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“Chi sarà il nostro lettore noi non lo sappiamo perché non siamo un giornale di parte, e tanto meno di partito, e nemmeno di classi o di ceti. In compenso, sappiamo benissimo chi non lo sarà. Non lo sarà chi dal giornale vuole soltanto la «sensazione» […] Non lo sarà chi crede che un gol di Riva sia più importante di una crisi di governo. E infine non lo sarà chi concepisce il giornale come una fonte inesauribile di scandali fine a se stessi. Di scandali purtroppo la vita del nostro Paese è gremita, e noi non mancheremo di denunciarli con quella franchezza di cui crediamo che i nostri nomi bastino a fornire garanzia. Ma non lo faremo per metterci al rimorchio di quella insensata e cupa frenesia di dissoluzione in cui si sfoga un certo qualunquismo, non importa se di destra o di sinistra. […] Vogliamo creare, o ricreare un certo costume giornalistico di serietà e di rigore. E soprattutto aspiriamo al grande onore di venire riconosciuti come il volto e la voce di quell'Italia laboriosa e produttiva che non è soltanto Milano e la Lombardia, ma che in Milano e nella Lombardia ha la sua roccaforte e la sua guida. […] A questo lettore non abbiamo «messaggi» da lanciare. Una cosa sola vogliamo dirgli: questo giornale non ha padroni perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l'offriamo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

25 giugno 1974
il Giornale

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“Inoltre, devi ricordarti il vecchio detto: "che il Signore del caos governi."”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Mazrim Taim, Epilogo
La ruota del tempo. La lama dei sogni

“È la vita che ci governa: noi non possiamo che subirla.”

Carlo Maria Franzero (1892–1986) scrittore e giornalista italiano

Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 94

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“Potessi votare liberamente senza mettere in discussione i rapporti col PD voterei no convintamente. Non è una questione di disciplina di partito, ma se io non dovessi votare un governo che ha una legittimazione del PD dovrei uscire dal partito, indicativamente quindi voterò per la fiducia al Governo”

Giuseppe Civati (1975) politico italiano

Renzi
Origine: Citato in Governo, Civati: "Voterei no ma non voglio lasciare il Pd" http://www.repubblica.it/politica/2014/02/23/news/civati_fiducia_governo-79413452/, la Repubblica.it, 23 febbraio 2014.

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“Sarebbe disdicevole se il governo cadesse ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo [il governo Letta] se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: Da un collegamento telefonico con Bassano del Grappa durante una riunione dell'Esercito di Silvio; citato in Berlusconi: «Se la sinistra mi fa decadere il governo cade e sarebbe disdicevole» http://www.corriere.it/politica/13_agosto_30/berlusconi-se-sinistra-mi-fa-decadere-governo-cade_a3e4581a-119b-11e3-b5a9-29d194fc9c7a.shtml, Corriere.it, 30 agosto 2013.

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“Sta diventando assiomatico che le potenze coloniali non rinunciano volontariamente al controllo politico di qualsiasi territorio. Prima di partire, fanno sforzi sovrumani per creare divisioni e rivalità che sperano di poter sfruttare quando se ne sono andati. L'India, con la sua divisione in due parti, lasciando la sua triste eredità di comunalismo e faide religiose, è il più lampante esempio. Ma gli scismi in Birmania, Ceylon, i Camerun, Vietnam, lo sgretolamento delle due federazioni nell'Africa Occidentale Francese e l'Africa equatoriale francese in stati separati della comunità francese, rappresentano tutti un'eloquente testimonianza di questa vasta politica di «dividi e domina». Lo è anche la divisione federale della Nigeria in tre regioni, dove l'amministrazione britannica aveva in precedenza meticolosamente eretto una forma di governo unitario da una conglomerazione vasta di popoli diversi. È difficile capire i metodi delle potenze coloniale se considerati superficialmente. Non lasciano l'Africa in pace anche quando sanno benissimo che si stanno arrampicando sugli specchi nei loro tentativi di impedire la liquidazione totale e definitiva del sistema coloniale. Agiscono come se avessero ancora il diritto di ingerirsi negli affari interni degli stati appena emersi. Presumono perfino di imporre quali dei nostri atti siano giusti e quali sbagliati. Se scrutate attentamente, queste manovre si possono considerare parte della strategia di «dividi e domina» esercitata da lontano.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Africa Must Unite

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“Il socialismo è l'unico modo per cui possiamo ottenere ciò che vogliamo. È l'unico modo che condurrà alla giustizia e l'uguaglianza fra il popolo. È l'unico modo in cui le persone possono avere gli stessi diritti. È l'unico modo in cui possiamo porrere fine alla situazione dove c'è uno sazio ed uno che crepa di fame.Il socialismo permettera ad ogni somalo d'ottenere cure mediche, e garantirà il lavoro ad ogni somalo desideroso di vivere la vita migliore che egli dovrebbe vivere su questo mondo. Il popolo può condividere questa vita in un modo onesto, giusto e uguale. Il Governo guiderà il popolo su questa via. Ecco di che cosa parla il socialismo - praticamente, significa lavoro e la condivisione dei beni.Il socialismo fornisce il modo per cui il popolo può veramente governare il suo paese; un governo capeggiato dai lavoratori e gli intellettuali. È il principio che si batte contro una manciata di persone, o gruppi di persone, che sfruttano la maggioranza e gli succhia il sangue. Questo è il socialismo.Il socialismo significa che la persona che fatica dovrebbe godersi i frutti della sua fatica. Non provvede niente alla persona che non ha lavorato, ma che invece ha seduto sotto l'ombra a ricevere benefici mentre il lavoro duro cade sui lavoratori e gli altri. Questo non è socialismo.Socialismo è l'unico modo in cui è possibile conservare ed elevare l'onore somalo, internamente ed esternamente.Chiunque si dirotta da questa via mette l'onore, l'unità e il progresso somalo sotto i piedi. Noi diciamo: a basso lui! Chiunque è contro il socialismo è colui che scacciammo dal suo edificio di mattoni rossi che appartiene al popolo somalo. È colui che ne siese dentro e ne fu colonizzato. Fu dietro lui che i coloni si nascondevano. È lui che si oppone al socialismo.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II

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“La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull'immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti. (dal discorso di Palm Beach, Florida, sul legame tra media e potere, 13 ottobre 2016”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2016
Variante: La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile, è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull'immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti.

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“L'attuale regime userà tutti i mezzi per frenare la corruzione e la corruzione nella pubblica amministrazione, sia a livello del governo centrale che provinciale.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: L'attuale regimeimpiegherà tutti i mezzi per frenare la corruzione e la concussione nelle amministrazioni pubbliche, sia a livello del governo centrale che provinciale.

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“I governi non hanno fatto nulla per alleviare la sofferenza e le miserie del nostro popolo. Si sono accontentati a offrirci l'anarchia e il caos.Quindi, per mitigare le insufficenze e rimediare la situazione, abbiamo deciso di mettere il governo alla disposizione del popolo. È per questa ragione che sono diventato il presidente della repubblica.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: I governi non hanno fatto nulla per alleviare la sofferenza e le miserie del nostro popolo. Si sono accontentati a offrirci l'anarchia e il caos.È dunque per mitigare queste insufficienze e porre rimedio alla situazione che abbiamo deciso di mettere un governo al servizio del popolo. È per questa ragione che sono diventato il presidente della repubblica.

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“Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di Nelson Mandela quando in Sudafrica c'era l'apartheid. Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare mi avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. […] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

Variante: Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di Nelson Mandela quando in Sudafrica c'era l'apartheid Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare i avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. [... ] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.

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“Nelle vicinanze della strada dove viveva c'erano ancora alcuni lampioni accesi. QUesta volta non li evitò: si sentiva sicuro, fiducioso, se qualcuno lo avesse bloccato, avrebbe spiegato tranquillamente la storia della ferita, dimostrato che tutto faceva parte, era chiaro, della stessa cospirazione contro la sicurezza e il benessere della città. Non ce ne fu bisogno. Nessuno gli chiese di mostrare il palmo della mano. Le poche strade illuminate erano gremite di gente. Era difficile riuscire ad attraversarle. E in una, appollaiato sopra un camion, un sergente dell'esercito di terra (et) atava leggendo un proclama, o un avviso:
-Si informano tutti i cittadini utenti che, per ordine dello stato-maggiore-generale delle forze armate (smgfa), sarà bombardato, a partire dalle sette del mattino e da parte dell'artiglieria (ar) e dell'aviazione (av), il settore est della città, come prima misura di rappresaglia. I cittadini utenti che abitano nel settore da bombardare sono già stati evacuati dalle loro case e si trovano attualmente alloggiati in edifici governativi, debitamente sorvegliati. Saranno indennizzati per tutte le perdite materiali e per tutti i disagi morali che il presente ordine inevitabilmente finirà per causare. Il governo (g) e lo stato-maggiore-generale delle forze armate (smgfa) garantiscono ai cittadini utenti che il piano di contrattacco elaborato sarà portato fino alle sue estreme conseguenze. Date le circostanze, ed essendosi rivelata infruttuosa la parola d'ordine «sorveglianza e mano aperta», la stessa parola d'ordine è sostituita dalla seguente: «Sorvegliare e attaccare».”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Cose, in Oggetto quasi

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“La moltiplicità delle leggi non essendo, che una moltiplicità d'insidie tese al popolo, è perciò causa della corruzione del governo.”

James Harrington (1611–1677) filosofo e scrittore britannico

cap. IX, 1; p. 104
Aforismi politici

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“È sempre stato alla moda paragonare il nostro paese durante il mio regno alle democrazie più perfette del mondo. Non do importanza a questo. Ma ora stanno dicendo «oh, cerchiamo di capire queste persone. Dopo tutto, l'Islam è qualcosa di speciale», quando ciò che stanno facendo è totalmente contrario all'Islam. Ora, tutti dicono «beh, cerchiamo di capirli», capire queste persone che ne stanno uccidendo, massacrando altre, le persone che odiano, come mosche. Nel mio caso, però, paragonano il paese al governo più perfetto del mondo.”

Mohammad Reza Pahlavi (1919–1980)

It's always a tendency to compare our country in my time to the most perfect democracies of the world. I don't mind that. But now, what we hear is "oh let's try to understand these people. After all, Islam is something special," when what they are doing is absolutely contrary to Islam. Now, everybody is trying to say "well, let's try to understand these people", these people who are killing, massacring others, the people they don't like just like flies. But in my case, it is to compare it to the most perfect government of the world.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: È sempre stato alla moda paragonare il nostro paese durante il mio regno alle democrazie più perfette del mondo. Questo non mi scoccia, ma ora stanno dicendo «oh, cerchiamo di capire queste persone. Dopo tutto, l'Islam è qualcosa di speciale», quando ciò che stanno facendo è totalmente contrario all'Islam. Ora, tutti dicono «beh, cerchiamo di capirli», capire queste persone che stanno uccidendo, massacrando gli altri, le persone che odiano, come le mosche. Nel caso mio però, paragonano il paese al governo più perfetto del mondo.

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“Ho dichiarato pubblicamente la posizione del Ghana nei confronti dell'Algeria. Abbiamo pubblicamente appoggiato i nazionalisti algerini. La tesi che i coloni europei avevano fatto dell'Algeria la loro casa e si consideravano algerini è irrilevante. Se fossero stati veramente dei patrioti algerini, non si sarebbero opposti ai nazionalisti algerini. Non avrebbero ucciso e terrorizzato, e infranto le clausole dei trattati di pace franco-algerini. Per l'africano, il colono europeo, che viva in Sudafrica, Kenya, Angola o altrove in Africa, è un intruso, uno straniero che si è impossessato della terra africana. Nessun tipo di argomentazione sui cosiddetti benefici d'un governo europeo può alterare il diritto fondamentale degli africani di dirigere i loro propri affari.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Africa Must Unite
Variante: Ho dichiarato pubblicamente la posizione del Ghana nei confronti dell'Algeria. Abbiamo pubblicamente appoggiato i nazionalisti algerini. La tesi che i coloni europei avevano fatto dell'Algeria la loro casa e si consideravano algerini è irrilevante. Se fossero stati veramente dei patrioti algerini, non avrebbero si sarebbero opposti ai nazionalisti algerini. Non avrebbero ucciso e terrorizzato, e infranto le clausole dei trattati di pace franco-algerini. Per l'africano, il colono europeo, che viva in Sudafrica, Kenya, Angola o altrove in Africa, è un intruso, uno straniero che si è impossessato della terra africana. Nessun tipo di argomentazione sui cosiddetti benefici d'un governo europeo può alterare il diritto fondamentale degli africani di dirigere i loro propri affari.

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“Lo sviluppo di un paese non può essere intrapreso solo dal Governo; necessita della partecipazione, della cooperazione, del sacrificio e della lungimiranza di ogni individuo.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso di S.M.I. Haile Selassie I alle unioni etiopiche del lavoro, 8 aprile 1970; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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“Il tradimento, la codardia, gli insulti e gli spregevoli attacchi da parte dei reazionari mi hanno aperto gli occhi, e mi rendo dolorosamente conto della mia ingenuità imperdonabile e del mio errore di giudizio che mi fece credere che un paese pacifico, prospero e felice potesse essere eretto con l'aiuto di tali personaggi infami; gli elementi borghesi corrotti e i principi, i fascisti, e i reazionari come quelli che compongono l'attuale «governo» e «parlamento» di Phnom Penh.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Variante: Il tradimento, la codardia, le calunnie e gli spregevoli attacchi da parte dei reazionari mi hanno aperto gli occhi, e mi hanno reso dolorosamente consapevole della mia ingenuità imperdonabile e del mio errore di giudizio che mi fece credere che un paese libero, democratico, pacifico, prospero e felice potesse essere edificato con l'aiuto di tali famigerati personaggi; gli elementi borghesi corrotti e i principi, i fascisti, i reazionari come quelli che compongono l'attuale «governo» e «parlamento» di Phnom Penh.

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“Quando, qualunque sia stato il motivo, l'esercito vietnamita cacciò via i Khmer Rossi, salvò questo paese dalla schiavitù e dalla probabile estinzione. I governi occidentali potrebbero non accettare questo fatto, ma niente è più palese per il popolo cambogiano.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

When the Vietnamese army threw out the Khmer Rouges, they rescued this country for whatever reason from slavery and possible extinction. Western governments may not want to recognise that fact, but nothing is more obvious to the Cambodian people.

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“Lo sfacelo degli eserciti della Russia è conseguenza dell'assenza di un governo forte e capace; ora io debbo dire che il Governo italiano sta facendo una politica interna rovinosa per la disciplina e per il morale dell'Esercito contro la quale è mio stretto dovere di protestare con tutte le forze dell'animo.”

Luigi Cadorna (1850–1928) generale e politico italiano

Origine: Da lettera al Presidente del Consiglio Paolo Boselli, 18 agosto 1917; citato in Paolo Mieli, Le manovre di Cadorna, Corriere della Sera, 4 aprile 2017, pp. 46-47.

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“L'aggressione persiana contro l'Iraq fu il risultato degli atteggiamenti arroganti, razzisti e maligni della cricca al governo in Iran. Allo stesso tempo, fu un complotto sionista e imperialista dedicato a fermare la rinascita dell'Iraq e a limitare il suo sviluppo per decenni.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: L'aggressione persiana contro l'Iraq fu il risultato degli atteggiamenti arroganti, razzisti e maligni della criccha governante in Iran. Allo stesso tempo, fu un complotto sionista e imperialista dedicato a sciogliere la rinascità d'Iraq e al limitare il suo sviluppo per decenni.

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“Hum governo já não vive quando tolera impassivel a sua dissecção pelo jornalismo. (p. 9)”

Mariano José Pereira da Fonseca (1773–1848) politico brasiliano

Novos pensamentos. Máximas e reflexões

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“Dopo due anni e mezzo di potere, i Khmer Rossi furono rovesciati dai vietnamiti nel Natale 1978. Nei mesi e negli anni che seguirono, Stati Uniti, Cina e i loro alleati, in particolare il governo Thatcher, sostennero Pol Pot ora in esilio in Thailandia. Era il nemico del loro nemico: il Vietnam, la cui liberazione della Cambogia non avrebbe mai potuto essere riconosciuta, perché venuta dalla parte sbagliata della guerra fredda. Per gli statunitensi, che ora sostenevano Pechino contro Mosca, era anche un regolamento di conti, dopo la loro umiliazione sui tetti di Saigon.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Dopo due anni e mezzo di potere, i Khmer Rossi furono rovesciati dai vietnamiti nel Natale 1978. Nei mesi e negli anni che seguirono, gli Stati Uniti, la Cina e i loro alleati, in particolare il governo Thatcher, sostennero Pol Pot in esilio in Thailandia. Era il nemico del loro nemico: il Vietnam, la cui liberazione della Cambogia non avrebbe mai potuto essere riconosciuta, perché era venuta dalla parte sbagliata della guerra fredda. Per gli statunitensi, che ora sostenevano Pechino contro Mosca, era anche un regolamento di conti, dopo la loro umiliazione sui tetti di Saigon.

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“Dobbiamo combattere per liberare il nostro paese dall'occupazione illegale vietnamita e il governo fantoccio che hanno installato.”

Khieu Samphan (1931) politico e rivoluzionario cambogiano

Origine: Da un intervista nel 1988, citato in Phil Rees, A cena con i terroristi. Incontri con gli uomini più ricercati del mondo, Edizioni Logos Nuovi Mondi, 2006, p. 193, ISBN 8889091347

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