Frasi sull'intelligenza
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“La ragione è la parola dell'intelligenza che in essa si specchia come in un'immagine.”

Nicola Cusano (1401–1464) cardinale, teologo e filosofo tedesco

Origine: Da Sulle congetture.

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“Esistono tra l'intelligenza della donna e quella dell'uomo differenze non di quantità, ma di qualità e di direzione; le quali riposano non su abitudini o tradizioni, ma sulla funzione massima a cui la donna è preposta, e che nessuna società potrà mai cambiare, la maternità.”

Gina Lombroso (1872–1944) divulgatrice scientifica, medico e scrittrice italiana

da Gina Lombroso, L'anima della donna; citato in Delfina Dolza, Essere figlie di Lombroso. Due intellettuali tra '800 e '900, p. 215

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“[Carlos Valderrama] Un mago dell'intelligenza, che conosce la posizione dei suoi compagni quasi senza guardarli e che gli consegna il pallone come se lo facesse con le mani.”

César Luis Menotti (1938) allenatore di calcio, ex calciatore e dirigente sportivo argentino

Origine: Citato in Carlos "El Pibe" Valderrama (Futbolista) http://www.colombia.com/biografias/autonoticias/deportes/2002/07/25/detallenoticia590.asp, www.colombia.com

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“Messaggio: Salve signor Scotto, mi chiedevo ma non si rompe i coglioni di star seduto su quella specie di cassa da morto, a mostrare quelle coscette di pollo che si ritrova? Beato lei che non fa un cacchio dalla mattina alla sera, e noi paghiamo con i soldi della collettività lestofanti come lei. Vergognati!
Pino Scotto: Julian, Julian pezzo di merda! Accattone! Merdaccia puzzolente! Stai parlando con un uomo di 62 anni che per la sua dignità ha scaricato camion in fabbrica per 35 anni… per non andare a vendersi il culo, come gente di merda come te! Hai capito? E se io sto su questa cassa da morto è per dare delle lezioni di intelligenza alle persone come te, che non capiranno mai. Pezzo di merda! Fatti un favore, bruciati vivo! Datti fuoco! Ti fai un favore. Levi una merda puzzolente da questa società che di persone come te non ne ha bisogno. Tool… sti video dei Tool. Jack!
Messaggio: Ciao Pino volevo chiederti se… (Jack, la voce che legge i messaggi, viene interrotta da Pino Scotto)
Pino Scotto: Ma poi io vorrei dire a quel pezzo di merda di prima no? Alle tre di pomeriggio davanti a un televisore che cazzo ci fai, barbone?! Trovati un lavoro, vai a lavorare! Accattone! E probabilmente tu sarai quello che è ancora in casa con papà mamma che ti dà i soldi per la benzina o i soldi per andare al cinema. Vai a fare in culo! Io per fare musica son scappato di casa a 17 anni… già vivevo da solo. La benzina te la regalo io.”

Pino Scotto (1949) cantautore

da Database http://www.youtube.com/watch?v=VK2krOleJoQ

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“Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Roma, assemblea degli associati di Confcommercio, 4 aprile 2006

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“Rimettiamo in discussione il ruolo di Sua Maestà la televisione". Lei, l'imperatrice delle nostre case sempre più vuote di pensieri e parole e sempre più inzuppate di rumori. Lei, appollaiata sul trono delle nostre serate, lei divoratrice dei nostri attimi più privati, così ingorda di scandali, di pochezze e di immagini virtuali, con i suoi flash abbaglianti e le sue sequenze accelerate che inghiottono lo spazio e soffocano il tempo. Lei che non lascia via di scampo. Dalle sue frattaglie non si può sfuggire. Lei, che vomita pattume in quantità industriale, non accetta più di essere un vago sottofondo: ti penetra nell'iride sotto forma di stupefacenti videoclip, di pianti in diretta e altre amenità. Sua Maestà la tv ha decretato che il nostro cervello debba essere soltanto una discarica. E a noi, bravi e diligenti utenti, ha riservato una sola libertà: quella dello zapping da un cassonetto per la plastica ad un contenitore per rifiuti organici. Il saltapicchio da un canale all'altro non è più motivato dalla ricerca di ciò che potrebbe sollecitare maggiormente la nostra intelligenza, il nostro interesse. Quando brandiamo un telecomando, ci trasformiamo in un animalone tecnologico, un tutt'uno con l'apparecchio televisivo. Una schifezza massmediale rassegnata e inconsapevole. E quanto più ciò che vediamo è inquietante, tanto più le nostre facoltà inferiori si sentono gratificate.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Salviamoci dal trash in tv, Liberal, 7 maggio 1998

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“[Sulla similitudine tra Stramaccioni e Mourinho] La cosa che lo fa assomigliare di più a Mourinho è che è un grande lavoratore e ha grande intelligenza.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moratti: "Inter grande gruppo e Stramaccioni..." http://www.inter.it/aas/news/reader?N=59719&L=it, Inter.it, 8 ottobre 2012.

“Il mondo dello spettacolo dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l'ironia acuminata, la grande sapienza che la Valeri ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d'intesa.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Franca Valeri: Rai le dedichi una serata http://www.corriere.it/spettacoli/11_febbraio_01/grasso-fil-di-rete_d7c48216-2dcf-11e0-8740-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 1 febbraio 2011.

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“Bisogna ridare all'intelligenza il senso della verità.”

René Voillaume (1905–2003) sacerdote francese

Intimità con Dio

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“La campagna sanguina per i misfatti dell'intelligenza umana.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

La fragilità del pensare

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“L'adulazione batte l'intelligenza.”

Eric Ambler (1909–1998) scrittore e sceneggiatore britannico

da Topkapi, traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, 1965

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“Crisalo: Non mi piacciono questi Parmenoni e Siri che rubano ai padroni solo due o tre mine. Non c'è niente di peggio di un servo senza fantasia, senza un'intelligenza potente e versatile: ogniqualvolta ce ne sia bisogno, deve saper attingere alla sua intelligenza.”

vv. 649-653; 1996
Bacchides
Origine: La maschera preferita di Plauto è quella del servo, forse anche per averla indossata davvero, e più volte nella sua vita, essendo stato fra l'altro schiavo per debiti. "Si noti che Parmenone e Siro erano nomi comunissimi, sempre ricorrenti per i servi nella commedia nuova, e che il servo del modello menandreo, trasformato in Crísalo da Plauto, si chiamava appunto Siro" (Giovanna Garbarino).

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“La prima qualità delle anime candide è la incapacità di accettare i giudizi altrui e farli propri […] Luigi Pirandello si affacciò anima candida alla vita e alla intelligenza delle cose, in uno dei tempi meno candidi che si possono immaginare.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

dalla commemorazione di Luigi Pirandello del 17 gennaio 1937, in Introduzioni e discorsi, Bompiani, 1964<sup>5</sup>

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“L'intelligenza non ha valletti, si serve da sé.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

p. 17

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“Mi sembra sia dotato di intelligenza ciò che gli uomini chiamano aria, che tutti siano da esso governati e che tutto esso domini. Ciò stesso mi sembra che sia dio e giunga dovunque e tutto disponga e in tutto sia. E non c'è niente che non ne partecipi: però niente ne partecipa in maniera uguale, questo come quello, ma molti sono i modi e dell'aria e dell'intelligenza. Essa è poliforme, più calda e più fredda, più asciutta e più umida, più ferma o dotata di più rapido movimento: e vi sono in essa molte altre differenziazioni e un numero infinito di sapori e di odori. E di tutti i viventi l'anima è la stessa cosa, aria più calda di quella esterna in cui viviamo, ma molto più fredda di quella che sta presso il sole. Tuttavia questo calore non è uguale in nessun essere vivente (come neppure in un uomo rispetto all'altro) e differisce non molto, ma in modo che rimangano simili. Però nessuna delle cose che si differenziano può divenire perfettamente uguale all'altra, senza diventare la stessa. Poiché la differenziazione è multiforme, multiformi debbono essere anche gli esseri viventi e molti e, dato il grande numero delle differenziazioni, non simili l'uno all'altro né per forma né per condotta di vita né per intelligenza. Eppure tutti per la stessa cosa vivono e vedono e odono, e dalla stessa cosa tutti hanno intelligenza differente.”

Diogene di Apollonia (-460) filosofo greco antico

frammento 5
Frammenti di Sulla natura

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“Circa sessanta persone presero parte alla congiura. Tra loro, come in ogni complotto politico, c'era di tutto: pompeiani che volevano vendicare il loro capo, ex cesariani che l'avevano abbandonato anche per risentimento personale, mestatori professionisti, difensori della Repubblica. Ne divennero i capi Cassio Longino e Marco Bruto. Quest'ultimo era nipote di Catone, forse figlio di Cesare; in ogni caso, sua madre ne era stata per anni l'amante preferita, e così sua sorella. Si può capire che nei riguardi del dittatore Bruto nutrisse sentimenti complessi. Dante lo caccerà nell'inferno (canto XXXIV, vv. 64-65) tra i massimi traditori; Shakespeare ne farà invece un eroe della libertà. Sentimenti a parte, si può dire che i congiurati erano quasi tutti uomini retti, che si mossero per sincero amore della Repubblica, anche se Cicerone, nella sua cinica saggezza, scrisse che agirono «con animo virile, ma con intelligenza infantile». La loro idea era che, ucciso il tiranno, la Repubblica sarebbe tornata allo splendore antico, all'austerità dei costumi, a quell'intransigente e rustica moralità che aveva fatto grande Roma. Cesare aveva visto più lontano; sapeva che quella Repubblica non sarebbe mai più tornata e che tanto valeva affidare Roma a uomini che fossero di per sé grandi: egli medesimo e il figlio adottivo Caio Ottavio (Ottaviano Augusto).”

2007, p. 95
I segreti di Roma

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“[Paul Valéry] Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto… Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato in Giovanni Titta Rosa, Una visita di Croce, La Fiera Letteraria, n. 5, 14 marzo 1971.

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“La terra, essendo il punto d'appoggio della nostra intelligenza, è il trampolino per la nostra elevazione”

Fabrice Hadjadj (1971) scrittore e filosofo francese

La terra strada del cielo

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“Sappiamo che esiste un animalismo classico, potremmo dire animalista, che sostiene i diritti di tutti gli esseri senzienti e combatte la discriminazione sottolineando la continuità biologica e psicologica tra l'uomo e gli altri animali. C'è poi un animalismo che potremmo definire ambientalista. In questo caso si insiste sul danno arrecato all'ambiente dagli allevamenti intensivi, sullo spreco di risorse come acqua e cereali dovuto all'alimentazione carnivora e così via. Io sostengo anche la causa di un animalismo che definisco umanista. Da un lato, a chi mi fa notare che nessun animale ha raggiunto risultati paragonabili a quelli umani in termini di intelligenza e creatività, rispondo che è indiscutibilmente vero, ma che proprio questa superiorità accresce i doveri umani. Noblesse oblige dicono i francesi, non oblesse exempte. La nobiltà, il rango, comportano più obblighi, non più privilegi. E quindi aggiungo un altro elemento al mio animalismo umanista, la pietà per il boia. […] E il mio pensiero va a quegli operai che lavorano nei mattatoi, spesso persone senza tutele, ricattabili, magari immigrati messicani negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. A loro viene delegato il compito di uccidere, passando giornate intere immersi nella merda e nel sangue. È da questo pensiero che nasce la mia proposta, che nessun parlamento vorrà mai esaminare, di istituire un "servizio carnefice" obbligatorio per i carnivori: almeno una settimana all'anno da passare lavorando in un mattatoio. Io credo che dobbiamo liberare la nostra umanità dalle sue barbarie. Anche questa è una possibile finalità per la lotta animalista.”

Luigi Lombardi Vallauri (1936) filosofo italiano
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