Frasi su lungo
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“[Nel 1925] Il campo in erba cesserà di esistere. Devo ammetterlo, per quanto mi dispiaccia. Non durerà a lungo, magari 25 anni, prima che il campo in erba diventi una rarità e tutti i tornei si giocheranno sulla terra o su qualche altra sporca superficie.”

Bill Tilden (1893–1953) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“Ruggiero per la prima impresa volle andare sopra Squillace, la quale era tenuta da benissimo presidio de' soldati, richiese il Re, che mandasse per terra Blasio d'Alagona con l'esercito, a tal ch'in un medesimo tempo si potesse combattere per mare e per terra: venne Blasio, e nel dare l'assalto per terra fu in modo ributtato, che se i Terrazzani voleano essere contenti d'avere ben difesa la Città, come conveniva, non sarebbe pigliata mai; ma i Terrazzani, ch'eran in maggior numero che i soldati del presidio, usciro e s'allontanaro temerariamente tanto dalla Terra, dando la caccia a' nemici, che Ruggiero di Loria, ch'invano si travagliava di combattere la Terra per mare, pose subito i soldati dell'armata in terra, ed occupò quel luogo, ch'era tra i Cittadini usciti col presidio e la Città, ed allora Blasio avendo per forza fatto far testa a suoi che fuggivano, rinnovò la battaglia e si trovaro i Terrazzani rinchiusi, sentendosi all'improvviso Ruggiero coi suoi dietro le spalle, onde fu fatta tal uccisione, che non fu casa in Squillace ove non fosse morto alcun a quella giornata: de' soldati del presidio si salvaro pochissimi, facendosi per vera virtù la strada con l'arme a ritornar alla Città, la maggior parte feriti, e la Città restò tanto spaventata al ritorno loro, che subito pigliò partito di rendersi e fu data a Corrado Lanza con buon numero di gente, e Biasio, con l'esercito di terra andò sopra Pietro Ruffo, ch'era in Catanzaro, Signore per antica nobiltà di sangue illustre, il qual essendo stato fidato sopra la speranza della pace, non avea fatte quelle provisioni di cose da vivere né dei soldati, che avesse potuto sostenere un lungo assedio; pur i Terrazzani che l'amavano, lo confortaro a tenersi, promettendo di voler morire tutti sotto la bandiera sua, ma il buon Signore volle assicurarsi, mandò a Riggio a patteggiare con Re Federico, e così si rese a patti, che se fra quaranta dì, l'esercito di Re Carlo non venia a soccorrere, si dava reso.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 172

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“Ho mantenuto a lungo un viso infantile su un corpo di donna. E questa miscela di purezza e di sensualità attirava i registi.”

Claudia Cardinale (1938) attrice italiana

Origine: Le stelle della mia vita, p. 73

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“Oh, meglio un bacio lungo e profondo, | Che le superbe glorie del mondo!”

Giuseppe Aurelio Costanzo (1843–1913) letterato, poeta e docente italiano

Baciami, baciami, baciami ancora

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“È stato come inseguire a lungo un ragazzo e poi scoprire che sta con un'altra.”

Francesca Schiavone (1980) tennista italiana

Origine: Riferimento al match vinto contro Elena Dement'eva, senza sapere che questa a fine partita si sarebbe ritirata dall'attività agonistica. (Citata in Il blob della settimana http://www.gazzetta.it/Calcio/01-11-2010/blob-settimana-711669821091.shtml, Gazzetta dello Sport, 1 novembre 2010)

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“È un obiettivo molto semplice e puro. È qualcosa di buono per il mondo. Non staremo ancora qui a lungo.”

Jimmy Wales (1966) imprenditore e fondatore di Wikipedia

da Alabamian is brain behind Wikipedia, Birmingam News

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“La soluzione del caso in esame, quando sia riferita alla specificità del caso concreto, ha un percorso obbligato: deve puntare su un uomo del pool antimafia, deve puntare sulla struttura che a questo pool fa capo. Il pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo ha saputo attrezzarsi (prima di tutto culturalmente) realizzando così una struttura nuova affiatata, che ha diffuso professionalità. Non bisogna infatti dimenticare che si è trattato di una struttura aperta, nel senso che ha formato professionalmente magistrati che, prima di entrare a far parte del pool, di questi problemi non si erano mai occupati e che viceversa, grazie al pool, hanno conseguito livelli di capacità decisamente di grande rilievo. Alla fine, operando in questo modo, il pool di giudici istruttori del tribunale di Palermo ha ottenuto risultati di grande rilievo, basati sulla individuazione dei caratteri della nuova mafia. I primi risultati, dopo anni, decenni e decenni di sostanziale impunità.
In alcuni interventi si è parlato di premio, in particolare di premio al protagonismo, come di un criterio da non seguire, e la storia del protagonismo e un po' come la storia di quando le donne portavano il velo. A quel tempo le donne erano tutte belle, ma quando il velo cadde si cominciarono a constatare delle differenze. Un po' la stessa cosa è successa per la magistratura. Quando i giudici non davano «fastidio», quando non erano scomodi, erano tutti bravi e belli. Ma quando hanno cominciato ad assumere un ruolo preciso, a dare segni di vitalità, a pretendere di esercitare il controllo di legalità anche verso obiettivi prima impensati, ecco che è cominciata l'accusa di protagonismo.
Mentre quei giudici che si tirano indietro (ed è successo sia a Torino in occasione del processo d'Assise ai capi storici delle BR, sia a Palermo, in occasione dei processo d'Assise alla mafia da poco concluso) non rischiano proprio nulla e nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti. In altri interventi si è parlato di premio nel senso di carriera che correrebbe lungo corsie «privilegiate» per quei giudici che abbiano fatto determinate esperienze professionali.
Ma è inconcepibile, perfino un po' scandaloso, che si parli di privilegio con riferimento ai giudici di Palermo che vivono nelle condizioni a tutti note; che semmai rappresentano una pesante penalizzazione.
Nel caso della lotta alla mafia, questi interessi sono gli interessi della democrazia, ciò che rende questa seconda visione (non settoriale) del tutto giustificata. Per questi motivi esprimo avviso contrario alla proposta della commissione.”

Gian Carlo Caselli (1939) magistrato italiano

Origine: Trascrizione del discorso tenuto al plenum del CSM il 19 gennaio 1988 in cui espresse voto contrario ad Antonino Meli come consigliere istruttore che poco dopo sciolse il pool di Palermo, da www.cuntrastamu.org http://www.cuntrastamu.org/mafia/speciali/falcone/csm1_2.htm

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

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“Novak è il nostro migliore sportivo di sempre. Sono con lui con tutto il cuore e sono sicuro che non solo vincerà Wimbledon ma che resterà a lungo ai vertici del tennis mondiale. […] È passato il tempo di Federer e Nadal, ora è cominciata l'era di Novak Djokovic.”

Dejan Stanković (1978) calciatore serbo

Origine: Citato in Stankovic esalta Djokovic: «Miglior serbo di sempre»" http://www.corrieredellosport.it/tennis/2011/07/02-181560/Stankovic+esalta+Djokovic%3A+%C2%ABMiglior+serbo+di+sempre%C2%BB, Corriere dello Sport, 2 luglio 2011.

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“[Dal discorso alla cerimonia di assegnazione della stella sulla Walk of Fame di Hollywood]
Sono fiero di essere un attore che lavora, è qualcosa che ho tentato di fare per lungo tempo, quando ho iniziato, qui, molti anni fa. Il fatto che sia ancora in giro, significa probabilmente che qualcosa di buono l'ho combinata.”

Mark Harmon (1951) attore statunitense

Origine: Citato in, L'agente Gibbs di NCIS riceve la stella sulla Walk of Fame http://video.ilsole24ore.com/TMNews/2012/20121002_video_15265870/00006491-lagente-gibbs-di-ncis-riceve-la-stella-sulla-walk-of-fame.php, ilsole24ore.com, 2 ottobre 2012.

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“(Che) nodo mai si forte non si stringe | Che sciolto e rotto a lungo andar non sia.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

XX, 25
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 370.

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“Se mia sorella fa tutto il contrario di quello che io ho fatto per tutti questi anni sarà n. 1 del mondo a lungo.”

Marat Safin (1980) tennista e dirigente sportivo russo

Origine: Citata in Ubaldo Scanagatta, Quante ovvietà si son sentite! Verità scontate eppur originali? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/06/782944-quante_ovvieta_sentite_verita_scontate_eppur_originali.shtml, Ubitennis.com, 7 ottobre 2012.

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“[A Livio Andronico, Odusia, 20 Morel] Il frammento più lungo dell'epos liviano, che traduce e interpreta Odissea, 8, 138 s.”

Gian Biagio Conte (1941) latinista italiano

Corso integrato di letteratura latina

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“[all'indomani della morte di Enzo Biagi] Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in L'addio a un testimone del secolo http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/biagi-grave/biagi-reazioni/biagi-reazioni.html, Repubblica.it, 6 novembre 2007.

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“«Masterchef» conferma che il famigerato genere del reality sta attraversando una trasformazione interessante, vista all'opera anche con «Pechino Express»: si sperimenta oltre la diretta, oltre il televoto. Il raffinato lavoro di montaggio alla base di questi nuovi esempi permette di raccontare i concorrenti e le loro vicende in modo meno «grezzo», più pensato e interessante, dispiegando lungo le puntate una narrazione seriale anche complessa.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Così «Masterchef» trasforma il reality https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/22/Cosi_Masterchef_trasforma_reality_co_0_20121222_1698fa5a-4c03-11e2-86d8-0617dbacd128.shtml, Corriere della sera, 22 dicembre 2012, p. 71.

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“Quanto più a lungo dominano stabili rapporti democratici, tanto più difficile diventa sciogliere il collante del cartello degli interessi.”

Ralf Dahrendorf (1929–2009) filosofo e sociologo tedesco

Origine: Per un nuovo liberalismo, p. 56

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