Frasi su problemi
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“Per quanto riguarda Mach, è bene distinguere tra l'influenza che ebbe in generale e quella che esercitò su di me in particolare. Mach ha compiuto significative ricerche sperimentali (ad esempio, la scoperta delle onde d'urto, basata su un metodo ottico veramente geniale); ma non di questo vogliamo discutere, bensì di come influenzò la visione generale dei concetti di base della fisica. In questa prospettiva il suo grande merito sta, a mio parere, nell'aver allentato il dogmatismo che dominava in quell'ambito nei secoli XVIII e XIX. Egli ha cercato di mettere in luce, specialmente nei campi della meccanica e della teoria del calore, il modo in cui i concetti hanno avuto origine dall'esperienza; Mach sosteneva in maniera convincente l'opinione che finanche i più basilari tra i concetti fisici si fondano sui dati empirici e, da un punto di vista logico, non sono in alcun modo necessari. Evidenziando come nella fisica siano cruciali i problemi connessi ai concetti di base, più che quelli d'ordine logico-matematico, egli ha esercitato un'influenza particolarmente salutare. Il suo punto debole stava, a mio modo di vedere, nel considerare l'attività scientifica all'incirca un semplice «mettere ordine» nei materiali empirici. Egli, insomma, non rese giustizia all'elemento di libera volontà costruttiva presente nella formazione dei concetti. Riteneva, in certo modo, che all'origine delle teorie vi fossero «scoperte» e non «invenzioni», spingendosi addirittura a vedere, nelle sensazioni, unità costitutive del mondo reale piuttosto che semplici oggetti di comprensione; pensava di poter colmare in tal modo lo iato fra psicologia e fisica. Fosse stato coerente fino in fondo, avrebbe dovuto rifiutare non solo l'atomismo, ma l'idea stessa d'una realtà fisica.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

6 gennaio 1948; pp. 689-690
Lettere a Michele Besso

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“Non è un problema di destra e di sinistra. I voltagabbana vanno dove c'è il potere.”

Alessandra Mussolini (1962) politico italiano

Sette, a cura di Claudio Sabelli Fioretti, 29 novembre 2001

“Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa.”

Ermanno Rea (1927–2016) scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Paolo di Stefano, Ermanno Rea, utopie e sconfitte http://www.corriere.it/cultura/11_gennaio_24/Ermanno-Rea-paolo-di-stefano_a052ffcc-2782-11e0-a862-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 24 gennaio 2011.

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“[A proposito dell'omicidio compiuto da Padre Graziano] Se il celibato non è scelto liberamente può essere davvero "squilibrante" ma è la mancanza di libertà il problema, non il celibato. Nessuna scelta che sia veramente e profondamente radicata nella propria identità può essere deviante di una personalità.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Origine: Da «Non cerchiamo alibi: ad uccidere è stato padre Graziano, non il suo celibato» http://www.huffingtonpost.it/mauro-leonardi/padre-graziano-celibato-_b_12634756.html, Huffington Post.it, 25 ottobre 2016.

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“La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi, e anche – diciamo – nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Intervento nel corso della visita alla Ducati Moto http://www.quirinale.it/Discorsi/Discorso.asp?id=32719, Quirinale.it, 16 marzo 2007.

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“Tom Curzon, il terapista del centro antidroga, che faceva l'assistente sociale e non il medico, era uno della scuola rogeriana, e aveva una terapia basata sull'individuo. Allora sono andato in biblioteca a vedere quello che aveva scritto Carl Rogers. Il libro che ho letto era una cacata, ma per dire la verità mi sembrava che Tom si fosse avvicinato più degli altri a quella che secondo me era la verità. Disprezzavo me stesso e il mondo perché non ero capace di accettare i miei limiti personali e quelli che mi venivano imposti dalla vita.
A quanto pareva, quindi, l'accettazione dei propri limiti era una condizione mentale sana, o comportamento non deviante.
Il successo e il fallimento sono semplicemente la soddisfazione o la frustrazione del desiderio. Il desiderio può essere in prevalenza intrinseco, basato sui nostri impulsi personali, oppure estrinseco, stimolato soprattutto dalla pubblicità o dai modelli di comportamento sociale che ci vengono proposti dai mass media e dalla cultura popolare. Dice Tom che i miei concetti di successo e fallimento funzionano solo a un livello individuale, e non a un livello sia individuale che sociale. E quindi, siccome mi rifiuto di accettare un riconoscimento da parte della società, il successo e il fallimento possono essere per me soltanto delle esperienze momentanee, perché sono esperienze che non possono essere sostenute dall'accettazione di altri valori di tipo sociale, come il benessere materiale, il potere o la posizione sociale; oppure, nel caso di un fallimento, la condanna e la disapprovazione. E allora, secondo Tom, non serve a un cazzo venirmi a dire che sono andato bene agli esami, che ho un buon lavoro o che sto con una bella ragazza; perché questo tipo di riconoscimento per me non significa niente. È chiaro che mi fa piacere, quando succedono queste cose, e che hanno un valore in se stesse, ma è un valore che non può essere sostenuto senza un riconoscimento da parte mia della società che lo considera come tale. Quello che Tom sta cercando di dire, credo, è che non me ne frega un cazzo. Perché?
Così torna in ballo la mia alienazione dalla società. Il problema è che Tom si rifiuta di accettare il mio punto di vista, che non è possibile cambiare la società per migliorarla davvero, e che io non posso cambiare per adattarmi alla società. Questa situazione provoca in me depressione. Scarico tutta la rabbia che provo contro me stesso, è questa la depressione, dicono. Però la depressione provoca anche una mancanza di motivazione. Mi cresce un vuoto dentro. La droga mi serve a riempire il vuoto, e mi aiuta anche a soddisfare il mio bisogno di distruggere me stesso, e qui torniamo alla rabbia diretta contro di sé.
Qui devo dire che sono d'accordo con Tom. Dove non ci troviamo più d'accordo è quando lui si rifiuta di vedere lo squallore totale del quadro generale. Lui dice che soffro di una mancanza di fiducia in me stesso, e che mi rifiuto di accettare questo fatto scaricando tutta la colpa sulla società. Secondo lui, questo mio modo di sminuire tutte le lodi e le ricompense (e di conseguenza anche le condanne) che potrei ricevere dalla società non è un rifiuto dei valori in sé, ma una prova del fatto che non mi sento abbastanza soddisfatto (o abbastanza scontento) di me stesso per accettarle. Invece di uscirmene a dire chiaro e tondo: Non credo di avere queste qualità (oppure credo di essere meglio di così), io dico: Tanto sono un mucchio di cazzate.”

Alla ricerca dell'essere interiore; pp. 196-197
Trainspotting, Salta tutto

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“[…] i diritti di cui stiamo parlando […] sono quelli sanciti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione: ossia, siamo uguali davanti alla legge e con pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, opinione politica e di condizioni personali e sociali. Il sesso viene per primo e c'è una ragione ben specifica. Tutto ciò che si doveva dire in quest'Aula doveva partire proprio da questi principi di uguaglianza e pari dignità sociale. Invece no: si è andati esattamente in senso opposto, costruendo una cittadinanza di serie B, perché gli omosessuali non possono sposarsi, non possono essere troppo congiunti, ma neanche essere troppo disgiunti. Si può esistere, ma solo in uno spazio legislativo ridotto e ipocrita: uno spazio in cui si è costretti a riconoscere gli stessi diritti, ma a chiamarli con un nome diverso. […] possiamo anche accettare l'umiliazione di definirla una «formazione sociale specifica», tanto per chiamare in modo diverso le stesse cose, che affrontano due persone che vivono una vita quotidiana identica a quelle di tutte le altre famiglie, tra mutuo, lavoro, figli, scuola e spesa. Una vita identica e problemi identici, per cittadini uguali davanti alla legge, ma senza gli stessi diritti. Magari potete scrivere una Costituzione a parte per loro, con diritti più contenuti, striminziti, calati dall'alto.”

Alberto Airola (1970) politico italiano

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 9 febbraio 2016
Origine: Visibile al minuto 00:30 di Unioni civili, l'intervento di Alberto Airola (M5S) https://www.youtube.com/watch?v=5eXv6XARnHo, YouTube.com, 9 febbraio 2016; citato in 17ª Legislatura - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 574 del 09/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964507&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc:1-intervento_airolam5s&parse=no, Senato.it, 9 febbraio 2016.

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“Ho rifiutato un personaggio ma solo per problemi di voce, di afonia, di corde vocali, di stati influenzali, o di gravidanze!!”

Laura Lenghi (1968) doppiatrice italiana

Origine: Da Interviste ai doppiatori: Laura Lenghi si racconta http://daninseries.altervista.org/interviste-doppiatori-laura-lenghi-si-racconta/, Daninseries.altervista.org, 13 giugno 2014.

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“Io sono uno che sdrammatizza sempre tutto. Non sono di quelli che ci hanno il problema centrale, che si straziano, che si buttano a terra. Faccio il mio mestiere così, anche con una certa leggerezza.”

Luigi Magni (1928–2013) regista italiano

Origine: Citato in Luigi Magni sta girando «Franceschiello», La Stampa, 9 agosto 1988 , p. 17.

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“Le principali glaciazioni sono esempi spettacolari del cambiamento climatico naturale, che si è verificato durante le ere geologiche. Hanno avuto luogo a intervalli regolari di 100 mila anni e hanno sempre seguito lo stesso strano modello di sviluppo: lento e costante raffreddamento, seguito da un brusco riscaldamento in condizioni simili a quelle di oggi. […] I grandi episodi di glaciazione non sono stati gli unici casi di cambiamento climatico naturale, tuttavia. Sei milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo venne prosciugato. Novanta milioni di anni fa, alligatori e tartarughe facevano le capriole nell'Artico. Centocinquanta milioni di anni fa gli oceani avevano invaso il centro del Nord America, contribuendo a preservare le ossa di dinosauro. Trecento milioni di anni fa, l'Europa settentrionale venne trasformata in un deserto bruciato e nell'Antartide si formò il carbone. […] Nessuno sa perché questi drammatici cambiamenti climatici siano avvenuti nel passato. Le idee che comunemente emergono, comprendono: – perturbazioni dell'orbita terrestre da parte di altri pianeti, interruzioni di correnti oceaniche, l'aumento e la diminuzione di gas a effetto serra, il riflesso del calore sulla neve, la deriva dei continenti, gli impatti di comete, la Genesi, le alluvioni, i vulcani, i lenti cambiamenti nella radiazione del sole. Nessun supporto scientificamente solido è stato trovato, in nessuno di questi suggerimenti. Una cosa che sappiamo per certo è che le persone non sono state coinvolte. Non c'erano abbastanza persone in giro per poter contare, durante le glaciazioni, e non c'erano proprio persone, prima di tali episodi. La storia della geologia, come la conosciamo, ci suggerisce che il clima è una cosa molto più grande dell'energia. L'approvvigionamento energetico è una questione di ingegneria e dobbiamo tenere d'occhio i problemi che possono renderlo più difficoltoso, mano a mano che il tempo passa. Il cambiamento climatico, al contrario, è una questione di tempi geologici, qualcosa che la Terra fa abitualmente da sola, senza chiedere il permesso a nessuno e senza spiegare perché. La Terra non include gli effetti potenzialmente catastrofici della civiltà nella sua pianificazione. Lungi dall'essere responsabile di danneggiare il clima della Terra, la civiltà non potrebbe essere in grado di prevenire nessuno di questi terribili cambiamenti una volta che la Terra abbia deciso di compierli. È stata la Terra a congelare di nuovo il Canada, per esempio, è difficile immaginare di poter fare qualcosa, se non vendere la casa che eventualmente abbiamo la. Se la Terra decide di sciogliere la Groenlandia, potrebbe essere saggio vendere tutto quello che possediamo in Bangladesh. La storia geologica ci suggerisce che il clima non dovrebbe preoccuparci troppo quando stiamo pensando al futuro dell'energia, non perché sia poco importante, ma perché è oltre il nostro potere di controllo.”

Robert Laughlin (1950) fisico statunitense

Quello che la Terra sa

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“Con l'opportuna ambiguità risolveremo tutti i vostri problemi.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Origine: Da Come fui segretario di un senatore del Tennessee.

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“[Su Mario Balotelli] […] ha un problema di testa. Se gli chiedo di svolgere un determinato compito, lo fa una volta e poi le altre se lo dimentica. Non so se potrà fare un salto di qualità, dipende da lui: noi lo aiutiamo, ma Mario deve aiutarsi da solo.”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Durante la conferenza stampa prima della partita di Serie A tra ChievoVerona e Milan; citato in G.B. Olivero, Mihajlovic: "Balotelli non è pronto di testa, da sempre..." http://www.gazzetta.it/Calcio/12-03-2016/miha-resto-decidono-risultati-balo-non-pronto-testa-sempre-140987443426.shtml, Gazzetta.it, 12 marzo 2016.

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“Quello del Real è un ambiente molto complicato, nel corso degli anni sono stati mandati via tantissimi allenatori: lì serve la perfezione in tutto e, al primo errore, iniziano ad arrivare i problemi.”

Rafael Benítez (1960) allenatore di calcio e ex calciatore spagnolo

Origine: Da un'intervista rilasciata a BT Sports, citato in Benitez 'spiega' il Real Madrid: "Lì nessun errore, tutto deve essere perfetto" http://www.goal.com/it/news/94/calcio-internazionale/2016/02/17/20456512/benitez-spiega-il-real-madrid-l%C3%AC-nessun-errore-tutto-deve-essere-?ICID=AR_RS_1, Goal.com, 18 febbraio 2016.

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“Caro Claudio, tu, nel mio quartiere di Milano sarai sempre il benvenuto. Io alla Garbatella sono stato invitato e ci andrò. Sono gli ignoranti come te con un ricco conto in banca i veri razzisti. È facile pontificare quando non si ha un problema di casa popolare, di mutuo, di disoccupazione, di mezzi pubblici insicuri.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Da un'intervista a Il Tempo; citato in Mario Valenza, Botta e risposta tra Claudio Amendola e Matteo Salvini http://m.ilgiornale.it/news/2015/05/10/botta-e-risposta-tra-claudio-amendola-e-matteo-salvini/1126611, Ilgiornale.it, 10 maggio 2015.

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“In tempi in cui il problema morale trovava solo soluzioni negative e il concetto stesso di umanità veniva messo in dubbio, ho pensato a Lei e mi sono rasserenato e rafforzato. Quante volte ho l'impressione di vederLa dinanzi a me e ascoltare la Sua voce.”

Leo Baeck (1873–1956) rabbino, filosofo e educatore tedesco

Origine: Da una lettera ad Albert Einstein in occasione del suo 75° compleanno, 17 marzo 1954; citato in Albert Einstein, Il lato umano: spunti per un ritratto (tit. or.: The Human Side), a cura di Helen Dukas e Banesh Hoffmann, traduzione di Annamaria Gilberti, Einaudi, Torino, 1980, p. 106.

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“Se mia figlia fosse gay, non mi preoccuperei del fatto che possa avere una vita difficile. Ma mi preoccuperei delle persone che si aspettano che lei abbia una vita difficile - contribuendo a perpetuare discriminazioni che altrimenti potrebbero svanire più rapidamente. Voglio che mia figlia sappia che essere gay è altrettanto auspicabile che essere eterosessuali. Il problema non è l'idea che l'omosessualità sia una scelta, ma l'idea che l'eterosessualità dovrebbe essere obbligatoria.”

Sally Kohn (1977)

If my daughter is gay, I don't worry about her having a hard life. But I do worry about people expecting her to have a hard life — helping to perpetuate discrimination that might otherwise fade more quickly. I want my daughter to know that being gay is equally desirable to being straight. The problem is not the idea that homosexuality could be a choice but the idea that heterosexuality should be compulsory.

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“[Sui rapporti tra Serbia e Albania] Abbiamo combattuto tante guerre, creandoci problemi a ripetizione, io penso che sia importante ora guardare insieme al futuro, alla volontà comune di divenire parte della Ue.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Citato in Serbia-Albania: Vucic, guardiamo a comune futuro in Ue http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/politica/2015/05/28/serbia-albania-vucic-guardiamo-a-comune-futuro-in-ue_3b7fa037-1dc8-49a8-a9a1-ed964e0884f6.html, Ansa.it, 28 maggio 2015.

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“Neymar è più forte di Messi, perché gioca bene sia di destro che di sinistro. Messi fa bene nel Barcellona, ma quando va in nazionale ha sempre problemi.”

Pelé (1940–2022) calciatore e dirigente sportivo brasiliano

Origine: Citato in Il blob del 2011. Le migliori frasi http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/30-dicembre-2011/blob-2011-migliori-frasi-804163295835.shtml, Gazzetta.it, 31 dicembre 2011.

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“Nessun problema è tanto intimamente connesso alla letteratura e al suo modesto mistero quanto quello posto da una traduzione.”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

citato in George Steiner, Dopo Babele, p. IX

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“I soldi servivano per finanziare la campagna elettorale dell'opposizione in Senegal. […] Bisognava vincere la "battaglia di Dakar" e rovesciare il potere nel mio paese servivano finanziamenti per la campagna elettorale dell'opposizione. Ci siamo accordati con Balakhnichev, uomo fidato di Putin, e la Russia, che aveva problemi di doping con atleti che di lì a poco avrebbero dovuto partecipare ai mondiali, ha finanziato. Balakhnichev e Papa Massa Diack se ne sono occupati.”

Lamine Diack (1933) 5º presidente della IAAF

Origine: Figlio di Lamine Diack e dirigente Iaaf
Origine: Da un'intervista a Le Monde; citato in Eugenio Capodacqua, Atletica, doping; Diack; "Soldi russi per campagna elettorale in Senegal" http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/12/19/news/lamine_diack_accuse-129825358/, Repubblica.it, 19 dicembre 2015.

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“Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)

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“L'Italia non è mai stato un Paese laico, e oggi fatica ad esserlo. Quindi il dibattito avviene immediatamente creando degli scontri ideologici e non avviene attraverso la predisposizione laica, e quindi di un dibattito che vada nel merito del problema. Non non siamo un paese laico: questo è uno dei grandi problemi del nostro Paese.”

Ilaria Borletti Buitoni (1955) manager e politica italiana

Origine: Dall'intervista Eutanasia, Bonino: "Vige il silenzio della politica, ma la società è pronta" http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/03/19/eutanasia-bonino-vige-silenzio-della-politica-ma-societa-e-pronta/351353/, Il Fatto Quotidiano.it, 19 marzo 2015.

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“Vedere la radicale Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo – dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante – mi ha ricordato quando da bambino mi davano il Fernet Branca per aiutarmi a vomitare. A voi non farà schifo, a me sì: perché le incoerenze più orrende non sono quelle dei voltagabbana professionisti, gente che del galleggiamento ha fatto un'arte molto italiana: sono quelle degli idealisti, dei promotori dei diritti civili, per esempio di una radicale che fino a due anni fa festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali – la Bonino c'era, ogni 20 settembre – e martedì scorso eccola presenziare solennemente all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa Sede: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano. Domanda: era una scelta obbligata e responsabile, da ministro degli Esteri? Ma nemmeno per idea: e in ogni caso avrebbe potuto mandare uno dei suoi tanti viceministri o capi di gabinetto. Allora siamo troppo severi? No, perché forse non è chiaro che non stiamo parlando di una cerimonia qualsiasi, di una scartoffia burocratica, o di una fisiologica apertura tipo quelle che lo sciamano Pannella sta riservando a un papa sensibile verso il problema dei carcerati: parliamo dei Patti Lateranensi e cioè del Concordato, forse il nemico numero uno dei Radicali dalla fondazione a oggi, quel Concordato contro il quale i Radicali promossero un referendum abrogativo poi bocciato dalla Corte Costituzionale.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

Origine: Da Emma Bonino, o in morte dei Radicali http://www.ilpost.it/filippofacci/2014/02/21/emma-bonino-o-morte-dei-radicali/, Il Post.it, 21 febbraio 2014.

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“Mi ha stupito il fatto che "tutti" sono sposati o fidanzati, tranne me. Per quale ragione? Devo essere io il problema.”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

Origine: Un mondo battuto dal vento, p. 239

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“Michele Zagaria: Sentite, io sono Michele Zagaria.
Carlo Pascarella: Ah.
Michele Zagaria: Eh. Allora sentimi bene. Io le sto telefonando perchè, perchè le voglio dire, no, che lei non è un giornalista serio.
Carlo Pascarella: Sì ma scusi un attimo ma lei è Michele Zagaria chi?
Michele Zagaria: E lo sai bene, chi scrivi sul giornale no? Che sta in guerra con Antonio Iovine.
Carlo Pascarella: Ma è… ma scusi ma è uno scherzo questo?
Michele Zagaria: No, no. Non è uno scherzo, sono io, personalmente. Io così le faccio le cose perchè io sono una persona seria e lei no. Aspetta un attimo, ti passo pure Antonio Iovine. Va bene? E così ti togli questo pensiero di scrivere sempre stronzate, stronzate… Secondo me un professionista serio. no? Tutte queste stronzate non le scrive. È chiaro? Adesso te lo passo.
Antonio Iovine: Pronto, sono Antonio Iovine. Senta noi non stiamo scherzando perchè ci siamo stufati di fare tutte queste cretinate, no? Noi siamo delle famiglie che… ci rispettiamo da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie le scriva serie e scriva le verità. Allora voi fate il vostro mestiere… e noi vi rispettiamo per quello che fate. Purtroppo noi facciamo un altro mestiere e ce lo siamo scelto noi, no? È vero?
Carlo Pascarella: Sì.
Antonio Iovine: Allora, il mestiere che fate voi è quello di scrivere le notizie e siamo d'accordo, però scrivetele come si devono scrivere le notizie, no?
Michele Zagaria: Stai facendo una confusione, no? Che la gente ha paura di salutare sia mio fratello che il fratello di Antonio. Allora qua non stiamo facendo nessuna minaccia e niente. Io sto parlando da persona seria come sta parlando Antonio. Per un professionista serio, secondo me non sei serio scrivendo tutte queste cose che non sono vere.
Carlo Pascarella: Posso sapere una cosa?
Michele Zagaria: Sì.
Carlo Pascarella: Da dove state chiamando?
Michele Zagaria: Noi? Dall'America.
Carlo Pascarella: Eh, hai voglia…
Michele Zagaria: È importante? È importante questo?
Carlo Pascarella: È fondamentale.
Michele Zagaria: Eh… ma per quale motivo?
Carlo Pascarella: Mi occorre una prova per sapere che siete voi!
Michele Zagaria: Sentimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema si è chiarito. È chiaro o no? Mo io ti prego un altra cosa: domani mattina, domani mattina, ti raccomando di non scrivere quello che stiamo dicendo. Mi sono spiegato? Allora io ti ho telefonato solo per farti rendere conto che chi ti viene a dire queste stronzate sono stronzate sul vero senso della parola. Basta. Questo, non stiamo minacciando, non… niente. È chiaro questo? Va bene?
Carlo Pascarella: Va bene.
Michele Zagaria: Vuoi la conferma che ti mando mio fratello? O può bastare così?
Carlo Pascarella: Per me basta anche così.
Michele Zagaria: Ti ringrazio assai, assai.
Carlo Pascarella: Ok.
Michele Zagaria: Va bene? Da domani mattina non scrivere più queste stronzate. Io non dico che tu a me e Antonio non devi mettere sul giornale, però devi scrivere le serietà. È chiaro?
Carlo Pascarella: Voi adesso siete liberi?
Michele Zagaria: Perchè tu non lo sai che io sono latitante?”

Michele Zagaria (1958) criminale italiano

Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.

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“Stringere la mano a Ferrara? Io la stringo a tutti. Non devo chiudere nessuna polemica con lui, sono i tribunali che per 10 anni si sono occupati di quei problemi. Non sono fatti miei.”

Zdeněk Zeman (1947) allenatore di calcio ceco

Origine: Citato in [//www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/25-09-2012/zeman-ferrara-stringo-mano-tutti-certe-cose-si-occupano-tribunali-912716949030.shtml Zeman: "Ferrara? Stringo la mano a tutti Di certe cose si occupano i tribunali"], Gazzetta.it, 25 settembre 2012.

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“Ogni riforma fu dapprima un'opinione personale, e quando essa diventerà ancora un'opinione personale, essa risolverà il problema di quell'età.”

Ralph Waldo Emerson (1803–1882) filosofo, scrittore e saggista statunitense

Storia, p. 28
Saggi, Prima serie

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“[Su The Counselor - Il procuratore] È stata dura realizzare le scene a letto con Penelope Cruz, non solo per il tipo di scena, ma anche perché suo marito, Javier Bardem, essendo parte del cast si trovava praticamente seduto ai piedi del letto. Inoltre, mi ponevo sempre il problema relativo a come potesse davvero sentirsi lui, se avesse qualche dubbio e se la scena potesse risultare credibile.”

Michael Fassbender (1977) attore irlandese

Origine: Da un'intervista rilasciata a E! Online; citato in Michael Fassbender imbarazzato per le scene di sesso con la Cruz http://www.movietele.it/post/film/13746-michael-fassbender-imbarazzato-per-scene-sesso-con-penelope-cruz, Movietele.it, ottobre 2013.