Frasi su problemi
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“Se è uno stile non è design. Il design è una soluzione professionale a un particolare problema.”

Massimo Vignelli (1931–2014) designer italiano

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“Ho scoperto che non va bene parlare dei propri problemi. All'80 per cento delle persone a cui ne parli non gliene frega niente, l'altro 20 per cento è contento che tu abbia dei guai.”

Tommy Lasorda (1927) giocatore di baseball statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 57. ISBN 88-8598-826-2.

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“Il problema della teoria dell'inflazione è che non spiega realmente cosa accadde all'inizio di tutto. La cosa grandiosa della scienza è che non importa affatto con quanti scienziati sei in disaccordo. Alla fine vince l'idea giusta. La scienza non è democratica, non ha a che vedere col consenso, con la popolarità. Galileo aveva ragione, anche se le sue idee non erano popolari ai suoi tempi.”

Neil Turok (1958) fisico sudafricano

Origine: Citato in Davide Patitucci, Studio Big Bang, primi dubbi: "Prodotto della fantasia". "Dati non convincenti" http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/22/studio-big-bang-primi-dubbi-prodotto-della-fantasia-dati-non-convincenti/, IlFattoQuotidiano.it, 22 marzo 2014.

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“Il problema della Rai è che ha troppi soldi. Se si compara alla Bbc, i costi unitari sono molto più alti. Parlo di costo del lavoro unitario, il costo medio del lavoro per ogni unità di valore aggiunto. E soprattutto come sempre in Italia sono molto pagati i dirigenti. Perché l’Italia, che si vanta di essere un Paese molto egualitario, nel settore pubblico sono molto pagati i dirigenti, rispetto agli altri Paesi, e sono meno pagati invece quelli a livello più basso.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: Dall'intervista Spesa pubblica, Perotti: «Dalle partecipate ai troppi sussidi, ecco perché le riforme hanno fallito» http://www.corriere.it/economia/16_settembre_03/spesa-pubblica-perotti-dalle-partecipate-troppi-sussidi-ecco-perche-riforme-hanno-fallito-7998c5de-7217-11e6-a5ab-6335286216cb.shtml, Corriere.it, 3 settembre 2016.

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“Fino a che percentuale posso definire lupo un lupo? Se un lupo ha un 1% di gene canino lo devo considerare un lupo oppure no? Cioè, lo devo tenere libero in natura oppure no? Questa è una domanda che non ha una risposta per il momento, perché nessuno si è occupato del problema per prendere una decisione e sviluppare delle linee guida.”

Luigi Boitani (1946) biologo, scrittore e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Federica di Leonardo, L'ibrido che minaccia il lupo: intervista a Luigi Boitani http://gaianews.it/ambiente/estinzione-ambiente/ibridi-cane-lupo-res-publica-o-res-privata-34996.html#.WJCyQhsrKUm, Gaia News, 31 gennaio 2013.

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“Silvio è un esempio di vita un esempio per i bambini per come si comporta con i suoi nipoti, un esempio di lavoro e di sacrificio. Un esempio di vita. Se poi il problema è che gli piacciono le donne, qual è il problema? Lui può insegnare alla gente come si ricostruisce un paese, come si governa. Ieri una signora di 80 anni mi ha detto: "Faccia una carezza a quel fiol, Berlusconi."”

Michaela Biancofiore (1970) politica italiana

Questo vorrà pur dire qualcosa.
Origine: Durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24; citato in Biancofiore: "Berlusconi e le donne? Almeno è normale. Marrazzo va con i trans" http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/michaela-biancofiore-berlusconi-marrazzo-trans-1356513/, BlitzQuotidiano.it, 2 ottobre 2012.

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“[Su Proposta indecente] Un film sentimentale sul genere di "Love Story" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione.”

Lietta Tornabuoni (1931–2011) critica cinematografica italiana

Origine: Da "Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0785_01_1993_0125_0019_11129721/, La Stampa, 8 maggio 1993, p. 19.

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“E noi colitici | che siamo tutti un po' psicosomatici, | sensibili ai problemi più drammatici | degli stomaci, | non con la mente | ma visceralmente abbiamo i nostri slanci.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da La marcia dei colitici, CD 2, n. 1
Far finta di essere sani

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“Tutti i nostri timori vennero confermati quando eravamo nello spogliatoio prima e qualcuno disse che c'era un grosso problema e poi naturalmente sentimmo che c'erano stati incidenti mortali.”

Alan Hansen (1955) calciatore e giornalista britannico

All our fears were confirmed when we were in the dressing room beforehand and someone said there was big trouble – and then of course we heard there were fatalities.

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“Si tratta … di un problema di aspettative. Tanto più una persona ritiene che il mondo circostante sia corrotto, tanto maggiore è per lui il costo di essere onesto e tanto minore quello di essere corrotto. Lo scopo della corruzione è proprio quello di sbilanciare le regole a favore dei corruttori, a tutto svantaggio degli onesti.”

Luigi Zingales (1963) economista italiano

Origine: Da Contro la tangente la legge non basta http://espresso.repubblica.it/opinioni/libero-mercato/2014/12/10/news/contro-la-tangente-la-legge-non-basta-1.191216, L'Espresso.it, 10 dicembre 2014.

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“Abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti; spendiamo di più ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie piccole; più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree ma meno buon senso; più conoscenza ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi; abbiamo più gadgets ma meno soddisfazione; più medicine, ma meno benessere; assumiamo più vitamine ma vediamo meno risultati. Beviamo troppo; fumiamo troppo; spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco; guidiamo in maniera spericolata; ci arrabbiamo troppo; rimaniamo alzati fino a tardi; ci svegliamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; voliamo con aerei più veloci per arrivare presto, per fare meno e tornare prima; firmiano più contratti solo per realizzare meno profitti; parliamo troppo; amiamo troppo poco e mentiamo troppo spesso; abbiamo imparato a condurre un'esistenza, ma non una vita; abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la Luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino; abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore; abbiamo fatto cose più grandi, ma non migliori; abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima; abbiamo separato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio; scriviamo di più, ma impariamo di meno; pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno; facciamo aerei più veloci, ma linee più lunghe; abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare; abbiamo più armi ma meno pace; redditi maggiori ma meno moralità; più feste, ma meno divertimento; più cibo ma meno appagamento; più conoscenze, ma meno amicizie; più fatica me meno successo. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno; guidiamo macchine più piccole che hanno grandi problemi; costruiamo grandi fabbriche che producono di meno. Ci siamo allargati nella quantità, ma accorciati nella qualità. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; uomini alti ma con carattere debole; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i tempi di pace nel mondo, ma di guerriglia domestica; più piacere e meno divertimento; francobolli più costosi, ma spedizioni più lente; più varianti di cibo, me meno nutrizione. Questi sono i giorni dei due stipendi in famiglia, ma più divorzi; questi viaggi brevi, pannolini usa e getta, soggiorni di cartone, moralità usa e getta, esperienze di una notte, fisici sovrappeso, pillole che fanno tutto dal rallegrarti, a prevenire, rilassare o uccidere. E' una epoca in cui c'e' molto in vetrina e poco in magazzino.”

Words Aptly Spoken (1995)

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“Noi non vogliamo affrontare problemi che sembrano impossibili da affrontare. Insomma, sono tutti noiosi: la povertà, la criminalità e tutta quella merda. Sembrano intrattabili; sembrano irreparabili. Nessuno può risolverli, quindi cerchiamo di tirarci fuori dalla questione e di preoccuparci di ciò che è immaginario, tanto per cominciare. Non sembra come in quei libri, 1984 e Il nuovo mondo?”

John Carpenter (1948) regista statunitense

Tutte le cose in quei libri sembrano avverarsi.
I don't think we want to deal with the problems that seem to be impossible to deal with. Y'know, they're all boring: poverty, crime and all that shit. They seem intractable; they seem beyond repair. Nobody can solve this, so let's hype ourselves out and worry about what's imaginary to begin with. Doesn't it sound like those books, 1984 and Brave New World? All of the things in those books seem to be coming true.

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“Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto Stepanek, che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis [vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna]. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in Real Madrid va ko, Mourinho furioso http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html, Lastampa.it, 25 novembre 2012.

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“Le parole del Capo dello Stato meritano ovviamente rispetto e riflessione attenta [sulla condanna a Silvio Berlusconi a quattro anni di carcere per frode fiscale], anche per la nitida prospettazione, compiuta dalla nota del Quirinale, della situazione che si è determinata. Ma al tempo stesso – dichiara Capezzone – resta inaggirabile un punto politico di sostanza, che tutti – istituzioni e forze politiche – non possono ignorare o mettere tra parentesi. Quando si parla di agibilità o di praticabilità politica per Silvio Berlusconi, non si affronta tanto e solo il problema di una persona, di un singolo individuo (cosa che comunque meriterebbe, in uno Stato di diritto, il massimo dell'attenzione, trattandosi dei fondamentali diritti civili e politici di un cittadino), ma il diritto alla piena rappresentanza politico-istituzionale di milioni di elettori". Insomma, la questione non riguarda solo l'uomo di Arcore, ma 10 milioni di elettori, e quindi riguarda la salute stessa della nostra democrazia. Quindi esistono percorsi e strumenti, chiaramente indicati dalla Costituzione e dal buon senso, che possono consentire di evitare un vulnus gravissimo ai danni di milioni di cittadini-elettori. Il Pdl ha dimostrato un assoluto senso di responsabilita', ma ora tocca a tutti gli attori politici e istituzionali, per la parte che compete a ciascuno, evitare ferite irrimediabili.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

citato in Berlusconi, Capezzone: trovare soluzione per evitare ferite irrimediabili http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/17132/Berlusconi%20OCapezzone%20OtrovareOsoluzioneOperOevitareOferiteOirrimediabili.html, Italiachiamaitalia.it, 14 agosto 2013

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“[…] c'è un altro grave problema su cui l'Unione deve risvegliarsi: la questione dei rifugiati, un problema che impone di diventare una comunità di destino proiettata nel mondo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Non possiamo respingerli http://www.famigliacristiana.it/articolo/non-possiamo-respingerli.aspx, Famiglia Cristiana.it, 30 aprile 2014.

“Ai signori Vichy e Lenorme era sufficiente ottenere tutti i permessi per perlustrare il terreno presso il santuario del Marzale; e il parigino, che s'era previdentemente messo in società con uno stimanto cittadino piemontese, anzi italiano ormai, sperava che la questione romana, il pontefice, Roma capitale d'Italia, tutti problemi sui quali fra le due potenze non c'era accordo, non interferissero nei suoi affari, guastassero i buoni rapporti con le autorità. Anche le relazioni fra le autorità politiche e quelle religiose non erano tranquille. Sul principio del 1863, il ministro Pisanelli aveva proposto la legge per l'abolizione delle congregazioni ecclesiastiche e per l'ordinamento dell'asse ecclesiastico. in Francia era uscita, in quei mesi, la Vita di Gesù di Renan. L'8 dicembre di quell'anno, noi sappiamo, che il pontefice avrebbe pubblicato l'enciclica Quanta cura e il Sillabo. E fra due anni, nel 1866, si avrebbe avuta «l'infausta campagna» del 1866, con la donazione del Veneto da parte dei francesi, anche se: «Questa mostra di guerra consumò 144 milioni per gli apparecchi e armamenti: 141 milioni per la flotta; poi 91 milioni e mezzo per indennità pagate all'Austria, sicché la Venezia costava al regno quasi un miliardo». Il governo dei moderati durò, sappiamo ancora, sedici anni, fornendo al regno ben quindici ministeri.”

Alberico Sala (1923–1991) scrittore, poeta e critico d'arte italiano

Origine: I vizi naturali, p. 36

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“[Rivolta ai colleghi senatori contrari alle unioni civili e alla stepchild adoption] Loro sono una minoranza che ama, che vive in famiglia e ha già i suoi figli. Una minoranza che senza la stepchild e senza obbligo di fedeltà voi avete stuprato. Voi avete ridotto queste famiglie a famiglie di serie non B, ma di serie H. Togliere la fedeltà è togliere il cuore dell'amore vero. E i loro figli? Che fine faranno? Venduti come i bimbi scomparsi per la donazione degli organi per i ricchi. […] molti di voi sono omofobi, molti trogloditi, ignoranti perché confondete l'omosessualità con la depravazione e la pedofilia. Il problema è che chi passa il suo tempo su YouPorn non può capire che cos'è l'omosessualità. La dovreste conoscere: sono persone. […] Non potete votare su faccende a voi ignote. […] Voglio protestare nei modi e nei contenuti di questa fiducia su temi etici, fiducia sulla coscienza. Essa significa che non siamo capaci di fare nulla, il Senato non serve a nulla. Andiamocene tutti a casa. Consegnerò […] al presidente le dimissioni e sfido tutti i senatori a farlo con me, in segno di protesta, in segno di cambiamento.”

Laura Bignami (1969) politica italiana

da un intervento al Senato durante la discussione del maxi-emendamento del ddl Cirinnà durante il quale rassegna le dimissioni, 25 febbraio 2016
Origine: Visibile in Iniziate le dichiarazioni di voto. La senatrice Bignami rassegna le dimissioni... https://www.facebook.com/stopomofobiaedisuguaglianza/videos/vb.835263756532295/1006384572753545, facebook.com, 25 febbraio 2016; citato in Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 582 del 25/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00965977&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeducedqdf:3-intervento_airolam5s&parse=no, Senato.it, 25 febbraio 2016.

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“Ti credevamo invincibile. In questi undici mesi sei stato un esempio per noi, per come hai saputo affrontare problemi veri, non quelli legati a semplici vittorie o sconfitte, con coraggio e serenità, forza e determinazione. Ti abbiamo voluto bene, ti portiamo nel cuore. Onore a te, fratello Andrea Fortunato.”

Gianluca Vialli (1964) allenatore di calcio, ex calciatore e commentatore televisivo italiano

Origine: Durante il discorso pronunciato in occasione del funerale del calciatore, svoltosi il 26 aprile 1995 nella cattedrale di Salerno; citato in La Juventus ricorda Andrea Fortunato http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/04/25-184094/La+Juventus+ricorda+Andrea+Fortunato?print, Tuttosport.com, 25 aprile 2012.

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“Il primo monumento da ristaurare è l'uomo.”

Salvatore Morelli (1824–1880) scrittore, giornalista e politico italiano

citato in Virgilio Estival, Cenno critico-biografico, introduzione a Salvatore Morelli, La donna e la scienza o la soluzione del problema sociale, p. XXXV

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“Lo sport [in Italia] è maschilista ed estremamente conservatore. Lo è ormai più della politica, dove ci sono tentativi per svecchiare il sistema e favorire il ricambio generazionale ai vertici. Penso al limite dei due mandati per i sindaci, per esempio. Nelle federazioni ci sono presidenti ormai da cinque legislature. Il problema non è di merito o di giudizio sulle singole persone al comando, non mi permetterei mai. Ma è l'approccio a non essere moderno.”

Josefa Idem (1964) politica e ex canoista tedesca naturalizzata italiana

Origine: Dall'intervista Josefa Idem: “Lo sport italiano? È più maschilista della politica” http://www.repubblica.it/sport/vari/2016/10/20/news/josefa_idem_lo_sport_italiano_e_piu_maschilista_della_politica_-150181474/, Repubblica.it, 20 ottobre 2016.

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“Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l'altro mette i punti.”

Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Lotito su Marotta: "Con un occhio gioca a biliardo e con l'altro mette i punti" http://www.calciomercato.com/news/lotito-contro-marotta-qualcuno-e-abituato-ad-avere-incarichi-sen-808958, Calciomercato.com, 20 settembre 2014.

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“Invitare i lettori a non leggere gli articoli di Wikipedia e a preferire loro la Treccani, la Britannica o un’altra enciclopedia, cartacea o online, ma comunque provvista di un comitato editoriale è una cosa; convincerli davvero a farlo è un’altra. Di fatto, il problema dell’autorevolezza si pone a chiunque cerchi un’informazione. E dato che chiunque cerchi un’informazione ha molte probabilità di farlo usando Google, se un articolo di Wikipedia si trova in cima alla pagina di risposta di Google, come spesso capita, allora è inevitabile che si vada poi a guardare l’articolo di Wikipedia. La battaglia da combattere quindi non è invitare a non consultare Wikipedia o cercare di convincere che sarebbe meglio non guardare Wikipedia, quanto cercare di migliorare la qualità di quello che vi si trova, dato che è lì e non altrove che è probabile che i vostri amici, figli, colleghi e studenti finiranno per guardare, e dato che Wikipedia può venir editata.
Invitare ad intervenire su Wikipedia non è certo esente da rischi; innumerevoli possibilità di inquinamento si profilano all’orizzonte: persone che scrivono elogi ai propri beniamini (inclusi se stessi) e filippiche contro i propri nemici, interventi pubblicitari, vandalismo tribale o religioso, incapacità di mettere due parole in croce, impertinenza, dilettantismo e via dicendo. Ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole. L’aneddotica invita a una certa cautela anche nel caso di enciclopedie cartacee di vecchio pelo. L’impareggiabile Edwards, luminosa enciclopedia di filosofia degli anni ’60 dello scorso secolo, avendo subappaltato le voci sulla filosofia italiana, offre al lettore una voce sull’assai marginale ‘Gallarate movement’ che tradisce la volontà del subappaltatore di dar lustro alle sue amicizie. Il Lexicon der Renaissance pubblicato nella ex Germania Orientale poco prima del crollo del Muro di Berlino può servire per un corso sulla cultura di regime della ddr e molto meno per ottenere informazioni sul Rinascimento. Più banalmente le enciclopedie, capitolazioni al tentativo di mettere ordine nel sapere imponendo l’unico registro classificatorio su cui nessuno ha obiezioni, ovvero l’ordine alfabetico, sono inevitabili specchi del loro tempo; non esistono enciclopedie perfette né metodi consensuali per generarle; non esiste un loro lettore da cima a fondo – e quando esiste, è un po’ eccentrico; sono collezioni di frammenti, legati a logiche decisionali che muovono da piani grandiosi e producono compilazioni di liste della spesa. E se servono, come servono, più a chi le scrive che a chi le legge, in quanto aiutano a mettere in forma semplice e concisa un sapere, o in quanto creano o cristallizzano identità culturali; allora la funzione addizionale di Wikipedia è che aiuta molti a chiarirsi le idee; non leggendo, ma scrivendo.”

Roberto Casati (1961) filosofo italiano

cap. Ha senso fare la guerra a Wikipedia?
Contro il colonialismo digitale

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“L'evoluzione è solo il risultato di una serie di mutazioni che si affermano o scompaiono. Giusto?" "Giusto", confermò Arby. "Ma in questo concetto sono insiti alcuni problemi", proseguì Malcolm. "In primo luogo, il problema tempo. Un singolo batterio – la più antica forma di vita – ha duemila enzimi. Gli scienziati hanno calcolato che per raccogliere a caso questi enzimi da un brodo primordiale occorrerebbe un tempo che varia da quaranta miliardi a cento miliardi di anni. Ma la terra ha solo quattro miliardi di anni. Quindi un processo casuale sembrerebbe troppo lento. Tanto più che sappiamo che i batteri sono comparsi solo quattrocento milioni di anni dopo il principio della Terra. La vita è comparsa molto rapidamente, ed è per questo che gli scienziati hanno ipotizzato che essa debba avere origini extraterrestri. Anche se, a mio avviso, questa non è una vera e propria risposta". "D'accordo, ma…". "Secondariamente, c'è un problema di coordinazione. Se si accetta la teoria attuale, allora tutta la straordinaria complessità della vita altro non è se non l'accumularsi di eventi casuali… una serie di eventi genetici riuniti insieme. Ma osservando attentamente gli animali, si direbbe che molti elementi debbano aver avuto un'evoluzione simultanea. Prendiamo per esempio i pipistrelli, che sono guidati dall'eco degli ultrasuoni da loro emessi. Per fare una cosa simile, molti elementi devono evolversi. I pipistrelli hanno bisogno di un apparato speciale per emettere suoni, di un udito speciale per udire l'eco, di un cervello speciale capace di interpretare i suoni, e di un corpo capace di scendere in picchiata per catturare gli insetti. Se tutte queste cose non si evolvono contemporaneamente, non vi è alcun vantaggio. E immaginare che tutto questo avvenga per puro caso è come immaginare che un tornado possa abbattersi su un cimitero di rifiuti industriali e mettere insieme un jumbo jet funzionante. Difficile da credere.”

Origine: Cfr. Fred Hoyle: "Che quella faccenda complicata e complessa che è una cellula sia nata spontaneamente e per caso sulla Terra ha la stessa probabilità che un tornado, passando su un deposito di rottami, ne tiri fuori un Boeing 747 perfettamente funzionante. (Times, 1981)
Origine: Il mondo perduto, p. 240

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“Pazza Inter è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter" http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955, Fcinternews.it, 23 dicembre 2009.

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