Frasi su programma
pagina 4

Maurizio Crozza photo

“Avanti amici, andiamo in chiesa | E poi alla Coop, a far la spesa | Forza compagni, un sacrificio | C'è la Binetti con il cilicio | Con il cilicio si trionferà | Evviva il Partito Democratico e la castità!”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

con Simone Cristicchi, Inno del Partito Democratico, sulle note di Bandiera rossa, pubblicità del programma televisivo Crozza Italia, 2007

Martha Nussbaum photo
Natalino Balasso photo

“Marco Travaglio! Fighetto!”

Natalino Balasso (1960) attore, comico e scrittore italiano

scherzosamente, al programma "Mitiko" di La7, ottobre 2006  data?

Benedetto Cairoli photo

“Non saremo abili, ma soprattutto vogliamo essere onesti.”

Benedetto Cairoli (1825–1889) politico italiano

dal discorso-programma di Pavia del 15 ottobre 1878; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 212

Lamberto Dini photo
Tamim Ansary photo
Nicola Legrottaglie photo

“[Su Alessandro Del Piero] È un esempio per il calcio italiano, un esempio per i giovani soprattutto e anche per chi gioca insieme a lui.”

Nicola Legrottaglie (1976) calciatore italiano

Origine: Citato nel programma televisivo Permette Signora, Sky, 4 dicembre 2008.

Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo

“Aldo Grasso fa di mestiere il critico televisivo. Non gli sfugge nulla. È l'occhio di falco del palinsesto. È uno che non fa sconti a nessuno, neppure ai valsusini che cercano di difendere la loro valle definiti da lui oggi sul Corriere "geneticamente arrabbiati" dopo che era stato dedicato un piccolo spazio ai No Tav nel programma Piazzapulita di Formigli.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da Il telecomando di Aldo Grasso http://www.beppegrillo.it/2011/09/il_telecomando_di_aldo_grasso/index.html, BeppeGrillo.it, 17 settembre 2011.

“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

“In trent'anni di storia il movimento del fair trade ha innestato, sul nucleo culturale originario, altri contributi provenienti dal movimento ambientalista e dal movimento per i diritti umani. […] Resta comunque forte il «focus primario» che ha fatto nascere il movimento per un commercio equo: la libera associazione dei produttori e dei consumatori per la ricerca di un prezzo dei prodotti del lavoro umano che risponda di più ai bisogni vitali e meno alle cosiddette leggi di mercato.
Questo obiettivo di fondo avvicina il movimento del fair trade ad alcune istanze che furono patrimonio del «socialismo utopistico», in particolare al pensiero proudhoniano che metteva al centro del suo programma la libera associazione tra piccoli produttori. Cambia però la strategia per arrivare a questo obiettivo comune. Per Proudhon, come per altri esponenti del «socialismo utopistico», bisognava eliminare la proprietà e abbattere lo Stato per realizzare l'anarchia positiva, cioè una società a economia decentralizzata e non autoritaria, in cui i lavoratori sarebbero stati i soli padroni della loro produzione, nonché i soli padroni di tutta la società. Diversamente, il movimento del fair trade punta a incidere sia sul mercato capitalistico, sia sulle istituzioni, attraverso un meccanismo di campagne di sensibilizzazione e lobbying, e, nello stesso tempo, costruendo hic et nunc delle alternative concrete.”

Tonino Perna (1947)

cap. IV, 2, p. 86
Fair trade

Barack Obama photo

“Il mondo deve impedire all'Iran di acquisire armi nucleari e lavorare per eliminare il programma nucleare nordcoreano. Nel perseguire questo obiettivo, non dobbiamo mai escludere l'opzione militare.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2008
Origine: Citato in Christian Rocca, Il cowboy Obama http://www.camilloblog.it/archivio/2008/02/03/il-cowboy-obama/, Il Foglio, 3 febbraio 2008.

Umberto Galimberti photo

“Questo è il programma della magia di Giordano Bruno per il quale "non essendoci nell'universo parte più importante dell'altra" non è concesso all'uomo quel primato, prima biblico e poi cartesiano, che lo prevede "possessore e dominatore del mondo", ma semplice "cooperatore dell'operante natura (operanti naturae homines cooperatores esse possint)". Questa differenza è decisiva perché smaschera quella sotterranea parentela che, al di là delle dispute, lega la tradizione cristiana all'agnosticismo scientifico. L'una e l'altro infatti condividono la persuasione che l'uomo, disponendo dell'anima come vuole la religione o della facoltà razionale come vuole la scienza, è, tra gli enti di natura, l'ente privilegiato che può sottomettere a sé tutte le cose. A questa enfatizzazione cartesiana del soggetto (Ego cogito) preparata dalla tradizione giudaico-cristiana (per la quale l'uomo è immagine di Dio e quindi nel diritto di dominare su tutte le cose), Giordano Bruno contrappone un percorso radicalmente diverso da quello che caratterizzerà per secoli il pensiero europeo. Non il primato dell'uomo, ma il primato degli equilibri sempre instabili e sempre da ricostruire tra soggetto e oggetto, tra uomo e natura. La magia, che non è potere sulla natura, ma scoperta dai vincoli con cui tutte le cose si incatenano, secondo il modello eracliteo dell'"invisibile armonia", è la proposta filosofica di Bruno, antitetica sia alla scienza matematica che si alimenta della progettualità umana, sia alla religione che, se da un lato subordina l'uomo a Dio, non esita a considerarlo, fin dal giorno della sua cacciata dal paradiso terrestre, dominatore di tutte le cose.”

Umberto Galimberti (1942) filosofo e psicoanalista italiano
José Luis Rodríguez Zapatero photo

“Un caffè costa 80 centesimi”

José Luis Rodríguez Zapatero (1960) politico spagnolo

Origine: Gaffe durante il programma Tengo una pregunta para usted, TVE, 27 marzo 2007. [Citazione in lingua originale? Informazioni aggiuntive?]

“Il Pensiero Cristiano è gigante, che ha i piè nell'abbisso, e il capo in Cielo: uman sguardo mal riesce ad abbracciarne la immensità.”

Tullio Dandolo (1801–1870) scrittore, storico e filosofo italiano

da Programma, p. 19-20
Il Medioevo

Leiji Matsumoto photo
Fiorello photo

“[Durante il programma Porta a porta:] Attenzione signori, in questo momento vediamo il plastico: vedete con la mia bacchettina.”

Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano

Citazioni dal programma radiofonico Viva Radio 2, Imitazioni e personaggi, Bruno Vespa

Vinicio Capossela photo

“Le cose che, veramente secondo me, hanno un peso determinante sono gli addii. Perché, non c'è niente da fare, per andare avanti si lascia qualcosa indietro e l'addio è sempre determinante.”

Vinicio Capossela (1965) cantautore e polistrumentista italiano

Origine: Da un'intervista di Daniele Luttazzi nel programma televisivo Satyricon, Rai 2, 14 febbraio 2001.

Rino Gaetano photo
Dario Fo photo
Corrado Guzzanti photo
Felice Ippolito photo
Gigi D'Agostino photo
Ettore Sottsass photo
Edsger Dijkstra photo

“Il test di un programma può essere usato per mostrare la presenza di bug, ma mai per mostrare la loro assenza.”

Edsger Dijkstra (1930–2002) informatico olandese

da Notes On Structured Programming, 1970

Carlo Levi photo

“I signori erano tutti iscritti al Partito, anche quei pochi, come il dottor Milillo, che la pensavano diversamente, soltanto perché il Partito era il Governo, era lo Stato, era il Potere, ed essi si sentivano naturalmente partecipi di questo potere. Nessuno dei contadini, per la ragione opposta, era iscritto, come del resto non sarebbero stati iscritti a nessun altro partito politico che potesse, per avventura, esistere. Non erano fascisti, come non sarebbero stati liberali o socialisti o che so io, perché queste faccende non li riguardavano, appartenevano a un altro mondo, e non avevano senso. Che cosa avevano essi a che fare con il Governo, con il Potere, con lo Stato? Lo Stato, qualunque sia, sono «quelli di Roma», e quelli di Roma, si sa, non vogliono che noi si viva da cristiani. C'è la grandine, le frane, la siccità, la malaria, e c'è lo Stato. Sono dei mali inevitabili, ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Ci fanno ammazzare le capre, ci portano via i mobili di casa, e adesso ci manderanno a fare la guerra. Pazienza!
Per i contadini, lo Stato è più lontano del cielo, e più maligno, perché sta sempre dall'altra parte. Non importa quali siano le sue formule politiche, la sua struttura, i suoi programmi. I contadini non li capiscono, perché è un altro linguaggio dal loro, e non c'è davvero nessuna ragione perché li vogliano capire. La sola possibile difesa, contro lo Stato e contro la propaganda, è la rassegnazione, la stessa cupa rassegnazione, senza speranza di paradiso, che curva le loro schiene sotto i mali della natura.”

1990, pp. 67-68
Cristo si è fermato a Eboli

Giovanni Artieri photo
Noam Chomsky photo
Marco Travaglio photo

“Grillo non fa altro che aizzare la piazza su temi che fanno o facevano parte del programma dell'Unione.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

dal programma televisivo Annozero, Rai 2, 4 ottobre 2007

Gianfranco Funari photo

“E allora perché quei programmi di successo sorgono solo a sinistra? Escludo l'ipotesi etnico-politica suggerita dalla sinistra stessa: noi razza di sinistra siamo più intelligenti, eticamente migliori e possediamo la verità. No, non credo a queste differenze antropologiche e a questo Verbo incarnato in un versante ideologico.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Ecco perché in Tv la destra non esiste http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_perche_tv_destra_non_esiste/19-11-2010/articolo-id=487896-page=0-comments=1, il Giornale.it, 19 novembre 2010.

Giorgio Albertazzi photo

“Morgan è la vera forza di X Factor: un personaggio teatrale, una maschera, un vero artista. Con lui, vestito da stralunato gentiluomo del Settecento, vorrei fare un programma televisivo di letture, una gara di poesia adattata ai nostri tempi. Questo è un invito ufficiale: chissà, magari Morgan ci sta.”

Giorgio Albertazzi (1923–2016) attore italiano

Origine: Citato in Maurizio Dalla Palma, Amici contro X Factor http://www.donnamoderna.com/attualita/amici-contro-x-factor/foto-8#dm2013-su-titolo, Donnamoderna.com, 9 marzo 2009.

Clemente Mastella photo

“I calzini sono utili. Il fatto di indossare un indumento che copre una nudità che potrebbe anche rimanere scoperta mi dà un senso di sicurezza. [Lei è un feticista del calzino? ] Sì.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

dall'intervista per il programma televisivo Freeze http://www.sitcomuno.tv/programmi.asp?ID=590, SitcomUNO, 30 novembre 2007; citato in Mastella: "A Natale regalate calzini" http://qn.quotidiano.net/politica/2007/11/30/50070-mastella_natale_regalate_calzini.shtml, Quotidiano.net, 30 novembre 2007

Michele Santoro photo
Italo Calvino photo
Roger Federer photo
Damien Rice photo
Caparezza photo
Matteo Renzi photo
Eraldo Isidori photo

“Noi siamo la Lega, tutti uniti come i Testimoni de Geova. Non è che… ci vogliamo bene tutti quanti. A un certo punto ci abbiamo un bel gruppo… abbiamo… ooh… abbiamo un pro… un bel programma per… eeeh… per l'Italia, per i giovani.”

Eraldo Isidori (1940–2018) politico italiano

dall'intervista a Le Iene; visibile su Video.mediaset.it http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/376466/nobile-il-meglio-di-isidori.html

Claudio Magris photo
Ercole Patti photo

“91 Punti… teste di cazzo.”

Giampiero Mughini (1941) scrittore e opinionista italiano

dal programma televisivo Controcampo, Italia 1, 14 maggio 2006

Enrico Papi photo

“Tra i telespettatori che guardano i nostri programmi c'è chi è poverissimo. Noi siamo giullari ma dovremmo avere un limite, dovremmo dare un segnale. Mi chiedo quanto dovrebbe guadagnare un chirurgo che salva una vita, un ricercatore che salva l'umanità. È anche una questione di immagine: come ci giudicherà la gente che ci guarda?”

Enrico Papi (1965) conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Bonolis: Enrico Papi, "cifre allucinanti" http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/01/29/Spettacolo/BONOLIS-ENRICO-PAPI-CIFRE-ALLUCINANTI_180000.php, Adnkronos.com, 29 gennaio 1998.

Hélène Carrère d'Encausse photo
Shepard Fairey photo
Noam Chomsky photo
Hillary Clinton photo
Giuliano Ferrara photo

“Ipocrita e arrogante, Enzo Biagi dà di cretino a chi studia il suo posto in palinsesto… Biagi è un mostro sacro degli affari suoi e un ipocrita. Dice che vuole continuare a fare il testimone del suo tempo, raccontando storie, e non il protagonista di un caso personale. Intanto però soffia sul fuoco, restringe ogni spazio di mediazione, punta al carisma del martire, e dà fiato alla tromba, anzi al trombone: mi cacciano, mi spostano dal 'miò orario, sono liberticidi. E arrogante: dice infatti Biagi che è un comportamento da 'cretinì spostare di una virgola o di un'ora il suo programmino su Rai1, e tratta con disprezzo e insopportabile sussiego il mite Fabrizio Del Noce. Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare a essere più parco di aggettivi, di contumelie, di isterismi politici. Quando gli hanno negato la cattedra epistolare di Indro Montanelli al 'Corriere della Sera', preferendogli Paolo Mieli che rompe meno le palle di uno il cui orizzonte sono le solite mille camere in cui guardava la Storia in cammino, lasciandosi a sua volta guardare da Lei, Biagi non ha dato di cretino a Ferruccio de Bortoli, direttore del giornale di via Solferino, e tanto meno a Cesare Romiti, il suo editore, quello che gli passa la mesata come succede a noi tutti e che mette i capitali per produrre e diffondere la tribuna dei suoi ricordi. Ha solo contrattato un altro posto in palinsesto, chiedendo che le sue coloriture strettamente personali, e strettamente provinciali, finissero la domenica in prima pagina. Con giubilo suo superiore a quello dei lettori, forse. Anche l'orario della sua rubrichina è tutt'altro che suo. È nostro, perché paghiamo. E di chi amministra la Rai per volontà del Parlamento (fatto surreale, perché la Rai andrebbe privatizzata e lì vedremmo se davvero un Murdoch lascerebbe per 41 anni al suo posto l'omino in bianco che lava più bianco). Oltre tutto quello spazio in palinsesto è di Berlusconi, come al solito e come tutto ormai in Italia, perché è sulla sua rete ammiraglia, Canale 5, che andò in onda prima del Fatto il programma d'informazione Radio Londra, in quello stesso identico orario, ma preceduto non dal primo telegiornale italiano bensì dal quiz Tra moglie e marito. Anche il segnale orario del rubrichista-martire, le cui opinioni sono come scrive Francesco Merlo 'indifferenti', è dunque copiato. Altro che suo. Biagi lo difendiamo e lo difenderemo se qualcuno lo vuole cacciare perché gli sta antipatico il governo, ma se si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo 41 anni in cui di cupidigie se ne è levate tante, con tutti i regimi, allora sono affaracci suoi… È Biagi che si caccia da solo per biechi interessi di bottega”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Il Foglio, 23 maggio 2002

Giuliano Ferrara photo

“Non è stata censurata, poverina sta male perché è ignorante ma non è stata censurata.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

dal programma televisivo L'infedele, La7, 22 novembre 2003

Françoise Héritier photo

“Ho più volte proposto di inserire nei programmi scolastici l'insegnamento dell'antropologia. Qualcuno crede ancora che sia una disciplina dedicata allo studio di popoli esotici e rivolta al passato. Invece l'antropologia parla al presente. Conoscere le regole e i meccanismi attraverso cui si costituiscono le società è importante quanto sapere che la terra gira intorno al sole.”

Françoise Héritier (1933–2017) antropologa francese

Origine: Citato in Anais Ginori, Françoise Héritier Così, dopo Lévi-Strauss ho deciso di passare ai piccoli piaceri della vita http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/15/francoise-heritier-cosi-dopo-levi-strauss-ho-deciso.html?ref=search, la Repubblica, 15 giugno 2012, p. 43.

Enrico Letta photo

“[…] io detesto House of Cards. Credo che sia la peggiore delle fiction televisive che si possa far passare. L'idea di politica che esce da lì è una politica tutta fatta di intrighi, di cose terrificanti.”

Enrico Letta (1966) politico italiano

dal programma televisivo Che tempo che fa, 19 aprile 2015
Origine: Visibile al minuto 00:12:00 di Enrico Letta - Che tempo che fa del 19/04/2015 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e68f9a9e-47ee-4fa0-9480-b4058a59519b.html, rai.tv, 19 aprile 2015.

Alexander Stille photo
Mario Praz photo

“[…] da quando nel 1968 la studentaglia di Parigi esaltò il ricorso alla fantasia come programma di governo […] le cose del mondo sono andate di male in peggio.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Da La tentazione degli archetipi http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1981/n.80/3, Il Tempo, 22 marzo 1981.

Antonio Razzi photo
John Oliver photo
Susanna Tamaro photo
Andrea Camilleri photo
Marco Travaglio photo

“Come lo spieghi ad un extracomunitario che per avere l'onore di votare per un pregiudicato deve essere incensurato?”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

dal programma televisivo Anno Zero, 14 settembre 2006
Origine: In riferimento alla proposta di legge che prevede il diritto di voto agli extracomunitari non coinvolti in processi in corso e non soggetti a condanne definitive, e al fatto che nelle Camere sono presenti onorevoli rispondenti alle suddette caratteristiche.

Pina Picierno photo

“Lei è un misogeno.”

Pina Picierno (1981) politica italiana

Aggettivo di nuovo conio, probabilmente involontario, riferito a Sgarbi che l'aveva appena pesantemente criticata, chiamandola tra le altre cose "nullità" a L'aria che tira, programma TV su La7, 26 settembre 2014.
Origine: Citato in "Vittorio Sgarbi Vs Pina Picierno: "Nullità, sei la cameriera di Renzi" http://video.repubblica.it/politica/vittorio-sgarbi-vs-pina-picierno-nullita-sei-la-cameriera-di-renzi/178384/177147?ref=tbl, repubblica.it, 27 settembre 2014

Piergiorgio Odifreddi photo
Maurizio Crozza photo

“Il programma famoso per il rigore scientifico, ma poi purtroppo la moviola ha dimostrato che il rigore non c'era!”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza Alive, 2010
Imitazioni, Roberto Giacobbo, Kazzenger:...
Origine: Visibile nel filmato Kazzenger - Il fachiro gay https://www.youtube.com/watch?v=LIoKKzIQWWg, YouTube.com, 27 ottobre 2016.

Paola Taverna photo

“Sarebbe quasi scontato ripercorrere la folgorante carriera politica del senatore Berlusconi, ma ricordiamo un po' di fatti. Tessera n. 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, alcune decine di leggi ad personam o «ad aziendam» fatte approvare negli ultimi venti anni da questo Parlamento per schivare le sentenze dell'ultimo minuto e ora una condanna a quattro anni per frode fiscale, grazie ad una legge votata per ironia della sorte, proprio dal suo partito. Ma il senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da senatore o, come un tempo, da Premier! Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti. Forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla, come in passato… presentando, che so, un lodo Letta: è nel suo programma, Presidente? Si deve soltanto applicare la legge, in Giunta e in Aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto.Mettiamoci la faccia quando diremo che la legge in Italia è uguale per tutti!
Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché non c'è neanche oggi: considerando il 99 per cento delle sue assenze, è già un evento vederla tra noi, alla faccia della responsabilità verso il Paese! Sì perché voi eravate il Governo dei responsabili, ma ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22 per cento; ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti ai quali PdL, PD e SCpI hanno votato «no.»”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 115 del 02 ottobre 2013, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguente discussione - Approvazione della proposta di risoluzione n. 2, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/719471.pdf, Roma, 2 ottobre 2013.

Jean-Louis Bruguès photo

“Le beatitudini non tracciano affatto un programma politico, esse piuttosto indicano ad ognuno la via della sua liberazione interiore.”

Jean-Louis Bruguès (1943) arcivescovo cattolico francese

La felicità orizzonte della morale

Indro Montanelli photo
Pietro Borsieri photo
Gianluca Magi photo
Daniele Luttazzi photo

“Programmi Mediaset. Una valida alternativa all'intrattenimento intelligente.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

da Cosmico!, p. 113

Paolo Crepet photo
Claudio Abbado photo

“La cultura è come la vita, e la vita è bella!”

Claudio Abbado (1933–2014) direttore d'orchestra italiano

dal programma televisivo Vieni via con me, Rai 3, 8 novembre 2010

Massimiliano Allegri photo

“Quando sono arrivato [alla Juventus] era normale ci fosse contestazione. Era andato via un grande allenatore ed era arrivato quello antagonista degli anni precedenti. Sto portando avanti il mio programma e spero di portare a casa qualche trofeo. Nel calcio come nella vita il tempo aggiusta tutto. Conta solo fare risultati. Può passare chiunque ma la colonna portante rimane la società.”

Massimiliano Allegri (1967) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Giulia Borletto, Allegri: "Il calcio è fatto di cicli. Contano solo i risultati" http://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/live-tmw-allegri-il-calcio-e-fatto-di-cicli-contano-solo-i-risultati-643656, Tuttomercatoweb.com, 6 febbraio 2015.

Fabio Mussi photo
Henry Miller photo
Pietro Gorini photo

“Dejà Tivù - Sensazione di aver già visto più volte un programma trasmesso in tv. Sa di telescherno. È sempre un campanello d'allarme, cioè un monitor.”

Pietro Gorini (1955) autore televisivo e scrittore italiano

Origine: Voglio il mio avocado! (Il Giocabolario), p. 42

Daniele Silvestri photo

“E piano piano vai giù | come un programma di Socci.”

Daniele Silvestri (1968) cantautore italiano

da A me ricordi il mare, n. 8
Il latitante

Silvio Berlusconi photo

“Con Salvini e Meloni ci siamo visti. Va tutto bene. In privato Matteo mi abbraccia, dice che ho ragione io. Poi in pubblico fa un po' lo sbruffoncello. Ma ormai lo conosco. Lui lo sa che non può essere il candidato premier. Sul programma siamo d'accordo al 95%. Solo sull'uscita dall'euro siamo in disaccordo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2017
Origine: Dall'intervista di Claudio Tito, Silvio Berlusconi: "Votare adesso è da irresponsabili. Salvini non sarà candidato premier" http://www.repubblica.it/politica/2017/02/12/news/silvio_berlusconi_votare_adesso_e_da_irresponsabili_salvini_non_sara_candidato_premier_-158128076/, Repubblica.it, 12 febbraio 2017.

Marco Travaglio photo

“La legge è uguale per tutti meno quattro.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

dal programma televisivo Anno Zero, 2 ottobre 2008

Yukio Mishima photo

“L'Asci non intende modificare né il suo metodo, né il suo programma […]; essa non si preoccupa che di forgiare le coscienze dei nostri giovani per farne buoni cristiani e buoni italiani.”

Giuseppe Gianfranceschi (1875–1934) fisico e presbitero italiano

Origine: Lo «scoutismo cattolico». Nostra intervista con il reverendo p. Gianfranceschi, in L'Unità cattolica, 23 settembre 1926; cit. in Paola Dal Toso, Nascita e diffusione dell'ASCI: 1916-1928, FrancoAngeli, 2006, p. 28