Frasi su riferimento
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“Del collega Cosentino non possiamo che presupporre la buona fede e l'innocenza e contiamo che questa possa emergere, al di là di ogni dubbio, anche in sede processuale. Ma abbiamo il dovere di riconoscere la medesima buona fede anche a quei magistrati, i cui risultati nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata tutti quotidianamente celebriamo, anche ascrivendola giustamente al merito dell'azione del governo, soprattutto in quelle aree in cui lo Stato contende alla criminalità organizzata il controllo del territorio e quindi, di fatto, la sovranità politica. Abbiamo ascoltato le parole del collega Cosentino con attenzione e abbiamo apprezzato il suo atteggiamento di fiducia e di sicurezza sulla mancanza, anche in queste intercettazioni, di elementi a suo carico tali da confermare le accuse gravi che gli vengono mosse. L'inconsistenza delle accuse che l'on. Cosentino denuncia, non potrà che emergere ancor più chiaramente, se l'autorità giudiziaria potrà procedere utilizzando tutti i mezzi istruttori che essa ritiene rilevanti.”

Benedetto Della Vedova (1962) politico italiano

Origine: Dalla discussione di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni nei confronti del deputato Cosentino (Doc. IV, n. 6-A) durante la Seduta della Camera dei Deputati n. 372 del 22 settembre 2010 http://www.camera.it/412?idSeduta=372&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00050&fase=00020#sed0372.stenografico.tit00050.sub00020.int00040.

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“Già il fatto che si parli dell'uomo come di un "capitale" o vi si faccia riferimento come a una "risorsa”

Umberto Galimberti (1942) filosofo e psicoanalista italiano

le cosiddette "risorse umane") la dice lunga in ordine al punto di vista che oggi si assume nel considerare l'uomo. Tramontato il principio che regolava l'etica kantiana secondo cui: "L'uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo", oggi vediamo che non solo l'immigrato, ma ciascuno di noi ha diritto di cittadinanza non in quanto esiste, non in quanto è un uomo, ma solo in quanto "mezzo" di produzione e di profitto.

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“L'aver così autorevolmente ridimensionato uno dei "punti di riferimento" [de Sade] più importanti di tutta quanta la sessuologia moderna, non è che uno dei molti motivi di quella gratitudine che dobbiamo a Praz.”

Emilio Servadio (1904–1995) psicoanalista e parapsicologo italiano

Origine: Citato in Emilio Servadio, Quando la letteratura illumina la psiche http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1977/n.50/3, Il Tempo, 25 febbraio 1977.

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“Sul piano della lotta al terrorismo internazionale, dovremo vedere Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. L'America è la democrazia di riferimento per quanti vogliano affermare i valori della libertà, minacciati dal fondamentalismo, dal terrorismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta.”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

da un'intervista al Giornale Radio 3, 5 novembre 2008
Origine: Visisbile in video.corriere.it http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_4a028eb4-ab27-11dd-8f4b-00144f02aabc&vxBitrate=300 [url morto]

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“[Su Fausto Gianfranceschi] Uomo di destra, sanguigno e diretto, cattolico apostolico romano, non per modo di dire, «reazionario» […] Polemista vivace […] fu uno tra i primi miei riferimenti umani e culturali che conobbi sbarcando a Roma quand'ero ragazzo.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da È morto Fausto Gianfranceschi, ultimo intellettuale reazionario http://www.ilgiornale.it/news/e-morto-fausto-gianfranceschi-ultimo-intellettuale.html, il Giornale.it, 20 febbraio 2012.

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“Penso che Gullit possa essere considerato il simbolo del mio Milan. Aveva una grande potenza dal punto di vista fisico e sapeva anche essere un punto di riferimento per i compagni. Quando partiva in progressione si portava via anche il vento. Era anche un donnaiolo: una volta rispose per le rime a Berlusconi, che aveva chiesto ai giocatori 30 giorni di astinenza prima della finale di Coppa dei Campioni, dicendogli "Dottore io con le palle piene non riesco a correre."”

Ruud Gullit (1962) allenatore di calcio e ex calciatore olandese

Origine: Da un'intervista rilasciata al Quotidiano Sportivo; Retroscena Sacchi: "Gullit disse a Berlusconi 'con le p****e piene non corro..." http://m.goal.com/s/it/news/2/serie-a/2015/04/01/10372342/retroscena-sacchi-gullit-disse-a-berlusconi-con-le-pe-piene, Goal.com, 1º aprile 2015.

“Bruno Vespa fu un giornalista a totale e completo servizio della Prima Repubblica; nelle veste di bardo della Democrazia Cristiana, remunerato con la direzione del Tg1, prono agli ordini dei suoi padroni di turno e veri datori di lavoro, vale a dire i vari segretari del Biancofiore, e il cui unico atto di coraggio di una vita da domestico fu di' ammettere di esserlo quando (ma erano ormai gli ultimi giorni di' Saigon) disse «il mio editore di riferimento è la Dc.»”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Bruno Vespa sta alla prima Repubblica come Mario Appelius sta al Fascismo.
Origine: Da Goebbels fra i Padri della Patria http://www.massimofini.it/1840list.las?-nothing=&-Token.XK=X002190088&-Token.XKAction=.search&-Token.XKError=9000%2F9040Response.las&-Token.moreID=&-Database=iOrgDBmassimofini&-Table=Txt&-Response=1840list.las&-MaxRecords=10&-Token.XMessID=0A00230304f5625481NoW35F075E&Web=massimofini&-op=eq&Web=massimofini&-op=eq&Section=10&Status=3&Klass=1&-op=lt&InDate=2010-02-03+15%3A27%3A05&-op=gt&OutDate=2010-02-03+15%3A27%3A05&Type=Visitatori&-sortField=AcquireDate&-sortOrder=Descending&-MaxRecords=8&-Token.Key=Pensiero&-Token.SubKey=Giornalista&-Token.MenuLevel=2&-op=cn&Title=&-op=cn&Abstract=&-op=cn&Text1=&-op=cn&Text2=&-Operator=gte&AcquireDate=1997-7-16+00%3A00%3A00&-Operator=lte&AcquireDate=1997-7-16+23%3A59%3A59&-Operator=&AcquireDate=&-Operator=&AcquireDate=&-op=eq&-op=eq&P9=2&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq&-op=eq, Il Borghese, 16 luglio 1997.

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“Quando penso alla Juventus, questo mi riporta subito alla mente ricordi appassionati, che inducono a riflettere, del mio tempo al Manchester United durante la metà degli anni 1990, quando stavamo crescendo come squadra ed imparando tutto su come ottenere successo in Champions League. La Juventus era il punto di riferimento in virtù delle tre finali consecutive raggiunte dalla squadra di Marcello Lippi in quel periodo, e li abbiamo affrontati ben otto volte nel giro di sette anni. Ci siamo misurati contro di loro e considero ancora la squadra di Alessandro Del Piero, Zinedine Zidane, Alen Boksic e Didier Deschamps come la migliore che abbia mai affrontato. Avevano tutto quello che mi piacerebbe avere nella mia squadra.”

Gary Neville (1975) calciatore britannico

When I think of Juventus, it immediately brings back fond, but sobering, memories of my time at Manchester United during the mid-1990s when we were growing as a team and learning all about how to succeed in the Champions League. Juventus were the benchmark, with Marcelo Lippi's team reaching three consecutive finals during that period, and we came up against them eight times in the space of seven years. We measured ourselves against them and I still look back on the team of Alessandro del Piero, Zinedine, Zidane, Alen Boksic and Didier Deschamps as the best I ever faced. They had everything that I would love to have in my team.

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“Gody Building - Ginnastica sessuale che ha come scopo il piacere. Il suo testo di riferimento è il Kamasuda.”

Pietro Gorini (1955) autore televisivo e scrittore italiano

Origine: Voglio il mio avocado! (Il Giocabolario), p. 67

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“Il testo del decreto alla Camera deve cambiare, senza più riferimenti all'orientamento sessuale. Altrimenti dichiaro la chiusura dell'esperienza del governo.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

dall'intervista di Alessandro M. Caprettini, Il governo traballa sui gay http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=225988&START=0&2col=, il Giornale, 10 dicembre 2007

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“Non sapere dove si va, d'accordo, è banale, ma ignorare da dove si viene! Ci si sente perduti da qualche parte fra Nord e Sud, senza punto di riferimento.”

Jean Muno (1924–1988)

da Storia esecrabile di un eroe brabantino
Origine: Citato in Tutto sapere, Letterature europee, prima parte, francese – belga – spagnola – romena – neogreca, autore dei testi per la letteratura belga di lingua francese Jean Robaey, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1991, p. 74.

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“Bisogna costruire, giorno per giorno, una vera politica dell'innovazione tecnologica nella giustizia non solo annunciata ma concretamente praticata, con una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e su un rinnovamento procedurale basato su strumenti informatici avanzati di trattamento ed elaborazione dei dati giudiziari e processuali, e oggi strumenti informatici avanzati non significa costi elevati, al contrario.
Ogni giorno di più l'arretratezza sul terreno dell'innovazione nella giustizia si traduce in un passo indietro sul terreno dell'innovazione pubblica complessiva, e la schematicità di certe soluzioni sconta, a volte, anche la mancanza di una progettualità "di sistema" nel settore dell'informatica giuridica e giudiziaria rinunciando alle molte prospettive di interazione interna ed esterna (a cominciare dalla scarsa propensione di molti all'uso quotidiano ed efficace degli strumenti informatici disponibili o nella incapacità di individuare ed adottare caso per caso soluzioni informatiche in grado di porsi come "interfacce" condivise semplici e diffuse, ed il processo telematico costituisce forse un significativo banco di prova per i magistrati, ma anche per gli avvocati).
Ed in questo occorre allora un impegno diretto senza deleghe all'esterno cioè a uffici particolari o a referenti particolari, o mantenendo la consueta (e deleteria a mio modo di vedere) politica delloutsourcing. L'innovazione implica un impegno all'interno dei nostri uffici, un impegno locale e insieme globale, ma un impegno diretto e non una delega costante agli "specialisti".
E una politica dell'innovazione implica anche un completo ripensamento delle strutture dedicate: il sistema dei referenti distrettuali ha dieci anni, risente di un'articolazione rigida e inattuale e non ha dato molti risultati concreti o, meglio, non sono mancate esperienze innovative in qualche caso molto interessanti, ma esse non si sono tradotte in riferimenti generali.”

Giuseppe Corasaniti (1957) magistrato italiano

dall'intervento al XXIX Congresso della ANM, 2008; citato in Le proposte della Magistratura http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf, archivio.associazionenazionalemagistrati.it

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“La Costituzione è stata e rimane la mia Bibbia civile, il testo su cui ho riflettuto in ogni momento difficile. Io non sono mai stato un uomo politico, ma soltanto un cittadino al servizio dello Stato. Quando ero già avanti negli anni, mi sono stati affidati compiti politici, che mi sono sforzato di assolvere avendo sempre per sicuro riferimento la Costituzione.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dalla cerimonia di consegna del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi delle Medaglie d'Oro al Merito Civile nella ricorrenza del 61° anniversario della Liberazione, 25 aprile 2006. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=discorso&key=29045.

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“Proprio coloro che conoscono l'orrore dei campi di concentramento dalla propria esperienza hanno sempre fatto riferimento alla fondamentale somiglianza tra i campi di concentramento umani e animali.”

Helmut F. Kaplan (1952) filosofo austriaco

Origine: Da Animali ed ebrei o l'arte della rimozione ( Tiere und Juden oder Die Kunst der Verdrängung http://www.tierrechte-kaplan.org/kompendium/a170.htm); citato in Susann Witt-Stahl, Auschwizt non sta sul vostro piatto http://www.liberazioni.org/articoli/Witt-StahlS-01.htm, traduzione di Marco Maurizi, Liberazioni.org.

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“Avendo parlato di intellettuali e di realismo, sarà bene precisare ancora un punto. Si è accennato al fatto che le simpatie di alcuni intellettuali pel comunismo hanno un certo carattere paradossale, in quanto il comunismo disprezza il tipo dell'intellettuale come tale, tipo che per esso appartiene, essenzialmente al mondo dell'odiata borghesia. Ora, un atteggiamento del genere può venire condiviso anche da chi appartenga al fronte opposto al comunismo, dato quel che nel mondo contemporaneo esse significano, ci si può opporre ad ogni sopravalutazione della cultura e dell'intellettualità. L'avere per esse quasi un culto, il definire con esse uno strato superiore, quasi una aristocrazia – l' "aristocrazia del pensiero" che sarebbe quella vera, legittimamente soppiantante le forze precedenti di élite e di nobiltà – è un pregiudizio caratteristico dell'epoca borghese nei suoi settori umanistico-liberali. La verità è invece che siffatta cultura e intellettualità non sono che dei prodotti di dissociazione e di neutralizzazione rispetto ad una totalità. Pel fatto che ciò è stato avvertito, l'antintelletualismo ha avuto una parte di rilievo negli ultimi tempi, al titolo di una reazione quasi biologica la quale purtuttavia troppo spesso ha seguito direzioni sbagliate o, per lo meno, problematiche. Non ci soffermeremo però su quest'ultimo punto. Ne abbiamo già trattato in altra sede, parlando dell'equivoco dell'antirazionalismo. Qui vi è solo da mettere in rilievo che esiste un terzo possibile termine di riferimento di là sia da intellettualismo che da antintellettualismo, per un superamento della "cultura" d'intonazione borghese. Tale è la visione del mondo – in tedesco Weltanschauung. La visione del mondo non si basa sui libri, ma su una forma interiore e su una sensibilità aventi un carattere non acquisito ma innato.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

Intellettualismo e Weltanschauung

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“[Su Francesco Totti] È impressionante, è un riferimento per tutti e dimostra che l'età nel calcio non è importante. Se sta bene deve continuare, è un bene per i bambini e per tutti la sua presenza e dimostra che nel calcio non ci sono limiti.”

Cristiano Ronaldo (1985) calciatore portoghese

Origine: Durante la conferenza stampa prima della partita di andata degli ottavi di finale di Champions League Roma-Real Madrid, 16 febbraio 2016; citato in Roma-Real Madrid, Ronaldo: "Critiche? Li ho viziati. Sul rigore di Messi so tutto" http://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/16-02-2016/roma-real-madrid-ronaldo-critiche-rigore-messi-totti-impressionante-esempio-zidane-champions-league-140687863143.shtml, Gazzetta.it, 16 febbraio 2016.

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“Il Tricolore, che ha accompagnato le complesse e travagliate vicende della storia del nostro Paese, ci ricorda come il popolo italiano ha saputo superare prove drammatiche e ricorrenti tensioni. Rappresenta un patrimonio comune e un punto di riferimento essenziale per far fronte con robuste radici e spirito innovatore alle sfide attuali.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Comunicati Dichiarazione del Presidente Napolitano http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=40077, Quirinale.it, 9 gennaio 2014.

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“[Parlando di Antonio Tatò] La sua vita, lo stile, le azioni e i risultati del lavoro di Tonino, in tutti questi anni, sono un esempio della politica vissuta come passione. Come attenzione alle cose della vita, alle sofferenze e alle ingiustizie della vita, e come volontà di incidere su di esse, di cambiare realmente, di intervenire in ogni momento negli aspetti più minuti della vita politica. Era anche attenzione nel valutare la realtà per quel che è, le relazioni, i rapporti di forza, anche, per quel che sono, e la convinzione che non ci si possa, però, limitare a registrarli, ma che la politica ha invece senso solo se su di essi si interviene, appunto per modificarli, per introdurre la novità. La sua casa era diventata, per i segretari del Pci prima e del Pds dopo, centro di incontri politici ad alto livello, incontri nei quali si respirava la volontà della politica – di quella politica che aveva fatto questa Repubblica – di ritrovare il respiro antico del progetto democratico. Ma ciò avveniva sempre in rapporto alle masse, avremmo detto un tempo, agli interessi, ai bisogni delle donne e degli uomini in carne ed ossa. Perché fuori di questo riferimento, di questo ancoraggio, non vi è reale creatività politica. Questa intuizione dell'agire politico, ne sono convinto, è il filo rosso che unisce l'esperienza di Tonino partigiano, militante nella Sinistra cristiana, nel sindacato, nel Pci, nel Pds.”

Achille Occhetto (1936) politico italiano

Origine: Dal discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 5.

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“Il caso Moro deve essere oggetto di riflessione in ogni momento perché costituisce un riferimento per la nostra democrazia e monito costante a non abbassare la guardia verso tutti i pericoli che la possono mettere in discussione.”

Andrea Orlando (1969) politico italiano

Origine: Citato in Mattarella: "Ricordare le vittime del terrorismo significa volere la verità" http://www.repubblica.it/politica/2015/05/09/news/mattarella_ricordare_vittime_terrorismo_significa_volere_la_verita_-113932154/, La Repubblica.it, 9 maggio 2015.

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“Ah! come descrivere l'impressionante presentabilità delle sue:
«Si accusa ricevimento della sopradistinta e si rimane in attesa di ulteriore seguito con riferimento alla presente.»”

Piero Jahier (1884–1966) scrittore e poeta italiano

Posizione personale, p. 82; citato in introduzione, p. 23
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“De Mita fa riferimento alla sua indubbia intelligenza politica, ma omette di ricordare che in Campania è autore, insieme a Bassolino, di una feroce macchina di potere di stampo feudale.”

Francesco Pionati (1958) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Pionati: De Mita segretario in Campania apre autostrada a UDC http://ciroaquino.go.ilcannocchiale.it/post/1428193.html, Il Cannocchiale.it, 1° aprile 2007.

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“I cattolici hanno un tessuto sociale, religioso e pastorale, assolutamente integro. Sono una preziosa risorsa e un serbatoio di valori. E di reti, di riferimenti per quanti non vogliono impiccarsi all'individualismo estremizzato, la trappola di un meccanismo sociale dell'uomo contemporaneo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall' intervista http://www.antoniogaldo.it/2012/03/i-moderati-che-vorrei/intervista-ad-andrea-riccardi/ di Antonio Galdo, AntonioGaldo.it, marzo 2012.

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“Balthasar fu accusato di sudditanza nei confronti della dottoressa, e quindi di essere succube delle sue visioni mistiche […]. Lei era giudicata malevolmente superba, eccentrica, piuttosto visionaria […]. Le chiacchiere non mancarono e anzi durarono non poco, nella totale (o apparente?) indifferenza però di Balthasar, lei invece in qualche passaggio dei suoi commenti al Vangelo di Giovanni si lascia sfuggire qualche critica velata nei confronti di quanti ipocritamente seminavano zizzania nella Chiesa a causa del distorto giudizio sul loro rapporto. Ma la sofferenza silenziosa e umile di entrambi per queste incomprensioni è abbastanza nota. Non c'è una riga […] in cui Balthasar faccia riferimento agli anni difficili […]; ha attraversato gli ultimi vent'anni della sua esistenza senza cercare improbabili rivendicazioni o riabilitazioni, salvo l'insistenza, quando richiesto, dell'importanza dell'opera di lei per comprendere la sua stessa opera, quasi per una sorta di riconoscimento oggettivo del valore di Adrienne e per non riservare solo a sé meriti culturali ed ecclesiali che da più parti cominciarono ad arrivare. Certo, lo ritroviamo ancora come un cavaliere solitario, nemmeno molto impegnato per la vita e lo sviluppo della Comunità di Giovanni che restò una realtà abbastanza esigua e forse elitaria.”

Marcello Paradiso (1953) presbitero e teologo italiano

Origine: Il blu e il giallo, p. 210

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“Trovai [in riferimento alla magia] una spiegazione illuminante nel sesto libro dei Naturalia di Avicenna, in cui si dice che è insita nell'anima umana una certa proprietà (Virtus) di cambiare le cose, e che le altre cose le sono soggette; precisamente quando essa è trascinata a un grande eccesso di amore o di odio o qualcosa di analogo. Se quindi l'anima di un uomo cade in preda a un grande eccesso di una qualche passione, si può stabilire sperimentalmente che l'eccesso costringe [magicamente] le cose e le cambia nella direzione verso cui tende l'eccesso e non l'ho creduto per lungo tempo, ma dopo la lettura di libri negromantici e che hanno per tema immagini magiche e magia, ho trovato che (realmente) l'emotività (affectio) dell'anima umana è la radice principale di tutte le cose, sia che essa, a causa della sua grande emozione, modifichi il suo corpo e altre cose alle quali tende, sia che ad essa anima siano soggette, data la sua dignità, le altre cose inferiori, o che con tale affetto spinto al di là di ogni limite corra parallelamente l'ora adatta o la situazione astrologica o un'altra forza, e noi crediamo [di conseguenza] che [ciò] che produce questa forza sia causato dall'anima. (…) Chi vuole quindi conoscere il segreto di questo fatto per provocarlo e scatenarlo, deve sapere che chiunque può influenzare magicamente ogni cosa, se cade preda di un grande eccesso (…) e allora lo deve fare precisamente in quell'ora in cui l'eccesso lo aggredisce e agire con le cose che l'anima gli prescrive. Infatti l'anima è allora così bramosa della cosa che vuole causare, che afferra anche da sé l'ora più importante e migliore, che comanda anche alle cose che più convengono a quell'effetto. Così è l'anima che brama più intensamente l'oggetto che rende le cose più efficaci e più simili [a ciò] che risulta (…) In maniera simile funziona infatti la produzione in tutto ciò che l'anima brama con intenso desiderio.”

Alberto Magno (1206–1280) vescovo cattolico, religioso e santo tedesco

Da De mirabilibus mundi
Origine: Citato da Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Bollati Boringheri <nowiki>ISBN 978-88-339-0712-3</nowiki> p. 145

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