Frasi sul sole
pagina 13

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“Dopo due anni e un bacio | succhiami il veleno, sputalo lontano.”

Dente (cantante) (1976) cantautore italiano

da Sole, n. 7
L'amore non è bello

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“Montale, | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal sole, | e intesse liscosa canzone.”

Giorgio Caproni (1912–1990) poeta, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Da Epigramma in Res Amissa

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“Io songo nato addò sta 'e casa 'o sole. | 'O sole me cunosce 'a piccerilio; | 'o primmo vaso' 'nfronte, ero tantillo | m'ha dato quanno stevo int' 'o spurtone.”

Totò (1898–1967) attore, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore italiano

da O Sole
Poesie
Origine: Bacio.
Origine: Grande cesto.

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“Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere
mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose,
che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi che l'uomo sa.
Là fui portato. Infatti, là mi portarono accorte cavalle
tirando il mio carro, e fanciulle indicavano la via.
L'asse dei mozzi mandava un sibilo acuto,
infiammandosi – in quanto era premuto da due rotanti
cerchi da una parte e dall'altra –, quando affrettavano il corso nell'accompagnarmi,
le fanciulle Figlie del Sole, dopo aver lasciato le case della Notte,
verso la luce, togliendosi con le mani i veli dal capo.
Là è la porta dei sentieri della Notte e del Giorno,
con ai due estremi un architrave e una soglia di pietra;
e la porta, eretta nell'etere, è rinchiusa da grandi battenti.
Di questi, Giustizia, che molto punisce, tiene le chiavi che aprono e chiudono.
Le fanciulle, allora, rivolgendole soavi parole,
con accortezza la persuasero, affinché, per loro, la sbarra del chiavistello
senza indugiare togliesse dalla porta. E questa, subito aprendosi,
produsse una vasta apertura dei battenti, facendo ruotare
nei cardini, in senso inverso, i bronzei assi
fissati con chiodi e con borchie. Di là, subito, attraverso la porta,
diritto per la strada maestra le fanciulle guidarono carro e cavalle.
E la Dea di buon animo mi accolse, e con la sua mano la mia mano destra
prese, e incominciò a parlare così e mi disse:
«O giovane, tu che, compagno di immortali guidatrici,
con le cavalle che ti portano giungi alla nostra dimora,
rallegrati, poiché non un'infausta sorte ti ha condotto a percorrere
questo cammino – infatti esso è fuori dalla via battuta dagli uomini –,
ma legge divina e giustizia. Bisogna che tutto tu apprenda:
e il solido cuore della Verità ben rotonda
e le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è una vera certezza.
Eppure anche questo imparerai: come le cose che appaiono
bisognava che veramente fossero, essendo tutte in ogni senso.»”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“Sul mio regno non tramonta mai il Sole.”

Carlo V del Sacro Romano Impero (1500–1558) Imperatore del Sacro Romano Impero

Attribuite
Origine: Citato in Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, Dialogo con la storia 1, La Nuova Italia, Firenze, cap. 20, L'Impero di Carlo V, una formazione anacronistica, p. 263.

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“Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Roma, 17 gennaio 1943
Parliamo dell'elefante

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“Sapete quanto questo Paese, la Turchia, sia nel mio cuore e quanto io abbia negli anni seguito e incoraggiato la sua evoluzione. Questo Governo è espressione di libere elezioni, certamente, che hanno dato per tre volte successive una chiara maggioranza al partito del Primo Ministro, ma come ha detto autorevolmente il Presidente Gül, le elezioni da sole non sono sufficienti. Per comprendere le cause profonde è venuto il momento anche di un sincero esame di coscienza da parte dell'Europa. Nel recente passato è stato elogiato il modello Turco, anche oltre i suoi meriti, per i suoi successi economici e perché si sperava – e si spera ancora – fosse capace di coniugare – e sia capace di coniugare – islam e democrazia. Questo modello è stato sostenuto con l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea, riconosciuto in occasione del referendum costituzionale del 2010 che ha ridotto il potere dell'esercito, ma devo dire poi che alcuni Paesi europei e l'Europa in generale lo ha poi abbandonato, con una netta chiusura sul fronte dei capitoli negoziali. Io credo sia stata una visione miope, un arretramento della prospettiva europea della Turchia, compiuto proprio nel momento in cui vi era più bisogno di sostenere il consolidamento degli standard democratici del Paese. Un comportamento del tutto incoerente se consideriamo che l'adozione di alcuni dei capitoli bloccati – quello per esempio sui diritti fondamentali e sulla libertà di espressione – avrebbe accolto la rivendicazione di tanti turchi scesi ora nelle piazze e nelle strade.”

Emma Bonino (1948) politica italiana
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“Bisogna vivere come i gigli dei campi. E così voglio fare: baciata dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

Data?
Che tempo che fa

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“Quando la cima di quel cipresso | ti oscurerà la luce del sole | dimentica il mondo e vieni con me.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Il distacco, 11<sup>a</sup> composizione, p. 62
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“È di tuo nonno il vento che soffia, | è di tuo nonno il mare che fischia, | è di tuo nonno il sole che brilla, | rendi a tuo nonno quello che è di tuo nonno.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da È di tuo nonno, 48<sup>a</sup> composizione, p. 76
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Africa, il sole, le dune è Africa, | lontana ma legata all'America, | i riti tribali di stregoni cardinali, | di ministri triviali è Africa.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Metà Africa metà Europa, lato B, n. 1
E io ci sto

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“Ma è Elsa Martinelli non ha fatto molti film e quei pochi neanche belli | quando incede è una gazzella e sotto il sole non si spella.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Jet-set, lato B, n. 2
E io ci sto

“Arte senza cuore. Primavera senza sole.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 11

“Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

da <nowiki>'O paese d' 'o sole</nowiki>, con D'Annibale
Questo è il paese del Sole, | questo è il paese del Mare,| questo è il paese dove tutte le parole, | siano dolci od amare, sono sempre parole d'amore!

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“Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

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“Di solito, all'inizio dell'autunno, la mamma partiva per Mosca con i bambini che andavano ancora a scuola. Mio padre, mia sorella e io restavamo a Jasnaja Poljana ancora qualche mese. Facevamo una vita da Robinson sull'esempio di nostro padre. Tenevamo la casa sole, senza l'aiuto di domestici, e preparavamo pasti strettamente vegetariani.
Un giorno ci annunciarono l'arrivo di una nostra zia, amica di tutti, alla quale volevamo molto bene. Sapendo che la zia apprezzava la buona tavola e particolarmente la carne, ci chiedevamo che cosa fare.
Preparare il «cadavere», chiamavamo così la carne, ci faceva orrore. Mentre discutevo la faccenda con mia sorella venne papà. Messo al corrente dei nostri dubbi, ci rassicurò, promettendoci di occuparsi del menu della zia.
«Quanto a voi,» disse, «preparate il pranzo come al solito.»
La zia, bella, allegra, piena di vita come sempre, arrivò quel giorno stesso. Venuta l'ora passammo nella sala da pranzo. E cosa vi trovammo? Al posto della zia c'era un enorme coltello da cucina e, attaccato alla seggiola con una cordicella, un pollo vivo. La povera bestia si dibatteva trascinandosi il sedile.
«Sappiamo che ti piace mangiare gli esseri viventi,» disse papà, «così ti abbiamo procurato questo pollo. Ma nessuno di noi vuole commettere un assassinio: quel coltello omicida è a tua disposizione per compierlo.»
«Un'altra delle tue burle!» esclamò zia Tatiana scoppiando a ridere. «Tania! Maša! Sciogliete subito quella povera bestia e ridatele la libertà.»
Ci affrettammo a obbedire alla zia. Liberato il pollo, venne servito quanto avevamo preparato per il pasto: maccheroni, legumi e frutta.”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, p. 187

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“[Il sole] ha la larghezza di un piede umano.”

Eraclito (-535) filosofo greco antico

frammento 3

“Un altro sole, quando viene sera, | sta colorando l'anima mia | potrebbe essere di chi spera | ma nel mio cuore è solo mia.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Così celeste, n.° 9

“Chiara come un bel sole d'inverno | E trasparente stella all'imbrunire | Succhia questo bellissimo giorno | E tutte quante le mie paure.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da You make me feel loved

“Ma ho bisogno di te | di svegliarmi nel sole | da quanto tempo hai il mio cuore?! | Non lo so.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Quanti anni ho

“Sono appeso a un filo per te | Steso fuori che asciugo il dolore | Dammi sole.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Un uovo sodo

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Amerigo Vespucci photo

“In quanto alla longitudine dico che per conoscerla incontrai tanta difficoltà che ebbi grandissimo studio in incontrare con sicurezza il cammino che intraprendemmo. Tanto vi studiai che alla fine non incontrai miglior cosa che vedere e osservare di notte la opposizione di un pianeta con un altro, e il movimento della luna con gli altri pianeti, perché la Luna è il più rapido tra i pianeti come anche fu comprovato dall'almanacco di Giovanni da Monteregio, che fu composto secondo il meridiano della città di Ferrata concordandolo con i calcoli del Re Alfonso: e dopo molte notti passate ad osservare, una notte tra le altre, quella del 23 agosto 1499, nella quale vi fu una congiunzione tra la Luna e Marte, la quale congiunzione secondo l'almanacco doveva prodursi a mezzanotte o mezz'ora prima, trovai che all'uscire la Luna dal nostro orizzonte, che fu un'ora e mezza dopo il tramonto del Sole, il pianeta era passato per la parte di oriente, dico, ovvero che la luna si trovava più a oriente di Marte, circa un grado e qualche minuto, e alla mezzanotte si trovava più all'oriente quindici gradi e mezzo, di modo che fatta la proporzione, se le ventiquattrore mi valgono 360 gradi, che mi valgono 5 ore e mezza? Trovai che mi valevano 82 gradi e mezzo, e tanto distante mi trovavo dal meridiano della cibdade de Cadice, di modo ché assignando cada grado 16 e 2/3 leghe, mi trovavo 1374 leghe e 2/3 più ad occidente della cibdade de Cadice.”

Amerigo Vespucci (1454–1512) navigatore italiano

Lettere sul mondo nuovo

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“Noi non potremo ottenere il posto al sole che ci spetta che con l'aiuto di una buona spada, perché non ce lo cederanno mai volontariamente.”

Guglielmo di Prussia (1882-1951) (1882–1951) Principe ereditario dell'Impero tedesco, capo della casata degli Hohenzollern (1941-1951)

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 682

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“[Sugli attentati dell'11 settembre 2001] Eravamo basiti, incollati allo schermo, come tutti. Le immagini parlavano da sole, sconvolgenti, abbiamo ancora davanti agli occhi il terribile schianto dei due aerei sulle Torri Gemelle. Furono momenti di sgomento, ma noi dovevamo anche pensare che di lì a poco ci saremmo trovati di fronte il Real… E invece arrivammo allo stadio discutendo solo delle notizie che provenivano da New York.”

Vincenzo Montella (1974) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Alfredo Corallo; citato in Quel Roma-Real nel giorno più triste. Montella: 'Fu irreale' http://m.sky.it/sport/champions_league/2011/09/02/11_settembre_2001_roma_real_madrid_champions_intervista_a_vincenzo_montella, Sky.it, 8 settembre 2011.

“Ahimè al cielo, ahimè alla luna sole e stelle mi portan fortuna! Io vivo per soffrire, e vorrei sol morire!”

Andrew Matthews (1948) scrittore britannico

Origine: Gatti, streghe e cavalieri, p. 87

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“Pur ieri beveva la terra, | con sete di giovane ardore, | la pioggia d'autunno: una sposa | che trepida attende l'amore. | Ma or che, d'aiole dorate | fiorita la candida vesta, | per lei primavera è venuta, | somiglia a una sposa ridesta | che rida sui pinti tappeti, | che goda dei lini preziosi, | che al collo ammirando rinnovi | di gemme i monili vezzosi. | La gonna distende vivace | di occhi gemmanti variata: | qui rossi, là verdi, là gialli | la bocca le suggono ambrata. | Da dove i colori e la luce | commisti ha rapiti e i tepori? | Scintillano gocce di stelle, | raggianti, cangianti fulgori, | Scendiamo col vin nel verziere! | Ei brilla nel calice schietto, | in mano riluce e scintilla, | rifulge e fiammeggia nel petto. | È il sole che sprizza dai vetri! | L'acchiappino svelti i bicchieri! | Del bosco pei freschi meandri | perdiamoci e i verdi sentieri! | Andiam! ci! ridenti | la terra c'impregna gioiosa | di freschi profumi, di gocce | di pioggia, la più rugiadosa. | Le lacrime della rugiada | l'allegran di pianto glorioso, | son veli di perle lucenti | che adornano un petto vezzoso.”

Yehuda Ha-Levi (1079–1141) rabbino di origine sefardita, fu filosofo, teologo, medico e poeta

Origine: Canto dedicato all'amico Ischaq ben Yalton. Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, p. 302.
Origine: Citato in Antonio Belli, Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, pp. 302-303

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“Il mio spirito è avido soltanto di verdi campi, di sole, di vino; di starmene seduta a non far niente.”

Virginia Woolf (1882–1941) scrittrice, saggista e attivista britannica

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“Garrotiamoli, ma non con la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta attorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia.”

Pier Gianni Prosperini (1946) politico italiano

http://www.ilgiornale.it/interni/il_tour_camel__dellassessore/18-03-2007/articolo-id=164614-page=2-comments=1 ilGiornale
Variante: Garrottiamoli i gay... Ma non la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia.

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“Una mobilità meravigliosa, incantevole, una vivacità aerea: il gatto.
Ogni seduzione è felina. Come se le apparenze si mettessero a funzionare da sole e a concentrarsi senza fatica.
Felinità delle apparenze. Niente se ne scatena, tutto vi s'incatena. Perché la felinità non è altro che la concatenazione suprema del corpo e del movimento.”

Jean Baudrillard (1929–2007) filosofo e sociologo francese

Cool memories
Origine: Citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), 101 gatti d'autore. Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto, F. Muzzio, Padova, 1997, p. 7. ISBN 88-7021-844-9

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