Frasi su stampo
pagina 5

Giorgio Faletti photo

“Io invece penso che l'open source sia il sistema migliore per precipitare nella barbarie. Certe cose vengono fatte perché esiste un'industria che le produce e investe senza un ritorno economico. Senza un editore, Hemingway non sarebbe stato scoperto.”

Giorgio Faletti (1950–2014) scrittore italiano

Origine: Dall'intervista di Anna Masera, Faletti: «La mia faccia gratis per combattere la pirateria», la Stampa, 10 maggio 2005, p. 14.

Derrick de Kerckhove photo
Derrick de Kerckhove photo

“Internet è la stampa sottoposta all'accelerazione dell'elettricità.”

Derrick de Kerckhove (1944) filosofo, sociologo e accademico belga

Dopo la democrazia?

Giulio Cavalli photo

“Tutte le mafie del mondo vivono, proliferano e crescono sulla base del proprio onore che cresce sulla paura. Quell'onore si incancrenisce e diventa credibilità fino a sommergersi e travestirsi di cultura. Ridere di mafia significa ribellarsi ad un racket culturale.”

Giulio Cavalli (1977) attore, scrittore e regista italiano

dal comunicato stampa http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=133&Itemid=1 del suo spettacolo Do ut des

“Sentimenti gentili e affettuosi sono qui espressi in lingua schietta e di un pretto stampo italiano, con semplicità e verità di stile, con melodia soave.”

Rinaldo d'Aquino (1227–1281) poeta italiano

Francesco De Sanctis
Lamento dell'amante del crociato, Citazioni sul Lamento dell'amante del crociato

Agostino d'Ippona photo

“Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

citato in Bruna D'Aguì, Creaturismo. Le fondamenta del creato, Nuova Stampa, Roma 2007, p. 221

Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Fedele Confalonieri photo
Zinedine Zidane photo

“Ho giocato in due dei più grandi club del mondo. Ce ne sono altri, ma è difficile che eguagliano il palmarès della Juve o del Real Madrid.”

Zinedine Zidane (1972) calciatore francese

Origine: Dalla conferenza stampa in cui ha annunziato il ruo ritiro della attività calcistica; citato in Zidane: "Me voy porque no estoy a gusto con mi fútbol" http://www.madridpress.com/noticia/46582/, Madrid Press, 25 aprile 2006.

Esteban Cambiasso photo

“[su José Mourinho] È un tecnico che ha nel dialogo il punto di forza. Gli piace lavorare su ogni piccolo dettaglio, dà una personalità forte alla squadra. È un grande allenatore. In conferenza stampa ha un tono forte ma lui se lo può permettere.”

Esteban Cambiasso (1980) calciatore argentino

Origine: Citato in Cambiasso: Inter, vogliamo continuare a vincere http://www.inter.it/aas/news/reader?N=52080&L=it, Inter.it, 26 marzo 2011.

Fabrizio Cicchitto photo

“Ho pensato di iscrivermi a quella loggia come ci si iscrive al Rotary, ai Lions. Così quando è scoppiato lo scandalo P2 non mi restava che il suicidio…”

Fabrizio Cicchitto (1940) politico italiano

Intervista di Augusto Minzolini, Politica e massoneria «Io, il psi e i soldi della P2» Cicchitto: «Ho pagato, altri invece no» , La Stampa, 19 novembre 1993, p. 7
Origine: http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1173516

Armando Cossutta photo

“Comunista è innanzi tutto un nome bellissimo, che nella storia ha mosso tante cose.”

Armando Cossutta (1926–2015) politico italiano

Origine: Citato in Augusto Minzolini, E la paura unisce la sinistra, La Stampa, 21 dicembre 1993, p. 7.

“Silvio Berlusconi […] nell'estate del 1986 concede un'intervista a Canale 5, di cui è proprietario.
Intervistatrice: «Lei è anche un grande studioso dei classici».
Il Cavaliere: «Ma no, non dica così».
Lei: «Sì, invece, non faccia il modesto. Lei, dottore, ha appena pubblicato un'edizione pregiata dellUtopia di Tommaso Moro, con una bellissima prefazione e una perfetta traduzione dal latino…».
Cavaliere: «Be', in effetti il latino non lo conosciamo tutti, bisogna tradurlo…».
Luigi Firpo, 71 anni, studioso della storia rinascimentale, monumento di erudizione, cattedra di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino, è in vacanza e sta facendo zapping. Quando l'intervistatrice legge alcune righe della prefazione di Berlusconi, l'anziano professore la riconosce immediatamente come sua, appena data alle stampe per l'editore Guida di Napoli.
Riesce ad avere una copia edita dalla Silvio Berlusconi Communication e osserva che Berlusconi ha copiato interi brani della prefazione e della traduzione in latino. Scrive a Berlusconi intimandogli di ritirare tutte le copie. Berlusconi telefona scusandosi e accusando una segretaria disattenta.
Il vecchio professore minaccia di portarlo in tribunale. Berlusconi cerca di blandirlo, gli telefona un giorno sì e uno no, per sei mesi, raccontandogli barzellette. Lo invita a Canale 5 per parlare del papa. Berlusconi è dietro le quinte con una busta di denaro «per il suo disturbo e per l'onore che ci fa», che il professore sdegnosamente rifiuta. Berlusconi continua: per Natale gli regala una valigetta ventiquattrore in pelle di coccodrillo con le cifre LF in oro, un enorme mazzo di orchidee ed un biglietto: «Per carità, non mi rovini». Firpo manda tutto indietro con un biglietto: «Preferisco la mia vecchia borsa sdrucita. Quanto ai fiori, per me e mia moglie, i fiori tagliati sono organi sessuali recisi.»”

Enrico Deaglio (1947) giornalista e scrittore italiano

da Patria 1978-2010, il Saggiatore, Milano, 2010, p. 222 http://books.google.it/books?id=vGXggW7UtEMC&pg=PA222

Zhao Ziyang photo
Adriano Leite Ribeiro photo
Arnoldo Foà photo

“Detesto la chiesa cattolica romana, la cosa più brutta mai esistita. Ne ha combinate di schifezze. Questa sua ossessione a dialogare con tutti i poteri della terra.”

Arnoldo Foà (1916–2014) attore italiano

da Intervista ad Arnoldo Foà: “L’umanità scompare. E io rido” http://www.lastampa.it/2014/01/11/cultura/intervista-ad-arnoldo-fo-lumanit-scompare-e-io-rido-5b0dnYUBfASOQ3asKaAcQI/pagina.html, La Stampa, 27/08/2007

Indro Montanelli photo
Niccolò Ghedini photo

“Ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile.”

Niccolò Ghedini (1959) avvocato e politico italiano

citato in Ugo Magri, Il premier: tutta spazzatura http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200906articoli/44715girata.asp, La Stampa, 18 giugno 2009
Origine: Patrizia D'Addario, la donna che in un'intervista al Corriere della sera ha raccontato, sostenendo di avere delle registrazioni come prova, di aver ottenuto denaro e una candidatura alle elezioni baresi dopo due feste a palazzo Grazioli, la dimora romana di Silvio Berlusconi.

Carlo Freccero photo

“Con Berlusconi non c'era tutto questo servilismo che c'è verso Renzi. È una cosa insopportabile. La Rai è già renziana ma si adegua sempre, a volte anticipa i tempi. Mi colpisce la stampa, è un inno continuo. La7? Sì, Mentana è abbastanza renziano, senza dubbio. E poi Renzi dà il cellulare a tutti. C'è una forma di cameratismo coi giornalisti che vuol dire tante cose. Con Berlusconi non c'era, non c'era. Ci deve essere un distacco.”

Carlo Freccero (1947) autore televisivo italiano

Origine: Dal programma radiofonico La Zanzara, Radio 24; citato in Freccero contro la Rai: "Troppo servile con Renzi. Era meglio con Berlusconi..." http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/freccero-contro-rai-troppo-servile-renzi-era-meglio-999245.html, il Giornale.it, 6 marzo 2014.

Georg Forster photo
Vittorio Feltri photo
Arturo Parisi photo

“L'incontro Berlusconi-Veltroni potrebbe rivelarsi storico se avesse avuto per oggetto la storia del Paese. Ma un incontro che ha per oggetto la regola per ripartirsi al meglio per tutti e due i posti in Parlamento, che incontro storico vuole che sia?”

Arturo Parisi (1940) politico italiano

dall'intervista di Fabio Martini, " Walter, un voltafaccia che pagheremo caro" http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071203/gevx1.tif, La Stampa, 3 dicembre 2007, p. 7

Gay Talese photo
Marco Travaglio photo

“Da 15 anni è irrevocabilmente accertato che l'assassinio di Calabresi fu organizzato nel servizio d'ordine di Lotta continua, ordinato da Giorgio Pietrostefani con l'assenso del leader Adriano Sofri e materialmente eseguito da Ovidio Bompressi, con la complicità di Leonardo Marino, che rubò e guidò l'auto durante l'agguato, e di altri fiancheggiatori miracolati dalla mancanza di prove certe. […] Eppure, nella fiction, queste quattro figure diventano invisibili. Non pervenute, se non nei titoli di coda che danno conto delle quattro condanne. Uno degli aspetti più positivi del film-tv di Graziano Diana è quello di mostrare la campagna d'odio che si scatenò contro Calabresi dopo la tragica fine alla questura di Milano dell'anarchico Pinelli, ingiustamente sospettato di aver avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana: prime pagine di Lotta continua e altri giornali, appelli di intellettuali, manifestazioni con slogan assassini. […] Ma il peccato originale della fiction è che mancano i volti e le imprese dei colpevoli. Non c'è la riunione in cui si decise l'omicidio, non c'è l'ordine di uccidere, non c'è il viaggio di Marino a Pisa dove Sofri gli confermò il mandato, non c'è il processo costellato dalle bugie degli imputati e ancor più dei falsi testimoni ingaggiati dalla nota lobby. Nulla di nulla: nel 2013, alla Rai, è ancora proibito. […] Eppure questo banalissimo rilievo nessuno degli ipercritici della libera stampa ha osato muoverlo. Strano, eh? Chissà come mai.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Il suicidio Calabresi, 11 gennaio 2014
Il Fatto Quotidiano

Clemente Mastella photo
Toni Morrison photo

“Più Amata diventava grande e più Sethe diventava piccola, più gli occhi di Amata diventavano luminosi e più quegli occhi che non si abbassavano mai diventavano due fessure assonnate. Sethe non si pettina va più, né si rinfrescava la faccia con l'acqua. Stava seduta sulla sedia leccandosi le labbra, come una bambina in castigo, mentre Amata le divorava la vita, la afferrava, se ne gonfiava, la usava per diventare più alta. […] Sethe cercava di rimediare in qualche modo alla sega, Amata gliela faceva pagare. […] Eppure, sapeva che la paura più grande di Sethe era la stessa che Denver aveva avuto all'inizio — che Amata potesse andarsene. […] Il timore che, prima che Sethe riuscisse a farle capire quel che voleva dire — che cosa c'era voluto per muovere i denti di quella sega sotto il suo piccolo mento, sentire il sangue della bambina nella sua mano sgorgare fuori come il petrolio, tenerle la faccia, così la testa sarebbe rimasta su, stringerla a sé così avrebbe potuto assorbire, immobile, gli spasmi mortali che percorrevano veloci quel dolce, adorato corpicino pieno di vita — il timore che Amata potesse andarsene.--> Andarsene prima che Sethe riuscisse a farle capire che peggio ancora di quello — molto peggio — era quello di cui era morta Baby Suggs, quello che Ella conosceva, quello che Stamp Paid aveva visto e quello che aveva fatto tremare Paul D. Che un bianco qualunque potesse prendere tutto l'io di una persona per il primo motivo che gli saltava in mente. Non solo poteva sfruttare, uccidere o mutilare una persona, ma anche sporcarla. Sporcarla al punto da dimenticare chi si è e non poterci più pensare.”

Origine: Amatissima, pp. 362-4

Sara Northrup Hollister photo
Emma Bonino photo
José Mourinho photo
Massimiliano Parente photo

“Con Milošević c'era equilibrio nei Balcani; la pulizia etnica è una balla della stampa, i disastri sono venuti dopo. Lo stesso in Irak: i morti non c'erano con Saddam Hussein, ora sì. Lui riusciva a tenere in equilibrio sciiti e sunniti; che ora, contro gli americani, si stanno unendo: e saranno dolori per tutti.”

Erminio Boso (1945–2019) politico italiano

citato in Boso: il candidato euroscettico e anti-americano http://www.questotrentino.it/articolo/9220/boso_il_candidato_euroscettico_e_anti_americano.htm, 12 giugno 2004, questotrentino.it

Sergio Quinzio photo

“Quando l'essere umano è sentito come qualcosa di scomponibile e sostituibile nelle sue parti, è già inesorabilmente ridotto a cosa e ogni cosa ha necessariamente il suo prezzo e il suo mercato.”

Sergio Quinzio (1927–1996) teologo e aforista italiano

da I magazzini dell'orrore http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0955_01_1988_0008_0001_12925628/, La Stampa, 10 gennaio 1988

Piero Gobetti photo

“In regime di stampa imbavagliata il vero articolista è il lettore: egli deve leggere tra le righe.”

Piero Gobetti (1901–1926) giornalista, politico e antifascista italiano

La rivoluzione liberale

Anthony Kiedis photo
José Mourinho photo

“Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Da Marca; citato in Tancredi Palmeri Il blob della settimana http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14, Gazzetta.it, 16 gennaio 2012.

Saturnino Celani photo
Un anno senza Carlo photo

“Confesso, ho dato una mano ai nostri servizi segreti militari, il Sismi.”

Renato Farina (1954) politico e scrittore italiano

citato in Farina: «Confesso, ho dato una mano al Sismi» http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200607articoli/7431girata.asp, La Stampa, 8 luglio 2006

Federico Rampini photo
Emilio Fede photo
Diego Vitrioli photo
Clemente Mastella photo

“Non so se siamo pagati troppo, probabilmente un po' meno del giusto.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

citato in Costi della politica, Mastella: "Siamo pagati meno del giusto" http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200710articoli/26331girata.asp, La Stampa, 3 ottobre 2007

Paolo Mieli photo

“Molti anni fa la mia firma capitò (me colpevole) in calce a uno di questi manifesti; nelle intenzioni dei promotori – e mia – quell'appello avrebbe dovuto essere a favore della libertà di stampa; ma, per una riprovevole ambiguità della formulazione, pareva che quel testo difendesse la lotta armata e incitasse al linciaggio di Luigi Calabresi. Poco dopo il commissario fu ucciso e io, a distanza di trent'anni, provo ancora vergogna per quella coincidenza. Come, credo (o quantomeno mi auguro), tutti coloro il cui nome comparve in fondo a quel foglio.”

Paolo Mieli (1949) giornalista e saggista italiano

Origine: Fu tra i 757 sottoscrittori dell'appello de L'espresso contro il commissario Calabresi.
Origine: Da Attenti alle firme in calce agli appelli e ai manifesti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/03/Attenti_alle_firme_calce_agli_co_0_0207033282.shtml, Corriere della Sera, 3 luglio 2002, p. 41.

Roberto Gervaso photo

“La grande nemica della libertà di stampa è la consecutio temporum.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 97

Cesare Battisti photo
Claudio Scajola photo
Vittorio Feltri photo

“La redazione è il terminale della società.”

Vittorio Feltri (1943) giornalista italiano

citato in Marco Neirotti, Eroi del bene? Figli del male, La Stampa, 3 dicembre 1995, p. 20

Walt Whitman photo
Clemente Mastella photo
Marco Follini photo
Giulio Tremonti photo

“Serve un'economia meno falsa di quella che c'è adesso e meno truccata. Si dice che bisogna fare Stability Forum, ma è come mettere i topi a guardia del formaggio.”

Giulio Tremonti (1947) politico e avvocato italiano

citato in Giulio & Mario quei carissimi nemici, La Stampa, 3 luglio 2008

Andrea Camilleri photo

“Credo di capire la sorpresa e l'interesse che le nove poesie che Lucio Piccolo stampò a sue spese e inviò a Montale suscitarono appunto in Montale. Il fatto è che quelle nove poesie si distaccavano completamente, del tutto, da quella che era la linea predominante fino a quel momento della poesia italiana.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Video disponibile in Il meridiano della solitudine. Letteratura e nobiltà: un film sul poeta Lucio Piccolo e la Sicilia d'un secolo fa http://www.artribune.com/2015/11/il-meridiano-della-solitudine-letteratura-e-nobilta-un-film-sul-poeta-lucio-piccolo-e-la-sicilia-dun-secolo-fa/, artribune.com, 21 novembre 2015.

Albert Einstein photo
Augusto Minzolini photo
Fabri Fibra photo
Franco Frattini photo

“Noi per ora vogliamo difendere il diritto a tenere il crocifisso nelle nostre classi, poi vediamo se si può fare di più. […] Ci sono nove Paesi europei che hanno il crocifisso nella loro bandiera, è una proposta assolutamente normale.”

Franco Frattini (1957) politico italiano

La Stampa. it http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200911articoli/49895girata.asp, 30 novembre 2009

Thomas Mann photo
Richard Nixon photo
Indro Montanelli photo
Tucidide photo
Harry Truman photo
Lou Reed photo
William Kentridge photo
Jean Renoir photo
Pietro Grasso photo
Gianni Vattimo photo
Rafael Benítez photo
Nikita Sergeevič Chruščëv photo
Palmiro Togliatti photo
Marco Travaglio photo
Zucchero (cantante) photo

“Il mio stile preferito è quello straccione.”

Zucchero (cantante) (1955) cantautore e musicista italiano

Citazioni di Zucchero
Origine: Citato in R. Cri., Zucchero delude l'amico Gianni «Meglio vestire da straccione» , La Stampa, 24 gennaio 1993, p. 12.

José Mourinho photo

“Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno… Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2013-2015)
Origine: Da un'intervista rilasciata a Telegraph; citato in Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo" http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml, Gazzetta.it, 9 aprile 2015.

Julius Evola photo
Augusto Minzolini photo
José Mourinho photo
Vittorio Feltri photo
Franco Frattini photo
Vittorio Messori photo

“Nel maggio del 1949 fu istituito a Strasburgo il Consiglio d'Europa, organismo allora privo di poteri politici effettivi e incaricato solo di «porre le basi per la costruzione di una federazione europea». Così nell'atto della sua fondazione. L'anno dopo – dunque, nel 1950 – quel Consiglio bandì un concorso di idee, aperto a tutti gli artisti, per una bandiera della futura Europa unita. Un allora giovane disgnatore alsaziano, Arsène Heitz, partecipò con un bozzetto, dove dodici stelle bianche campeggiavano in un cerchio su uno sfondo azzurro. Come rivelò poi, l'idea non era casuale: devoto della Madonna, recitava ogni giorno il rosario. Proprio quando seppe del concorso europeo e decise di partecipare stava leggendo la storia di santa Catherine Labouré e – stimolato da quella lettura – si era deciso a procurarsi, per sé e per la moglie, una «Medaglia miracolosa», che sino allora non conosceva. Le stelle, dunque, del suo disegno vennero da lì: e, lì, venivano direttamente dall'Apocalisse e dalla sua «Donna vestita di sole» con la corona attorno al capo. Quanto all'azzurro, era il colore tradizionale della Vergine. Tra i 101 bozzetti giunti da tutto il mondo, «inspiegabilmente», come disse lo stesso Heitz (che aveva partecipato al concorso senza troppe speranze, quasi solo per rispondere a un impulso datogli dalla scoperta della Medaglia), il Consiglio d'Europa scelse proprio il suo. Si noti, tra l'altro, che il responsabile della commissione che procedeva alla scelta era un ebreo, Paul M. G. Lévy, direttore del Servizio di stampa e informazione del Consiglio. Non agirono, dunque, motivazioni confessionali […] Inoltre, a conferma della singolarità della scelta, contro la proposta di Heitz stava il fatto che, se dodici erano le stelle sulla bandiera proposta, non altrettanti erano allora gli Stati del Consiglio. In effetti, di fronte alle critiche, il disegnatore dovette replicare che il dodici rappresentava un «simbolo di pienezza» (e tale è, infatti, anche nell'Antico Testamento: dodici, tra l'altro, i figli di Giacobbe, come dodici le tribù di Israele; ed è perciò che dodici è il numero voluto da Gesù per i suoi apostoli, a significare che la Chiesa è il «nuovo popolo eletto»). Avendo adottato questa prospettiva simbolica, le autorità comunitarie, quando gli Stati membri dell'Europa finirono col superare la dozzina, stabilirono ufficialmente che il numero delle stelle sulla bandiera era da considerare immutabile.”

Origine: Ipotesi su Maria, pp. 107-108

Christopher Hitchens photo
Mauro Leonardi photo
Noam Chomsky photo
Oriana Fallaci photo
Peter Gomez photo
Richard Widmark photo

“Quando visionammo la prima stampa, ci accorgemmo che lei aveva cancellato tutti noialtri dallo schermo!”

Richard Widmark (1914–2008) attore statunitense

citato in Marilyn, p. 121

Danilo Toninelli photo
Walter Veltroni photo

“Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, è stato così.”

Walter Veltroni (1955) politico italiano

da Veltroni: incompatibili comunismo e libertà, La Stampa, 16 ottobre 1999, p. 3

José Mourinho photo

“A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. […] Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. […] Ranieri? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco… che bravo… […] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale" http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html, Repubblica.it, 3 marzo 2009.