Frasi su terrazzo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema terrazzo, grande, mare, vita.

Frasi su terrazzo

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“Tra tutte le malattie volontarie, nessuna lo infastidisce quanto la nostalgia. Da bambino gli piaceva staccarsi dagli oggetti che gli avevano tenuto compagnia nelle tasche dei pantaloni, nei cassetti disordinati della scrivania, negli angoli segreti della sua camera-tana. Qualsiasi cosa, anche un vecchio tozzo di pane, aveva una storia e serbava un momento del passato. Deve aver cambiato atteggiamento ad un certo punto della vita, e ricorda se stesso incuriosito davanti a un album di foto di famiglia ereditato dai genitori, in particolare dalla madre: quel pozzo di sapienze emozionali e di memorie che risalivano a tre generazioni prima e a un povero albero genealogico dai rami poderosi. Morti i genitori, Carvalho aveva dedicato una sera a interrogare i volti presenti nell'album di foto. Ma tu chi sei? Che cosa ci fai qui? Per quale motivo dovresti far parte dei miei ricordi? In un certo senso, sua madre gli aveva affidato il pesante fardello di conservare la memoria familiare, ma a Carvalho la responsabilità parve eccessiva e bruciò l'album nel caminetto di casa, lo bruciò insieme alla tristezza ed al rimorso, altrimenti per tutta la vita l'anima gli avrebbe lacrimato davanti ad ogni foto sconosciuta, ad ogni tentativo di domandare alla madre morta: Chi è questo qui? Che cosa ci fa tra questa gente? Che cosa lo lega a noi altri? E quando passeggiava nella sua autentica patria, il Distrito V, si rifiutava di compiacere le viscere della nostalgia soffermando gli occhi su persone o luoghi che sembravano chiamarlo.”

Manuel Vázquez Montalbán (1939–2003) scrittore, saggista e poeta spagnolo

da Storie di padri e figli – Da tetti e terrazzi
Senza informazioni bibliografiche complete

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“Amiamo persino le lodi che non crediamo sincere. Il privilegio dei grandi è vedere le catastrofi da una terrazza.”

Jean Giraudoux (1882–1944) scrittore e commediografo francese

da La guerra di Troia non si farà
Citazioni di Jean Giraundoux

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“Più lontano Palmi, in posizione migliore, su una terrazza che mi sembrava meglio coltivata.”

Vivant Denon (1747–1825) scrittore, incisore e storico dell'arte francese

Origine: Da Calabria felix.

“[Theodore Roethke] Aveva fama d'essere il migliore lettore di poesia in lingua inglese dopo Dylan Thomas…”

Citato in Giancarlo Vigorelli, La terrazza dei pensieri, Immordino Editore, 1967

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“Bella è, ancora oggi, la vita a Modica. Città grande e spaziosa e insieme intima e segreta, Modica cresce a grappolo sulle rocce e sulle grotte seguendo una strada sinuosa, come a spirale. Il cuore è la grandiosa chiesa di San Giorgio, la cui facciata è ritta come una torre e insieme soffice come una torta. La vediamo da ogni punto: dal Palazzo Giardina con una spaziosa terrazza e poi dal mirabile Palazzo Napolino. Tra le mura della città senti ancora la voce di Quasimodo, il poeta che partì da una piccola casa, oggi riarredata e custodita da Valeria Lentini, per arrivare a parlare della Sicilia in tutto il mondo. Ma il tempo qui non si è fermato: riparato nella sua casa scrive oggi Franco Antonio Belgiorno, descrivendo le estasi di questo luogo straordinario. E c'è poesia non solo nella letteratura, ma anche nella produzione di dolci e cioccolate, su ricette antiche con sapori insperati. Così troviamo animate, per una festa senza fine, le pasticcerie di Modica: Di Lorenzo, Bonajuto e Iacono, che preservano i sapori in carte colorate che saranno piaciute a Giuseppe Tornatore. L'incanto e la vita continuano nella notte a Villa De Naro Papa, integra negli arredi e magica nel giardino, teatro di musiche zigane, arabe e greche, spagnole. Così lasciamo Modica con molto rimpianto e molte cioccolate.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Da La magia di Modica nascosta nei dolci da Sgarbi Quotidiani, ne Il Giornale, agosto 2002.

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“[Theodore Roethke] Un "moderno trovatore", come lo definì un critico.”

Citato in Giancarlo Vigorelli, La terrazza dei pensieri, Immordino Editore, 1967

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“Il mio ultimo piano sarà salire sul terrazzo.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Ti sorrido mentre affogo n.° 16

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“I dittatori sono propensi alla cinefilia. Lenin, che detestava la musica perché era irritato dal fatto che lo faceva diventare sentimentale, considerava che tra tutte le arti il cinema poteva essere la più utile alla causa del proletariato. Hitler vedeva quasi tutte le sere in una sala cinematografica perfettamente attrezzata operette viennesi d'epoca e musical americani, e regalò a Eva Braun una cinepresa per girare a colori scene che ancora oggi ci gelano il sangue, un misto di ridenti immagini domestiche e igure genocide che prendono il sole sulle terrazze con vista sulle Alpi. Anche a Stalin piacevano i musical americani e i film western e, dato che soffriva d'insonnia come Hitler e si divertiva a tenere svegli i suoi cortigiani fino a notte fonda, a volte prolungava la sessione cinematografica con una festa alcolica, durante la quale osservava in silenzio adulatori e future vittime come se stesse inventando per ognuno un copione sinistro dall'epilogo ignoto a tutti tranne che a lui. Il generale Franco non andava a letto tardi e non beveva, ma la sua passione per il cinema era altrettanto forte, al punto che scrisse la sceneggiatura di un film, Raza, che era una patetica fantasia ricamata sulla sua biografia, e una dimostrazione del fatto che il cinema può rovinare l'immaginazione di chiunque. Forse ai dittatori piacciono tanto i film perché hanno pochissime opportunità di uscire la sera e perché sono costantemente circondati da persone servili di cui non sanno più che fare.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo

Origine: Da El tirano cinéfilo, País; tradotto in Il tiranno cinefilo, Internazionale n. 1101, 8 maggio 2015.

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“Sotto la torre orientale | Tra le terrazze viridi | Sulla lavagna cinerea, | Dilaga la piazza rombante | In verso il mare che addensa le navi inesausto.”

Dino Campana (1885–1932) poeta italiano

da Piazza S. Giorgio, p. 113
Canti orfici e altri scritti

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“Sulle terrazze la biancheria stesa intesse relazioni nuove.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Sghiribizzi, p. 14

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