Frasi su ultimo
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“[Ultime parole] Ho cercato sempre di fare la cosa giusta.”

Grover Cleveland (1837–1908) 22º e 24º presidente degli Stati Uniti d'America
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“Occorre cautela e fortuna, quando si vogliono ritrovare cose pensate e sognate per molto tempo.”

Alessandro Tamburini (1954) scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano

da Distanze, in Ultima sera dell'anno, il lavoro editoriale

“Sai tu che sia il dolore? Troppe volte è l'ultima parola vuota di un verso vuotissimo per far rima con amore.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

“In vita si promette ciò che non è in noi; in morte, ciò che speriamo nell'ultima illusione.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Corrispondenze

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“Nella gente c'è riconoscenza per chi gioca fino all'ultimo minuto con la stessa maglia, come Totti e Maldini, e questi campioni possono anche educare la gente ad un calcio migliore.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Del Piero: «Restare qui? Non me l'hanno chiesto» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/13-187619/Del+Piero:+«Restare+qui?+Non+me+l'hanno+chiesto», Tuttosport.com, 13 maggio 2012.

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“È inutile sbarrare le porte alle idee: le scavalcano.”

Klemens von Metternich (1773–1859) diplomatico e politico austriaco

citato in Harold Acton, Gli ultimi Borboni di Napoli, Giunti Editori, Firenze

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“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219

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“La gente bella, a parte gli avvenimenti che la concernano, è spesso profondamente tediosa, e oltre tutto, dal punto di vista letterario, costituisce un argomento troppo sicuro.”

Harold Acton (1904–1994) scrittore, storico e collezionista d'arte britannico

introduzione a Gli ultimi Borboni di Napoli
Gli ultimi Borboni di Napoli

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“[A proposito di Inchiesta su Gesù] Strana ci sembra anche l'affermazione che Gesú non sia cristiano e che egli non abbia fondato né abbia voluto fondare una nuova religione, il cristianesimo. In realtà, egli ha rivolto la sua predicazione «alle pecore perdute della casa d'Israele» (Mt 10,6): a tale scopo ha chiamato a seguirlo dodici discepoli, perché «stessero con lui e anche per mandarli a predicare» (Mc 3,14-15). Ma il suo messaggio non è accolto dal popolo d'Israele e dai suoi capi. Ecco che allora egli si consacra all'istruzione dei suoi discepoli e delle persone – uomini e donne – che credono in lui: insegna loro a pregare, a vedere in Dio il Padre che li ama, che ha cura di loro; insegna loro il retto uso delle ricchezze, il perdono delle offese; nella sua ultima cena, alla vigilia della morte, istituisce un nuovo rito pasquale e chiede ai Dodici di ripeterlo in sua memoria. Dopo la sua morte e la sua risurrezione, i suoi discepoli, pur restando all'interno dell'ebraismo, formano un gruppo a parte, che ha i suoi capi (i Dodici), un suo rito particolare – la ripetizione dei gesti compiuti da Gesú nella sua Ultima Cena –, gli insegnamenti di Gesú. Proprio questo piccolo gruppo di seguaci di Gesú forma la «sua» Chiesa che, ingrandendosi con l'adesione di nuove persone, sia ebree sia pagane che credono in Cristo, forma il primo cristianesimo. Non c'è dunque nessuna frattura tra Gesú «ebreo» e il cristianesimo, che vivedegli insegnamenti di Gesú e lo professa suo Dio e Signore.”

Giuseppe De Rosa (1921–2011)

da Civiltà Cattolica, 2 dicembre 2006

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“L'universale è Gesù Cristo: "Tu sei la vita, Tu sei uno che mi porta la vita come un oltre, come qualcosa che sta oltre. Tu non sei qualcuno che mi dice una verità che è più grande di me: Tu sei la Verità". E ciò significa: "Tu sei l'ultima parola, Tu sei l'ultima cosa, Tu sei l'assoluto. Oltre di Te non si può andare. Tu sei la terra ferma". Tutto quello che di assoluto sta in queste parole, noi lo vediamo in Gesù Cristo e ci aggrappiamo a Gesù Cristo: "Tu sei tutto questo. Tu sei l'ultima cosa, l'ultimo, perché sei l'ultima spiegazione, l'ultima risposta. Tu sei tutto questo". Che è come dire: il centro non sono io. Io mi realizzo, io sono, ma mettendomi in Te. Questa è l'ubbidienza radicale, l'ubbidienza della fede. [.. ] Io non mi do i contorni che voglio, perché questi non sono i contorni della verità, non sono i contorni della giustizia, del bene. Io devo prendere i contorni, devo prendere forma da Gesù Cristo. Questo, in alcuni momenti, ci appare come una grande stoltezza. Ma la sapienza è prendere i contorni di Gesù Cristo, anche se può essere per noi una grande crocifissione, perché i contorni che abbiamo da noi stessi non sono quelli di Gesù Cristo, ma di Adamo. La croce più vera del cristiano consiste nell'essere discepoli. Consiste in questa ubbidienza, per cui impariamo a dire: "La verità non sono io e non è neanche l'umano". Noi accetteremmo che l'umano è la verità, è il bene; ma la sapienza della fede ci dice che non è l'umano la verità, il bene. La verità, il bene è un umano concreto: è l'umano concreto di Gesù Cristo.”

Giovanni Moioli (1931–1984) presbitero e teologo italiano

Origine: Il discepolo, p. 13

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“[Sulla sentenza in primo grado e la polarizzazione dello Scandalo del calcio italiano del 2006 a Napoli, nel 2011] […] L'Inter e i suoi tifosi vivono questa sentenza come una vittoria: ladroni gli juventini di quel ciclo trionfale, sconfitti ma onesti e rivalutati dalle sentenze gli interisti, rimuovendo la montagna di telefonate colpevolizzanti uscite fuori negli ultimi tre anni per cui mesi fa lo stesso Procuratore Federale Palazzi, il Torquemada del 2006, aveva prescritto l'Inter dicendone però il peggio. Curioso: Palazzi va bene o male a sentenze alterne, il tifo è fatto così. Fossero stati assolti a Napoli Moggi e co. […], sarebbe stata festeggiata come una vittoria della Juve contro l'Inter. E questo tifo si è riverberato su giornali e su giornalisti. Dio solo sa, e chi mi segue su Il Fatto quotidiano può verificarlo, la fatica e l'avversione che mi è costata una battaglia per la verità sull'argomento, dopo trent'anni passati anche a focalizzare il marcio del pallone mentre altri erano occupati magari a prendere soldi o regali oppure anagraficamente le merendine. C'è gente che rilutta o recalcitra a prendere atto non della santità di Moggi, per carità di Dio, ma del reale stato degradato del calcio italiano: è più facile sparare su Lucky o Licio Moggi –come lo chiamavo al tempo del suo potere, articoli e libri alla mano– che chiamare in causa le istituzioni sportive. (citato in [http://notizie.tiscali.it/opinioni/Beha/2130/articoli/La-presa-per-i-fondelli-di-Calciopoli-tutto-ridotto-al-tifo-per-Inter-e-Juventus-con-il-concorso-dei-media.html "La presa”

Oliviero Beha (1949–2017) giornalista, scrittore e saggista italiano

per i fondelli) di Calciopoli: tutto ridotto al tifo per Inter e Juventus, con il concorso dei media"], Notizie.tiscali.it, 12 novembre 2011

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“La tesi semplice, a cui mi attengo, è che dove i valori ultimi rimangono inconciliabili, in linea di principio non si possono trovare soluzioni univoche.”

Isaiah Berlin (1909–1997) filosofo, politologo e diplomatico britannico

Origine: Citato in Ralf Dahrendorf, Erasmiani, traduzione di M. Sampaolo, p. 47.

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“Nessuna macchina volante potrà mai viaggiare da New York a Parigi. (1908)”

Fratelli Wright pioniere dell'aviazione, ingegnere e inventore statunitense

Ultime parole famose

“La diagnosi | sta sulla soglia, in una sepoltura | dell'ultimo soggetto. E viene il giorno | che si abbandonano i corvi nel ghiaccio.”

Roberto Sanesi (1930–2001) critico d'arte, storico dell'arte e poeta italiano

da In direzione dell'alba, in Téchne, 1984

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“L'ultima burba si conferma quel campionario di varia e dolorosa umanità che ha valso a Leo il titolo di "Balzac delle caserme"”

Andrea Plazzi (1962) traduttore e saggista italiano

o forse era "Maupassant dei distretti militari"? O forse... cosa dite? "Giobbe Covatta delle latrine"?
Origine: Da Rat-Man Collection n. 22, gennaio 2001, ed. Panini Comics

“Carcarlo Pravettoni, dopo la caduta del socialismo, è ritenuto l'ultimo pericolo per il capitalismo.”

Walter Fontana (1957) umorista, sceneggiatore e scrittore italiano

Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

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“Campana resta l'ultimo poeta, il poeta toccato e divorato dal fuoco, il poeta che è entrato per sempre nel cuore stesso della notte e non ne è più uscito.”

Carlo Bo (1911–2001) critico letterario italiano

Origine: Introduzione a Canti orfici e altri scritti, p. XXXIII

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“[Sulle teorie del complotto sugli attentati dell'11 settembre 2001] Si ripresentano anche in questo caso le tesi «complottistiche», che vorrebbero attribuire il devastante attacco terroristico a dipartimenti o agenzie di intelligence dall'amministrazione degli Stati Uniti, motivato dalla volontà di creare l'occasione per una offensiva contro l'Islam. Il «complottismo» è una teorica storico-ideologica volta a negare la realtà pura e semplice per evitare le conseguenze di un fatto, ed in questo caso il pericolo di una «guerra di civiltà», ed a negare la realtà di un pericolo attuale, quello di una «guerra contro gli ebrei e i crociati», cioè l'Occidente cristiano e liberale. Rifiuto la teorica «complottista» che è un'abile e talvolta sincera contraffazione della realtà per il timore di essa: Moro sarebbe stato rapito dalle «così dette» Brigate Rosse, strumento della CIA, o del KGB o della P2 o del… Priorato di Sion; Stalin non è morto per un ictus ma è stato fatto avvelenare da Beria, e secondo le ultime rivelazioni dell'ultimo capo del KGB sovietico – autore del tentativo di colpo di stato contro il presidente Gorbaciov – questi e Eltsin sarebbero stati in realtà agenti della CIA… Ricordando quanto «aperta» sia la società americana (pensiamo al fatto che la «gola profonda» del caso Nixon si scoprì essere stata il vice-direttore del FBI), ed alla congiura contro Bill Clinton, mi sembra improbabile anzi impossibile che l'11 settembre sia stato frutto di un complotto americano. Anche perché la guerra che ne è derivata sta portando alla sconfitta degli Stati Uniti in Iraq, in Afghanistan e nel Medio Oriente, e alla pericolosa quasi-sconfitta di Israele nei confronti degli Hezbollah, ma in realtà della Siria e soprattutto dell'Iran.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Da La realtà travisata: Si teorizzano i complotti per non vedere http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7190957, La Stampa, 4 settembre 2006.

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“Sono il più grande comico degli ultimi 150 anni, sfido chiunque a negarlo. Sono il più grande e vedrete di che pasta sono fatto. Gesù Cristo è la seconda persona più perseguitata di tutti i tempi che non era neanche stato eletto dal popolo.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Benigni ironizzava sulle dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi, senza mai citarlo, durante la conferenza stampa di chiusura del vertice italo-spagnolo del 10 settembre 2009.
Origine: Dall'intervento al convegno del 10 ottobre 2009 al museo diocesano di Terni sul tema della "giusta mercede"; citato in Benigni:"Io il più grande comico degli ultimi 150 anni" http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=132740, Rainews24, 10 ottobre 2009.

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“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Comunicazione di rinuncia al Ministero Petrino, 11 Febbraio 2013
Discorsi

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“[Ultime parole] Leva le tende.”

Robert Edward Lee (1807–1870) militare statunitense
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“[Su Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith] L'ultimo mio capitolo è cupo, ma resta un Titanic d'amore nello spazio. Non capisco il visto PG 13 anche se ammetto che i più piccini potrebbero spaventarsi. La battaglia del Male, che vince per certi aspetti e per altri perde, può inquietare il Paese.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Giovanna Grassi, «Star Wars, violento per amore» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/07/Star_Wars_violento_per_amore_co_8_050507050.shtml, Corriere della sera, 7 maggio 2005.

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“Non ho mai concordato il risultato di un incontro, però ne ho subito uno. All'ultima partita importante [del campionato di serie A 1996-97] avremmo potuto giocarci il titolo con il Parma, ma di fatto non avremmo mai potuto vincere. Allora all'intervallo ci siamo accordati per un pareggio, in perfetto accordo. Non capivamo, dicevamo: «Siete pazzi, possiamo vincere!», ma gli altri: «Siamo in Italia, qui, lasciate stare.»”

Daniel Bravo (1963) calciatore francese

E l'arbitro era caldo.
Origine: Citato in Bravo, ex Parma: «Quando ci accordammo per il pari» e la Juventus vinse lo scudetto http://www.corriere.it/sport/12_giugno_19/bravo-accordo-pareggio-campionato-1996-97-parma-juventus_e2dbf36e-b9fb-11e1-88e3-74eab70f59c2.shtml, Corriere.it, 19 giugno 2012.
Origine: Malgrado Daniel Bravo non abbia mai dichiarato quale fosse l'incontro del campionato di serie A 1996-97 in cui si sarebbe compiuto il presunto episodio di combine e nemmeno abbia citato alcun calciatore che potrebbe essere stato incriminato nella vicenda, secondo un'articolo che trascrisse parzialmente l'intervista in francese a Bravo e che fu pubblicato sul giornale italiano Corriere della sera (edizione del 18 giugno 2012), la gara potrebbe essere stata quella disputata tra il Parma e l'allora capolista Juventus – che aveva sei punti in più della formazione emiliana su nove da giocare – arbitrata da Pierluigi Collina e finita in parità con una rete per parte. Tale testimonianza è stata successivamente smentita dai suoi ex compagni di squadra Mario Stanić ed Enrico Chiesa, nonché dall'allora calciatore bianconero Nicola Amoruso. Nella circostanza, il Parma quell'anno finì al secondo posto in campionato a 63 punti, dietro la squadra torinese campione d'Italia (65), la quale pareggiò le sue due ultime gare disputate in campionato. Infine, va segnalato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) non ha aperto tuttora un'indagine per confermare la sussistenza di tale episodio. Si veda:
Stanic a CM: 'Juve-Parma? Mai fatto combine. L'Inghilterra batterà l'Italia' http://www.calciomercato.com/altre-notizie/stanic-a-cm-214534, calciomercato.com, 19 giugno 2012
Da Bravo bomba a scoppio ritardato: "Combinata Juve-Parma di 15 anni fa" http://www.ilvostro.it/sport/da-bravo-bomba-a-scoppio-ritardato-combinata-juve-parma-di-15-anni-fa/33122/, ilvostro.it, 19 giugno 2012.
ESCLUSIVA TMW - Amoruso: "Juve-Parma truccata? Non ricordo Bravo" http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=361622, tuttomercatoweb.com, 19 giugno 2012.

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