Frasi sulla musica
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“[Su Mario Trevi] È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Marisa Laurito (1951) attrice, showgirl e cantante italiana

Origine: Citato in Angela Matassa, Laurito: «Io, attrice drammatica in un film con Mario», Il Mattino, 17 aprile 2005.

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“Fabrizio De André è uno chansonnier, e lo è nel senso più vero: il senso in cui la poesia, il testo letterario e la musica convivono necessariamente.”

Mario Luzi (1914–2005) poeta e scrittore italiano

dall'intervista di Paolo Di Paolo, Offrire versi con simpatia, ItaliaLibri, Milano, 11 dicembre 2002

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“Ascoltate la musica ma non alzate troppissimo il volume.”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

da Comunitensa n° 14 cd 2
Suono Libero

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“La musica è il suono elettrizzato in cui lo spirito vive pensa e crea. Ogni elemento elettrico eccita lo spirito a fluide effuse creazioni musicali. Il mio temperamento è elettrico.”

Ludwig Van Beethoven (1770–1827) compositore e pianista tedesco

Origine: Rivolto a Bettina Brentano; citato in Luigi Magnani, Beethoven nei suoi Quaderni di conversazione, Laterza, 1970, p. 228.

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“La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita.”

Albert Schweitzer (1875–1965) medico, teologo, musicista e missionario luterano tedesco, di origine francese alsaziana

Origine: Citato in Rachael Hale, 101 cataclismi: Per amore dei gatti, Contrasto, Roma, 2004, p. 23 http://books.google.it/books?id=CNA4XkQeR8AC&pg=PA48-IA23. ISBN 88-89032-33-2

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“Scrivere musica non è d'ispirazione tanto quanto il duro lavoro.”

George Gershwin (1898–1937) compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense
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“C'è una tale dolce costrizione nella musica!”

libro Arcades

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“La musica per me è molto visiva.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana
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“La musica è la forma più forte di magia.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense
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“Ho notato spesso che siamo inclini a dotare i nostri amici della stabilità tipologica che nella mente del lettore acquistano i personaggi letterari. Per quante volte possiamo riaprire, non troveremo mai il buon re che fa gazzarra e picchia il boccale sul tavolo, dimentico di tutte le sue pene, durante un'allegra riunione con tutte e tre le figlie e i loro cani da compagnia. Mai Emma si riavrà, animata dai sali soccorrevoli contenuti nella tempestiva lacrima del padre di Flaubert. Qualunque sia stata l'evoluzione di questo o quel popolare personaggio fra la prima di e la quarta di copertina, il suo fato si è fissato nella nostra mente, e allo stesso modo ci aspettiamo che i nostri amici seguano questo o quello schema logico e convenzionale che noi abbiamo fissato per loro. Così X non comporrà mai la musica immortale che stonerebbe con le mediocri sinfonie alle quali ci ha abituato. Y non commetterà mai un omicidio. In nessuna circostanza Z potrà tradirci. Una volta predisposto tutto nella nostra mente, quanto più di rado vediamo una particolare persona, tanto più ci dà soddisfazione verificare con quale obbedienza essa si conformi, ogni volta che ci giungono sue notizie, all'idea che abbiamo di lei. Ogni diversione nei fatti che abbiamo stabilito ci sembrerebbe non solo anomala, ma addirittura immorale. Preferiremmo non aver mai conosciuto il nostro vicino, il venditore di hot-dog in pensione, se dovesse saltar fuori che ha appena pubblicato il più grande libro di poesia della sua epoca.”

Lolita

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“[…] la musica è un po' come un origami. Se lo spieghi, è solo un foglio.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

Origine: Da Caparezza «Ti fa stare bene»: tutto sul singolo (e sul testo). L'intervista http://www.sorrisi.com/musica/canzoni/caparezza-ti-fa-stare-bene-tutto-sul-singolo-e-sul-testo-lintervista/ di Alessandro Alicandri, Sorrisi.com, 13 ottobre 2017.

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“Pertanto la nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l'umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell'uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un "collasso nervoso" generale? […] Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l'ottiene. Ricordiamo l'epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l'eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C'erano, infatti, altri due versi nell'epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l'uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l'interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza. […] Per ancora molte generazioni l'istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d'oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo "pane" affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: La nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l’umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell’uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un ‘collasso nervoso’ generale’?... Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l’ottiene. Ricordiamo l’epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l’eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C’erano, infatti, altri due versi nell’epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.... Per ancora molte generazioni l’istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d’oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo ‘pane’ affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.

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“Ma se la musica deve entrare nella tua vita prima o poi lo fa. Essa dolcemente si infila nel tuo percorso esistenziale e per farlo stranamente sceglie quasi sempre i momenti più difficili che stai attraversando. La musica è come una vera amica che capisce al volo quando arriva il momento in cui hai bisogno di lei. È così che ti innamori per sempre delle melodiose note che cancellano i tuoi mali e scopri di avere quel coraggio da incosciente che ti obbliga a giocarti tutto per loro.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Ma se la musica deve entrare nella tua vita prima o poi lo fa. Essa dolcemente si infila nel tuo percorso esistenziale e per farlo stranamente sceglie quasi sempre i momenti più difficili che stai attraversando. La musica è come una vera amica che capisce al volo quando arriva il momento in cui hai bisogno di lei. È così che ti innamori per sempre delle melodiose note che cancellano i tuoi mali e scopri di avere quel coraggio da incosciente che ti obbliga a giocarti tutto per loro.
Origine: Da Johnny Cash, the Man in Black http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/05/06/39145-johnny-cash-the-man-black, Il Popolo Veneto.it, 6 maggio 2017.

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“Per anni i bulli mi hanno fatto credere di non valere nulla e che la mia anima fosse insignificante finché non li ho sconfitti con la musica. Voglio trasmettere ai ragazzi bullizzati perché gay o per altri motivi questo messaggio: perseverate e li batterete anche voi. E agli amici di chi viene bullizzato: siate buoni alleati e aiutate i vostri amici. C'è in gioco la vostra anima.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/jaxofficial/photos/a.10150327850847968.347981.38346117967/10154871885862968/ su Facebook, 30 maggio 2017; citato in J-Ax invita i ragazzi bullizzati a sconfiggere chi li odia http://gayburg.blogspot.it/2017/05/j-ax-invita-i-ragazzi-bullizzati.html, Gayburg.it, 30 maggio 2017.

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“I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano. W la rivalità…. W lo sfottò….. W il campanilismo….. W la sportività…. W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/posts/1317277295027611 su Facebook.com, 4 maggio 2017.
Origine: Riferito ad alcuni atti vandalici e a scritte infamanti sulla strada che conduce alla basilica di Superga. Torino, atti vandalici a Superga: scritte offensive contro il Grande Torino http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/03-05-2017/torino-superga-vittima-atti-vandalici-scritte-offensive-contro-grande-torino-20027990869.shtml e Juve, Buffon ai vandali di Superga: "Siete più morti dei morti" http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/Juventus/04-05-2017/juve-buffon-superga-torino-20057806707.shtml, Gazzetta.it.

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“Le foto parlano? Gli oggetti ci possono raccontare alcuni istanti di vita passata dei loro proprietari? La musica è un mistero? L'amore e la sofferenza sono gli unici veri motori del mondo dell'arte? Vola l'immaginazione nello spazio e nel tempo senza seguire né le regole né la logica. E' la vera libertà che prende una forma.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Le foto parlano? Gli oggetti ci possono raccontare alcuni istanti di vita passata dei loro proprietari? La musica é un mistero? L'amore e la sofferenza sono gli unici veri motori del mondo dell'arte? Vola l'immaginazione nello spazio e nel tempo senza seguire né le regole né la logica. E' la vera libertà che prende una forma.
Origine: Da Sting il profeta buono della buona musica https://spettacolomusicasport.com/2017/06/26/sting-il-profeta-buono-della-buona-musica/, SpettacoloMusicaSport.com, 26 giugno 2017.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“È musica che non vende, | di certo non fa i milioni | Portando rispetto a tutte le donne scrive canzoni.”

Rancore (rapper) (1989) rapper italiano

da Underman, n. 1
Musica per bambini (2018)

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“La grande musica deve venire dal cuore. Qualsiasi musica fatta solo di tecnica e cervello vale meno del foglio su cui è scritta.”

Maurice Ravel (1875–1937) compositore francese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 266. ISBN 9788858022894

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Di musica e felicità, fanne sempre il tuo stile di vita.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Quando la musica è pura espressione, l'anima scolpisce il suono.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“La musica domina le emozioni.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“La musica colora l'anima.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Conosci tu una musica allegra?. No, non esiste, te lo dico io addirittura.”

Franz Schubert (1797–1828) compositore austriaco di musica romantica

Origine: Ad un amico. Citato in Giulio Confalonieri, La storia della musica, p. 418.

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“Le mie creazioni sono il frutto della conoscenza della musica e [della mia conoscenza] del dolore.”

Franz Schubert (1797–1828) compositore austriaco di musica romantica

Origine: Dal suo diario, 27 marzo 1824.

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“La musica è la natura con le sue leggi in rapporto al senso dell'udito.”

Anton Webern (1883–1945) compositore austriaco

da Verso la nuova musica: Lettere a Hildegard Jone e Josef Humplik, Varese, Bompani 1963, p. 23

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“So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica… Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca. Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo. Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

2001)
Variante: "So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica... Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca. Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo. Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo."

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“Questa terra è la tua terra, questa terra è la mia terra, certo, ma tanto il mondo è gestito da coloro che non ascoltano mai musica.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

da Tarantula, traduzione di Andrea D'Anna, Feltrinelli, 2007

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“Non c'è posto dove la musica venga presa più seriamente che in Europa. Non è soltanto il normale campo d'azione dei ragazzi. Loro ne discutono.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“La musica mi dà una sicurezza che rende più facile esprimermi, piuttosto che leggere i versi in modo "asciutto". Mi piacerebbe saperlo fare.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“Fredda musica elettrica, rovinami, lacerami la mente, col tuo cupo torpore.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Tempesta Elettrica