Frasi su filtro

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema filtro, vita, essere, parte.

Frasi su filtro

Tiziano Ferro photo
Lucio Anneo Seneca photo
Alessandro Baricco photo

“Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama.”

Ecatone di Rodi filosofo stoico greco antico

Origine: Citato in Lucio Anneo Seneca, lettera IX, 6; p. 705.

Gabriele d'Annunzio photo
Carmelo Bene photo
Walter Bonatti photo

“Il sacrificio è il filtro fondamentale della vita.”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano

libro Una vita così

Alexandr Alexandrovič Blok photo

“La grotta di Massabielle è il grande, silenzioso, infaticabile filtro del peccato di milioni di pellegrini.”

Luigi Santucci (1918–1999) scrittore, romanziere e poeta italiano

Lourdes paese dell'anima

Roy Keane photo

“Sono un mediano d'interdizione. La mia parte in squadra è questa, impedire che la palla filtri dal centrocampo. Conosco bene i miei punti di forza e quelli deboli. Non sono uno che scende in dribbling e insacca da 20 metri, come mi piacerebbe. Capita che mi porti in avanti, se la partita è aperta, e ci provi. Ma il mio lavoro è lanciare le punte: un lavoro senza fronzoli.”

Roy Keane (1971) allenatore di calcio e ex calciatore irlandese

Origine: Citato in Giancarlo Galvanotti, Keane, una vita da duro http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/20/Keane_una_vita_duro_ga_0_9911208063.shtml, Gazzetta dello Sport, 20 novembre 1999.

Iris Origo photo
Fabio Rovazzi photo
Alcide De Gasperi photo
Anthony de Mello photo
Francis Scott Fitzgerald photo
Samuel Eto'o photo

“[Riferendosi a José Mourinho] Le persone che lo conoscono sanno che è davvero speciale, non come lo dipingono gli altri. È uno dei più grandi allenatori, lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di discutere con lui delle questioni tecniche, senza filtri. È la cosa più bella che mi ha regalato.”

Samuel Eto'o (1981) calciatore camerunese

Origine: Citato in L'addio di Eto'o a Moratti: "È come un Dio in terra" http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quiinter/articolo/lstp/416905/, La Stampa, 25 agosto 2011.

Alexandr Alexandrovič Blok photo

“Chi sei Tu che con filtri notturni | mi hai avvelentato?”

Alexandr Alexandrovič Blok (1880–1921) poeta russo

da La notte
Poesie

Gustave Thibon photo

“Bisogna, quaggiù, che i fiori muoiano ed il loro profumo svanisca perché diventino frutto e nutrimento. Lassù, respireremo un fiore eterno. Ed il suo profumo ci nutrirà. Solo ciò che muore si riproduce. La fecondità è un perpetuo compromesso tra l'essere ed il nulla. L'eternità è sterile: dove i fiori non appassiscono, i semi sono inutili. L'inflessione unica della tua voce, la luce fuggitiva del tuo sguardo, la freschezza delle tue mani sulla mia fronte, l'ora eletta in cui la preghiera aveva il sapore del pane terreno spezzato dopo la rude fatica d'un giorno d'estate: questo, questo solo, ritroverò in Dio. Ma senza limiti, ed al di là del filtro avaro del momento e del luogo. Qui, ho vissuto solo di queste briciole, ho camminato solo alla luce rapida di questi lampi. Ma queste briciole saranno lassù un pane inesauribile, questi lampi un'alba senza tramonto. L'abitudine sarà scomparsa: tutto sarà stupefacente sorpresa. L'uniformità, la separazione — il triste destino dei granelli di sabbia tutti eguali e tutti solitari — non getteranno più la loro ombra: niente sarà simile a niente, e tutto sarà immerso nell'unità. La resurrezione sarà più vergine di una nascita; la certezza e l'imprevisto fioriranno insieme. «Amate quel che non potrà mai essere visto due volte». Tutto ciò che merita di essere contemplato non si lascia guardare impunemente due volte. Bisogna desiderare vederlo eternamente. L'inferno è ripetizione; il cielo, rinnovamento.”

Gustave Thibon (1903–2001) filosofo e scrittore francese

Origine: L'uomo maschera di Dio, p. 80

Roberto Mattioli photo
Mario Masini photo

“Con Carmelo si tendeva sempre a creare l'immagine, non ci si poteva accontentare di fotografare soltanto, di riprendere senza intervenire con colori rinforzati dai filtri, senza usare la cinepresa come un organo prensile.”

Mario Masini (1939) direttore della fotografia italiano

citato in Fondazione Immemoriale di Carmelo Bene http://www.immemorialecarmelobene.it/images/masini.pdf

Roland Barthes photo
Bruno Longhi photo
Cesare De Michelis photo
Harlan Ellison photo
Jean Carrère photo

“La guerra è un filtro potente sulle anime, che trasforma ogni vizio in virtù!”

Jean Carrère (1865–1932)

Guerra in Libia da Les Temps

Massimo Ceccherini photo

“Io funziono un po' da filtro per Pieraccioni. Purifico il marcio che c'è in lui. Quando pensa a qualcosa di sconcio o di sporco chiama me; io mi prendo la colpa e lui si salva!”

Massimo Ceccherini (1965) attore, regista e comico italiano

Origine: Citato in Gabriele Rifilato, Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895.

Stefano Montanari photo
Stefano Montanari photo
Gianni Brera photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Umberto Eco photo
Massimo Piattelli Palmarini photo

“Il camminare con il solo colletto della ragione significa smettere di pretendere di conoscere le cose al di fuori dei filtri concettuali e percettivi che l'uomo necessariamente si porta sempre dietro (che ha sempre dentro).”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Il camminare con il solo colletto della ragione significa smettere di pretendere di conoscere le cose al di fuori dei filtri concettuali e percettivi che l’uomo necessariamente si porta sempre dietro (che ha sempre dentro).
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 29

Nesli photo

“Ore undici della mattina, filtro, cartina e caffè; | mi alzo più fatto di prima, mi alzo più fatto di te.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Fratelli Bandiera, n. 5
Le verità nascoste

Federico Rampini photo
Dezső Kosztolányi photo
Anthony de Mello photo
Carlo Freccero photo
Samuel Taylor Coleridge photo
Federico De Roberto photo
Sergio Castellitto photo
Sergio Nazzaro photo
Domenico Tumiati photo
Caterina Davinio photo

“È stato il maestro – insieme ad Ameri e Provenzali – di un'intera generazione di radiocronisti […]. Le 40 Chesterfield senza filtro, e i colletti delle camicie di Sandro Ciotti fanno parte della nostra storia.”

Riccardo Cucchi (1952) giornalista italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/RiccardoCucchi/posts/1137389319651346 pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook, 18 luglio 2016.

Marco Malvaldi photo
Claudio Magris photo
Oscar Luigi Scalfaro photo
Claudio Cerasa photo

“Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto […] Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.”

Claudio Cerasa (1982) giornalista e blogger italiano
Yukio Mishima photo

“Per me l'atto di pensare e quello di esprimere i pensieri non sono simultanei, e neppure necessariamente consecutivi. So di pensare e parlare nella stessa lingua, e so che in teoria non c’è ragione per cui io non possa comunicare i miei pensieri non appena si formano o immediatamente dopo; eppure la lingua in cui io penso e quella in cui parlo sembrano spesso talmente lontane che mi pare impossibile colmare il vuoto sul momento, o anche retroattivamente.
Mi ha sempre affascinato l’idea della traduzione simultanea, come alle Nazioni Unite, dove nel pubblico tutti hanno gli auricolari e si sa che nelle retrovie gli interpreti ascoltano quello che viene detto e lo trasformano in un’altra lingua. Capisco che questo sia possibile, ma per me ha del miracoloso – che le parole siano lanciate in aria in una lingua e ricadano a terra in un’altra come una palla. Credo che nel mio cervello ci sia una specie di setaccio che impedisce un rapido (e tanto meno simultaneo) travaso dei pensieri in parole. Un po’ come il filtro nello scarico della vasca da bagno; c’è qualcosa che mantiene i miei pensieri nel cervello, e così bisogna cavarli a forza, come quegli schifosi grovigli di capelli bagnati.
Riflettevo sui concetti di pensiero e di linguaggio, a quanto sarebbe stato difficile esprimerli – o quantomeno spossante, come se pensarli fosse già abbastanza e dirli fosse pleonastico o riduttivo, perché lo sanno tutti che la traduzione svilisce un testo, è sempre meglio leggere un libro nella lingua originale (À la recherche du temps perdu). Le traduzioni sono delle approssimazioni soggettive e questo è esattamente quello che provo quando parlo: quello che dico non è quello che penso ma solo quello che più gli si avvicina, con tutti i limiti e le imperfezioni del linguaggio. Quindi penso spesso che sia meglio stare zitto anziché esprimermi in modo inesatto.”

Peter Cameron (1959) scrittore statunitense
Arturo Pérez-Reverte photo
Jeff VanderMeer photo
Paolo Rossi (calciatore) photo
Mario Praz photo

“A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.”

Armida Miserere (1956–2003) funzionaria italiana

Variante: A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.
Origine: Da un'intervista a Io Donna del 1997; citato in Simona Mammano, I motivi del suicidio di una "servitrice dello Stato" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1345, Polizia e Democrazia, gennaio 2007

Bernardo Bertolucci photo

“Il passato è un filtro meraviglioso, basta dargli tempo.”

Sergio Claudio Perroni (1956–2019)

Il principio della carezza

Zucchero (cantante) photo