Frasi sul Male
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“Perché l'imitazione del male supera sempre l'esempio, come, per il contrario, quella del bene è sempre inferiore, figli ancor più turpi di questa dottrina sono i Misteri di Parigi, i quali non si arrossi di qualificare per libro morale, benché l'autore di esso, Eugenio Sue, fosse dai Francesi chiamato a gran ragione il Cristoforo Colombo dei bordelli. L'eroine del suo romanzo sono Rigolette e Fleur de Marie, leggiadrissime sartine di sedici anni e senza genitori, le quali coll'esercizio dell'arte loro reggono sottilmente la vita, e non hanno in fondo della loro borsa altro capitale che dugento franchi. La prima vive in una soffitta lietamente, né dimentica di Dio, ch'ella prega ogni giorno. La seconda, a cui rincresce la fatica, frequenta i passeggi e le taverne, dissipa il suo meschino peculio, e si risolve a far mercimonio del suo corpo pei suggerimenti d'una infame creatura. Ella si lascia persuadere così presto, che non può chiamarsi sedotta: non amore, non sensualità, ma solamente la promessa che prezzo di vergogna avrà ozio e un poco di pane, la conducono nell'orrido e crudelissimo lupanare dove si ruba, si assassina, si avvelena, e non paghi di vivere di delitto, si scherza pur col delitto.”

Giovanni Battista Niccolini (1782–1861) drammaturgo italiano

Origine: Cfr. Francesco Guicciardini, Storia d'Italia: «L'imitazione del male supera sempre l'esempio, come per il contrario l'imitazione del bene è sempre inferiore.»
Origine: Discorso sulla tragedia greca, p. XV-XVI

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“Nulla di più comune, per esempio, che trovare un critico moderno che scriva cose di questo genere: 'Il Cristianesimo fu soprattutto un movimento ascetico, una corsa al deserto, un rifugio nel chiostro, una rinuncia alla vita e alla felicità; esso non fu che parte di una fosca e inumana reazione contro la natura stessa, un odio pel corpo, un aborrimento dell'universo materiale, una specie di suicidio universale dei sensi e anche dell'individuo. Derivava da un fanatismo orientale come quello dei fachiri, ed era basato su un pessimismo orientale che considerava l'esistenza stessa come un male'. In tutto questo la cosa straordinaria è che tutto è verissimo; vero in ogni particolare, con la sola differenza che è attribuito erroneamente a chi non ci ha niente a che vedere. Non è vero della Chiesa; è vero delle eresie condannate dalla Chiesa. È come se uno fosse obbligato a scrivere un'analisi degli errori e del malgoverno dei ministri di Giorgio III, con la piccola inesattezza che tutto il racconto si riferisse a Giorgio Washington; o come se uno facesse un elenco dei delitti dei bolscevichi con la sola variante di attribuirli allo zar. La Chiesa primitiva fu, sì, ascetica, ma in dipendenza di una filosofia totalmente diversa da quella di una guerra alla vita e alla natura; la quale realmente esistette nel mondo, e basterebbe che i critici sapessero dove andare a cercarla.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

L'Uomo Eterno

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“Se una cosa merita di essere fatta, merita di essere fatta male.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Da What's wrong with the world.

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“Vergine Maria, non ti sembri male essere piccola, lo sono anche i fiori e le stelle.”

Antoni Gaudí (1852–1926) architetto spagnolo

citato in Giuseppe Frangi, L'architetto di Dio, in Tracce, febbraio 2003

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“Questi disgraziati re, che fanno tanto male, hanno talora del buono.”

François Andrieux (1759–1833) avvocato, poeta e drammaturgo francese

da Le meunier de Sans-Souci, 7-8; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 459

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“Non aspettare domani ad accorgerti del male di oggi.”

Giuseppe Marello (1844–1895) vescovo cattolico italiano

Scritti

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“Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere, perché è un male pericoloso e contagioso.”

Pietro Abelardo (1079–1142) scrittore e filosofo medievale francese

da Lettere a Eloisa

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“[Dopo i problemi dovuti alla sindrome di Sjögren] Servo come prima, però cerco subito di spingere e fare break : perché se non ingrano non insisto, gli scambi lunghi o i set che si trascinano non fanno altro che ridurre la mia autonomia. In ogni set devo essere protagonista, nel bene o nel male.”

Venus Williams (1980) tennista statunitense

Origine: Citato in Daniele Uccella, Venus Williams: "La dieta, il segreto della mia ripresa" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/01/17/831413-venus_williams_dieta_segreto_della_ripresa.shtml, Ubitennis.com, 17 gennaio 2013.

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“Ma tutti io lodo e amo, | chiunque non faccia nulla di male | volontariamente: con la necessità neppure gli dèi combattono.”

Simonide (-556–-468 a.C.) poeta lirico greco antico

citato da Platone, Protagora

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“Le creature senza piedi hanno il mio amore, e così lo hanno quelle a due piedi e anche quelle a molti piedi. Possano tutte le creature, tutte le cose che hanno vita, tutti gli esseri di qualunque specie, non avere mai nulla che possa danneggiarle. Possa non accadere loro mai nulla di male.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

Origine: Citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma, 1999, p. 31.

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“Si affretti l'uomo verso il bene, custodisca la mente dal male. Di chi fa il bene fiaccamente, la mente si delizia nel male.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

116; 1994, p. 62
Dhammapada

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“Chi agisce male, come un albero soffocato da rampicanti, rende se stesso come desidera il suo nemico.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

162; 2003, p. 227
Dhammapada

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“Nel Dhammapada si raccomanda, per ottenere la liberazione, di scrollare la doppia catena del Bene e del Male. Che il Bene stesso sia un ostacolo, siamo troppo arretrati spiritualmente per poterlo ammettere. Perciò non siamo liberati.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

Emil Cioran
Dhammapada, Citazioni sul Dhammapada

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“Ho fatto male, perché avrei evitato di compiere certe azioni […]. Vorrei dire, ma ho timore a dirlo, certi errori. Quindi ho avuto un grande rimorso e ho chiesto perdono a Dio. Ho commesso un errore, e oggi lo capisco. Spero che Dio mi perdoni.”

Giuseppe Siri (1906–1989) arcivescovo cattolico e cardinale italiano

Origine: In quest'ultima intervista, rilasciata a Benny Lai il 18 settembre 1988, chiedendo perdono a Dio per non avere accettato la candidatura nei conclavi cui aveva partecipato, Siri lasciò intendere di provare una profonda amarezza per i cambiamenti che avevano interessato la Chiesa dopo il pontificato di Pio XII.
Origine: Citato in Sergio Romano, «Giuseppe Siri, principe vescovo di Genova» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/01/Giuseppe_Siri_principe_vescovo_Genova_co_9_060601108.shtml, Corriere della Sera, 1 giugno 2006.

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“L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.”

Bill Russell (1934) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 61. ISBN 88-8598-826-2

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“È senz'altro meno doloroso perdere da Venus. Ci rimarrei male, ma in fondo è molto più semplice accettare di essere sconfitta da lei invece cha da una giocatrice che normalmente dovrei riuscire a battere.”

Serena Williams (1981) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/31/108596-citazioni_bordo_campo_luglio.shtml, Ubitennis.com, luglio 2008.

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“Michelagnolo Amerigi fu uomo satirico e altiero; e usciva tal'ora a dir male di tutti li pittori passati e presenti per insigni che si fussero, poiché a lui pareva d'aver solo con le sue opere avanzati tutti gli altri della sua professione […] molti giovani ad essempio di lui si danno a imitare una testa del naturale, e non studiando né fondamenti del disegno e della profondità dell'arte, solamente del colorito appagansi, onde non sanno mettere due figure insieme, né tessere istoria veruna, per non comprendere la bontà di sì nobil'arte.
Fu Michelagnolo, per soverchio ardimento di spiriti, un poco discolo, e tal'ora cercava occasione di fiaccarsi il collo o di mettere a sbaraglio l'altrui vita. Pratticavano spesso in sua compagnia uomini per natura anch'essi brigosi; e ultimamente affrontatosi con Ranuccio Tomassoni giovane di molto garbo, per certa differenza di giuoco di palla a corda, sfidaronsi, e venuti all'armi, caduto a terra Ranuccio, Michelagnolo gli tirò una punta, e nel pesce della coscia feritolo, il diede a morte. Fuggirono tutti da Roma, e Michelagnolo andossene a Pellestrina, ove dipinse una S. Maria Maddalena. E d'indi giunse a Napoli, e quivi operò molte cose.
[…] Se Michelagnolo Amerigi non fusse morto sì presto, averia fatto gran profitto nell'arte per la buona maniera che presa avea nel colorire del naturale; benché egli nel rappresentar le cose non avesse molto giudicio di scegliere il buono e lasciare il cattivo. Nondimeno lasciò gran credito e più si pagavano le sue teste che l'altrui istorie, tanto importa l'aurea popolare, che non giudica con gli occhi ma guarda con l'orecchie. E nell'Accademia il suo ritratto è posto.”

Giovanni Baglione (1566–1643) pittore italiano

da Le Vite dè Pittori, Scultori et Architetti, Roma, 1642

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“Il male è tanto più tollerabile quanto più lo si conosce.”

XXIII, 3; 1997
[N]otissimum quodque malum maxime tolerabile.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

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“Gli uomini sentono più lentamente il bene, che non il male.”

XXX, 21; 2006
Segnius homines bona quam mala sentiunt.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

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“A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a Palermo. Al Sud c'è una travolgente forza del male.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

dall'intervista a il Velino, 4 giugno 2010; citato in Sgarbi: «A Napoli vince sempre il male ma grazie a Bondi andrò a Venezia» http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/arte_e_cultura/2010/4-giugno-2010/sgarbi-a-napoli-vince-sempre-male-fortuna-lavorero-venezia-1703141396353.shtml, Corriere del Mezzogiorno, 4 giugno 2010
Da interviste

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“Scelsi per il ruolo della madre di Giuliano, una contadina il cui figlio era finito male. Lo sapevo: ma, qualche volta, un cineasta che vuole dare l'impressione del vissuto è spinto a essere crudele… L'ho portata, quasi spinta, dentro l'obitorio. Era la prima volta che ci entravamo. La luce era quasi inesistente. Nella penombra si muovevano a fatica, oltre al fonico, Di Venanzo e Pasqualino De Santis. La donna doveva fingere di essere una madre che vede il cadavere del figlio. Lo fece con forte emozione e, insieme, con perizia da attrice di professione. La ripresi con l'obiettivo 75 che avvicina molto il personaggio ma, di continuo, rischia di perderlo dal quadro. Non potevo, naturalmnete, chiederle di andare ai segni. Le dissi di seguire, con la coda dell'occhio, i movimenti della mia mano. L'avrei guidata, e ai miei gesti lei doveva andare avanti, rallentare, tirarsi un poco indietro. La donna si scioglieva in lacrime, viveva il dolore di una madre che ha perso il figlio e, intanto, seguiva alla perfezione le mie indicazioni finché, quando glielo indicavo, si arrestava d'improvviso. Furono tre riprese, tutte istinto e controllo. Una pausa e, poi, un pianto raccapricciante. Fuori dall'obitorio, nel frattempo era arrivato un funerale. Piangevano dentro e fuori, qui per finta e là per davvero. Questo, anche questo ahimè, è il cinematografo. (da Il mestiere del narratore”

Francesco Rosi (1922–2015) regista italiano

conversazione con Francesco Rosi), p. 27

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“Il fumo è come una bella donna, l'ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L'amore fa male, ma la mancanza d'amore ancora di più.”

David Lynch (1946) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Il sogno di David Lynch: "Facciamo sparire il rumore" http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/10/news/rclub_david_lynch-26369183/, la Repubblica, 10 dicembre 2011.

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“[NBA Finals 2010, Gara #5] La verità ha un nome e un numero, il 34. E fa veramente male…”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

Citazioni tratte da telecronache

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“Tutto il male dell'Italia viene dall'anarchia. Ma anche tutto il bene.”

Codice della vita italiana, Capitolo III – Del Governo e della Monarchia

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“Il cento per cento del male, e dunque della sofferenza nel mondo, proviene dal peccato originale e nient'altro.”

Daniel Ange (1932) monaco eremita, sacerdote e scrittore franco-belga

Il perdono medicina di Dio

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