Frasi sul Male
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“È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Prevenire le voci maligne, p. 72
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Non ci si vendica mai bene, ricorrendo al male.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Non appigliarsi sempre al peggior partito, solo per caparbietà, p. 96
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Il peccato è una definizione mitologica per gli affari andati male.”

Frank Wedekind (1864–1918) scrittore, drammaturgo e attore teatrale tedesco

da Der Marquis von Keith

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“[Sull'Inter] Non dobbiamo avere paura di raccontare i fatti negativi o poco piacevoli. Noi abbiamo una storia diversa dalle altre squadre. Nel bene e soprattutto nel male.”

Oliviero Toscani (1942) pubblicitario, fotografo

Origine: Citato in Filippo Grassia e Giampiero Lotito, Inter. Il calcio siamo noi, Sperling & Kupfer editori, 2010. ISBN 8820049678

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“Se non esistesse alcun male morale sulla terra, non ci sarebbe, di conseguenza, alcun male fisico.”

Joseph De Maistre (1753–1821) filosofo, politico e diplomatico italiano

Le serate di San Pietroburgo

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“Essere incessantemente sotto gli occhi dell'ispettore significa perdere di fatto la capacità di fare del male, se non addirittura il desiderio di farlo.”

Jeremy Bentham (1748–1832) filosofo e giurista inglese

Origine: Citato in E. Halèvy, The Growth of philosopbical radicalism, Faber and Faber, London, 1972, p. 83; ripreso in J. S. Mill, Saggio sulla libertà, traduzione di Stefano Magistretti, Il Saggiatore, Milano, 1981, p. 12.

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“L'entusiasmo è soprattutto il comune retaggio della devozione male intesa.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Entusiasmo; 1950, p. 188
Dizionario filosofico

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“L'imitazione del male supera sempre l'esempio, come per il contrario l'imitazione del bene è sempre inferiore.”

Storia d'Italia
Variante: L'imitazione del male supera sempre l'esempio; comme per il contrario, l'imitazione del bene è sempre inferiore.

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“Dopo il 1494, sendo stati i principi della città cacciati da Firenze, e non vi essendo alcuno governo ordinato, ma più tosto una certa licenza ambiziosa, ed andando le cose publiche di male in peggio; molti popolari, veggendo la rovina della città, e non ne intendendo altra cagione, ne accusavano la ambizione di qualche potente che nutrisse i disordini, per potere fare uno stato a suo proposito, e tôrre loro la libertà; e stavano questi tali per le logge e per le piazze, dicendo male di molti cittadini, minacciandogli che, se mai si trovassino de' Signori, scoprirebbero questo loro inganno, e gli gastigarebbero. Occorreva spesso che di simili ne ascendeva al supremo magistrato; e come egli era salito in quel luogo, e che vedeva le cose più da presso, conosceva i disordini donde nascevano, ed i pericoli che soprastavano, e la difficultà del rimediarvi. E veduto come i tempi, e non gli uomini, causavano il disordine, diventava subito d'un altro animo, e d'un'altra fatta; perché la cognizione delle cose particulari gli toglieva via quello inganno che nel considerarle generalmente si aveva presupposto. Dimodoché, quelli che lo avevano prima, quando era privato, sentito parlare, e vedutolo poi nel supremo magistrato stare quieto, credevono che nascessi, non per più vera cognizione delle cose, ma perché fusse stato aggirato e corrotto dai grandi. Ed accadendo questo a molti uomini, e molte volte, ne nacque tra loro uno proverbio che diceva: Costoro hanno uno animo in piazza, ed uno in palazzo.”

libro I, cap. XLVII
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

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“E non pensare nemmeno male di Anselmo. Anselmo è un cristiano, qualcosa di molto raro nei paesi cattolici.”

Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense

cap. XXIII, 1969, p. 308

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“Il male, in guerra come in politica, non è scusabile se non è assolutamente necessario.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Appendice

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“Se tutto il male che si è detto delle donne fosse vero, a quest'ora dovrebbero essere quasi perfette.”

Henri de Régnier (1864–1936) scrittore e poeta francese

Lui ou les femmes et l'amour

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“Dunque invano verso le donne il biasimo maschile
punge, vano scoccar di freccia, e parla male:
che esse siano inferiori ai maschi, lo dico io.”

Euripide (-480–-406 a.C.) tragediografo ateniese

frammento 499
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata

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“L'esitazione, fra amici, è un gran male.”

Oreste

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“Il peccato sta solo nel far male agli altri senza necessità. Tutti gli altri "peccati" sono sciocchezze inventate.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Far del male a sé stessi non è peccaminoso... è solo stupido.
Lazarus Long l'Immortale

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“Ricorda come Gesù fu condotto del deserto e vi rimase quaranta giorni digiunando? Poi, quando fu affamato, il demonio gli si avvicinò e gli disse: "Se sei figlio di Dio, ordina che questi sassi siano trasformati in pani". Ma Gesù resisté alla tentazione. Il demonio allora lo collocò su una guglia del tempio: "Se sei figlio di Dio, buttati giù". Gli angeli infatti vegliavano su di lui e l'avrebbero sorretto. Ma Gesù seguitò a resistere. Il demonio lo condusse su un'alta montagna, gli mostrò tutti i regni del mondo e gli disse che glieli avrebbe dati se si fosse prosternato ai suoi piedi per adorarlo. Ma Gesù disse: "Va' via di qui, Satana". Così finisce la storia secondo il semplice e buon Matteo. Ma c'è un seguito. Il diavolo, che era molto astuto, tornò da Gesù e gli disse: "Se accetterai la vergogna e il disonore, le frustate, una corona di spine e la morte sulla croce salverai la razza umana, giacché l'amore più grande che un uomo possa provare è quello che gli fa sacrificare la vita per i suoi amici". Gesù cadde. E il diavolo rise fino a farsi scoppiare i fianchi: prevedeva il male che gli uomini avrebbero commesso in nome del loro Redentore.»
Isabel mi guardava indignata.
«Dove mai l'ha scovata questa storia?»
«In nessun posto. L'ho inventata lí per lí.»
«È un'idiozia, una bestemmia.»
«Volevo solo farle capire che il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità. L'oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l'unico suo figlio.”

Maugham a Isabel: cap. V, 4
Il filo del rasoio

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“Su dieci persone che parlano di noi, nove ne dicono male, e spesso la sola persona che ne dice bene, lo dice male.”

Antoine Rivaroli (1753–1801) scrittore, giornalista e aforista francese

da Maximes et pensées

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“Il mio male peggiore è di non riuscire mai a dimenticare la mia presenza metafisica nella vita. Di qui, la timidezza trascendentale che terrorizza tutti i miei gesti, che toglie a tutte le mie frasi la linfa della semplicità, dell'emozione diretta.”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Una sola moltitudine, a cura di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M. J. de Lancastre, Adelphi, Milano 1979, vol. I, p. 68
Il poeta è un fingitore

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“I giovani non dovrebbero essere inattivi. Gli fa molto male.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

da un'intervista del 1984

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“Margaret Thatcher: […] I primi undici anni e mezzo non sono stati così male, per quanto riguarda il crepuscolo, ricordate che ci sono 24 ore in un giorno.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dalla dichiarazione alla Camera Comuni sul vertice della CSCE, 21 novembre 1990

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“Mi ritrovo davanti allo stesso dubbio che ho sempre avuto davanti. So che la morte è male. Non so con che cosa si dovrebbe sostituirla.”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

La rapidità dello spirito

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“Sono sempre sola e male accompagnata.”

Joan Collins (1933) attrice britannica

Origine: Citato in Gino & Michele, Matteo Molinari, Le formiche e le cicale: anno 2004, Kowalski editore, Milano, 2003, § 69. ISBN 88-7496-603-2

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“[Su Djokovic] Sì, sembrava avesse male alla caviglia… tutte e due… alla schiena… all'anca… un crampo… l'aviaria… antrace… SARS… influenza comune… se uno sta male, sta male. Non so se faccia finta o meno, ma o è uno che chiama il medico per qualunque cosa, oppure è l'uomo più coraggioso del mondo, decidete voi.”

Andy Roddick (1982) tennista statunitense

Origine: Citato in Vanni Gibertini, Le battute memorabili dei tennisti http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/12/14/637160-battute_memorabili_tennisti.shtml, Ubitennis.com, 4 dicembre 2011.

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“La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla, ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Quattro stracci
D'amore di morte e di altre sciocchezze

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“Ma io sono capace di amare chi mi ama, | ed essere nemico del nemico e fargli male.”

Archiloco (-680–-645 a.C.) lirico e giambografo greco antico

fr. 23 West

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“È il mio colpo migliore calciare male.”

Alessandro Matri (1984) calciatore italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare http://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

“Il solo male è di appiccicarci a noi stessi rifiutando di amare dentro di noi colui che non cesserà mai di attenderci.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Vita, morte, risurrezione

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“Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.”

Alexandre Dumas (figlio) (1824–1895) scrittore e drammaturgo francese

p. 23

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“Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credere importante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vita umana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.
Di solito si pensa che il ladro, l'assassino, la spia, la prostituta, riconoscendo cattiva la propria professione, debbano vergognarsene. Invece accade esattamente il contrario. Gli uomini che il destino e i loro peccati o errori hanno posto in una determinata condizione, per quanto sbagliata sia, si creano una visione della vita in genere alla luce della quale questa condizione possa apparir loro buona e rispettabile. Per sostenere poi tale visione gli uomini si appoggiano istintivamente a una cerchia di persone in cui venga riconosciuto il concetto che si sono creati della vita e del loro posto in essa. La cosa ci sorprende quando i ladri si vantano della loro destrezza, le prostitute della loro depravazione, gli assassini della loro crudeltà. Ma ci sorprende solo perché la cerchia, l'ambiente di queste persone è circoscritto, e soprattutto perché noi ne siamo al di fuori. Ma non capita forse lo stesso fenomeno fra i ricchi che si vantano delle loro ricchezze, cioè di ladrocinio, fra i capi militari che si vantano delle loro vittorie, cioè di omicidio, fra i sovrani che si vantano della loro potenza, cioè di sopraffazione? Noi non vediamo in queste persone un concetto distorto della vita, del bene o del male, volto a giustificare la loro condizione, solo perché la cerchia di persone con tali concetti distorti è più vasta, e noi stessi vi apparteniamo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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