Frasi su meglio
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“Ridere e sognare sono il segreto per vivere meglio.”

Shirley MacLaine (1934) attrice statunitense

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“Dio promette la vita eterna" disse Eldritch. "Io posso fare di meglio; posso metterla in commercio.”

Le tre stimmate di Palmer Eldritch
Variante: Dio promette la vita eterna” disse Eldritch. “Io posso fare di meglio; posso metterla in commercio.

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“Con tutto il rispetto Pietro, meglio tu. La tua schiena piegata, le tue gambe storte, la tua stoffa ruvida. E quelle mani che litigavano con il traguardo, quasi a volerlo raddrizzare. Meglio quella tua curva affamata che sbucava nella felicità. Per noi sarà sempre perfetta così.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica
Origine: Da Il monaco della velocità http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/03/22/il-monaco-della-velocita.html, 22 marzo 2013.

“I duecento metri mondiali di Mennea per noi sono stati rabbia e poesia, talento e geometria, insofferenza e razionalità. E la sua maniera di correrli ci ha sempre fatti restare appesi al finale, meglio di un film giallo: ce la farà o sarà preso prima del traguardo? E lui lì ad arrancare, almeno così sembrava, e invece ecco che lui spuntava dalla curva, ecco che quando lo davano per finito lui cominciava a mangiare i metri e lì veramente cominciavano a scoppiare i cuori, anche quelli più introversi. E lui che finalmente aveva combattuto e vinto il mostro interno che lo azzannava alzava il dito. Non come il padrone che reclama una sua proprietà, ma come uno schiavo che si libera delle catene e mostra orgoglioso il frutto della sua liberazione. Non era un'Italia atletica quella di Mennea: jogging, esercizio fisico, palestra non andavano ancora di moda. E non era un'Italia mentalmente attrezzata ad affrontare alla pari gli avversari. Con Mennea qualcosa cambiò: il suo record dimostrò che non eravamo solo un paese pieno di talenti, spesso incompiuti, ma che avevamo anche la scienza e l'applicazione per costruire un primato che sarebbe durato quasi vent'anni. Lo sprint non era più Little Italy. In questo Mennea è stato e continua ancor oggi ad essere la nostra diversità. Ci ha fatti correre, soffrire, vincere. E soprattutto vivere controvento la nostra fragilità.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica
Origine: Da Mennea. Il campione controvento http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/12/08/mennea-il-campione-controvento.html, 8 dicembre 1999.

“Il Palio è come molte fiabe: meglio non trovarsele mai contro.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica
Origine: Da Fiabe, segreti e vittorie. Tutti i segreti del palio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/15/fiabe-misteri-vittorie-tutti-segreti-del-palio.html, 15 agosto 1991, p. 20.

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“È veramente bello sentire che stai facendo il tuo lavoro e lo stai facendo al meglio e che puoi dare ancora di più e che puoi vincere dei trofei, questo ti fa venire voglia di lavorare ancora più sodo!”

Marija Šarapova (1987) tennista russa

Origine: Citata in Wimby: le migliori frasi di martedì http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Il Tennis Italiano, 23 giugno 2010.

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“Oggi lei ha fatto tutto meglio di me. Per ogni torneo c'è soltanto una vincitrice e tutte le altre rimangono deluse. Io, da oggi, sono tra queste.”

Marija Šarapova (1987) tennista russa

Origine: Citata in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/31/108596-citazioni_bordo_campo_luglio.shtml, Ubitennis.com, luglio 2008.

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“Il deserto è il mio elemento naturale: il posto dove sto meglio.”

Claudia Cardinale (1938) attrice italiana

Origine: Io, Claudia – Tu, Claudia, p. 231

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“Oh, meglio un bacio lungo e profondo, | Che le superbe glorie del mondo!”

Giuseppe Aurelio Costanzo (1843–1913) letterato, poeta e docente italiano

Baciami, baciami, baciami ancora

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“Dopo la vittoria di Parigi ritengo di poter sostenere meglio attenzioni e tensioni forti. Ora ho più sogni, uno di questi è proprio vincere in casa, al Foro Italico!”

Francesca Schiavone (1980) tennista italiana

Origine: Citata in "Il sesso pre partita? Porta solo vantaggi" http://www.repubblica.it/sport/tennis/2011/05/02/news/schiavone_sesso_pre_partita-15681606/, la Repubblica, 2 maggio 2011

“[Su Mr. Nobody] Quattro [vite] in uno, per dare a Jared Leto il ruolo della vita e alla mente iperattiva di Jaco Van Dormael modo di sfogare al meglio la sua arte cinematografica e cinefila, dimostrandosi autore dal talento inesauribile.”

Boris Sollazzo (1978) Critico cinematografico italiano

Origine: Da Il signor Nessuno di Van Dormael, l'amore secondo Tom Ford, l'horror 3D "dantesco" http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/festival-cinema-venezia/cronaca/venezia-nessuno-van-dormael-.shtml, Il Sole 24 ORE, 11 settembre 2009.

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“E meglio è amare e perdere | che vincere e non amare mai.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Mai più come te
Sono io, l'uomo della storia accanto

“Era, in effetti, entrato in azione quel fenomeno che alcuni storici hanno ritenuto di definire la «legge di Tocqueville»: tutte le volte, infatti, che un potere autoritario-dispotico e comunque arcaico (monarchia assoluta e Ancien Régime nel 1789), o anche totalitario, ma sarebbe meglio dire «imperfettamente totalitario» (fascismo mussoliniano nella catastrofe politico-militare del 1943), o «post-totalitario» (Chruščëv, nel 1956, e Gorbačëv, nel 1985-1989), cerca, in una situazione ritenuta difficile (altrimenti nulla verrebbe toccato), di mutare direzione e di attuare trasformazioni e riforme, spalanca attese e speranze che si rovesciano in una eterogenesi dei fini; proprio le attese e le speranze finiscono non già per rafforzare (se si esclude un momento liminare, come nella prima metà del 1956, o gli anni 1986-1987), ma per minacciare (1956), o addirittura demolire (1989-1991), l'impalcatura politica esistente. Quanto al totalitarismo, considerato nella sua fase «perfetta», disperata e tragica, l'unica esperienza che si ha del suo crollo (Germania nazionalsocialista, 1945) dimostra che esso può avvenire non assecondando un tentativo di autoriforma, ma in concomitanza con la guerra totale e con un parallelo processo di inarrestabile autodistruzione, alla guerra totale strettamente connesso.”

Bruno Bongiovanni (1947) storico italiano

Origine: Storia della guerra fredda, p. 96

“Quando uno che dice "ho fatto Calciopoli prendendo i tabellini della Gazzetta dello Sport", rovinando delle famiglie, è meglio che stia zitto.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Dalla trasmissione Diretta Stadio sull'emittente televisiva 7 Gold, 16 marzo 2011.

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“[Su Jimmy Connors] Ha sempre dovuto odiare gli avversari per dare il meglio.”

Chris Evert (1954) tennista statunitense

Origine: Citata in Alessandro Mastroluca, Connors: "Vivo per competere" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/12/27/643560-connors_vivo.shtml, Ubitennis.com, 29 novembre 2011.

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“Ma non era meglio se Michael Schumacher dava l'addio al calcio?”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Da La Gazzetta dello Sport, 23 ottobre 2006.

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“Nell'ampia fascia che gli avvolge il ventre, Nazim stiva i denari che riceve, senza contarli: appena una palpatina. I suoi polpastrelli sono sensibili come quelli di un pianista, e altrettanto esercitati. Poi nessuno lo imbroglierebbe, qui: i suoi compagni non discutono la sua scelta, e più d'uno prova una sorta di ruvida pietà per gli armeni, oggi divenuti più miserabili di loro: anche perché sono perseguitati dai Senzadio del nuovo governo. Capiscono, i mendicanti, che in un mondo senza Dio anche il loro mestiere diventa difficile, e la carità, rara. E poi, è tempo di guerra: non è meglio combattere i nemici esterni, piuttosto che crearsene di interni? La secolare saggezza di mendicanti e mercanti, in Oriente, si è sempre incontrata nell'ardua abilità del compromesso a metà strada.
Nelle Corti dei Miracoli della malavita, che fioriscono dovunque, e sono il rovescio del tessuto di ogni società organizzata, le cose hanno una loro logica, per quanto capovolta; e vi trovano spazio l'avidità, la crudeltà, l'astuzia, la fuga dalla fame: ma non il fanatismo. Perché eliminare gli armeni, che producono ricchezza e cospicue elemosine? (nell'Impero Ottomano, come in ogni società religiosa, l'elemosina garantisce la ricchezza, e la giustifica…).
«La pecora si tosa, non si ammazza» così brontolano fra loro i Fratelli mendicanti, che dal selvaggio assalto ai beni degli armeni non hanno ricevuto che briciole, mentre non ricevono più le usuali, ricche elemosine alle porte delle chiese e delle case, e durante le grandi festività cristiane.”

La masseria delle allodole

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“L'arte, in fondo, come tante fra le cose più belle, vien meglio un po' di nascosto.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

da È nata una bambina con una rosa in mano
Pesci rossi

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“Abbiamo poi appreso che la cultura di sinistra, una parte della cultura di sinistra, che dalla nascita della repubblica è andata a senso unico tutte giuste le guerre comuniste, le rivoluzioni comuniste, sempre sbagliate le guerre dell'Occidente massime degli Stati Uniti ora non avendo più la sponda dell'Unione sovietica e del sol dell'avvenir su cui far rimbalzare la sua propaganda e trovare uno zoccolo duro alle sue parole, passa a un pacifismo totale e indiscriminato per cui, pur di contrastare una guerra votata dalle Nazioni unite, si sostiene che non esistono guerre giuste. E se quell'uomo serio, prima che un grande intellettuale, che è Norberto Bobbio si permette di ricordare che le guerre giuste esistono, che combattere il nazismo nella Resistenza fu una guerra giusta come lo sono le guerre in corso dei baltici o dei negri sudafricani o di chiunque si difenda da una ingiusta oppressione lo si attacca come un cattivo maestro. Il filosofo Vattimo, bontà sua, ci ha fatto sapere che forse la Resistenza l'avrebbe fatta anche lui, ma tutti gli altri firmatari del manifesto contro Bobbio non hanno mezzi termini, tutte le guerre per loro sono ingiuste, sono diventati tutti gandhiani, evangelici, se li schiaffeggiano su una guancia porgono l'altra. Ora se il pacifismo e il neutralismo cattolici hanno una giustificazione storica, hanno alle spalle una dottrina coerente, salvo qualche piccola eccezione come la guerra di Spagna con benedizione papale delle truppe franchiste, quelli del filone comunista o come chiamarlo, neo comunista o nostalgico comunista o comunista desiderante? Ci sembrano francamente poco decenti se ritroviamo fra i suoi esponenti degli stalinisti come il professor Gian Mario Bravo catafratto laudatore dei carri armati di Krusciov e di Breznev. Quanto allo squadrismo rosso del Manifesto meglio sorvolare, si sarebbero trovati bene anche a Salò.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano
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“Ogni tanto guardo indietro e scopro come il meglio di questi anni sia passato di già.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da Eclissi del cuore n. 2
Sei come me

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“Siamo quelli che, da quelli come te, non si fanno mai pagar da bere, perché siamo quelli che, è meglio se lo sai, con quelli come te son sempre pari.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Tutti vogliono viaggiare in prima, n. 2
Fuori come va?

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“Ti vengo a prendere perché non ho scelta perché so vivere una sera per volta.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il meglio deve ancora venire, n. 12
Arrivederci, mostro!

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“Sei qui per dire, mi devi dire che il Meglio deve ancora venire.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il meglio deve ancora venire, n. 12
Arrivederci, mostro!

“Meglio morire urlando | Però tentando un salto | Che non amare affatto | Per vivere soltanto.”

Maxi B (1974) rapper italiano

da Amoressia, n. 7
Tangram, Invidia

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“Meglio scrivere per se stessi e non avere pubblico, che scrivere per il pubblico e non avere se stessi.”

Marc Connelly (1890–1980) drammaturgo e attore statunitense

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“Meglio, in politica, avere rappresentato venti bandiere che nessuna? – scrisse pensando a lui Benedetto Croce. Indro Montanelli nella sua biografia di Garibaldi, Luigi Magni nel suo film Il generale ce lo hanno rappresentato come un simpatico birbante. E anche Nico Perrone […] ci presenta una non schematica riabilitazione: anche a sorpresa, rispetto a un titolo che sembrerebbe ben altrimenti critico. È vero, riconosce, Liborio Romano era un voltagabbana. Ma non per volgare tornaconto personale, bensì sempre al servizio di progetti autenticamente riformisti. In campo penale, ad esempio, si dovette al suo pur breve passaggio per il governo delle Due Sicilie l'abolizione della pena barbarica delle legnate. E in campo sociale fu promotore alla Camera di una proposta di riforma agraria che forse contribuì al suo isolamento politico più ancora delle troppe giravolte. Naturalmente, molto dipende poi dal modo in cui si vuole valutare il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Perrone non nasconde affatto i nodi dell'Unità, dall'accentramento brutale alla feroce repressione del brigantaggio. Ma non indulge neanche sull'opposta retorica della monarchia borbonica come mitica età dell'oro: prima ancora dei bersaglieri contro i briganti erano stati i soldati di Ferdinando I a tagliare teste in quantità per reprimere la rivolta del Cilento del 1828, e gli investimenti infrastrutturali e industriale che pur la dinastia borbonica aveva fatto si concentravano a Napoli dimenticando il resto del Regno. Romano, a suo modo, era stato appunto fautore di un fallito progetto di riscatto del Sud accettando la nuova logica unitaria, ma salvaguardandone gli interessi specifici.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

da il Foglio, 27 luglio 2010

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“Amo la competizione e detesto perdere. Dopo una sconfitta, ancora oggi è meglio aspettare un po' prima di rivolgermi la parola. Adoro correre, respirare l'atmosfera di un torneo importante, esibirmi su un prestigioso palcoscenico e magari fare uno scherzetto a un avversario più quotato di me. Cosa c'è di meglio?”

Marc Gicquel (1977) tennista francese

Origine: Citato in Alberto Giorni, Tennis, sport per vecchi? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/05/31/721429-tennis_sport_vecchi.shtml, Ubitennis.com, 1 giugno 2012.

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“[Famosa gaffe] In salita ho lottato più meglio degli scalatori.”

Claudio Chiappucci (1963) ciclista su strada, pistard e ciclocrossista italiano

Origine: Citato in Palla lunga e pedalare, p. 65.

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“Meglio avere la coscienza dell'incerto che avere false certezze.”

Arrigo Levi (1926) giornalista italiano

da La DC nell'Italia che cambia, Laterza, 1984<sup>2</sup>, p. 8. ISBN 9788842024309
La DC nell'Italia che cambia

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“Nessuno meglio di Katherine seppe fare racconto dei più segreti soprassalti del cuore dei suoi personaggi.”

Antonio Debenedetti (1937) scrittore e critico letterario italiano

Origine: Da La passione distruttiva della Mansfield https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/dicembre/16/passione_distruttiva_della_Mansfield_co_9_091216052.shtml, Corriere della Sera, 16 dicembre 2009.

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“Il meglio è faticare a mo' della formica con assiduità.”

Luigi Guanella (1842–1915) presbitero italiano

Massime di spirito e metodo d'azione

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“La donna è altruista o meglio alterocentrista nel senso che fa centro del suo piacere, della sua ambizione, non in se stessa, ma in un'altra persona che essa ama e da cui vuole essere amata, il marito, i figli, il padre, l'amico, ecc.”

Gina Lombroso (1872–1944) divulgatrice scientifica, medico e scrittrice italiana

da Gina Lombroso, L'anima della donna; citato in Delfina Dolza, Essere figlie di Lombroso. Due intellettuali tra '800 e '900, p. 209

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“È meglio il male libero che il bene imposto.”

Luigi Pareyson (1918–1991) filosofo italiano

Ontologia della libertà