Frasi su politico
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“È possibile diventare santi in politica.”

Christoph Schönborn (1945) cardinale e arcivescovo cattolico austriaco

da Radio Vaticana http://www.news.va/it/news/oggi-la-beatificazione-di-hildegard-burjan-sposa-m, 30 gennaio 2012

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“La potenza totale dell'anticristo sarà necessariamente terrestre politica.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

L'azione

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“Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

An empty stomach is not a good political advisor.
La frase è impropriamente ricavata da una citazione tratta da Cosmic Religion, with Other Opinions and Aphorisms https://books.google.it/books?id=W2UoAQAAMAAJ (Covici-Friede, New York, 1931, p. 107): «Reduced to a formula, one might say simply that an empty stomach is not a good political adviser. Unfortunately, the corollary also is true—namely, that better political insight has a hard time winning its way as long as there is little prospect of filling the stomach.» («Riducendo il tutto a una formula, si potrebbe dire semplicemente che uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico. Sfortunatamente la logica conseguenza è anch'essa vera e cioè che finché c'è la minima possibilità di riempire lo stomaco, un miglior approccio politico difficilmente avrebbe la meglio»).
Attribuite
Origine: Citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 169.
Origine: "An empty stomach is not a good political adviser" http://www.barrypopik.com/index.php/new_york_city/entry/an_empty_stomach_is_not_a_good_political_adviser, BarryPopik.com, 9 giugno 2010.

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“Il mio ideale politico è l'ideale democratico.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

1982

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“La politica esige i partiti, lo spirito umanitario li vieta.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

Origine: Aforismi, p. 80

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“Noi abbiamo bisogno di qualcosa di più alto del nazionalismo: abbiamo bisogno d'un cattolicesimo veramente politico e sociale.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Ginevra, p. 82

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“La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese

Tel Quel

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“[Riferendosi alla politica] Le caste sono sempre detestabili, ma la nostra ha due aggravanti, che esentano i cittadini non solo dal criticarla, ma anche dal rispettarla.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Da I bramini del Palazzo, Il Messaggero, 12 giugno 2007.

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“Il politico è come la donna frigida: per piacere deve fingere.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Le promesse, in politica, si possono anche non mantenere, ma bisogna saperle fare.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“In politica, per esser presi sul serio, non bisogna necessariamente fare sul serio.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“Oltre ai significati storico-politici, la sostanza di questo dramma shakespeariano è fortemente psicologica, in quanto al centro del testo è posta la crisi – che psicanaliticamente definiremmo narcisistica – del protagonista, il quale è progressivamente condotto a fare i conti con il passaggio da una visione eroica di Sé come "anointed King", re di origine divina prescelto dal destino, a un'immagine infranta del suo Io […]. Nello scoprirsi subjected – termine da intendersi nella duplice accezione di "suddito", ma anche di "soggetto umano"”

Riccardo scopre la vanità (egli definirà hollow, "vuota", la sua corona) del suo essere e, di conseguenza, la fallacia della sua regalità legittima. Ciò che la crisi narcisistica del protagonista del dramma in ultima analisi esprime è un ben preciso messaggio di carattere culturale: alla crisi narcisistica di Riccardo fa da specchio un mutamento epocale, poiché il Re non è più tale in virtù della sua natura divina e trascendente, bensì in forza del consenso popolare e delle contingenze. Con Bolingbroke, possiamo ben dire, finisce il tempo della Cavalleria e ha inizio quello della modernità, aprendo la strada a una visione secolarizzata del potere umano e delle sue prerogative. Il capolavoro di Shakespeare fotografa questa mutazione radicale nello spirito e nella storia dell'Europa. (Cesare Catà, Eretico Potere Ieratico. Il Liber Augustalis di Federico II di Svevia e il Riccardo II di Shakespeare, in "Tabulae. Rivista del Centro Studi Federiciani", XXIV, (Dicembre 2012), pp. 137-158)
Riccardo II, Citazioni sull'opera

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“Tutti i sistemi politici consistono nel dedurre un massimo d'errori da un minimo di verità.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

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“Il parlamentarismo è l'incasermamento della prostituzione politica.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Il caffè, che rende il politico saggio | e guarda a ogni cosa con gli occhi mezzi chiusi.”

Alexander Pope (1688–1744) poeta inglese

da The Rape of the Lock, canto III, verso 117

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“La religione cristiana era nelle intenzioni una rivoluzione politica che, fallita, divenne poi morale.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“Il veleno della dottrina dei «diritti uguali per tutti» – è stato diffuso dal cristianesimo nel modo più sistematico; procedendo dagli angoli più segreti degli istinti cattivi, il cristianesimo ha fatto una guerra mortale ad ogni senso di venerazione e di distanza fra uomo e uomo, cioè al presupposto di ogni elevazione, di ogni sviluppo della cultura – con il risentimento delle masse si è fabbricato la sua arma principale contro di noi, contro tutto quanto v'è di nobile, di lieto, di magnanimo sulla terra, contro la nostra felicità sulla terra … Concedere l'«immortalità» a ogni Pietro e Paolo, è stato fino a oggi il più grande e il più maligno attentato all'umanità nobile. – E non sottovalutiamo la sorte funesta che dal cristianesimo si è insinuata fin nella politica! Nessuno oggi ha più il coraggio di vantare diritti particolari, diritti di supremazia, un sentimento di rispetto dinanzi a sé e ai suoi pari – un pathos della distanza … La nostra politica è malata di questa mancanza di coraggio! – L'aristocraticità del modo di sentire venne scalzata dalle più sotterranee fondamenta mercé questa menzogna dell'eguaglianza delle anime; e se la credenza nel «privilegio del maggior numero» fa e farà rivoluzioni, – è il cristianesimo, non dubitiamone, sono gli apprezzamenti cristiani di valore quel che ogni rivoluzione ha semplicemente tradotto nel sangue e nel crimine! Il cristianesimo è una rivolta di tutto quanto striscia sul terreno contro ciò che possiede un'altezza: il Vangelo degli «umili» rende umili e bassi…”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

43; 2008

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“Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Aforisma postumo citato da Giuliano Ferrara in il Giornale http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=356126&START=1&2col=, 4 giugno 2009, p. 3.

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“Ogni far politica, anche nei più grandi statisti, è un improvvisare a caso.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“L'omicidio, come tutti possono osservare leggendo le storie recenti e i giornali di ogni mattina, è sempre più fiorente tra i popoli di razza bianca. Qualunque motivo o pretesto è buono per sopprimere i nostri simili: la gelosia o la politica, la vendetta o il lucro, la punizione dei delinquenti o l'amore non corrisposto, la speranza di un premio o l'accecamento del furore, l'assillo del guadagno sognato o il sadismo sessuale, senza contare le carneficine di massa delle insurrezioni, delle fucilazioni e delle invasioni e neppure quegli omicidi gratuiti e perfetti venuti di moda attraverso la letteratura europea negli ultimi decenni.
Si vedono ogni giorno innamorati che uccidono le amanti, mogli che uccidono i mariti, mariti che uccidono le mogli, padre che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, fratelli che ammazzano i fratelli, ladri che ammazzano i derubati, criminali che sopprimono i polizziotti, polizziotti che sopprimono i criminali e perfino fanciulli e adolescenti che per gioco o per gola di pochi soldi strangolano e sgozzano i loro coetanei. Gli stati non sono meno risolutamente omicidi dei cittadini che li compomgono: le guerre di sterminio sono ancora frequenti e in quasi tutti i paesi cristiani i codici ammettono solennemante il diritto di contravvenire a uno dei più antichi e perentori comandamenti di Dio. Anche ai tempi nostri come in quelli delle «Soirées de St. Petersbourg» di Giuseppe de Maistre c'è sulla terra un perenne «ruissellement de sang.»”

pagg. 92-93
La spia del mondo, I figli del quinto giorno

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“[Alfredo Oriani] Io non l'ho conosciuto. Ebbi l'onore, nel 1905, di pubblicare un capitolo inedito della sua Ideale Rivolta nel Leonardo ma non lo vidi mai. Forse è stato meglio: non avremmo avuto il tempo di limare le punte delle nostre persone scontrose colla consuetudine lunga e familiare dell'intimità.”

Giovanni Papini (1881–1956) scrittore, poeta e aforista italiano

Origine: Da G. Papini, Alfredo Oriani. La lotta politica, in Scrittori e artisti. Citato in Sandro Gentili, Carteggio Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Vol. I, 2003. ISBN 88-8498-115-8

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“L'uomo è indizio, strumento, limite all'uomo. Di questo principio esce la giurisprudenza e la politica tutta.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

Aforismi della scienza prima

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“Una pressione infinitamente più pesante si esercita senza dubbio sui dittatori moderni, ridotti a trovare la loro forza nella identificazione con tutti quegli impulsi che Nietzsche disprezzava nelle masse, in particolare con «quella mendace autoammirazione e libidine razziale». C'è una derisione corrosiva nel fatto d'immaginare un possibile accordo tra l'esigenza nietzscheana e una organizzazione politica che impoverisce l'esistenza al vertice, che imprigiona esilia o uccide tutto ciò che potrebbe costituire un'aristocrazia di «spiriti liberi». Come se non fosse lampante che Nietzsche, quando richiede un amore a misura del sacrificio della vita, è per la «fede» che comunica, per i valori che la sua esistenza rende reali, evidentemente non per una patria… «Nota per gli asini», scriveva già Nietzsche stesso, temendo una confusione simile, altrettanto miserabile.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: [Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione] [F. Nietzsche] Gai savoir, § 377 [trad. it. La gaia scienza, in Id., Opere, vol. 5, 2, Adelphi, Milano 1965]
Origine: [Ibid. nota precedente] Nietzsche parla di aristocrazia, parla anche di schiavitù, ma quando si esprime al riguardo dei «nuovi padroni», parla della «loro nuova santità», della «loro capacità di rinuncia». «Essi danno all'inferiore il diritto alla felicità, e loro stessi se ne privano».
Origine: [Ibid. nota precedente] [Nietzsche] Volonté de puissance, § 942 [trad. it. cit.]
Origine: La congiura sacra, p. 18-19

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“Il disprezzo è anche la più politica delle vendette.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Sapersi avvalere del disprezzo, p. 126
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Vedo la politica elevata a religione e la religione elevata a politica.”

Miguel de Unamuno (1864–1936) poeta, filosofo e scrittore spagnolo

L'agonia del Cristianesimo

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“Confine (s. m.). In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell'una dagli immaginari diritti dell'altra.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 52
Dizionario del diavolo

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“Politica (s. f.). […] Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 140
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“Il potere, lungi dall'impedire il sapere, lo produce. Se si è potuto costituire un sapere sul corpo, è stato attraverso un insieme di discipline militari e scolastiche. È solo a partire da un potere sul corpo che un sapere fisiologico, organico era possibile.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Potere-corpo, in Microfisica del potere: interventi politici, a cura di Alessandro Fontana, Pasquale Pasquino, traduzione di Giovanna Procacci, Einaudi, 1982<sup>4</sup>