Frasi su popolo
pagina 12

Michail Illarionovič Kutuzov photo
Elisabetta Conci photo
Carl August Schneegans photo

“Il frutto delle lettere è sempre importante, in qualunque condizione di vita e per qualunque popolo.”

Pier Paolo Vergerio il Vecchio (1370–1444) umanista e pedagogista italiano

De ingenuis moribus

Joseph Arthur de Gobineau photo
Ernst-Wolfgang Böckenförde photo
Karl Dönitz photo
Angelo Bagnasco photo
Antonia Arslan photo
Jacob Burckhardt photo
Jean II Le Meingre photo
Ferdinando II delle Due Sicilie photo
Vittorio Emanuele III di Savoia photo

“Vogliono i destini d'Italia che al compiersi del cinquantenario si celebrino, conquistati per virtù di popolo e di esercito eroici, gli inviolabili termini segnati dalla natura e dalla storia.”

Vittorio Emanuele III di Savoia (1869–1947) re d'Italia dal 1900 al 1946

telegramma del 20 settembre 1920, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 605
Citazioni di Vittorio Emanuele III

“Con la civiltà e non con il progresso | alluccano gli zufoli fuori da questo cesso | popolo! soffia corno di vacche.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Avanti popolo
Concerie

Georg Kerschensteiner photo
Stefania Craxi photo

“Le critiche al governo di Tripoli sembrano non scalfire il forte rapporto tra Gheddafi e il suo popolo […] non bisogna compiere l'errore di giudicare con il nostro metro occidentale.”

Stefania Craxi (1960) politica italiana

detta da Stefania Craxi quale Sottosegretario agli Esteri, da Libia: comitati, risposta sara' violenta http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/18/visualizza_new.html_1585936970.html, ANSA, 18 febbraio 2011

Lenin photo
Lenin photo
Mario Monicelli photo
Matteo apostolo ed evangelista photo
Simón Bolívar photo

“Gli porse la mano e s'avviava a uscire. Ma s'arrestò di nuovo: -Ah! mi dimenticavo! Senti, Pino: c'è una cosa che tu devi considerare ora che resti solo… Non vorrei che tu ti credessi, per quel che ti dissi l'altro giorno, quando ancora stavi a letto, che il progresso non c'è e l'uomo sta immobile. Tu adesso rimani qua con questa impressione: papà è un retrogrado. Nossignore: il progresso c'è, e io ci credo. E che cristiano sarei se non ci credessi? Solo che d'una cosa sono sicuro: che il progresso non ci viene da fuori. Da dentro ha da venire. Tu non ti fare montare la testa da quelle fesserie sanguinose di Rousseau e degli Enciclopedisti, che l'uomo è buono naturalmente e che bastano le leggi a far felice un popolo. È una cosa troppo semplice e magari fosse! L'uomo è una bestia perfettibile con istinti ferini; ma con una coscienza che se lo lavora e tende a portarlo in alto. La tua coscienza però tu non la trovi sul "Giornale Ufficiale delle Due Sicilie" e nemmeno sulla "Gazzetta Piemontese" … in corpo ce l'hai e con lei ti devi mettere d'accordo se vuoi andare avanti o no. Non esistono buone leggi per un popolo corrotto e sono gli uomini che fanno le leggi, non le leggi gli uomini. Tu il progresso vuoi? Sissignore: anche io. Sii onesto, se l'onesta' ti mancava, e questo è certamente un bel progredire. E se gia' eri un galantuomo, cerca di diventare migliore. Ma a quel progresso che ti porge la politica, tu non ci credere, ch'è roba sporca.”

Origine: L'Alfiere, p. 147

Nico Perrone photo
Arrigo Levi photo
Clemente Alessandrino photo
Papa Leone XIII photo
Riccardo Bacchelli photo
Roque Dalton photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Lora del crimine non suona nello stesso momento per tutti i popoli. Così si spiega il permanere della storia.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Sillogismi dell'amarezza

Emil Cioran photo
Enzo Biagi photo
Enzo Biagi photo
Enzo Biagi photo

“D: Cosa ha voluto dire la perestrojka per il suo popolo?”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika

Enzo Biagi photo
Giovanna Mezzogiorno photo
Al-Kindi photo

“Non ci dobbiamo vergognare di riconoscere la verità e di assimilarla da qualsiasi fonte ci venga, anche se ci è stata insegnata da altre generazioni e da popoli stranieri; per colui che cerca la verità, non c'è nulla che abbia un valore più grande della verità stessa; essa non lo umilia, anzi, lo onora e lo nobilita.”

Al-Kindi (801–866) musicista, filosofo, matematico, fisico astronomo e scienziato arabo

Origine: Citato in Karen Armstrong, Storia di Dio: 4000 anni di religioni monoteiste, traduzione di Aldo Mosca, Marsilio Editori, 1995, p. 187.

Daniele Comboni photo
Luciano Bianciardi photo
Hans Hellmut Kirst photo
Renzo De Felice photo

“Parimenti non desiderava il popolo siciliano di essere restituito alle forme del governo bizantino, già da più secoli caduto, e se non dimenticato, certamente non caro.”

Rosario Gregorio (1753–1809) storico italiano

Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Prefazioni

Mencio photo

“Il più importante di tutti è il popolo, poi viene lo Stato: l'imperatore è quello che conta meno.”

Mencio (-372–-289 a.C.) filosofo cinese

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, APE Mursia, 1979, p. 35.

Mencio photo
Juan Domingo Perón photo
Juan Domingo Perón photo
René Levasseur photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo

“[Sono] condannato a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse in parte mi ama.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

dal Meeting per l'amicizia tra i popoli, Rimini, 2006; citato in Repubblica. it, 25 agosto 2006

Silvio Berlusconi photo

“Oggi nasce ufficialmente qui il grande partito del popolo italiano, un partito aperto che è contro i parrucconi della vecchia politica. Invito tutti ad entrare senza remore e a venire con noi, questo è quello che la gente vuole: Forza Italia si scioglierà nella nuova formazione, che si chiamerà, appunto, Partito del popolo italiano delle libertà.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Dal discorso a Milano in Piazza San Babila, 18 novembre 2007; citato in Berlusconi lancia una nuova sfida "Nasce il Partito del popolo delle libertà" http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl11/milioni-firme/milioni-firme.html, Repubblica.it, 18 novembre 2007.

Silvio Berlusconi photo

“Quando parla il popolo, la politica deve sapere ascoltare perché spesso gli elettori sono più avanti degli eletti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in Claudia Fusani, Berlusconi presenta il suo nuovo partito http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl11/berlusconi-conferenza-stampa/berlusconi-conferenza-stampa.html, Repubblica.it, 19 novembre 2007.

Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo

“[Rivolgendosi ad Aleksandr Lukašenko, durante una visita ufficiale in Bielorussia] Grazie anche alla sua gente, che so che la ama: e questo è dimostrato dai risultati delle elezioni che sono sotto gli occhi di tutti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Berlusconi a Lukashenko: il popolo ti ama. E lui apre a Berlusconi gli archivi Kgb http://www.corriere.it/politica/09_novembre_30/berlusconi-viaggi-bonino-polemiche_24e2af82-ddd1-11de-a61b-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 29 novembre 2009.

Silvio Berlusconi photo

“Se gli elettori finalmente mi daranno la maggioranza, solo a me e al mio movimento Popolo della Libertà, farò immediatamente un condono tombale e quindi anche un condono edilizio.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

intervista a Leader del 8 febbraio 2013, citato in Berlusconi: "Se eletto, farò subito un condono edilizio", la Repubblica, 8 febbraio 2013

Angelo Panebianco photo
Giorgio Bassani photo

“In Hitler il popolo tedesco ha trovato riassunti, al di sopra di ogni schema tradizionale di divisioni classistiche, alcuni dei motivi essenziali da sempre ritornanti a definire il proprio carattere, la fisionomia del proprio ethos: il gusto della violenza, il misticismo «romantico», la fanatica dedizione a un ordine meccanico, disumano. Hitler sapeva trascinare il grande industriale con l'esca dell'interesse e col ricorso al mito prediletto della supremazia tedesca nel mondo; affascinava il piccolo borghese col suo estetismo pompier, con la sua oratoria accesa e volgare, pronta sempre ad offrire, di ogni problema, la soluzione più semplicistica; piaceva all'intellettuale decadente, permeato di femmineo postnicianesimo (l'intelligencija tedesca già nel 1914 era in stato fallimentare come nessun'altra in Europa), per la sua ostentata energia virile, per il suo dichiarato disprezzo di ogni indugio morale o sentimentale, per quel suo rozzo materialismo demagogico che, nonostante tutto, pretendeva considerazione «spirituale». Conquistava infine anche l'operaio, facendo leva non soltanto sul suo sciovinismo non perfettamente esorcizzato, ma porgendogli, anche, delle sue rivendicazioni sociali, un'attuazione più concretamente immediata, meno utopica e intellettualistica di quanto non gliela prospettasse il programma della rivoluzione proletaria: e fosse pure nei limiti di una umiliante, paternalistica nota di concessioni padronali. […] il nazismo non è certo la realizzazione di un genio. Hitler è effettivamente uno dei tanti […].
Parlare di tirannide perciò non persuade. Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. […] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. […]
Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

La rivoluzione come gioco, p. 44

“L'ingratitudine dei popoli ha questo di buono che essa muore colla generazione ingrata a cui si accompagna inesorabile onta funerale.”

Franco Mistrali (1833–1880) giornalista, romanziere e storico italiano

Origine: Da Palermo a Gaeta: storia popolare della campagna dell'Italia meridionale, p. 6

“L'America non pensa di doversi svegliare perché è e si sente sveglissima e, anche se deve sacrificare qualcosa della propria immagine sull'altare dell'impopolarità, non cambierà l'indirizzo dei propri interessi legati alla produzione e al mercato delle armi. Gli indignati che il popolo americano annovera sono pochi, poco ascoltati e poco compresi. Gli eventi, ormai non più così rari, di stragi sparpagliate in scuole o cinema non vengono collegati alla facilità di possedere armi quanto alla "stranezza" della psicologia degli assassini. L'alibi è sempre potente e rasserenante. Nessun americano, credo, considera neppure l'ipotesi della cosiddetta corresponsabilità politica. I pianti pubblici dei loro governanti sono sufficienti ad alimentare lo stupore comune e la condivisione dell'orrore. Una legislazione sul possesso di armi che, per non andare tanto lontano, basterebbe somigliasse a quella italiana sarebbe sufficiente a calmierare il fiorire di arsenali domestici. Ma, purtroppo, credo che non legifereranno in questo senso. I cowboy si toglievano il cinturone soltanto entrando nel saloon. L'America intera non può degradarsi a saloon perché vive nella convinzione della propria superiorità morale e civile. Una strage di bambini non può intaccare o intralciare una tale colpevole superbia. Vergogna!”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 1, 9 gennaio 2013
Citazioni di Mina

Carlo Innocenzo Frugoni photo

“Dal tuo stellato soglio. | Signor, ti volgi a noi; | Pietà de' figli tuoi! | Del popol tuo pietà!.”

Andrea Leone Tottola librettista italiano

da Mosè, II, 7, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 488

Quinto Ennio photo
Fëdor Ivanovič Tjutčev photo
Francesco II delle Due Sicilie photo
Edoardo Bennato photo

“Noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori e discendiamo dagli antichi romani.”

Edoardo Bennato (1946) cantautore, chitarrista e armonicista italiano

da In fila per tre
I buoni e i cattivi

Marco Tullio Cicerone photo

“[A Eugenio Corti] […] Era il cantore della Gloria di Dio. Non si può pensare a Corti senza sentire vibrare la sua essenzialità, senza sentire il suo modo di analizzare la dignità del popolo cristiano davanti a Dio.”

Luigi Negri (1941) arcivescovo cattolico italiano

citato in Il compleanno di Corti: in 500 alla festa http://www.ilcittadinomb.it/stories/Premio%20Nobel/377121/, Il Cittadino MB, 26 gennaio 2011

Arrigo Cajumi photo
Arrigo Cajumi photo
Arrigo Cajumi photo

“Mi viene il desiderio di fare un libretto sulla psicologia degl'Italiani; qualcosa come il Codice della vita italiana che Giuseppe Prezzolini, pur con qualche paravento moraleggiante, pubblicò intorno al 1919, l'ultimo anno in cui in Italia sia stata lecita una certa mancanza d'ipocrisia, e che è da ristampare d'urgenza. […] Basta per es. vedere quali strida e clamori levi ancor da noi qualsiasi manifestazione di femminismo o d'irreligiosità: siamo fermi al più nero medioevo, e prima che ci si abitui a lasciar campo alle donne (badate che intorno al Settanta – vedi l'epistolario carducciano – si poteva tranquillamente discutere di rivendicazioni femminili, e altrettanto liberamente fare dell'anticlericalismo) e ai mangiapreti, bisognerà che tramonti la mentalità meridionale che, con lo spirito retrivo del Nord, da parecchi lustri hanno governato, attraverso la burocrazia e i pubblici poteri, il nostro bel paese. Nella realtà delle cose, le donne di questi ultimi decenni, sono state, almeno nel settentrione, moderne e spregiudicate; però, socialmente e politicamente, tenute in rango d'inferiorità, e di macchine da far figli. In altri termini, i costumi si sono abbastanza adeguati a quelli dei popoli più progrediti, le leggi sono rimaste all'età della pietra.”

Arrigo Cajumi (1899–1955) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

Origine: Pensieri di un libertino, pp. 322-3

Arrigo Cajumi photo
Arthur Seyss-Inquart photo
Angela Merkel photo
Evo Morales photo

“Boliviani: Voi decidete. Chi comanda? Rocha o la voce del popolo.”

Evo Morales (1959) sindacalista e politico boliviano

Motto della campagna elettorale del 2002

Evo Morales photo
Luigi Miceli photo
Daria Bignardi photo

“Popolo della Libertà… Ma quale "Libertà"?! Se vogliono toglierci anche la libertà di morire. È l'unica libertà che abbiamo e vogliono toglierci pure quella.”

Daria Bignardi (1961) giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice italiana

da un'intervista rilasciata a Corrado Augias durante il programma televisivo Le Storie – diario italiano, 30 marzo 2009