Frasi su posto
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“Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?”

Anne Applebaum (1964) giornalista e saggista statunitense

Origine: Da War in Europe is not a hysterical idea http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html, washingtonpost.com, 29 agosto 2014; tradotto in Bisogna prepararsi a una guerra in Europa? http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/, Il Post.it, 31 agosto 2014.

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“Bel quartiere. Definizione di bel quartiere: un posto dove non puoi permetterti di vivere.”

1995, p. 143
Pulp
Variante: Un bel quartiere. Definizione di un bel quartiere: un posto in cui non puoi permetterti di abitare.

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“Il 20 luglio del 1973, all'apice della sua carriera, mentre sta per essere consacrato come una star internazionale, Bruce Lee muore. Post mortem diventerà comunque una star internazionale e un mito del cinema, ma sarà un mito che i suoi fan percorreranno a ritroso. Lee aveva trasformato il genere arti marziali in un fenomeno da botteghino, grazie al suo modo di concepire il genere e alla sua faccia. Quindi, siccome per gli occidentali "tutti i cinesi sono uguali", i distributori e i produttori internazionali da quel momento in poi trasformano tutti i cini che fanno Kung Fu in tanti piccoli Bruce Lee. Escono una valanga di pellicole con attori che vagamente assomigliano a Bruce Lee, nei credits e sui cartelloni vengono scritti a caratteri cubitali dei nomi assonati, tipo Bruce Li o Bruce Lai, Bruce Ly e tutti i Li che ti pare. Si replicano i plot dei film originali con Lee, se non altro per le atmosfere e le ambientazioni di base. I film bruceploitation e i film autentici di Bruce Lee si accavallano via via che il fenomeno Lee si espande in occidente. Coesistono nelle sale e nelle televisioni. Il filone si esaurisce dal 1978 in poi quando, finalmente, viene incoronata una nuova star adatta per i palati occidentali. Il suo nome è Jackie Chan e il film che chiude per sempre la bruceploitation è Snake in the Eagle's Shadow.”

Diego Cajelli (1971) fumettista e sceneggiatore italiano

Tra i vari film cloni con attori cloni, il mio preferito è: Exit the Dragon, Enter the Tiger, dove il fantasma di Bruce Lee, che è morto, chiede a Bruce Li di prendere il suo posto e vendicarlo.
Origine: Da Tutto il cinema exploitation! (prima parte) http://www.diegozilla.com/tag/documentazioni/, Diegozilla.com, 5 marzo 2015.

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“È una gioia incredibile essere apprezzati, riconosciuti, amati, credo sia una sensazione che piace a tutti. È come guadagnarsi un posto nel mondo, e poter smettere di competere con gli altri e fare semplicemente arte.”

Anthony Kiedis (1962) cantante statunitense

Origine: Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; visibile su YouTube.com https://www.youtube.com/watch?v=BD27AmcD2KI.

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“Non riesci mai totalmente ad adattarti a un posto nuovo. Puoi soltanto trovare un modo per fare in modo che funzioni.”

Gael García Bernal (1978) attore messicano

Variante: Non riesci mai totalmente ad adattarti a un posto nuovo. Puoi soltanto trovare un modo affinchè funzioni.

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“E poi gli africani sono africani, appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di Topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2013; citato in Borghezio cacciato dal gruppo degli euroscettici al Parlamento europeo per gli insulti alla Kyenge http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/borghezio_cacciato_dal_gruppo_degli_euroscettici_al_parlamento_europeo_per_gli_insulti_alla_kyenge/notizie/287369.shtml, Ilmessaggero.it, 3 giugno 2013

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“La scienza, in virtù della sua rilevanza emozionale, trova posto fra i grandi sistemi di espressione che cercano di evocare e di imporre modi corretti di sentire.”

Michael Polanyi (1891–1976) filosofo, economista e chimico ungherese

La conoscenza personale. Verso una filosofia post-critica

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“[A proposito di pedofilia nella Chiesa] […] anche se è vero che non è l'unico posto dove c'è la pedofilia, è vero che la Chiesa ha un particolare dovere di cambiare. Oltretutto perché ha il compito, poi, di innescare il medesimo cambiamento nel resto della società.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Origine: Da «La curia contro la pedofilia», Settimanale Mio, 22 febbraio 2017; riportato su MauroLeonardi.it https://mauroleonardi.it/2017/02/23/mio-n-8-curia-contro-pedofilia/.

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“A volte, la tristezza, il dolore ti assalgono nel posto più impensato, nei momenti più inattesi: un agguato crudele che non si può prevedere.”

Jamie Lee Curtis (1958) attrice statunitense

Origine: Citato in Calcagno Paolo, Jamie Lee Curtis: sul set ho pianto per il piccolo Nicholas Green https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/21/Jamie_Lee_Curtis_sul_set_co_0_980421554.shtml, Corriere della Sera, 21 aprile 1998, p. 33.

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“Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l'altro.”

Ippocrate di Coo (-460–-370 a.C.) filosofo, medico

II, 46; p. 28
Aforismi

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“L'unica industria ravvivata dal governo è stata quella della propaganda e della mistificazione: quando cadrà la maschera di carnevale che Renzi ha posto sul volto dell'Italia la sorpresa non sarà piacevole. Non esiste un singolo atto tra quelli compiuti dal governo che non sia dannoso o viziato da interessi che nulla hanno a che vedere con l'aspirazione al bene pubblico.”

Claudio Borghi Aquilini (1970) politico italiano

Origine: Da Regali del governo. Bad bank, Rai, banche. Perché la Lega non può avere nulla a che fare con l'interventismo renziano http://www.ilfoglio.it/articoli/2015/03/03/regali-del-governo-lega-salvini-renzi___1-v-126213-rubriche_c572.htm, IlFoglio.it, 3 marzo 2015.

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“Nella festa […] l'arcano diventa quotidiano, il mistero diventa visibile. Chi ha detto che non c'è più posto per il mito?”

Franco Cardini (1940) storico e saggista italiano

da Il simbolo del Centro del Mondo http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1980/n.343/3, Il Tempo, 22 dicembre 1980

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“Capodanno nella lista di Rocco Schiavone veniva al terzo posto delle peggiori date del calendario. Al primo posto c'era il suo compleanno, che lui odiava in maniera totale, violenta, omicida. Gli auguri li considerava degli insulti. E non era un atteggiamento preso dopo i quaranta, non era una cosa da scambiare con la senilità incipiente e col tempo che passa sempre più veloce. Lui già a sei anni, quando giocava per le strade di Trastevere, poteva spaccare teste e setti nasali se un amichetto o un parente gli avesse fatto i fatidici auguri il 7 di marzo.
Al secondo posto c'era la Pasqua. Rocco la odiava per tre motivi. Il primo era che non arrivava mai lo stesso giorno. Cambiava ogni anno, e questo la rendeva imprevedibile e micidiale come un killer professionista. Il secondo che, proprio per la sua imprevedibilità, faceva arrivare le colombe e le uova mentre ancora stavi digerendo il panettone di Natale. Il terzo era di natura squisitamente teologica. Sapete quando è nato il figlio di Dio. Possibile che non siete mai riusciti a capire quand'è che è risorto? Al terzo posto c'era il Capodanno. Dovere per forza andare da qualche parte a fare il conto alla rovescia, stappare la bottiglia, urlare auguri a squarciagola e fingere di divertirsi e essere sereno. E poi c'erano i botti. Nel suo personalissimo codice la pena per i costruttori e i fruitori dei fuochi di Capodanno andava da un anno di reclusione ai lavori forzati in una miniera in Cile, in base ai botti che utilizzavano, al rumore che provocavano e ai soldi che riuscivano a sprecare in sei minuti. Gente che lesina sulla frutta e la verdura tutto l'anno per poi scoppiare centinaia di euro in pochi minuti ferendosi, facendosi danni, spaccando oggetti e coglioni, lui la detestava. Il primo gennaio invece era uno dei giorni più belli dell'anno. Nessuno per le strade, nessuno nei negozi, tutti a dormire gonfi di cibo e vino da supermercato, con le bocche secche e le orecchie che ancora fischiano per la musica a palla e i tricchetracche sul balcone. E lui solo, a Ostia a passeggiare sulla spiaggia.”

Antonio Manzini (1964) attore, sceneggiatore e regista italiano

da L'accattone
Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, L'accattone

“…non c’è assolutamente posto per una persona, la stanza è troppo piena di ricordi”

Raffaella Barker (1964) scrittrice inglese

Uno strano scherzo del destino

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“Le questioni principali che affrontiamo in Inchiesta su Gesù sono quattro. Quattro domande in particolare. Primo. Gesù era un cristiano o invece era un ebreo che è rimasto sempre tale e non mai voluto fondare una nuova religione? E se il cristianesimo è nato dopo la sua morte, quando e perché si è formato e in che misura gli è fedele? Se Gesù era un ebreo la nostra civiltà occidentale ha alla sua base anche l'ebraismo o solo il cristianesimo? Secondo. Gesù era convinto che l'avvento del Regno di Dio fosse imminente? Pensava davvero che avrebbe posto fine alle ingiustizie, portato la salute ai malati e la liberazione ai poveri e agli schiavi? Oppure attendeva solo la risurrezione ed era portatore di un messaggio di salvezza ultraterrena? Terzo. La responsabilità della morte di Gesù fu dei Romani che lo giustiziarono con la pena romana della crocifissione oppure fu prevalentemente degli ebrei? E infine, quarto. I Vangeli canonici (Marco, Luca, Matteo e Giovanni) datano all'incirca tra il 70 e il 100 dopo Cristo? Oppure a scriverli furono dei testimoni oculari? Le loro informazioni sempre sono esatte? Oppure a volte si contraddicono? Per sapere chi fu realmente Gesù è necessario utilizzare anche fonti non canoniche come la Didachè, l'Ascensione di Isaia, il Vangelo di Pietro, ecc.? Oppure devono bastare i quattro Vangeli canonici e le lettere di Paolo? E ancora. Gesù era un celibe come vuole la tradizione o invece era sposato o addirittura gay come vorrebbe tutto un filone di film e romanzi torbidi?”

Mauro Pesce (1941) docente, biblista e storico italiano

da Inchiesta su Gesù http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Attualita/2006/12/14/gesu.htm, in magazine.unibo.it, 14 dicembre 2006

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“[Al passaggio di consegne di Presidente della Repubblica a Giovanni Leone] Ella è qui per assumere le alte funzioni che il Parlamento Le ha affidato e che io ho l'onore di trasmetterLe. È un atto assai semplice questo e tuttavia solenne poiché in esso si realizza la continuità delle istituzioni democratiche, la continuità del più alto Ufficio del nostro Ordinamento Costituzionale, l'Ufficio di Presidente della Repubblica. Mi consenta con l'occasione di esprimerle, Signor Presidente, il mio compiacimento per il privilegio che mi ha concesso, di concludere il mio settennato passando le consegne di questo Ufficio ad una persona come Lei: che possiede doti eminenti di uomo politico, di parlamentare, di uomo di governo, di uomo di cultura che crede nei valori della libertà e della democrazia. A Lei, Signor Presidente, a partire da oggi, è commesso di rappresentare l'Unità Nazionale ed essere il Supremo Custode e il Garante degli Ordinamenti della Repubblica. È, perciò, nel nome della Patria ed è nello spirito della Costituzione Repubblicana che nel riprendere il mio posto di Cittadino, Le rinnovo il mio saluto formulando per Lei e per l'opera Sua il più sentito e il più caldo augurio.”

Giuseppe Saragat (1898–1988) 5º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Audio originale in Rai Storia - Q verso il Quirinale http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9ee3cd33-17f5-4a0d-a073-db975f226192.html, Rai, 6 aprile 2013.

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“In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. […] Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. […] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. […] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2015
Origine: Citato in Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti» http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml, Corriere.it, 17 maggio 2015.

“Sono trascorsi 5 minuti dalle ore 14 di sabato 5 ottobre. Siamo nel 2002 e i professori Francesco Mazzoleni, Cristiano Dominici, Roberto Bracaglia si riuniscono nei locali del dipartimento di Scienze ortopediche, ricostruttive e del lavoro dell'Università degli studi di Firenze. «Dopo lunga, attenta e approfondita discussione nella quale intervengono ripetutamente tutti i presenti, la commissione delibera all'unanimità vincitore della valutazione comparativa Giulia Lo Russo». Ecco il giudizio: «Ottime le qualità e l'impegno scientifico della candidata: è adatta a ricoprire il ruolo di ricercatore universitario». Alle ore 14,30 termina la seduta. Lunga discussione? Ma come: letto, approvato e sottoscritto in 25 minuti per un posto che durerà tutta la vita? Già perché la concorrente era l'unica a partecipare. Un posto per tutta la vita che fa gola solo ad una persona… Giulia Lo Russo è figlia dell'ordinario Domenico Lo Russo. Entrambi lavorano presso l'università di Firenze nella facoltà di Medicina, in Chirurgia plastica. Quindi la candidata era la figlia del prof ed è stata l'unica a presentarsi, altro che valutazione comparativa come scrivono i commissari. Che fortuna! Alla seconda prova scritta è stato "estratto" il seguente tema: «Il lembo di muscolo grande gluteo». Poteva essere estratto, e già questa è una fortuna, anche il muscolo piccolo oppure quello medio. Eppure è uscito il grande. «Che grande colpo di gluteo!»”

Origine: Parentopoli, p. 144

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“Quando avevo 16 anni sono stato scritturato da Stephen Sondheim per un workshop di sei settimane, Into the Woods; ricordo che un giorno Sondheim è arrivato con Giants in the Sky, mi ha puntato un dito contro e mi ha detto: 'Questo è per Bobby'. Praticamente sono morto sul posto.”

Robert Sean Leonard (1969) attore statunitense

citato in Televisionando.it http://www.televisionando.it/articolo/robert-sean-leonard-parla-della-sua-carriera-e-di-dr-house-foto-e-promo-della-quinta-stagione/6907/

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“Se la politica è l'arte del governo, la competizione politica è il salutare conflitto tra persone o partiti diversi, portatori di progetti diversi, che si contendono il potere di mettere in pratica le loro idee per governare una società. Nella pratica però le cose stanno in maniera diversa, e non solo perché talvolta, come insegna la storia, in politica scendono degli avventurieri, che puntano solo ad accumulare potere e denaro, ma anche perché la lotta politica possiede linguaggi, meccanismi e liturgie difficilissimi da decifrare. Del resto un motivo per cui le cose vanno in questo modo c'è. Trattandosi di una competizione, le strategie di un leader o di un partito non potranno mai essere completamente alla luce del sole, altrimenti si corre il rischio di regalare un vantaggio enorme all'avversario. Spesso, così, può capitare di assistere a comportamenti apparentemente incomprensibili, che nascondono, in realtà, mosse segrete o trappole per trarre in inganno i propri antagonisti. Frasi dette e poi repentinamente smentite, voci costruite ad arte, finte e colpi a sorpresa, quanto di più lontano da quella che dovrebbe essere una autentica battaglia di idee. Il risultato però è che spesso cade nell'inganno anche chi, per mestiere, queste vicende le deve raccontare e spiegare, come i giornalisti. Il cosiddetto politichese, la lingua che ha preso il posto dell'italiano nelle cronache parlamentari, ne è il sintomo più evidente, essendo un gergo tutto interno alle dinamiche di palazzo, che sembra fatto apposta per non spiegare nulla di quanto effettivamente accada.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da un'intervista del 17 novembre 1998 all'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche

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“[Sui veneti] Un popolo di ubriaconi e alcolizzati. Poveretti, non è colpa loro se nascono in Veneto. […] I veneti sono un popolo di ubriaconi. Alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri. Poveretti i veneti non è colpa loro se uno nasce in quel posto, è un destino. Basta sentire l'accento veneto: è da ubriachi, da alcolizzati, da ombretta, da vino.”

Oliviero Toscani (1942) pubblicitario, fotografo

Origine: Dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24; citato in Oliviero Toscani: "Veneti? Popolo di ubriaconi". Scoppia la polemica. Zaia: "Ora chieda scusa" http://www.lastampa.it/2015/02/02/italia/cronache/oliviero-toscani-veneti-popolo-di-ubriaconi-scoppia-la-polemica-zaia-ora-chieda-scusa-8jCOvuN1jHmIQjYoVTNdkM/pagina.html, La Stampa.it, 2 febbraio 2015.

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“[Ultime parole famose] Diamo un hashtag: #enricostaisereno. Vai avanti, fai le cose che devi fare. Io mi fido di Letta, è lui che non si fida. Non sto facendo manfrine per togliergli il posto.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Durante la trasmissione televisiva Le invasioni barbariche, La7; citato in Renzi lancia #enricostaisereno e Twitter risponde http://www.corriere.it/foto-gallery/politica/14_gennaio_17/renzi-lancia-enricostaisereno-twitter-risponde-9e13526a-7fb9-11e3-aa77-33cce3d824e3.shtml#1, Corriere.it, 17 gennaio 2014.

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